COSA TI ASPETTAVI

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POV'S NIALL
Liam continuava a baciarmi in tutto il viso per poi fermarsi sulle labbra.
"Finalmente ti sei svegliato" mi disse con tono di voce basso, io gli sorrisi.
"Io mi sveglio, mi sveglierò sempre" mi baciò di nuovo e senti un sua lacrima bagnarmi il viso e poi un'altra e poi un'altra ancora, gli presi il viso e vidi Liam che stava piangendo. "Li ti prego non piangere sono qui con te, sono sveglio e molto affamato" gli dissi sorridendo. "Ho avuto paura, quando ti ho visto disteso su quella barella tu non ne hai idea... io... Ni, perché?" mi disse solamente, feci una faccia un po' confusa. "Perché cosa?"
"Ti ricordi quello che è successo vero?" ingoiai un po' della mia saliva, ovvio che ricordavo tutto, quella bambina il ladro, la madre della bambina io che vado addosso al ladro liberando la bambina, le botte, la punta del coltello sul mio stomaco ed in fine lo sparo e poi il buio.
"Sì..... mi ricordo tutto" dissi sconsolato.
"Ni sai che ti potevi far male sul serio VERO? Te la sei cavata."
"Lo so, ma non potevo lasciare un ladro con una bambina come ostaggio, dovevo fare qualcosa per forza" dissi sorridendo lievemente.
"Ni e per questo sei stato davvero molto coraggioso però davvero hai rischiato molto, se i poliziotti non fossero arrivati in tempo e non avrebbero sparato al ladro... non ci voglio pensare." "Liam anche se i poliziotti non fossero venuti in qualche modo me la sarei cavata e sarei tornato da te credimi" gli dissi sorridendo, lui mi accarezzò il viso per poi togliere una ciocca di capelli e mettermela dietro l'orecchio, ci guardammo negli occhi però poi mi venne in mente una cosa "LOUIS."
"Louis cosa?"
"IO DOVEVO ANDARE DA LUI E HARRY E... E...."
"Shhh tranquillo li ho avvisati io, Louis è venuto qui mentre tu dormivi abbiamo preferito non dire niente ad Harry per non turbarlo di più" lasciai un sospiro.
"Si, avete fatto bene, e io che volevo andare a vedere come stesse e invece no mi ritrovo qui in un letto di ospedale" sbuffai.
"Tranquillo ora se mai ti visito io e vediamo se puoi uscire per tornare a casa così se vuoi andiamo a trovare Harry e Louis se sempre te la senti."
"Si, si me la sento" lo vidi annuire per poi chiamare gli altri dottori ed insieme a loro iniziarmi a visitare.
"Bene Niall, sei stato molto fortunato perché la lama del coltello non ti ha ferito gravemente, abbiamo comunque dovuto mettere sei punti, però sarai un po' confuso per via dello shock che hai subito, ma questo passerà con il tempo, secondo me dovresti rimanere anche una notte qua, ma visto che le tue condizioni non sono gravissime può pure uscire a patto che tu non faccia molti sforzi Ok?"
"Tranquillo lo controllerò io" disse Liam al dottore.
"Perfetto, allora sei in buone mani ragazzo, ora sei libero puoi andare" mi disse il dottore per poi uscire, molto lentamente mi alzai con l'aiuto di Liam. "Tutto ok?" mi misi a ridacchiare.
"Si si sto bene, solo i punti tirano un bel po'" dissi per poi strizzare gli occhi.
"Allora ti porto a casa mia o di Louis?"
"Di Louis per favore, ma tu resti con me?"
"No piccolo devo tornare a lavoro, è già tanto che mi concedono di accompagnarti" abbassai la testa.
"Ok va bene" e così facemmo, mi accompagnò a casa di Louis.
"Piccolo io devo scappare ti passo a prendere poi tardi ok?" annuì.
"Va bene" gli dissi per poi dargli un bacio sulle labbra, aspettai che andasse via, feci un respiro profondo e suonai alla porta aspettando che qualcuno mi aprisse.

POV'S HARRY
Dopo aver passato il cellulare a Louis mi andai a prendermi un bicchiere d'acqua in cucina in modo da lasciargli la sua privacy, poi mi venne in mente chissà chi lo ha chiamato prima che io mi addormentassi, e poi perché Liam non ha voluto parlare con me? E perché sembrava così triste 'beh semplice non ha voluto parlare con te perché non siete amici e in più si la sua voce era turbata ma non ti ha detto niente perché sai non si fida di te, ti considera debole, oppure è perché vuole parlare male di te con Zayn, sai per potersi fare due risate'. Strinsi il bicchiere sempre di più 'fallo rompi il bicchiere e fatti del male, lo sai tu, lo so io, lo sanno i tuoi genitori, lo sanno tutti che meriti di soffrire' appoggiai le mani sul marmo, la testa abbassata e la paura, la presa sul mio bicchiere diventava sempre più forte stavo giusto per farlo quando la voce di Louis mi bloccò.
"Piccolo io devo uscire un attimo torno subito ok?"
"Io...ok... d-dove vai... se posso saperlo?"
"Piccolo tranquillo devo fare solo una piccola commissione, torno subito" annuì lentamente, Louis fece per uscire ma lo bloccai.
"Ah ehmm cosa voleva Liam?" lo vidi paralizzato un po' per poi sorridermi.
"Tranquillo nulla di che, mi ha chiesto solo delle informazioni su come diciamo ti ho trovato ecco."
"Ah.... e perché ha chiamato me e non te?"
"Beh si vede che non ha il mio numero quindi ha chiamato te e non me."
"E scusami come faceva a sapere che io ero da te."
"Perché ieri ho chiamato Niall e gli ho detto che ti avevo trovato ma non gli ho detto come."
"Ah e scusa perché Niall non ha dato il tuo numero a Liam?" "Harry non lo so ok? Ora posso andare o hai altre domande?" abbassai la testa.
"Io... no v-vai" dissi con tono di voce basso.
"Grazie piccolo ci vediamo dopo, ciao mamma" si mette a gridare per poi uscire da casa con molta fretta, sbuffai e andai in salotto, mi sedetti e guardai fisso il televisore spento, quando ad un certo punto la mamma di Louis si siede vicino a me.
"Ah, che silenzio non trovi?" annuì lentamente "sai mi mancherà tutto questo."
"In che senso ti mancherà?" chiesi invece io.
"Sai domani devo tornare a casa, i nonni di Louis non potranno tenere a lungo le altre piccole pesti" sorrisi a quella parola.
"Siete in tanti vero?" chiesi invece io.
"Sì, beh Louis è il primo figlio, poi c'è Charlotte ma tutti la chiamiamo lottie, poi c'è Felicity ma tutti la chiamiamo fizzy, poi ci sono le gemelline daisy e phoebe e poi i piccolini di casa ernes e doris."
"Siete in tantissimi, e scommetto che vi volete un modo di bene."
"Molto, li amo più della mia stessa vita" sorrisi per poi abbassare la testa, quanto vorrei aver avuto una mamma così, lei mi guardò aveva capito. "Harry mi dispiace molto" disse per poi abbracciarmi, questo si che è un abbraccio materno, mi strinsi di più a lei, mi mancano questi tipi di abbracci 'ti abbraccia solo perché gli fai pena, se ne va via perché ci sei te in casa se no lei sarebbe rimasta ancora un po' con suo figlio, invece no, devi rovinare sempre tutto come al tuo solito, tocchi qualcosa e la rovini dici qualcosa e distruggi qualcuno sei un danno per l'umanità' mi stccai dal suo abbraccio e corsi in camera, andai in camera di Louis mi chiusi dentro, mi accasciai dalla porta portandomi le mano nei capelli 'ora che sei solo fallo... fallo Harry fallo...' come un robot andai verso il bagno mi chiusi dentro e cercai un rasoio, una volta trovato sorrisi, lo smontai tutto per poi prenderne in mano una.
"Ehy rieccomi noi due tutti solo soletti" dissi tra in misto di paura e di rassegnazione 'siamo in tre Harry non in due ma in tre e ora fallo' sorrisi a quelle parole mi abbassai i pantaloni per poi fare il primo taglio lungo e molto profondo, feci un sospiro di gioia poi me feci un altro, un altro e un altro ancora fino ad arrivare a farne 28.  Sorrisi del mio capolavoro mi tolsi direttamente i pantaloni li misi a lavare e mi lavai la gamba per poi metterci delle garze, una volta fatto ciò ritornai al piano di sotto come se non fosse successo nulla. Dopo non so dirvi quanto, sentì la serratura entrare e un Louis turbato e stanco entrò in casa posò la giacca e si sedette vicino a me.
"Eccomi qui Harry sono tornato" disse con voce bassa e stanca. "Sì" dissi solamte io, lui mi guardò per un po' di tempo negli occhi.
"Harry..."
"Sì?"
"No, eh che... no niente" mi disse per poi accendere la tv ma non c'era niente di bello così mi feci coraggio e decisi di parlare.
"Beh hai fatto quello che dovevi fare?"
"Ehmm si ho fatto" mi disse lui molto velocemente.
"Ok" passarono i minuti poi decisi di chiedergli chi lo avesse chiamato prima che io mi addormentassi. "Lou oggi pomeriggio ti hanno chiamato vero?" annuì "poi io mi sono addormentato, chi era se si può sapere?" dissi un po' timoroso, non voglio farmi i fatti suoi ma io sono sempre stato uno curioso 'no è diverso tu sei solo un impiccione che non si fa mai i cazzi suoi'.
"Era Niall" la sua voce mi fece tornare in me, "ecco mi ha detto che voleva tanto passare ma che oggi non riusciva perché stava poco bene"
"Ah capito che dol-" ma non riuscì a finire la frase perché suonarono al campanello "vado io" dissi alzandomi con fatica e zoppicando un po' mentre e sentivo i tagli tirare, andai dalla porta la aprì e vidi che era Niall. "Ehy Harry" mi disse lui sorridendo.
"Ehy"  dissi invece io molto confuso, perché Louis mi ha mentito 'cosa ti aspettavi Harry spiegamelo' lo feci entrare e far accomodare sul divano vidi Louis sbiancare.
"Ciao Niall come stai?"
"Beh diciamo un po' indolenzito ma è ok comunque penso sia normale dopo quello che mi è successo" disse, io lo guardai. "Perché cosa è successo?" "CAZZO" dissero in contemporanea Louis e Niall facendomi preoccupare.

LA MIA ANCORA, LA MIA LIBERTÀ (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora