POV'S LIAM
Aprì piano piano gli occhi, mi girai un po' nel letto, ma che ore sono, con difficoltà presi il cellullare con molta difficoltà visto che avevo un Niall attaccato al mio petto, una volta preso il cellulare vidi l'ora spalancai subito gli occhi. "CAZZO È TARDISSIMO" gridai per poi alzarmi di scatto facendo cadere Niall che gridò "ma che cazz-"
"ODDIO" gridai io, corsi verso di lui e lo aiutai a salire nel letto "oddio Ni scusami molto davvero non volevo è che ho visto l'ora e.... CAZZO È TARDISSIMO."
"Ma che ore sono" mi disse mentre si massaggiava il sedere.
"Sono le 14"
"CAZZO" gridò lui di rimando "ABBIAMO SALTATO LA COLAZIONE E IL PRANZO". scoppiai a ridere.
"Ma Ni, non è un problema quello" gli dissi ridendo, lui mi guardò male.
"NON È UN PROBLEMA? INVECE SÌ LO È E MOLTO" disse alzandosi per poi camminare per tutta la stanza per poi fermarsi all'improvviso. "Scusami ma tu no dovevi andare a lavoro?"
"IL LAVORO" mi alzai molto velocemente, feci per andare in bagno ma inciampai sui miei stessi piedi e caddi sul pavimento.
"Ahahah ti sta bene" disse Niall per poi venire verso di me e lasciarmi un bacio, "dai ora vai a lavarti nel frattempo io vado a preparare una cosa da mettere sotto i denti" e poi saltellando come un bambino felice scese al piano di sotto, scossi la testa per poi entrare in bagno, mi feci una doccia veloce per poi mettersi dei vestiti classici e scendere molto velocemente al piano di sotto. Arrivato in cucina presi una fetta di toast diedi in bacio veloce a Niall "scusa piccolo se non rimango ma sono già in ritardo." "Tranquillo Liam ti capisco, vai a salvare vite tesoro" e così feci gli lasciai un altro bacio prima di scappare in ospedale. Arrivato vidi il mio capo venire verso di me arrabbiato.
"LIAM LO SAI CHE ORE SONO" abbassai la testa.
"Sì."
"E LO SAI CHE DOVEVI INIZIARE TRE ORE FA A LAVORARE."
"Sì" risposi ancora.
"E PERCHÉ SEI ARRIVATO ORA?"
"Io... mi dispiace capo è che ho avuto un imprevisto, ieri ho fatto avanti indietro tra l'ospedale e casa e quindi..."
"NO LIAM NON CI SONO SPIEGAZIONI OK? E ORA VAI SUBITO A CAMBIARTI E POI A LAVORO, RICORDATI TI POSSO LICENZIARE ANCHE SE TU SEI MIO FIGLIO" disse per poi darmi le spalle e andare via, sbuffai poi si fermò e venne di nuovo verso di me. "Liam, scusa se avvolte sono duro con te, ma sai che in fondo ti voglio bene vero?" lo guardai negli occhi per poi annuire "bene e ora a lavoro."
"Agli ordini capo" dissi per poi alzarmi a cambiare e iniziare il mio lavoro.POV'S NIALL
Una volta che Liam fu uscito mangiai qualcosa di veloce e poi decisi di chiamare Louis per chiedere un po' di Harry, rispose al terzo squillo.
"Ciao Louis."
"Ciao finto biondo, hai bisogno di qualcosa?"
"Io si, ecco volevo sapere come sta Harry."
"Beh harry sta abbastanza bene ma se vuoi, puoi venire da me così vedi con i tuoi occhi."
"Si, si grazie mille, quel riccio mi ha fatto preoccupare molto, sarò lì da te tra mezz'ora."
"Ok va bene" fece per chiudere ma lo bloccai in tempo. "Aspetta...."
"Cosa?"
"Quando arrivo a casa tua vorrei trovarvi vestiti e con Harry che riesce a camminare" dissi per poi chiudere la telefonata sentendo come ultima cosa un "ma..." posai il cellulare e andai verso il bagno, mi feci una doccia veloce per poi indossare altri vestiti di Liam, annusai il suo profumo per poi uscire velocemente di casa. Mentre passeggiavo sentì un grido mi girai e vidi un uomo che teneva in ostaggio una bambina, mi dava le spalle, vedevo una donna di sicuro la mamma della bambina che cercava in tutti i modi di far si che non gli succedesse nulla di grave a sua figlia, mi guardò diretta negli occhi, gli feci segno di stare in silenzio, chiamai la polizia per poi avvicinarmi lentamenrte all'uomo, una volta che fui abbastanza vicino gli toccai la spalla, lui si girò ma non fece in tempo a dire niente che subito gli tirai un pugno, lasciò la bambina che subito corse dalla mamma.
"BRUTTO STRONZO" mi disse per poi cercare di colpirmi a sua volta con un pugno, cazzo e ora che faccio, iniziammo una lotta, fino a quando con un calcio particolarmente forte mi buttò a terra, mi ritrovai il suo corpo sul mio mentre puntava il coltellino alla mia gola. "Beh ora non fai più l'eroe?" mi disse mentre con il coltellino scendeva verso il mio stomaco, ero paralizzato avevo seriamente paura di morire, ad un certo punto sento la punta premere sul mio stomaco poi uno sparo e boom il buio più totale.POV'S HARRY
Le parole di Louis mi lasciarono senza parole e sorrisi nel bacio, mi staccai per mancanza d'ossigeno.
"Io, io non ho fatto niente Louis" gli dissi per poi diventare tutto rosso, lui mi tenne per la vita forse strinse troppo infatti mi uscì un gemito di dolore.
"Che succede?" chiese allarmato.
"Niente davvero" dissi io, ma lui si vede che non mi credeva infatti mi alzò immediatamente la maglietta per poi spalancare la bocca.
"Prima n-non lo a-avevi, c-cosa è successo Hazza?" abbassai la testa per poi nascondere il viso tra il suo collo, è brutto ricordare, fa male, strinsi forte Louis. "Piccolo è tutto ok, cosa è successo" feci un respiro profondo.
"V-vedi q-quando sono s-scappato mi sono sc-scontrato con il t-tuo..." però poi mi bloccai, non potevo dirgli chi è stato realmente non potevo. "Con il mio?"
"Ehm no, v-volevo d-dire con un uomo ub-ubriaco ed ecco m-mi ha p-picchiato e.... e.. e-ecco ha p-provato a..." non riuscì a trattenere i singhiozzi, lui sembrò capirmi infatti mi strinse più forte. "M-ma so-sono riuscito a s-scappare e n-non è s-successo niente."
"Oh piccolo quanto mi dispiace."
"Ho avuto paura" gli dissi in un sussurro.
"Dai, ora non ci pensare più" mi disse per poi asciugarmi le lacrime "che ne dici se ci facciamo una bellissima doccia calda per rilassarci" mi disse, diventai rossissimo, lui mi guardò in modo strano per poi capire e diventare anche lui molto rosso. "Beh, ecco, io... non intendevo insieme, beh però se vuoi io... non ho problemi e... oddio" scoppiai a ridere.
"T-tranquillo, beh io... io..." cosa gli dico.
"Forse ecco è meglio che venga con te, io ti giuro non guarderò niente però nel caso avessi bisogno di una mano, allora." annuì.
"Si ehmm ok perfetto" sempre con l'aiuto di Louis mi alzai dal letto, barcollai in po'.
"Piccolo devi mangiare, sei troppo magro" non è vero, io sono grasso e troppo.
"Ci proverò" gli dissi anche se ovviamente era una bugia. Arrivati in bagno mi fece appoggiare sul water per poi molto velocemente spogliarsi e rimanere in boxer, cazzo, dissi tra me e me.
"Ecco così sono pronto per dopo e se hai bisogno di una mano non mi bagno" gli sorrisi poi venne verso di me, mi tolse la maglietta e subito cercai di coprirmi con le mani. "Non farlo sei bellissimo" e così feci, poi passò ai miei pantaloni e li iniziai a tremare. "Tranquillo sono io... Louis" mi disse facendo scendere piano piano i pantaloni mantenendo sempre lo sguardo su di me e poi arrivò il turno dei boxer ma lo bloccai. "Ti p-prego no" gli dissi con voce tremante
"Ok, va benissimo piccolo" e così fece, mi lasciò i boxer, mi fece entrare nella doccia e mi aprì l'acqua, subito mi tranquillizzai, era così calda che quasi mi addormentai.
"Ok io sono qui se hai bisogno" feci segno di si con la testa, chiuse le porte della doccia per poi sedersi sul water e iniziai a lavarmi, mi tolsi i boxer per poi lasciarli li vicino e iniziai a lavarmi il corpo, potevo benissimo sentire i rotoli sulla mia pancia sulle mie braccia, il doppio mento sul mio collo e le mie grandi cosce 'ma guarda un po' te, povero Louis cosa deve fare, ti deve assistere perché non sai fare un cazzo da solo Harry, sei un peso per tutti, Harry sai meriti di soffrire, fatti del male, adesso' mi bloccai del tutto, mi dovevo fare del male ma come, poi mi venne in mente una cosa, girai la manovella nella parte dall'acqua bollente infatti un getto d'acqua caldo mi colpì facendomi gridare, per poi tappare la bocca molto velocemente, le porte venirono spalancate.
"Oddio Harry" disse appena vide tutto quel fumo, infatti girò la manovella con l'acqua fredda, le lacrime scendevano e le gambe tremavano, mi appoggiai al braccio di Louis infatti mi sorresse, in quel momento non mi importava nemmeno che fossi completamente nudo. "Tranquillo ti aiuto io, ci sono io" e così fece. Entrò pure lui in doccia con i boxer, prese lo shampoo e mi lavò i capelli, ero incantato da quella scena, e poi gli occhi, così distinto lo baciai, dopo un po' ricambio. Dopo non so quanto tempo ci staccammo.
"Forse è meglio se finiamo di lavarci "
"Si penso proprio di sì" e così facemmo, io lavai lui e lui lavò me, beh ovviamente io lavai la mia intimità e lui la sua se no sarebbe stata una cosa molto imbarazzante, usciti dalla doccia sempre con l'aiuto si Louis andai verso la sua camera mi impresto dei vestiti perché i miei erano tutti a casa di Liam, Liam... Niall chissà come stanno 'forse starebbero meglio senza di te'.
"Harry andiamo ad asciugare questi ricci ribelli" annuì e sempre insieme andammo di nuovo verso il bagno per poter asciugare i miei capelli. "Oh e adesso che siamo tutti e due puliti e asciugati andiamo a mangiare" spalancai gli occhi, cosa era già l'ora di pranzo? Come passa il tempo, scendendo giù in cucina c'ra la mamma.
"Oggi vi ho preparato delle buonissime LASAGNE." "MAMMA TI HO MAI DETTO CHE TI ADORO?" disse Louis. Io mi limitai solo a sorridere, una volta seduti Johanna mi diede una piccola porzione.
"Mangia quella che vuoi ok?" annuì.
"Grazie" per poi iniziare a mangiare piano piano.
Dopo aver finito andammo tutti a vedere un bel film, mi stavo per addormentare quando sentì Louis parlare con al cellulare, ma ero troppo stanco per chiedere chi fosse perché mi addormentai sulla spalla di Louis
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LA MIA ANCORA, LA MIA LIBERTÀ (Larry Stylinson)
FanfictionHarry Styles 17 anni, un ragazzo debole con mille problemi alle spalle, preso di mira dai bulli solo perché è gay. Louis tomlinson 20 anni, un ragazzo forte bello e popolare amato da tutti, etero al 100% beh secondo lui, ma poi qualcosa o qualcuno l...