Purtroppo anche le cose più belle finiscono e non possiamo farci niente.
Per quanto pensiamo che possano durare a lungo e beneficiarci la realtà è che quando si concludono fanno molto più male di una coltellata allo stomaco.
Ma ciò che ci sfugge è che potremmo farle durare molto più di quanto crediamo,dentro di noi.
Thomas c'è ancora.
Certamente c'è anche casa mia,casa sua,con tutti i loro problemi ma scapperemo insieme come abbiamo sempre fatto.
Ce la dobbiamo cavare da soli arrivati ad un certo punto e la realtà è che forse è meglio così.
Sul treno di ritorno al nostro inferno penso che l'inferno forse potremmo portarlo noi.
Ma ciò che ci distingue dal resto è che noi agiamo silenziosi.
Thomas:Meg c'è una cosa di cui dovrei parlarti.
Dice il corvino distraendomi da questi strani pensieri.
Io:dimmi
Thomas:volevo aspettare la fine di queste vacanze per dirtelo in modo da non rovinarle
Io:thomas è successo qualcosa di grave?!
Thomas:sta tranquilla,riguarda solamente me
Io:ed è questo che mi spaventa
Thomas:vedi,nell'ultimo periodo,anzi,negli ultimi anni mia madre non è stata molto bene come sai.
Era una dipendente dall'alcool e una drogata insomma.
Era ed è tossica,nociva
Io:arriva al punto
Thomas:qualche settimana fa è venuto un assistente sociale a casa mia.
Non so chi l'abbia chiamato ma non appena ha visto la situazione ha trovato opportuno che io non restassi più con mia madre.
Io:e questo come ti fa sentire?
Thomas:non lo so,da una parte è sempre mia madre ma...dall'altra non lo è più da un paio d'anni.
Capisci?
Mi dispiacerebbe abbandonarla ma è come se la sentissi un'estranea allo stesso tempo e forse sarebbe meglio per me allontanarmi da lei per un po'.
Io:thomas,se senti che è la cosa migliore io ti appoggio.
Non sentirti un verme.
A volte bisogna pensare un po' a se stessi.
Lei lo ha fatto per tutti questi anni non curandosi minimamente di te perciò penso sia giusto così.
Magari farà bene a tutti e due.
Thomas:si la penso anch'io così.
Vogliono mandarla in una clinica dove seguirà una disintossicazione immediata.
Io:e tu dove andrai?
Thomas:l'assistente sociale mi ha detto che c'è una famiglia sempre in città che è disposta ad accogliermi per qualche mese.
Poi ad aprile compirò diciotto anni e potrò cavarmela da solo.
Io:come?
Thomas:ho un po' di soldi in banca.
Sufficienti a mantenermi per la fine della scuola e per l'università.
Poi si vedrà
Io:sei sicuro di tutto questo?
Thomas:speravo che tu potessi darmi sicurezza.
Io:Thomas,lo sai,se tu ritieni che sia la cosa migliore,beh,io sono con te.
Affermo stringendogli la manoIo:beh direi che adesso dobbiamo dividerci.
Dico in punta di piedi al corvino all'uscita della stazione.
Thomas:ci vediamo stasera per una pizza?
Io:ovviamente
E oh sempre al solito posto
Thomas:certo
Un bacio di fretta ma che voleva dire tante cose come al solito e poi un taxi e casa dolce casa.
Mamma:oh Meg stai bene? Ti sei bruciata?
Irrompe mia madre dalla stanza non appena sente il mio ingresso in casa.
Io:si mamma tutto bene,cosa doveva succedermi?
Mamma:oh non lo so,di tutto ma sono così sollevata che tu sia a casa.
Io:oh mamma risparmiati la scenata da madre protettiva quando per anni sei stata così brava ad ignorarmi.
Cos'è cambiato?
