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La foto mi piaceva😂 crediti in foto, comunque ho mantenuto la promessa vvb :3

Stefano P.O.V.
Ero in uno stato di dormiveglia, stavo dormendo ma sentivo le voci all'esterno;
-si, si. Va bene tanto dopo ho lezione staró qui una mezz'oretta. Si, arrivederci.- sentii un porta sbattere e qualcuno si sedette vicino a me... Sal?

-hey dormiglione, hai dato una bella botta eh?- si riferiva alla droga che mi hanno dato per farmi risvegliare, mi misi seduto e scoppiai a ridere.
-sta sera ti dimettono, ti vengo a prendere poi vieni da me, sempre meglio di stare con tua madre...-

Sorrisii il suo modo di essere cosí diretto era bellissimo, a volte antipatico ma bellissimo.
-e poi dai... da quando non passavamo una serata insieme? Tu stai sempre a pensare alla tua cotta... A PROPOSITO NON MI HAI ANCORA DETTO CHI È?- (Sal sapeva di Ste e Sa, ma non sapeva che entrambi erano innamorati dell'altro)

-e ancora non lo faró, capiscimi Sal.- lui rise e mi abbracció, i suoi soliti abbracci freddi senza alcuna emozione erano tornati a quanto pare.
-fammi prendere un altro colpo e giuro che la droga te la sniffi da un'altro posto.- ridemmo insieme, poi lui uscì.

Erano le 13:50 e tra poco sarebbe arrivato Sascha, giá mi mancava e... i miei pensieri furono interrotti dalla porta che si aprí mostrando un Sascha sorridente con una mano dietro la schiena.

-hey!! Buongiorno! Ti ho portato un regalo.- feci un sorriso a 32 denti e lo seguii con lo sguardo fino alla sedia vicino al lettino.
-tieni rifatti il palato.- mi diede una scatolina di cioccolatini e quando la aprì vidi che ne mancava uno.

-e questo?- lui rise e si grattó il retro della nuca.
-hem...- lo guardai e sussurrai un "sei il solito mangione." Che fece ridere entrambi, per poi finire in un silenzio fastidioso e imbarazzante.
Subito dopo mi chiese come stavo, in un modo cosí dolce che mi intenerii.

-bene 'sta sera Sal mi viene a prendere.- nella mia voce si sentiva il mio imbarazzo nel parlare e lui pareva accorgersi di questo.
-sei stato fortunato che sei in ospedale, perchè tu sai quello che ti avrei fatto...-
Mi sussurró all'orecchio facendomi sussultare, le mie guance si erano colorate di rosso ma lui sapeva giá del mio imbarazzo.

Non risposi mi limitai a guardarlo, era bellissimo il fatto che quando stavo con lui, non ero io che dovevo far eccitare qualcuno, ma era lui che lo faceva a me...

-che c'è? Sei diventato una ragazzina per caso? Dov'è il mio Stefano, drogato che risponde sempre? Che c'ha la madre che mi sta sul ca... hem...- Risi, aveva fottutamente ragione!

-sei un cretino... sai che ti dico?- lui mi guardò con aria interrogativa, ma poi capii quello che volevo fare.
-chi se ne frega che siamo in un ospedale.- lentamente mi alzai e mi misi a cavalcioni sulle gambe di Sascha che era su una sedia, con le rotelle sotto, infatti con la mia spinta, andò a sbattere contro il muro.

Iniziai a baciarlo anche se mi faceva male tutto e la sedia era troppo piccola per tenere tutte le nostre gambe insieme.
Lui aveva le mani sul mio sedere ed io sul suo collo, le nostre lingue si cercavano e danzavano sincronizzate.

Le sue mani accarezzavano la mia schiena alzando poco la mia maglia, e facendo notare l'elastico delle mutande che sbucavano dai miei jeans leggermente calati.

Ci staccammo solo quando non avevamo piú fiato, e lui mi guardó sognante.
-ho paura di sapere quello che stai pensando...- Risi e poi feci riunire le nostre labbra, la sua erezione di faceva sentire, ma non ci feci molto caso, e continuai a baciarlo...

CAPITOLO SUPEEER!!! 600 paroleee, piaciuto?

Il prof di Matematica|| Saschefano [finita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora