La presenza giusta

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Quando vedi queste cose al telegiornale non pensi che possano accadere a te.
Paolo,il ragazzo di 3^C con cui avevo fatto i corsi di recupero di matematica il primo anno è morto
Clara,una dei rappresentanti d'istituto è morta
Rosa,la bidella più simpatica di tutto l'istituto è morta...e sua figlia si sposa domani.
Era una stra cazzo di giornata scolastica:i soliti 3,i soliti ragazzi mandati in presidenza,le solite macchinette che mangiano i soldi e le solite soddisfazioni per i voti presi.
Ci hanno preso tutto
E non hanno risparmiato nessuno.

Io:spegni la tv!
Dico a Thomas,per non vedere tutti i servizi del telegiornale.
Thomas:okay
Dice per poi fare quello che gli ho detto.
Il silenzio riempie la stanza e la luce che penetra dalla finestra illumina il divano dove sono seduta dandomi un po' fastidio.
Thomas:tua madre ha detto che ci ha lasciato del pollo nel forno.
Io:okay
Thomas:e tuo padre ha detto che arriva dopo domani
Io:chissà quanto sarà contenta la sua fidanzata!
Dico ironica stiracchiandomi sul divano.
Thomas,indaffarato a guardare dentro al frigo,si volta verso di me e mi raggiunge sul divano.
Thomas:a quella adesso non ci devi proprio pensare!
Io:e a cosa dovrei pensare?!
Ogni volta che chiudo gli occhi vedo tutti quei ragazzi sul pavimento,senza vita,con il telefono in mano perché magari stavano chiamando la ragazza,o il ragazzo,la madre o l'amico.
Ogni volta che chiudo gli occhi sento quella bomba che esplode e il fuoco che brucia tutto.
Come faccio?!
Dico con le lacrime agli occhi e i pugni che stringono il tessuto del divano.
Thomas si avvicina cautamente vicino a me stringendomi in un abbraccio.
Thomas:io non posso neanche immaginare quanto sia difficile per te.
Vorrei poterti aiutare dal punto di vista psicologico ma sai che non sono bravo,perché forse sono il primo che avrebbe bisogno di uno psicologo
Dice facendomi scappare un sorriso.
Thomas:io non so come aiutarti,ma se mi dici cosa vorresti fare in questo momento io lo farò!
Credo che negli abbracci siano nascoste tutte le parole più belle del mondo,tipo: "sono qui", "non ti preoccupare", "tutto passa"
E poi con lui passa davvero.
Io:vorrei andare sulla terrazza.
Prendere un piumone,sdraiarmi e passare la serata così.
Thomas:dove tieni i piumoni?
Dice sorridendo e facendo sorridere anche me.
Una volta preso tutto usciamo di casa e ci incamminiamo.
Thomas:ce la fai?
Dice riferendosi alla caviglia.
Io:si
È sempre stato così.
Non mi faccio mai fermare da niente e nessuno.

Mentre Thomas stende il piumone,io osservo il cielo sul ciglio della terrazza guardando i grattacieli illuminati.
Thomas:vieni?
Dice invitandomi a sdraiarmi con lui.
Mi guarda negli occhi,il che mi imbarazza molto.
Mi guarda come per controllare se sto bene.
Lui vuole sempre controllare tutto.
Mi stringe forte a lui,come per farmi sentire al sicuro.
Lui vuole sempre trasmettere sicurezza.
E in effetti ci stava riuscendo.
Thomas:che cos'altro vorresti?
Mi sussurra all'orecchio
Io:In un'altro momento ti farei la lista,ma adesso mi basta solo questo.
Davvero
Mi piaceva il fatto che non sapeva cosa fare,che aveva paura di dire qualcosa di sbagliato,di infastidirmi,di farmi arrabbiare o di rattristarmi.
Così ha chiuso gli occhi,io no.
Perché poi mi sono avvicinata e l'ho baciato.

Segui il suono//Thomas Bocchimpani Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora