Ogni giorno compiamo azioni che sono troppo scontate,non ci rendiamo conto di quanto siano importanti.
Fare colazione con una brioche e un caffè,camminare per i marciapiedi e ascoltare la musica,può essere la stessa ogni giorno o diversa,sempre sullo stesso genere o con stili differenti.
Sbagliamo allora a non dare importanza a queste piccole cose?
Se ci dicessero che moriamo domani allora diventerebbero importanti,ma ripetendole tutti i giorni passano in secondo piano.
Oggi la campanella delle otto ha suonato un po' in ritardo,forse perché le bidelle hanno fatto ritardo
Tutto dipende da tutto
Entro in classe con la voglia di uscirci il prima possibile,oggi un po' più del solito,forse perché non c'è Anna.
Il professore di italiano resterà per sempre uno di quelli che mi fa più pena,poveraccio,parla parla,si impegna,studia e nessuno lo ascolta,nessuno si interessa a ciò che lui dice.
Tutti si distraggono guardando il cellulare,o fuori dalla finestra oppure il vuoto.
Trovano tutto molto più interessante dell'inferno di Dante.
Non credo nel paradiso,nell'inferno e nel purgatorio.
Non so che cosa succeda dopo la morte,non so dove si finisce,se si ritorna a vivere in un'altra persona o non esisti più.
So solo che la morte è una cosa che non puoi decidere.
Ti inganna promettendoti qualcosa di meglio e quando tu ci credi davvero,allora lì si che sei fottuto.
"Non avere paura,perché la paura non sono gli altri,la paura sei tu"
Diceva mio nonno
La paura sei tu,perché è nella tua mente.
Il coraggio è trovare un modo per andare oltre il nostro cervello.
Neanche me ne accorgo che è già finita l'ora,e ne inizia un'altra.
La professoressa di geografia entra in classe portando il solito rumore fastidioso dei suoi tacchi a spillo.
Oggi le ore passano lentamente,come se non mi volessero far uscire da qui.
È vero che il tempo è crudele.
Sono quasi le undici e tra poco suona la campanella della ricreazione,come sempre preparo già i soldi per correre alle macchinette.
È sempre una guerra per chi arriva prima,così da non perdere tutta la ricreazione a fare la fila.
Suona la campanella e subito mi alzo per uscire dalla classe e correre verso le macchinette.
Una volta lì infilo subito le monetine nel buco e prendo delle patatine.
Se ci fosse un bar sarebbe tutto molto più semplice.
Ma è solo un progetto che sarà accartocciato con la solita scusa della mancanza di fondi.
Ritorno in classe e mi siedo al solito banco passando quei 10 minuti a chiacchierare con le solite ragazze che rimangono sempre lì perché troppo pigre per alzarsi.
Parlano sempre di ragazzi,celebrità e vestiti:il triangolo magico.
Qualche volta,giusto per non rimanere sempre in disparte,mi unisco anch'io alla conversazione,ma oggi non so nemmeno di chi stiano parlando e sinceramente non mi va molto neanche di ascoltarle.
Adesso ci aspettano due terribili ore di scienze naturali e sento di non essere psicologicamente pronta.
La lezione è cominciata solo da 5 minuti e vorrei solo prendere l'orologio e spostare le lancette più avanti.
L'unica cosa buona di questa professoressa è che all'ultima ora ci lascia andare cinque minuti prima e li passiamo ad aspettare davanti all'uscita.
Per la troppa noia poggio la testa sul muro e continuo ad osservare la lavagna,riempita di schemi con mille frecce che vanno ovunque,anche al polo nord!
È solo quando la professoressa ci dice di preparare gli zaini che finalmente capisco che questa lunga,noiosa e inutile giornata scolastica è giunta al termine.
Infilo di fretta e furia tutti i libri dentro lo zaino nero e mi incammino insieme agli altri verso l'uscita.
Aspettiamo lì qualche minuto parlando dei compiti di questa settimana.
Manca meno di un minuto al suono della campanella e tutti i miei compagni di classe sono spiaccicati contro la porta mentre io sto dietro di loro.
Ad un certo punto comincio a sentire un suono <bip bip bip>
Non è un cellulare,e di certo non è l'allarme antincendio.
Lo sento in fondo al corridoio,così piano piano mi avvicino seguendo quel suono e allontanandomi dagli altri.
Quando sono a metà corridoio sento quel rumore sempre più forte e più veloce,la campanella suona,tutti i ragazzi escono dalle aule,quel bip si fa sempre più forte e poi...
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Segui il suono//Thomas Bocchimpani
FanfictionThomas:No no! Tutti mi odiano! Anche tu! Disse con un tono rabbioso ma pronto a scoppiare a piangere da un momento all'altro Lo abbracciai Io:io non ti odio Gli sussurrai all'orecchio Lui cadde a terra scoppiando in un pianto isterico. Mi poggiai s...