[30]

859 46 21
                                    

scusatemi se vi è arrivata la notifica dell'aggiornamento all'una di notte, ma mentre lo scrivevo per sbaglio ho cliccato pubblica e ho dovuto annullare sorry🙈❤️

-quindi mi stai dicendo che il compratore potrebbe anche non accettare? E Sascha? Lo lasciamo lì se non accetta???- la mia voce era fin troppo alta, ma non abbastanza da farmi sentire da tutti in quel trambusto causato dai due cantieri dietro di noi, infatti l'unico a sentirmi fu Giuseppe.
-calmati, c'e un rimedio a tutto tranne alla morte.- disse il vecchio saggio che guardava in avanti aspettando l'arrivo del compratore che stava ritardando da più di un'ora. Il sole picchiava sulle nostre teste e faceva caldo, ma tra tutti gli orari all'una dovevi spacciare droga? E poi i cantieri dovevano fare cosí tanto rumore? Non potevano andare a pranzare, no eh dobbiamo soddisfare i vecchietti cechi di novant'anni che ci urlano contro mentre lavoriamo e costruiamo una casa, mi pare giusto. Okay tutta questa faccenda mi sta facendo delirare.

Quando l'uomo arrivò, io mi nascosi in macchina e guardavo dallo specchietto quella che succedeva dietro al cofano.
Stavano parlando e non sembrava una di quelle chiacchierate amichevoli, tutto ciò non mi piaceva affatto, non prometteva nulla di buono.
I ragazzi rientrarono in macchina sbuffando e l'uomo se ne andò.
-allora?- aspettai che Giuseppe salisse sul sedile del guidatore e poi mi girai per sapere quello che era successo.
Si voltò verso di me e dopo un po' di esitazione disse:
-mi dispiace Stefano, non ha accetato...-

-quindi che facciamo?- chiedi guardandolo con occhi preoccupati. Lui viaggiò con lo sguardo, dalla strada ai miei occhi per due volte, poi rispose.
-si passa al piano B.- detto ciò accellerò, e in cinque minuti ci ritrovammo all'appartamento pronti per eseguire ogni passaggio che Giuseppe ci diceva.

-tutto chiaro? Tu invece Stefano, hai un compito speciale.- mise il suo braccio attorno alle mie spalle per avvicinarmi a lui. La differenza di statura era molto evidente, lui era alto, spalle alte e robusto: io ero tutto il contrario, secco, pochi muscoli e basso.

Per non parlare delle occhiaie, ma da usando Sascha si trovava in quella posto, non avevo più la forza di fare nulla, neanche dormire.
-ti accompagnerò al carcere e tu dovrai parlare con sascha, dal vetro. So che ti sto chiedendo troppo, ma devi dirgli di aspettare che faremo di tutto pur di aiutarlo...- fece una piccola pausa per guardare gli altri.

-beh ecco tu dovrai inventarti un modo per... per farti vedere dalla polizia mentre fingi di liberarlo.- rimasi a bocca aperta guardandolo stranito.

-DEVO FARMI PRENDERE DALLA POLIZIA? Ma dico non ti basta sascha lì?- lui mi guardò serio, quello sguardo mi fece zittire, aveva quel non so che di terrore che ti passava con quella occhiata spaventosa.
-pensa Stefano, pensa come penserebbe Giuseppe, perché ha un'idea anche per mettere dentro Sabrina.- disse uno sei suoi seguaci e Giuseppe ghignò soddisfatto di quel ragazzo.

Dalla strada si sentiva una musica, Start Again dei Onerepublic, la riconoscevo per il concerto del giorno prima.
Quanto vorrei ricominciare tutto daccapo, veramente...
-quindi mentre parlerò al vetro con sascha di questo fottuto piano, tu cercherai di far entrare Sabrina in qualche modo, e quando mi diranno che devo andarmene prenderò a pugni il vetro e accuserò Sabrina, poi ci penserai te al tribunale... giusto?- spiegai tutto quello che, in un ora, aveva detto Giuseppe, in dieci secondi, senza mai riprendere fiato.

-esattamente, si inizia domani.- mi fece l'occhiolino e scomparì dietro alla porta della sua camera.. ora?

Ve l'avevo detto che avrei aggiornato al più presto :))

Piaciuto?

Hem... vediamo una domanda carina:
Cibo preferito?

Il prof di Matematica|| Saschefano [finita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora