POV'S LOUIS
Cazzo, cazzo, cazzo e ora che faccio, "dai, su harry svegliati" dissi molto preoccupato, non possiamo stare qua e il problema è che non so nemmeno dove abiti. "mannaggia a te Styles mi farai impazzire, ma che dico mi hai già fatto impazzire", decisi di portarlo a casa mia non era tanto difficile perchè non era pesante, anzi era fin troppo leggero, anche troppo però non sapevo che fare, avevo paura, non potevo nemmeno chiedere aiuto a nessuno, nel frattempo mi stavo incamminando verso casa quando: "ehy, cosa è successo" senti gridare da qualcuno, mi giro e vedo un ragazzo biondo correre verso di noi, quando si avvicinò di più capì subito chi era, era il ragazzo che in palestra lo aveva difeso.
"Tu cosa cazzo gli hai fatto" mi gridò contro una volta arrivato vicino a me.
"Io...io niente davvero."
"Faccio un pò fatica a crederti, io so che siete stati tu e Malik a ridurlo in quel modo, quindi cosa cazzo gli hai fatto" mi gridò ad un passo dal mio viso iniziai ad arrabbiarmi.
"Primo ragazzino allontanati, secondo non mi urlare e terzo questa volta non ho fatto proprio niente."
"Ah non gli hai fatto niente? Allora perchè è tra le tue braccia privo di sensi?"
"Senti biondino finto del mio cazzo, secondo te se io lo avessi pestato a quest'ora era tra le mie braccia o in strada ancora privo di sensi?" vidi che indietreggio un po'.
"Vero, ciò non toglie il fatto che è tra le tue braccia, e poi sentiamo visto che lo odi così tanto, lo picchi perchè lo hai aiutato? Perchè non lo hai lasciato là in mezzo alla strada?" cazzo e ora che dico. "Primo ho anche io un cuore e poi non potevo permettere a nessuno di rubarmi il mio giocattolino" gli dissi per poi fare un sorriso malefico.
"Sei proprio uno stronzo Tomlinson."
"Sì, grazie lo so" dissi come per vantarmi abbassai lo sguardo e vidi ancora il ragazzo tra le mie braccia addormentato.
"Vieni andiamo a casa mia così potrà stare al sicuro e non con il suo bullo" feci una smorfia a quelle parole.
"Oer tua sfortuna però non ho la macchina quindi lo dovrai tenere ancora in braccio, se dovesse pesare troppo lo tengo anche io" scossi la testa.
"No tranquillo ci penso io, non è affatto pesante anzi è troppo leggero."
"Certo con le cose che gli dite è normale che lui si sottovaluti." "Senti ora non fare il coraggioso e tutto perchè quando noi lo picchiavamo tu non facevi proprio niente, stavi li a guardare, solo una volta sei intervenuto e non è servito a niente, quindi ora ti chiedo chi è che fa piu schifo?" lo vidi abbasssare la testa.
"Hai ragione" mi disse per poi ammutolirsi. Dopo mezz'oretta mi ritrovaj dentro casa del finto biondo con un Harry ancora privo di sensi sul divano, vidi il biondo entrare in salotto con due tazze di the caldo.
"Anche se sei stronzo tieni, ti ho preparato del the."
"Grazie finto biondo" dissi io.
"Ehy guarda che ho anche io un nome" mi disse.
"Sì, ma non e colpa mia se non ti sei presentato."
"Oh giusto ahahah, mi chiamo Niall James Horan molto piacere."
"Piacere non più finto biondo" dissi scontroso, anche se quel tipo mi sembrava buffo.
"Ehy" mi disse offeso, quando ad un certo punto sentimmo un lamento provenire dal divano, mi girai e vidi Harry iniziare ad aprire gli occhi per poi iniziare ad agitarsi "d-dove mi trovo".POV'S HARRY
Sentivo delle voci, una mi era famigliare, ma l'altra no, non sapevo di chi aver paura, se della sua voce o quella dello sconosciuto o addirittura di tutti e due le voci, quando riuscì ad aprire gli occhi subito dissi "d-dove mi trovo" vidi un ragazzo biondo avvicinarsi a me, ma io lo conosco è quel ragazzo che ho visto in palestra, quello che mi teneva la testa.
"io... io so chi sei tu, io, che ci f-faccio qua e c-come ci sono arr-arrivato?" dissi spaventato. "Sono felice che ti ricordi di me, io sono Niall James Horan molto piacere" mi disse Niall.
"Ti ricordi qualcosa?" mi chiese quella voce.
"Io...io beh... Aspettate che ore sono?" dissi per poi alzarmi di scatto, cosa che mi fece portare una mano sulla testa. "Fa piano harry, sono le sette di sera" mi disse preoccupato Niall, "sì, sei stato incosciente per un bel po', meno male che Louis ti ha trovato se no ora chissa dove staresti" disse Niall feci una faccia confusa cosa gli aveva raccontato quello la.
"Si... ehm... allora grazie" dissi per poi guardare negli occhi Louis, il nostro contatto visivo fu interrotto dalla vibrazione del mio cellulare, era Liam mi stava chamando così accettai la chiamata 'HARRY FINALMENTE MI HAI RISPOSTO, MA DOVE SEI, MI HAI FATTO PREOCCUPARE, PERCHE' NON RISPONDEVI?' feci una piccola risata 'Liam tranquillo sono a casa di un mio compagno di classe, a quanto pare sono svenuto per strada mentre venivo e lui essendo che non sa dove abito mi ha portato a casa sua' 'HARRY PASSAMI SUBITO QUESTO RAGAZZO LO DEVO RINGRAZIARE E POI FARMI DIRE DOVE ABITA, COSì TI VENGO SUBITO A PRENDERE' passai il cellulare a Niall e sentì che parlarono.
"C-come ti senti" mi girai si stavo sognando.
"D-dicevi a me?" vidi che annuì. "B-bene, b-bene grazie a te" dissi, si perché mi ricordavo tutto, come posso dimenticare quello che era successo.
"Ehm io vado saluta il finto biondo da parte mia" annuì per poi vedere che uscì di casa. "Beh Harry il tuo ragazzo ora arriva, anche se pensavo che fossi innamorato di quello scorbutico" scoppiai a ridere per quelle parole.
"Niall, primo Liam non è il mio ragazzo e poi secondo io innamorato di Tomlinson, il mio bullo? No grazie" scoppiammo tutti e due a ridere per poi tornare seri.
"Harry davvero perdonami, scusa se non volevo mai intervenire" scossi la testa. "Tranquillo, sono abituato"
"Se per te va bene vorrei diventare amico tuo, posso" annuì anche se avevo paura a fidarmi delle persone.
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LA MIA ANCORA, LA MIA LIBERTÀ (Larry Stylinson)
FanfictionHarry Styles 17 anni, un ragazzo debole con mille problemi alle spalle, preso di mira dai bulli solo perché è gay. Louis tomlinson 20 anni, un ragazzo forte bello e popolare amato da tutti, etero al 100% beh secondo lui, ma poi qualcosa o qualcuno l...