POV'S LOUIS
Stavo aiutando Harry a camminare visto che, beh non sembrava tanto in forma, ed è già tanto che ha accettato il mio aiuto, sono stato davvero uno stronzo, non dovevo dirgli quelle cose, o almeno dovevo dirgliele in modo diverso, sentivo il suo respiro ed era leggermente affaticato.
"Vuoi che ci fermiamo due minuti?" lui scosse la testa allora continuò ad andare fino alle scale, mi girai e lo guardai dritto negli occhi, si vedeva che era stanco e che non ce la faceva più così, con uno scatto, lo presi del tutto in braccio, come immaginavo non trovai molta difficoltà visto che era magrissimo, potevo contare le sue costole volendo però questo gesto lo feci mugugnare un po' dal dolore per poi allacciare le sue braccia per paura di cadere. "Tranquillo ti tengo" gli dissi sorridendo e soffiandogli sul viso.
"Io.....f-fammi s-scendere, ti farai m-male, p-peso t-troppo" cercai di rimanere calmo, Harry non era affatto pesante, chi mai avrebbe detto una cosa del genere, però poi mi diedi dello stupido perché io sono uno di quelli che gliel'ha detto e fatto pensare, mi facevo schifo da solo.
"Tranquillo Harry non sei affatto pesante" gli dissi una volta arrivati a fine scale.
"Ok... ora... ora che sono finite le scale mi f-fai scendere.... per favore?" sorrisi di nuovo, sempre così gentile ed educato, ovviamente io non lo feci scendere continuando a tenerlo in braccio fino a quando non arrivammo in cucina. Arrivati in cucina mia madre ci guardò con occhi teneri, Harry divenne rosso nascondendo il viso nel mio petto ma si accorse del gesto e la tolse immediatamente diventando ancora più rosso, gli sorrisi, non facevo altro che sorridergli, molto lentamente lo feci sedere sulla sedia per poi andare a sedermi vicino a lui. Mi preparai il mio piatto con uova, bacon, frittelle e una tazza di the, poi guardai Harry.
"Harry cosa vuoi che ti metta nel piatto?" lui mi guardò attentamente.
"Io.... io non ho molta fame... scusate molto" disse per abbassare la testa, feci per parlare ma mia madre mi precedette.
"Harry, tranquillo se non vuoi mangiare non fa niente, però almeno bevi una tazza di the? Così ti riscaldi" lo vidi pensarci su per poi annuire, io guardai mia madre e subito capì che aveva un piano, infatti vidi che nella sua tazza di the ci sbriciolo dei biscotti per poi metterci dello zucchero. "Ecco a te" gli disse mia madre per poi scompigliargli capelli e sorridergli.
"Ehy perché a lui gli sorridi e gli scompigli i capelli e a me queste cose non le fai mai" dissi in modo divertente cercando di fare ridere Harry. "Semplice perché mio figlio è scemo" lei capì il mio gioco e subito mi finsi offeso.
"Non è giusto" dissi incrociando le braccia.
"Oh ma qui abbiamo un bimbo geloso" mi disse ridendo.
"Io non sono geloso."
"Oddio Harry salvami tu, Louis è peggio dei gemellini più piccoli" lo sentì ridacchiare "ah se te lo stai chiedendo i bambini hanno 2 anni" e li Harry scoppiò letteralmente a ridere per poi ammutolirsi subito.
"Scusate io...." Ma io non volevo che tornasse triste così ricominciai la mia sceneggiata di gelosia.
"Ma mamma tu stai sempre con loro e mai con me" dissi sbuffando.
"Oh il mio BooBear" però questo poteva evitarselo, vidi che si avvicinò "il piccolino ha bisogno della sua mamma?" disse facendomi alzare dalla sedia e far sedere sulle sue gambe "ora la mamma ti canta una ninna nanna."
"Mamma dai basta io sono grande."
"Shhh piccolino la mamma è qui."
"Mamma però quel soprannome potevi evitarlo gli dissi sotto voce."
"Sta zitto, non hai sentito come si è messo a ridere" vero, guardai nella sua direzione e lo vidi con la testa abbassata i riccioli gli ricadevano sul viso, vidi una lacrima scendere da i suoi occhi, così mi alzai dalle gambe di mia madre e corsi da lui
"Picccolo ehy che succede."
"N-niente" mi disse lui, anche mia madre preoccupata si avvicinò.
"Harry puoi parlare con noi lo sai, e poi Louis anche se può sembrare uno scemo ignorante sa ascoltare" lui rise a quella informazione."Ehy... lasciamo stare"
"Hazza che succede" gli chiesi di nuovo, prese un respiro profondo per poi dire.
"È... che mi piace il rapporto che avete, i-insomma è b-bello p-poter r-ridere, s-scherzare e g-giocare con la p-propria madre...e... niente tutto qua" il mio sorriso scomparì non volevo mettergli tristezza e nostalgia, non sapevo cosa fare e dire, ma ci pensò mia madre che subito lo abbraccio, lui all'inizio rimase con gli occhi spalancati per poi scoppiare a piangere e ricambiare l'abbraccio a mia madre, mi uni anche io a loro, restammo così per molto tempo fino a quando mia madre si staccò per poi asciugarsi le lacrime che gli erano scappate.
"Beh, è ora di finire la nostra colazione" e così facemmo, io finì il mio piatto. Mia madre la sua tazza di caffè ed Harry bevve il suo thé molto lentamente.
"Io... scusate non.... non riesco a finirlo tutto" lo guardai con occhi importanti.
"Dai piccolo so che puoi farcela, finisci quel poco di the che ti è rimasto" vidi che mi guardò gli feci in sorriso che subito ricambiò e si mise a bere il the fino all'ultima goccia, sia io che mia madre andammo verso di lui per poterlo abbracciare. "Bravissimo riccio" gli dissi scompigliandogli tutti i capelli. "Dai, ora andate tutti e due in camera che io qui ho da lavorare" dissi mia madre.
"Agli ordini capo" dissi facendo a mo di saluto militare, guardai Harry e gli porsi la mano. "Andiamo e lasciamo lavorare questa vecchietta" ma nemmeno due minuti che mi arrivò una piccola sberla sulla testa e uno sguardo minaccioso "ok ok andiamo via da questa ragazza bellissima" Harry si mise a ridere mentre mia madre annuì fiera per poi voltarsi e iniziare a fare quello che doveva fare. "E ora ti porto a letto Harry" dissi per poi diventare rossissimo, anche le sue guance divennero rosse "si beh ecco io... ohh lascia stare." "Io non ho detto niente, hai fatto tutto tu" disse ridendo, ma feci finta di niente, lo presi in braccio e lo portai subito in camera lo stesi nel letto. "Louis sai che non devi fare tutto quello che stai facendo" mi avvicinai a lui e gli accarezzai la testa.
"Lo so, ma io voglio farlo, voglio aiutarti, voglio che tu sia felice di nuovo" gli dissi avvicinandosi sempre di più a lui fino a quando le nostre labbra erano ad un millimetro di distanza, per poi appoggiare le mie sulle sue e dare inzio ad un lento e lungo bacio. "Che cosa mi hai fatto Harry" dissi per poi ricominciare a baciarlo con tutto l'amore possibile.
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LA MIA ANCORA, LA MIA LIBERTÀ (Larry Stylinson)
FanfictionHarry Styles 17 anni, un ragazzo debole con mille problemi alle spalle, preso di mira dai bulli solo perché è gay. Louis tomlinson 20 anni, un ragazzo forte bello e popolare amato da tutti, etero al 100% beh secondo lui, ma poi qualcosa o qualcuno l...