Arrivate le pizze dopo averle pagate io e Zayn iniziammo a mangiare.
"Zay secondo te, l'ultima volta ho esagerato?"
"Beh Lou se devo essere sincero sì, non capisco perché lo hai fatto, si è vero non c'è mai un vero motivo del perché lo picchi, però... questa volta ci sei andato giù pesante" abbassai la testa, mi sentivo tremendamente in colpa.
"Zayn."
"Dimmi Louis."
"Hai visto le sue braccia?"
"No, però deduco che sotto quelle bende non ci sia niente di buono."
"Deduci bene Zay, e poi tutto il tempo che sono stato in ospedale non è venuto nemmeno un parente non ti sembra strano?"
"Lou forse i suoi genitori erano a lavoro o che so erano in viaggio per via del lavoro e quindi non sono riusciti a venire prima."
"E allora perché hanno detto che non può stare da solo?" "BASTA LOU NON LO SO OK? NON PENSARE A QUELLO SFIGATO."
"Vero sì, giusto" e così la stanza tornò nel silenzio più totale, quando ad un certo punto sentì le palpebre farsi pesanti, per poi addormentarmi.POV'S HARRY
"Harry... Harry sveglia" molto lentamente aprì gli occhi, ma cosa... poi mi ricordai Zayn la proposta di Marcel io che accetto e poi mi addormento, diventai subito rosso.
"Io... non v-volevo mi scusi."
"Tranquillo Harry, posso chiamarti Harry vero visto che ora verrai a vivere da me, allora io avevo pensato, visto che andiamo tra un' ora e tra un' ora e ora di cena, che ne dici di una bellissima e buonissima pizza?" sorrisi per quelle parole.
"Sì, può chiamarmi Harry" decisi di rispondere.
"Benissimo Harry anche tu puoi darmi del tu quindi chiamami pure Liam, ah come la preferisci la pizza?"
"G-grazie Liam ma non ho fame."
"Harry devi mangiare e tu mangerai anche solo una fetta però piano piano devi ricominciare" decisi di annuire tanto poi andrò in bagno e la vomiterò.
"Ah e ovviamente dopo mangiato non andrai in bagno, non voglio che tu la vomiti" rimasi a bocca aperta ma come aveva fatto.
"Allora ti do una mano a vestirti e poi dritto a casa mia, se vuoi passiamo domani da casa tua così prendiamo le tue cose, ah non andrai a scuola per due settimane, hai bisogno di molto riposo ok?" Annuì lentamente e poi con l'aiuto di Liam mi vestì e sempre con il suo aiuto uscì dall'ospedale per poi andare nella sia macchina e a casa sua.
Il silenzio tra noi era caduto, sentivamo solo le canzoni che passavano alla radio, Stockholm Syndrome questa canzone è bellissima, così sotto voce inizio a canticchiarla, quando Liam mi risveglia dal mio stato di trance.
"Harry hai una bellissima voce lo sai?" abbassai la testa diventando rosso, scossi la testa come per dire che non era vero, la mia voce è orribile anche quando parlo. '"Vero, lo hai capito? La tua voce è insopportabile perché parli ancora?"' mi portai le mani alla testa e me la schiacciai.
"Che succede, hai male alla testa?" scossi la testa.
"N-no s-sono p-pensieri" dissi cercando di non piangere. "Harry non ascoltare mai quello che ti dicono ok? Le voci della tua testa non le devi ascoltare perché cercano di farti cedere e quindi ti dicono cose orribili" feci un sorriso che sembrava più una smorfia.
"N-non è m-molto f-facile, d-dicono c-cose g-giuste e h-hanno r-ragione."
"No che non hanno ragione Harry."
"I-invece sì, pe-perchè me lo d-dicono an-anche gli a-altri e... e pe-perchè me lo hanno d-detto anche i miei g-ge-genitori" dissi orami piangendo.
"Harry loro sono persone stupide e senza cervello, sai perché lo dicono?"
"Pe-perchè hanno ragione?" vidi che rise.
"No Harry, perché tu hai qualcosa che loro non hanno e sono invidiosi" mi disse, rimasi a bocca aperta per quelle parole.
"Beh siamo arrivati, ecco la tua nuova casa" mi girai e vidi una bellissima casa con un giardino molto grande e ben curato, involontariamente sorrisi.
"G-grazie."
"Non mi devi ringraziare Harry, dai e ora entriamo in casa, vuoi una mano o ce la fai?" gli feci un altro sorriso.
"No, f-faccio da solo g-grazie" scesi della macchina, mi misi in posizione eretta all'inizio barcollai un po', però dopo ripresi l'equilibrio.
"sicuro di non volere aiuto?" annuì.
"S-sì, s-solo s-stammi v-vi-vicino" dissi spaventato.
"certo Harry" riuscì a camminare, ero stanco morto e avevo fatto solo due passi, Liam se ne accorse perché mi prese per la vita.
"Sei stato bravissimo Harry, quando entriamo in casa vai subito a stenderti, ti porto da mangiare a letto e poi le tue medicine hai bisogno di molto riposo ok?" annuì per poi entrare in casa e poi con l'aiuto di Liam salì al piano di sopra per poi farmi stendere.
"G-grazie mille davvero" dissi per poi girarmi ed addormentarmi.
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LA MIA ANCORA, LA MIA LIBERTÀ (Larry Stylinson)
FanfictionHarry Styles 17 anni, un ragazzo debole con mille problemi alle spalle, preso di mira dai bulli solo perché è gay. Louis tomlinson 20 anni, un ragazzo forte bello e popolare amato da tutti, etero al 100% beh secondo lui, ma poi qualcosa o qualcuno l...