Raga avete visto? Stepny e Marina si sono lasciati, mi dispiace tantissimo... cavolo ci sono rimasta di merda...
Il giorno dopo a scuola, c'era qualcosa di diverso, ma non sapevo cosa. Come sempre qualche ragazza ci provava e io ovviamente godevo in tutto ciò anche se ero incantato da una persona, il prof di matematica.
-devo mettere questa camicia piú volte.- dissi ridendo, gurdai una ragazza spettecolare con un'altra e questa mordersi il labbro inferiore.
-vorrei fare questo effetto a lui.- nemmeno mi accorsii di averlo sussurrato e non semplicemente pensato, ma per fortuna nessuno lo sentì.Dopo aver chiuso il mio armadietto una ragazza mi si avvicinò e mi prese a braccietto, iniziando a sussurrarmi delle cose all'orecchio.
Nel mentre, la campanella era suonata e il corridoio era deserto.-'sta sera sei mio.- mi disse. Io la guardai mentre entrava in classe e ghignai. Mi sarebbe piaciuto divertirmi un po', magari per distrarmi.
Mi dirigevo in palestra quando sentii una mano posarsi sul mio braccio e spingermi nello stanzino de bidelli.
All'inizio non capii chi fosse il mio "rapitore" ma poi lo vidi, era proprio lui: Sascha.Lui fece un ghigno guardando la mia espressione interrogativa, e poi mi sussurrò: -tu non sei suo, cazzo, tu sei solo mio.- si avvicinò a me io piano indietraggiai fino ad arrivare alla piccola scrivania. Solo in quel momento notai il posto in cui eravamo: era stretto e buio con scaffali ovunque.
L'unico tavolo era la scrivania dove io ci andai a sbattere.
Mise le mani sui miei fianche e piano mi spinse sopra la scrivania per essere piú o meno alla stessa altezza.
Si leccò le labbra e, guardando le mie, le fece unire in un dolce bacio, chiedendo l'accesso che non tardò ad arrivare.Le mie mani erano suo suo collo, e le mia gambe allacciate attorno al suo busto gli impedivano di allontanarsi.
Cazzo se era bello, meglio della droga.
-allora le voci delle ragazze sono vere... è cosí fantastico come dicono.- disse e sorrise nella piccola pausa che femmo prima di ricominciare con i baci. Sorrisii mentre le nostre lingue erano intrecciate.-le ragazze che lo hanno fatto non mentono.- ogni volta che ci staccavamo per riprendere il fiato sfruttavamo l'occasione per parlare, anche se dopo ricominciavamo a baciarci con foga.
-allora posso avere questo onore, Lepri?- mi guardò negli occhi e notai una piccola scintilla di speranza.
-non è illegale tutto ció?- dissi ghignando.
-chi se ne frega, lo rifarei per sempre...- mi baciò ancora, sapevo che lui voleva andare oltre ma l'ora era quasi finita ed io dovevo inventare una scusa per averla saltata.Scesi dalla scrivania e mi incamminai verso la porta, ma prima di aprirla mi voltai verso di lui che aveva un aria insoddisfatta.
-beh... oggi casa mia e libera...- sussurrai sensualmente al suo orecchio mordendo piano il suo collo.Sorrisi soddisfatto e lo guardai mordendomi il labbro inferiore, per poi uscire in corridoio.
-Ste! Aspetta!- sentii chiamarmi.
-usa la scusa che io ti ho chiamato puó salvarti il culo.- gli feci l'occhiolino e mi incamminai in palestra..500 paroleee!!! E le medaglie??
Spero veramente che vi sia piaciuto, mi sono impegnata per scriverlo, un bacio :3Ps quanto bella la foto del saschefano vs food?
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Il prof di Matematica|| Saschefano [finita]
Ficción GeneralStefano lepri é un ragazzo di 16 anni, libero e, senza preoccuparsi dei genitori, fa tutto quello che quest'ultimi gli proibiscono: fuma, si droga, guarda i porno... e con questo è uno dei ragazzi piú ambiti della scuola. L'unico che riuscirá a farl...