POV'S LOUIS
Feci come mi aveva detto Zayn, con molta delicatezza appoggiai la sua testa sulle mie gambe, rimasi lì a fissarlo, ma cosa cazzo mi era preso, perché ho dovuto picchiarlo così tanto lui non mi ha mai fatto niente, lui non ha colpe, sì, quello che è successo nella doccia a casa mia eppure me la sono presa con lui. Posai una mano sul suo viso "Styles... dai su reagisci" ma niente, ad un certo punto sentì il rumore delle sirene e nel frattempo vidi Zayn arrivare con il preside, appena vide in che condizioni era si porto le mani nei capelli, nel frattempo entrarono i medici "scusa ragazzo ma ti devi spostare" e così feci, nel frattempo che i medici davano una controllata ad Harry io traballando mi avvicinai a Zayn "e ora" gli dico sussurrando "tranquillo boo, si sistemerà tutto" annuì poco convinto, stavo giusto per chiedere ai medici se fosse tutto ok, quando uno di loro si mise a gridare "dobbiamo fare presto" avvolsero una mascherina dell'ossigeno intorno ad Harry e lo caricarono sull'ambulanza, afferrai un dottore per il braccio. "Che succede" dissi serio
"Non lo sappiamo, dobbiamo fare dei controlli"
"Posso venire con voi?"
"No mi dispiace non può" cazzo "La prego" vidi che si guardò con il preside per poi farmi un cenno con la testa
"Sì, va bene ma non tocchi niente e deve stare calmo ok" annuì
"bro poi fammi sapere qualcosa ok?" anche lui era molto turbato e preoccupato
"certo bro tranquillo" per poi salire sull'ambulanza. Durante tutto il viaggio i dottori controllavano Harry, gli misero una macchina per controllare il battito del cuore, che per me era troppo lento, vidi mentre gli misuravano la pressione scoprendo le sue braccia piene di tagli cosa che mi lascio a bocca aperta si faceva del male da solo? Perché, come mai? 'forse perché è preso di mira dai bulli idiota' per una volta diedi ragione alla mia coscienza.
"Lei sapeva che questo ragazzo si taglia?" scossi la testa.
"no, non so niente di questo ragazzo".
Stavamo giusto per arrivare quando il suo corpo prese a tremare, il battito del cuore accellerare e vidi che iniziò a sudare e a piangere mente scuoteva la testa, io ero come pietrificato mentre i dottori si guardarono tra loro molto confusi, alla fine vidi che un dottore prese una siringa e la mise nel braccio del riccio che subito dopo smise di agitarsi "cos'è appena successo?" chiesi spaventato.
"Non lo sappiamo con precisione, lo scopriremo solo dopo i controlli" infatti dopo nemmeno dieci minuti arrivammo in ospedale e portarono il riccio in una stanza lasciandomi così nella sala d'attesa.POV'S HARRY
Sentì delle voci, le sentivo molto lontane, la testa scoppiava era tutto così confuso, provai ad aprire gli occhi ma li sentivo pesanti, dove sono e di chi sono queste voci, provai a parlare ma delle mie labbra uscì solo un piccolo lamento, provai ad aprire di nuovo gli occhi e questa volta ci riuscì anche se vedovo tutto offuscato. "Signorino, signorino ci sente?" volevo rispondergli di sì, ma non sapevo come fare, la voce non voleva uscire.
"Se ci sente ci faccia un cenno con gli occhi" e così feci chiusi e riaprì gli occhi.
"oh questa è una cosa positiva" la vista piano piano tornò, mi trovavo in ospedale, cosa ci facevo in ospedale? E soprattutto come ci sono arrivato?
"C-cosa, c-come..."
"Shh non si sforzi, se non le dispiace vorremmo farle delle domande e poi parlare con i suoi genitori, quindi se ci può dare un recapito telefonico" "io...io non ho g-ge-genitori" dissi solamente con molta fatica e stanchezza
"ah e lei ha un tutore o una famiglia adottiva, possiamo parlare con qualcuno?", volevo dirgli che non non c'era nessuno perché ero solo, perché mi hanno abbandonato tutti e perché ormai vivo da solo e che faccio tutto da solo, ma non ci riuscivo quandi decisi di non parlare, così decisi di scuotere solamente la testa e di chiudere di nuovo gli occhi.
' "Papà, papà sono a casa" dissi andando verso mio padre, entrai in cucina e diedi un bacio al mio babbo.
"Ecco il mio bambino ormai è cresciuto, come è andata a scuola"
"Benissimo papi"
"Davvero? E dimmi cosa hai fatto?"
"Beh papà ho fatto lavoro di gruppo e nel mio gruppo c'era un ragazzo davvero carino" sentì mio padre ridere
"Ahahaha Harry, volevi dire ragazza"
"ehm papà no, intendevo dire davvero ragazzo, è già da un po' che quando sono vicino a lui provo qualcosa e..." ma il pugno di mio padre sul tavolo mi fece fermare
"Che succede papà?"
"Quindi ti piacciono i maschi?" "io beh sì papà e da un po', me ne sono accorto quando tutti i miei amici si ritrovavano a guardare culo e tette delle ragazze mentre io mi mettevo a fissare il culo e la faccia dei maschi."
"Non è possibile." mi disse "Harry domani ti porto da uno psicologo ok, risolveremo questa situazione." rimasi scioccato
"No papà non ci andrò mai."
"TU CI ANDRAI MI HAI CAPITO?" mi urlò per poi tirarmi uno schiaffo seguito da un pugno seguito da un calcio seguito dalle parole offensive e orribili ed in fine dal mio cuore spezzato, in quel momento entrò mia madre che appena mi vide gridò
"Ma cosa è successo?"
"Amore il nostro caro figlio preferisce i maschi è un frocio di merda capito? Gli piace prenderlo nel culo" a quelle parole piansi
"Harry prepara le valigie e vai via da questa casa" mi disse mia madre
"Cosa?" domandai
"Hai sentito frocio sparisci" e con il cuore spezzato il corpo indolenzito andai a preparare le mie cose per poi lasciare la casa e le persone che sarebbero i miei genitori.'
Quando riaprì gli occhi la stanza non girava più però ancora vedevo sfocato, il sogno che avevo fatto mi ha tanto scombussolato, ricordare quell' episodio della mia vita non bellissimo, pensando di essere solo in stanza mi misi a piangere sfogandomi, 'fallo alzati da quel letto e ferisciti fatti male, vedi ti stanno facendo una flebo e con quello stai ingrassando stai accumulando cibo e si vede' mi portai le mani alla testa "basta ti p-prego", una mano andò a finire nel mio braccio e con rabbia per poter staccare la flebo ma un'altra mano mi bloccò "non farlo".
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LA MIA ANCORA, LA MIA LIBERTÀ (Larry Stylinson)
FanfictionHarry Styles 17 anni, un ragazzo debole con mille problemi alle spalle, preso di mira dai bulli solo perché è gay. Louis tomlinson 20 anni, un ragazzo forte bello e popolare amato da tutti, etero al 100% beh secondo lui, ma poi qualcosa o qualcuno l...