VADO A CERCARLO

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POV'S HARRY
Dopo non so quanto sentì la porta aprirsi.
"Harry è arrivata la tua cena" sbuffai non hanno capito che non voglio mangiare? Io... io non posso, si avvicinò a me e mi tolse le coperte, io istantaneamente mi comprì con le braccia, "Harry ti prego" mi disse per poi appoggiare le sue mani sulle mie per poterle togliere dal mio viso, cosa sbagliata perché andai in panico e non poco.
"NON MI TOCCHI NON MI TOCCHI" gridai per poi cercare di sfuggire alla sua presa cosa che non riuscì a fare per via della mia debolezza.
"Harry calmati, calmati così peggiori solo le cose."
"MI LASCI PER FAVORE, LA PREGO  NON MI FACCIA DEL MALE" continuava a tenermi per le braccia.
"Shhh Harry sai che non ti farò mai del male, ascoltami, tu vuoi tornare a casa domani giusto?" anche se tra le lacrime e la paura annuì "ok fantastico, allora ti devi calmare e mangiare se no sarò costretto a farti rimanere qua ancora per molto" spalancai gli occhi no... no... Io non posso rimanere qua non ci riesco, così mi venne in mente una cosa, non è semplice ma è l'unico rimedio. "Io.. chiami Liam la prego io.... io voglio che vengano Liam e Niall li vada a chiamare."
"Poi mi prometti che mangerai" annuì molto lentamente "va bene ricciolino allora io vado" disse per poi uscire, aspettai due minuti e poi molto lentamente mi alzai dal letto, guardai fuori della porta per vedere come era la situazione ed era impossibile scappare da li, rientrai in stanza e mi guardai in torno poi vidi la finestra, i miei occhi si spalancarono, andai verso la finestra e notai che non era tanto alto quindi potevo benissimo scappare, infatti feci un piccolo salto, però ovviamente per colpa della debolezza e tutto caddi a terra prima di alzarmi aspettai cinque minuti visto che il mondo girava tutto. Dopo un po' mi alzai per poi iniziare a correre via da quel posto, e rifugiarmi nel mio di posto mente e le lacrime scendevano, corsi corsi a lungo fino a quando non mi scontrai con qualcuno e quel qualcuno era proprio Zayn, cazzo questa non ci voleva.
"Oh ma chi abbiamo qui, un inutile Styles che scappa" indietreggiai ma lui mi afferrò per le spalle per poi trascinarmi in in vicolo buio e stretto dove c'era una puzza di pipì assurda.  "L-lasciami ti prego, l-lasciami" dissi con molta paura.
"E no caro styles ora mi divertirò un bel po' quindi preparati" non feci in tempo ad elaborare le parole che un calcio mi arrivò tra le gambe cose che mi fece cadere per poi essere seguito da una ginocchiata nello stomaco, mi accasciai a terra cercando di proteggermi con una mano lo stomaco e con l'altra il viso, ma un altro calcio tra le costole mi fece gridare, e per mezz'ora fu così tra Zayn chi mi tirava calci e pugni.
"B-b-basta" dissi tra un sussurro, la testa aveva iniziato di nuovo a girare e il respiro era corto.
"Ok ok.... Ora basta con i pugni e calci, vediamo un po'...." Cosa voleva dire con quelle parole "froci di merda dimmi un po' da quanto è che non lo prendi? Per una puttana deve essere molto difficile vero?" sgranai gli occhi ora sì che ero spaventato sul serio, cercai di scappare ma un altro suo calcio mi fece bloccare. "Beh sai, visto che qui il mio amico ha bisogno di sfogarsi e qui ci sei tu, una puttana di prima classe perché non approfittarne?" no... no cazzo no... Zayn mi bloccò con il suo corpo in modo tale che io non mi potessi proteggere, con una mano mi teneva fermo mentre con l'altra si abbassava i pantaloni , no non stavo succedendo no, cercai di nuovo di liberarmi ma niente, poi quando stava per togliermi i pantaloni e le mutande dell'ospedale forse per la troppa paura gli tirai una ginocchiata nelle sue parti basse lui si piegò in due dal dolore e io con le poche forze che avevo riuscì a scappare.
"Me la pagherai Styles" mi gridò Zayn , ma io non mi fermai continuai a correre fino a quando non arrivai nel mio amato posto, quando così di essere diciamo al sicuro mi lasciai cadere sul prato e chiudere gli occhi, in quel boschetto non ci veniva mai nessuno, sono fortunato ad averlo trovato mi lasciai abbandonare in un sonno profondo pieno di incubi e paure.

POV'S LOUIS
Il suono del cellulare mi risvegliò, lo presi per poi vedere che era una chiamata, una chiamata dal finto biondo, così decisi di ignorarla, chissà cosa voleva, però poi mi chiamo altre volte e alle terza decisi di rispondere.
"Mi dici che cosa vuoi alle nove di sera?" gli dissi con voce scocciata, lo sentì piangere.  "CHE CAZZO VOGLIO BEH LO VUOI DAVVERO SAPERE DEL PERCHÉ TI HO CHIAMATO TANTE VOLTE?"
"E sentiamo perché?" gli chiesi con tono di sfida.
"PERCHÉ FORSE IO E LIAM SIAMO IN OSPEDALE PER VEDERE COME STA HARRY VISTO CHE IL DOTTORE CI AVEVA CHIAMATO MA QUANDO SIAMO ARRIVATI DI LUI NON C'ERA, È SCAPPATO DALLA FINESTRA, E ORA SCUSA MA ORA DEVO CHIUDERE SCUSA DEL DISTURBO" mi disse per poi chiudere la telefonata, rimasi per un po' di tempo impalato per poi iniziare ad agitarmi. "no... no... NOOOOOO" mi misi a gridare per poi iniziare a buttare tutto per la stanza infatti mia madre entrò correndo.
"Lou...Lou" mi disse avvicinandosi a me "lou calmati" mi prese per le spalle e mi guardò negli occhi.
"Mamma è...è s-scappato, è s-scappato: gli dissi piangendo. "Shhh tranquillo piccolo lo troveranno."
"Mamma io devo andare in ospedale adesso per parlare un po' con Niall e Liam e poi corro a cercarlo "
"Lou, no, è meglio che rimani qui, ti ricordo che sei stato dimesso oggi dall'ospedale e devi riposare "
"Ma mamma tu non puoi capire io sto benissimo ed Harry ha bisogno di me" dissi mentre mi mettevo le scarpe e mi mettevo la giacca, per poi uscire di casa lasciando la conversazione con mia madre. Salì in macchina e in meno di dieci minuti ero già arrivato in ospedale, corsi come un pazzo tra i corridoi, arrivai dove era la stanza di Harry e vidi che c'era Niall sulla sedia e un Liam piuttosto incazzato mentre parlava con un dottore, corsi subito da Niall e lo abbracciai lui mi guardò male.  "Vado a cercarlo" gli dissi subito "sono passato qua per ringraziarti" gli dissi per poi correre senza lasciarlo parlare, ora la mia priorità era cercare Harry, una volta in macchina feci il giro di quasi tutta la città, dove cazzo poteva essere, ma dopo tre ore di ricerca mi venne in mente un posto, sono uno stupido stupido stupido come ho fatto a non pensarci prima, andai verso il boschetto, una volta arrivato scesi velocemente e corsi dentro. "HARRY... HARRY DOVE SEI?" gridai con le lacrime e la paura, continuai a cercare fino a quando in lontananza non vidi una testa riccia distesa sul prato "HARRY" gridai per poi correre verso di lui, una volta vicino vidi il ragazzo steso con la fronte corrugata e piena di sudore. "Harry ti prego svegliati" gli dissi dandogli dei schiaffetti, dopo un po' finalmente Harry aprì gli occhi.  "Oddio Harry sei sveglio" dissi con le lacrime agli occhi "non farlo mai più hai capito mai" lo vidi sorridere, stava sorridendo e li non capì più niente, presi e lo baciai con tutto l'amore possibile.

LA MIA ANCORA, LA MIA LIBERTÀ (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora