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-e quindi per colpa di 'sta Sabrina sascha è andato in galera?- disse Giuseppe ed io di rimando annuii.
Per quanto ero triste, non avevo neanche la forza di mangiare e per quanto Giuseppe mi obbligava a farlo, avevo lo stomaco chiuso, senza citare la mia stanchezza, non dormivo da giorni! Tutto era peggiorato da quando sascha non c'era più, non avrei mai pensato di ridurmi cosí per una persona, sopratutto di 11 anni più grande di me!

Mi mancavano le sue labbra, le sue carezze, le sue battute, mi mancavano quei brividi e quelle emozioni che sentivo solo in sua presenza.

-hai chiesto quando costa la cauzione per farlo uscire?- mi disse portandomi una tazza di the che ovviamente rifiutai. Non ero in vena di fare nulla pensa per bere the, con quel caldo che faceva!
-70 mila... o qualcosa in più.- risposi e lui ghignò. Avevo capito a mie spese che quando le persone ghignano non hanno belle notizie, ma non sempre si ha ragione:

-c'è un tizio che ha chiesto, entro una settimana, quaranta scatoloni di coca...- ci guardammo negli occhi sorridenti e risposi: -che equivale a 70 mila euro!- felice lo abbracciai e lo ringraziai per quello che faceva per me. Non avevo bisogno di un padre se c'era lui a fare da quel ruolo.

Dopo poco caddi tra le braccia di Morfeo (stavo per scrivere "tra le braccia di Malfoy" pensa te come sto messa)
In un sonno profondo, uno di quelle dormite che si fanno d'estate: senza sogni, ti addormenti ascoltando i tuoi pensieri e in un secondo ti risvegli a mezzogiorno grazie ai tuoi pensieri e ai rumori circostanti, non riesci mai a riposarti e riposarti al cento per cento dopo una dormita del genere.

Gli amici di Giuseppe stavano lavorando sodo per quell'ordine delle  quaranta scatole e sinceramente, volevo rendermi utile anch'io, ma non a tutti piaceva questa idea.
-no no, tu hai un'altro compito.- disse Giuseppe che mi disse di sguirlo.
-tieni, tieni e tieni...- mi diede lo zaino e il mio telefono, e in più mi passò dei biglietti.

-so che ti piace questo tipo di musica, quindi questi tre giorni, non li passerai di sicuro facendo droga. Chiama un tuo amico e portalo con te, divertiti Stefano e distraiti.- detto ciò mi chiuse la porta in faccia e mi lascio da solo per le vie della cittá.

Sbuffando, chiamai Salvatore al telefono che mi rispose quasi subito.
Sorrisi, mi mancavano i vecchi tempi...
-ohi, ti va di andare insieme in discoteca? Ci sono un bel po' di dj che sta sera suonano...- ci fu un attimo di silenzio ma poi rispose:
-tipo?-
-Martin Garrix, Don Diablo, Axwell e ingrosso.. poi prima verso le 15 ci stanno i One Republic.-
Lui subito accettò e mi chiese cosa doveva fare  sascha, ma sinceramente non volevo coinvolgerlo nella vita ricercata di Giuseppe, giá troppe persone sapevano del suo 'lavoro.'

-io e un mio amico ci stiamo lavorando, ma ho bisogno di distrarmi, ci vediamo alle tre meno venti, ti vengo a prendere.-
E cosí passammo la serata, a divertirci, conoscere persone nuove, fare storie su Instagram dei nostri cantanti/ dj preferiti e a urlare fino a farci mancare la voce.

Quello che fa un ragazzo di 24 anni un sabato sera di giugno, appena finita la scuola...
-cazzo ma era un Figo!!!- urlò Salvatore una volta usciti dalla discoteca, strano, ma non avevano bevuto molto, avevamo passato il tempo attaccati alle transenne per ascoltare la musica.

-ma li hai visti i suoi addominali?- risi per lo schiaffo che gli diede Lorenzo dietro al collo a quelle parole. Beh Salvatore non aveva paura di dire che i ragazzi senza maglietta nella discoteca, erano bellissimi ma queste frasi a Lorenzo non piacevano molto, e io intanto ridevo.

Tornammo a casa, mi mancavano le serate cosí, mi serviva proprio!
Tornai a casa verso le quattro e stranamente Giuseppe era ancora sveglio, probabilmente ad aspettarmi.

Appena arrivai lo abbracciai ringraziandolo del regalo.
-mi serviva una serata cosí, grazie.- ricambiò L'abbraccio e mi disse:
-va a dormire perché se domani va tutto bene, tornerà tutto alla normalità..-
Gli sorrisi, ma subito svanì al pensiero di...
-ma Sabrina? E se ci fa un'altra accusa?- lui ci penso un po' su e mi guardò negli occhi rispondendo:
-vedremo di sbatterla dentro, che dici?- ridemmo e andai nella stanza che mia avevano dato per quei giorni.

Domani sarà un grande giorno..

MA CIAOOOOO!!!
Piaciuto this capitolo lungo extra mega lungo?

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Il prof di Matematica|| Saschefano [finita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora