Ero in macchina con Salvatore, ma purtroppo dovevo guidare io perchè lui doveva ancora prendere il patentino.
Nella mia testa rimbombavano le parole di Sascha: -non so niente su di te, e pure... ti voglio mio...- mi disse solo questo.Anche Sal era particolarmente pensieroso, stava zitto e sembrava turbato, ma decisi di non chiedere che cosa aveva; quando sono tra i pensieri odio chi mi parla, e pensavo che lo stesso fosse per lui.
-allora? Che facciamo?- cercai di rompere il silenzio, di solito Sal è sempre stato uno che chiacchiera molto sopratutto se si tratta di cose personali di cui impicciarsi, ma quella sera, c'era qualcosa che non quadrava...
-allora possiamo farci una vita sociale, o andiamo a giocare alla play, decidi te.- mi disse con un sorriso sincero, che ricambiai entrando in camera sua.
La mattina dopo ci ritrovammo alle 5 di mattina, pronti per andare a scuola, a discutere su qualunque cosa, pur di far passare quelle due ore.
-allora, ho sentito che hai una cotta per qualcuno chi è? Ostuni?- dissi azzeccando alla prima il nome del ragazzo di cui si era innamorato. (Vi voglio bene ma in questa storia non farò la salveppe, la faccio in tutte le mie storie, cambiamo un po' :3)-e daii! Non mi dici mai niente! Cosa fate?- mi intromisi fin troppo, aveva fatto una smorfia e non mi piaceva.
-si perchè tu mi dici tutto.- lo guardai con aria interrogativa, e senza darmi il tempo di formulare qualsiasi domanda, lui rispose.-mi ero dimenticato di prendere il telefono nella stanza dell'ospedale, cosí sono tornato e aprendo poco la porta ho visto te a cavalcioni sul prof che vi limonavate, ma mi pare giusto non dirmi che ti piaceva no?- rimasi in silenzio guardando il mio migliore amico prendere lo zaino ed uscire. Io a ruota feci lo stesso.
Durante il tragitto restammo in silenzio, ora capisco perché era pensieroso la sera prima.
Quando entrammo a scuola, lui senza salutarmi andó da quel Lorenzo, ed io rimasi a guardarlo.Lui mi squadró da testa a piedi poi si giró e torno ai suoi fatti con quel tizio, io invece avevo giá qualche ragazza intorno.
Le sei ore passarono cosí lentamente senza Sal o Sascha, ma comunque ero felice perchè all'uscita lo avrei incontrato.
-hem... voi andate io... ho dimenticato il libro di scienze.- Sal mi guardó con aria stupefatta, aveva capito che dovevo andare dal prof, mentre Lorenzo, gentile come era, mi salutó e io ritornai indietro.
Entrai nella sua classe e appena mi vide si alzó dalla cattedra.
-non c'è nessuno?- mi chiese, ed io feci di no con la testa.
-nessun bidello e nessun alunno.- detto questo lo vidi venire verso di me con un sorriso beffardo sul viso.Si leccó le labbra, per poi mettermi una mano sul fianco per avvicinarmi a lui e baciarmi senza neanche chiedere l'accesso.
Lui era molto piú alto di me, per questo mi misi sulle punte e piano piano indietreggiai fino a sbattere contro la scrivania. Sascha mi ci fece salire sopra e ora ci trovavamo alla stessa altezza.
-che ti prende?- mi chiese notando la mia lentezza nel ricambiare.
Ora? Che gli dovevo dire?
Oggi volevo aggiornare a tutti i costi non so perchè😂 vvb
Ciau<3
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Il prof di Matematica|| Saschefano [finita]
Ficção GeralStefano lepri é un ragazzo di 16 anni, libero e, senza preoccuparsi dei genitori, fa tutto quello che quest'ultimi gli proibiscono: fuma, si droga, guarda i porno... e con questo è uno dei ragazzi piú ambiti della scuola. L'unico che riuscirá a farl...