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-hey Sal, ti sei fatto Banfi?- Salvatore Cinquegrana, il mio migliore amico, era l'unico che sapeva della mia preferenza per i maschi, infatti era abituato a frasi come "guarda i suoi addominali!!" Oppure a "guarda questo figo della madonna."

Mi è sempre stato d'aiuto sia nei momenti difficili che in quelli belli, gli voglio molto bene, anche se a volte faceva lo stronzo.
-no quella troia se la faceva con Cereseto.- scoppiai a ridere, non sapevo che la vecchia professoressa di matematica fosse lesbica.

Sentimmo la campanella, cosí dopo aver buttato le sigarette, ci catapultammo in classe e purtroppo i posti in fondo alla classe erano giá occupati e ci ritrovammo in prima fila...

Dopo qualche minuto dalla porta entrò un ragazzo, capelli corvini, occhi marroni e profondi, ti ci potevi perdere.
Aveva un sorriso che ti faceva sciogliere, era magro, alto e aveva le spalle alte.

-buongiorno ragazzi, io sono Sascha Burci e sono il vostro nuovo prof di matematica... vi insegnerò geometria, algebra e scienze... allora cosa posso dirvi... ho 27 anni e ho completato da poco l'università.- tutti lo ascoltammo con interesse, sopratutto le ragazze.

Cazzo, dopo anni ho un rivale! Dopo esserci presentati iniziò a scrivere un'equazione alla lavagna e indovinate chi chiamò per risolverla? Me.
-Lepri sai fare qualcosa o ti sei scopato cosí tante volte la prof Cereseto da farti mettere 9 nonostante non sapessi fare niente?-

La classe scoppiò a ridere ed io lo guardai storto, era insolito vedere un professore usare un linguaggio del genere. Solo in quel momento notai il suo abbigliamento: aveva degli skinny, e una felpa nera di quattro taglie piú grande, e delle Vans anch'esse nere.

Non sembrava un professore, anzi.
-no prof, non sono io l'omosessuale con lo zaino di Baci e Abbracci.- notai lo zaino sulla cattedra, e la classe rise sfottendo il professore. La mia dignità era salva.

-mi piaci Lepri, era da tanto che non vedevo uno studente capace di rispondermi.- ghignammo insieme e, dopo avergli passato il gessetto, tornai a posto soddisfatto.

Durante la sua lezione ridemmo tantissimo, mi piaceva quel professore, ti sfotteva e non si arrabbiava se ricambiavi, usava il linguaggio che usiamo noi, non sembrava di stare con un insegnante.

Le due ore passarono molto velocemente e tra risate e parollacce, non mi accorsii di aver fatto quaisi un intera pagina di problemi geometrici.
Toh, mi ero pure fatto i compiti per casa.

-la campanella è suonata, mi raccomando, state zitti, io sono un professore professionale e non dico le parolacce.- ci fece l'occhiolino e noi ridemmo uscendo dalla classe con il sorriso sulle labbra.

Per il resto della giornata, pensai a lui; non sapevo neanche il perchè.
Avevo le donne in torno a me, e pure pensavo a lui...

Dopo questo capitolo in quanti vorrebbero Sascha come professore? Io ci sono, voi?😂😂

Il prof di Matematica|| Saschefano [finita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora