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stefano P.O.V.

"i wanna sing, i wanna shout, i wanna scream till the worlds dry out..." la sveglia del telefonino suonò come al solito prendendo una canzone a caso della mia playlist: in questo caso Read All About It, che non mi dispiaceva affatto.

La bloccai e scocciato mi girai dall'altra parte ritrovando il corpo di Sascha dormiente davanti a me.
Mi ero dimenticato quello che avevamo fatto quella notte, fu bellissimo.

-amore... Svegliati, tu devi entrare prima di me...- non si svegliava, cacchio ma era sordo. Decisi di mettermi supra di lui e baciarlo: lui ricambió.
-ahh allora sei sveglio!- ridemo insieme e dopo aver fatto colazione lui se ne andò a scuola e io aspettai Salvatore.

-sei serio? Lo hai fatto? Sono fiero di te sal.- dissi sedendomi al solito banco, in prima fila.
Raccontai a Sal tutta la storia di Sascha, e lui rimase divertito.
-voi siete pazzi.- a quel punto entró in classe il professore, che dopo una piccola chiaccherata inizió la lezione.

-Lepri hai fatto o almeno, copiato, i compiti?- chiese sfogliando il libro, chevio chiamo scherzosamente "mattone."
-no prof. Non li ho fatti.- lo guardai serio e lui ghignò. -dammi una motivazione.- sta volta ghignai io, e sal mi guardó stranito, sapeva che avevo la risposta pronta.

-sai com'é, ho aiutato un mio amico a cui avevano mandato una denuncia a casa, l'ho portato a casa mia e ho aiutato a sistemare la sua roba, va bene come scusa?- lui alzò gli occhi al cielo e cominciò la lezione, io non ascoltai un emerito cazzo di quello che aveva detto.

All'ultima ora, stavo uscendo da scuola, quando vidi Sabrina, baciarsi con il MIO Sascha, dietro alla scuola.
Lei lo teneva stretto per le braccia, ma Sascha cercava di staccarsi. Anche se cercava di levarsi da lei, lo vidi comunque come un tradimento, stavo per scoppiare dalla rabbia.

-che cazzo...- lei si staccò e sorrise a me, mentre Sascha si pulì la bocca con il braccio, lo trovai molto sexy in quel momento, ma cercai di non distrarsi.
-ste ti prego, Cazzo! Credimi, stavo cercando di staccarmi!- disse, cercò di avvicinarsi ma io lo scansati.

(in questo momento ci saranno moooolte parolacce vvb)
-troia... Sei solo una puttana che è tornata dal suo ex perchè nessuno la vuole. Stronza.- Sabri mi guardò male e io me ne andai a casa senza ascoltare neanche una parola di Sascha.

Una volta chiusa la porta della mia camera mi buttai a peso morto sul letto e mi guardai attorno. Ancora non realizzato quello che aveva fatto Sabrina a Sascha, non sapevo nemmeno se ero arrabbiato con l'uno o con l'altro.

Guardai sulla scrivania dove era poggiata una cartina con dentro un po' di droga. Sascha mi aveva pregato di non farlo e cosí la lasciai.

"se solo penso a quello che abbiamo fatto sta notte... Cazzo ora starà lí con quella troia, chissà se il bacio gli è piaciuto" pensai mentre mi avvicinavo alla cartina.

-ste ti prego non farlo...- sentii da dietro, non avevo sentito niente, era entrato, probabilmente dalla finestra.
-perché dovrei perdonati?- chiesi io e mi girai verso di lui, ritrovandosi a pochi centimetri.
-guardati al collo...- iniziò.- ti ho comprato quella collana per due motivi: 1. Per non fare la figura di merda chiedendoti di fidanzarci senza niente in mano.- risi e lui si tranquillizzò vedendo la mia reazione. In tutto ciò ero appiccicato al tavolo e lui si avvicinava, voleva che ci salivo sopra per avere la stessa sua altezza.

-e due: per farti sapere che per me sei importante. Ti amo porca puttana, penso che non ci voglia tanto per capirlo, te lo devo dire in faccia? T-I A-M-O. Pensi che quel bacio mi sia piaciuto? Lo hai visto pure te che cercavo di staccarmi. Cosa vuoi fare adesso? Tornare alla droga che ti ho fatto dimenticare, e piangenti addosso o vuoi levarti quella troia dalla mente?- dopo questo discorso sembravo patetico, la checca gelosa per un solo sguardo. Che dovevo fare?

Il prof di Matematica|| Saschefano [finita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora