Giulia P.O.V.
Durante la lezione di matematica parlai molto con un ragazzo di nome Stefano, era molto carino e simpatico, mi aveva aiutato molto con gli esercizi di matematica, al professore invece non credevo di stare molto simpatica.In quella scuola, conoscevo bene solo Salvatore, un ragazzo con cui ero molto amica dalle elementari.
-con chi hai fatto amicizia in classe?- mi chiese chiudendo il suo armadietto e aspettando il suo fidanzato.
-con quel Stefano, è carino sai?- il ragazzo davanti a me tirò un'occhiata a Lorenzo il quale rise, io li guardai confusa.-beh mi dispiace ma è fidanzato con il prof di mate.- credo che mi disse quella cosa solo perché si fidava di me, e in quel momento collegai molte cose e trovai risposte a fin troppe domande che avevo in testa.
-aaaah quindi è gay!- forse urlai un po' troppo, ma feci finta di nulla e guardai i due ragazzi, tra i quali mi rispose Lorenzo:
-non gli piace essere chiamato gay, ma diciamo bisessuale.- mi disse, quindi c'era una possibilità, dovevo farli litigare..Stefano sarà mio! Pensai.
Salutai i due ragazzi e senza farlo a posta, andai a sbattere contro il professore, facendomi cadere il quaderno.
Lui lo prese e me lo passò, scusandosi, ma non si accorse che la bandana che portava tra i capelli, era caduta ed era finita ai miei piedi.
La presi e sorrisi, bene, potevo fare qualcosa di carino con quella...Stefano P.O.V.
Io e Sascha ci trovavamo, come al solito, dietro ai muretti della scuola, tenevo le braccia attorno al suo collo, con la mia schiena appoggiata al muro, e lui aveva le mani poggiate sui miei fianchi.
Ci stavamo baciando dolcemente lasciando che le nostre lingue si intrecciassero creando milioni di emozioni dentro di me.-certo che non ci sai stare senza di me eh.- sorrisi quando ci staccammo per bisogno d'aria. Mi sorrise e mi lasciò qualche bacio prima di salutarmi e tornando a scuola mentre io mi incamminai verso la palestra dove dovevo andare in quell'ora.
Dopo le sei ore tornai da solo a casa, non vedevo i miei genitori da troppo tempo, ma sinceramente non ero molto dispiaciuto.
Entrai e mi degnarono di un'occhiataccia, per poi tornare a fare le loro faccende, andai in camera posando le cose e sistemando un po'.
Wow, ne avevamo passate tante chissà cosa ci aspettava ancora...Quella sera non sentii sascha, mi scrisse solo per la buona notte e non mi chiesi perché, non potevamo passare tutto il tempo insieme, sopratutto ora che sascha aveva ripreso il suo lavoro.
Il giorno dopo...
Sorridente, come sempre, chiusi l'armadietto mentre ascoltavo una delle tante ragazze che voleva chiedermi di venire a qualche festa.
Inventai una scusa e le dissi di dispiacermi per non poter venire e lei, un po' delusa, mi disse che andava tutto bene.
Tirai un sospiro di sollievo e mi incamminai verso la classe, fino a che non sentii una mano sulla mia spalla.-Ste!- mi girai e sorrisi a quel accento un po' romano, chiedendo a Giulia come stava.
-senti te volevo dà questa, so che hai un rapporto col prof, me l'ha detto Sal. E niente l'ha lasciata a casa mia ieri.- mi disse passandomi una fascia che sascha indossava di solito. Lei se ne andò quando suonò la campanella ed io rimasi immobile.Sascha.
A casa di Giulia.
Aveva lasciato me per andare da lei.
Non volevo neanche pensare a quello che avrebbero potuto fare insieme.Quell'ora avevo proprio sascha, non ce la facevo ad andare in classe sapendo quello che aveva fatto.
Strinsi tra le mano quella bandana e corsi via reprimendo le lacrime.
Che cazzo stava succedendo?Stesso discorso che ho fatto per Sabrina, non ho nulla contro Giulia Penna, anzi la adoro tantissimo, è solo per dare un senso alla storia 🙈
Questo capitolo mi fa cagare perché l'ho scritto velocemente...
A voi piace?
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Il prof di Matematica|| Saschefano [finita]
General FictionStefano lepri é un ragazzo di 16 anni, libero e, senza preoccuparsi dei genitori, fa tutto quello che quest'ultimi gli proibiscono: fuma, si droga, guarda i porno... e con questo è uno dei ragazzi piú ambiti della scuola. L'unico che riuscirá a farl...