Mamma:sono cambiata io
Da quando è successa quella cosa,nella tua scuola,mi sono resa conto che la vita è sempre pronta a nascondere coltelli e pugnalare nel momento più inaspettato perciò penso che sia inutile continuare a farci la guerra ed ignorarci.
Io:e se non fosse successo quello che è successo mamma? Saresti cambiata ugualmente?
Mamma:sarebbe stata solo questione di tempo
Io:va bene,potremmo lasciarci tutto alle spalle.
Mamma:la trovo una buona idea
Dice accarezzandomi la spalla
Io:papà dov'è? In qualche fantastico paradiso tropicale con la sua amata?
Mamma:oh non lo so,tuo padre ormai non è più affar mio da anni.
Dammi la valigia che la svuoto
Le porgo la valigia e mi ritiro in camera mia che trovo piuttosto ordinata e pulita per essere davvero camera mia.
Io:hai fatto le pulizie?
Le urlo dall'altra stanza
Mamma:dovevo occupare il tempo
Risponde lei a sua volta
Io:io mi preparo e vado a magiare una pizza con Thomas okay?
Mamma:okay,allora,come è andata?
Mi dice con uno sguardo simpaticamente malizioso
Io:oh mamma vacci piano,mi devo ancora abituare a questa nuova versione di te.
Non iniziamo con il gossip!
Mamma:okay,okaySono le 19:23 a quanto segna il mio orologio ma suppongo che quello di Thomas segni almeno quindici minuti indietro visto che è in ritardo di quasi venti minuti.
Thomas:ei ciao
Fa il suo ingresso con due cartoni di pizze fumanti.
Io:ma dovevamo andare a prenderle insieme.
Thomas:all'ultimo ho deciso di andarle a prendere io e portartele.
Io:potevi almeno avvisarmi e non farmi aspettare venti minuti qui
Thomas:tanto ti piace stare qui quindi pensavo non ci fosse problema.
Io:si è vero hai ragione.
Thomas:Margherita,come al solito e come il tuo nome.
dice passandomi il mio cartone di pizza.
Io:ottima memoria
Thomas:credi che le persone possano cambiare definitivamente e non conservare in se qualcosa di ciò che hanno lasciato alle spalle?
Mi chiede insolitamente il corvino guardando il cielo non poi così stellato.
Io:beh penso che rimarrà sempre qualcosa del nostro passato ma sta a noi decidere quanta importanza ha nella persona che siamo adesso.
Thomas:è che a volte sento di non essere cambiato poi così tanto.
Mi vedo ancora quello di prima e non voglio che anche tu lo veda.
Io:thomas a me non importa chi eri prima
Dico accarezzandogli la testa con due mani
Io:ma chi sei adesso
Lui fa scontrare le nostre fronti e mi lascia un tenero bacio sulle labbra come per farmi capire di aver afferrato il messaggio.
Thomas:sai penso a tutto questo a volte e mi rendo conto di quanto possa bastarmi.
Infondo,ci basterebbe solo poi bastarci
E il corvino aveva ragione
Ma qualcosa era pronto a colpire tutto quel bastarci.
Uno dei coltelli che la vita tiene nascosto era pronto ad infliggere una coltellata molto profonda e dolorosa.
Rientro in casa trovando ancora la luce del salotto accesa e mia madre sul divano pronta ad aspettarmi.
Mamma:com'è andata?
Io:bene,come doveva andare?
Mamma:quando avrai intenzione di dirglielo?
Io:non lo so
Dico esausta sedendomi accanto a lei.
Io:sarà una ferita che difficilmente guarirà.
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Segui il suono//Thomas Bocchimpani
FanfictionThomas:No no! Tutti mi odiano! Anche tu! Disse con un tono rabbioso ma pronto a scoppiare a piangere da un momento all'altro Lo abbracciai Io:io non ti odio Gli sussurrai all'orecchio Lui cadde a terra scoppiando in un pianto isterico. Mi poggiai s...