Oggi ho incontrato i Mates al Romics e cavolo sascha era veramente triste e stanco, quanto mi dispiace per Creamy... la sabri anche, penso che era stanca come lui, al mercato. Quanto mi dispiace li adoro tantissimo.
LEGGETE SOTTO ;)-e... e... ti amo cazzo.- lo abbracciai cosí forte per ringraziarlo di quel bacio. Mi aveva fatto calmare, solo lui mi poteva fare questo.
-ti prego non ce la faccio a vederti così, parla con salvatore. poi chi cazzo se ne frega della scuola ti faccio riprendere io.- gli sorrisii e lo abbracciai e mi strinse a se, non voleva lasciarmi.
-questa collana non te l'ho regalata a caso, ci vediamo in classe.- quando la campanella finalmente suonó uscii e mi incamminai verso Salvatore.-scusa te lo rubo un'attimo.- risi a Lorenzo che mi sorrise e se ne andó, intanto Salvatore, a cui tenevo il polso trascinandolo, continuava a dirmi di lasciarlo, ma riuscì comunque a portarlo dietro la scuola.
-che vuoi?- mi chiese lui. In un attimo avevo perso tutto il coraggio di parlare e di guardarlo negli occhi, cosa mi era successo?-senti Sal, ti prego. Tutto è incasinato, ti prego non voglio perderti almeno te, rimani. Sembro una checca ma cazzo mi mancano i tuoi messaggi dove mi mandi a fanculo tutti i giorni.- risi e vidi che lui sorrise perchè sapeva a cosa mi riferivo.
-è successo un casino tra me e Sascha, lui mi ha chiesto di metterci insieme e... non ci crederai mai: è tornata la sua ex, LA CERESETO.- lui sgranò gli occhi e scoppió a ridere, e io lo guardavo con gli occhioni che dicevano "torniamo amici?"-cazzo bella storia.- mi abbracció e per la prima volta sentivo che quell'abbraccio era pieno di sentimenti, gli volevo un mondo di bene.
-mi sei mancato. Allora tra te e Lorenzo, uh? Come va?- lui rise guardó il vuoto perso tra i suoi pensieri.
-bene, stiamo insieme solo che ecco... lui mi ha chiesto di farlo e io non so cosa dire, l'ho fermato come un cretino.- sorrisi in modo perverso e lo guardai, è vero che eravamo i piú ambiti della scuola ma comunque con gli uomini eravamo alle prime armi. Almeno lui, io ormai ero un esperto!-beh io, esperto come sono, posso solo dirti che all'inizio fa male.- scoppiammo a ridere come quando eravamo piccoli, due ragazzi innocenti..
-esperto? Addirittura? Quanto cazzo scopi con il prof? Blah che schifo!- la campanella suonó ed andammo in classe anche se il discorso non si fermó lì, anche se Sascha stava facendo lezione.-quindi? Sei serio? Ancora non te lo scopi mai da quando state insieme? Pff che coppia di merda.- lo guardai come se mi avesse appena insultato il cane e risposi con -parla per te.-
Il prof Burci, che aveva di sicuro sentito tutto si era fermato nel spiegare e ci aveva guardato, odiavo quando faceva così.
-lepri vuoi ripetere quello che hai detto a cinquegrana alla classe? È relativo alla lezione spero..- la classe rise ed io diventai rosso, quello non doveva sentirlo.-hem scusi prof continui.- Sal che aveva le lacrime agli occhi per le risate mi guardó e si scusó per la figura di merda che mi aveva fatto fare.
-si ok la collana è carina ma dopo tutto devi scopartelo, non ha senso che ti ci metti insieme e poi non te lo scopi!- ma perchè ci ero tornato amico? Ah il mio Sal...-Salvatore... stai parlando te che SEI FIDANZATO MA ANCORA NON TE LO SCOPI.- risi e lui alzó gli occhi al cielo; con queste frasi uscimmo dalla classe e notai un sorriso o sulle labbra del prof che, chissà perchè, sapevo che aveva sentito tutto.
La sera, a casa di Sascha...
Ero nel letto con Sascha, lui mi teneva tra le sue braccia e mi coccolava, mi accarezzava i capelli e mi sussurrava cose dolci, e io mi rannicchiavo tra le sue braccia come un bimbo.Mi sentivo al sicuro tra le sue braccia, e non volevo piú andarmene.
-ho sentito tutto quello che vi siete detti tu e Sal..- sussurró ad un certo punto. Io risi e diventai tutto rosso, cosí mi strinsi tra le sue braccia, poggiando la testa sul suo petto.-è inutile che ti nascondi, ti vedo, sai!- mi bació i capelli, sulla nuca, ed io sorrisii, beh, o almeno accennai un ghigno, che lo lasció stranito.
-scusa se non seguo le tue lezioni.- dissi alzandomi e andando verso l'armadio.
Lui mi seguì e mi anbracció da dietro (la famosa presa del granchio cit anima 😂) lasciandomi dei baci sul collo.-come se mi interessasse...- inizió a sussurrarmi. -Cosa ti metti 'sta sera?- lui mi aveva chiesto di uscire, non sapevo dove voleva andare, è ciò mi incuriosiva, forse mi faceva una certa proposta... okay no ero veramente una checca/fangirl.
Presi un jeans e una felpa rossa, lo faccio a posta, sascha la odia perchè dice che i miei addominali non si vedevano. Risi ed entrai in bagno a cambiarmi.
Sascha P.O.V.
Aveva lasciato il telefono sul letto, è appena lo guardai decisi di prenderlo in mano. Era piú forte di me.
Lo accesi ma c'era la password con le lettere: PUÓ ESSERE QUALUNQUE COSA! Pensai.-mh.. 88?- nah. -SESSO.- hem... no non era neanche quello. -aspetta... Sascha?- scrissi le lettere tremando, premetti ok è il telefono si sbloccó.
Ah.
E niente spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Aspettate che vi devo far vedere due foto so giá che morirete dal ridere:
Si quella è la mia mano e quando gli ho chiesto di fare la foto cosí, Sal l'ha fatta direttamente cosí e poi Ste ha fatto -ma nooo la foto con la mano noo- e immaginatevi la mia faccia :)
E no non faccio vedere la mia faccia qui, se volete vederla seguitemi su instagram:
@look_at_Stitch
Passando un periodo brutto con la scuola, i genitori e blah blah blah, incontrarli per due volte è stato davvero bello, come se i problemi che ho non esistessero piú... adesso mi metterò ad editare il video in cui abbraccio Ste.In piú, al Romics ci sono andata anche l'anno scorso e sono finita, insieme alla mia migliore amica, sul giornalino del Romics, che soddisfazione è stata vederci dietro ai mates con il cartellone su un giornalino 😍
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Il prof di Matematica|| Saschefano [finita]
Ficción GeneralStefano lepri é un ragazzo di 16 anni, libero e, senza preoccuparsi dei genitori, fa tutto quello che quest'ultimi gli proibiscono: fuma, si droga, guarda i porno... e con questo è uno dei ragazzi piú ambiti della scuola. L'unico che riuscirá a farl...