LASCIA STARE

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POV'S LOUIS
Apro lentamente gli occhi, era giorno, presi il mio cellulare per vedere l'ora, erano le nove del mattino, sentì qualcuno entrare e vidi mia madre prendere posto vicino a me.
"Buongiono Lou. "
"Buongiorno ma" gli dissi per poi mettermi seduto nel letto.  "Allora Lou, tra un pò passerà un'infermiera, ti farà gli ultimi controlli e poi potrai uscire" ah finalmente, non ne potevo più di stare rinchiuso qui dentro.  "Grazie mamma."
"Lou, ieri alla fine ho parlato con il tuo Harry" appena sentì quel nome mi girai.
"Sì? E come sta? É sveglio? vi siete parlati?" dissi con molta ansia, mia madre scoppiò a ridere.
"Oh Louis non ti avevo mai visto così, comunque tranquillo è sveglio e si abbiamo parlato, era anche lui molto preoccupato per te" feci un sorriso, il solito Harry.
"Eh mamma sent--" venni interrotto da una voce, meglio dire quella voce, l'infermiera di ieri entrò in stanza.
"Buongiorno Lou, come ti senti oggi?"
"Bene" dissi in tono seccato. "Signora dovrebbe uscire devo fare gli ultimi controlli a suo figlio"
"tranquilla" dissi mia madre.
"A dopo piccolino di mamma." "MAMMA!!!! NON SONO PIU' UN BAMBINO" dissi per poi incrociare le braccia, poi mi accorsi del gesto infantile e tornai serio, dopo un pò mi ritrovai da solo con quella infermiera, com'è che si chiamava? Brana, Brina, ah sì Briana, vidi che si avvicinò, mi staccò la flebo, mi disinfettĺ la ferita alla fronte e mi mise la crema per il livido.
"Ecco sei come nuovo" mi disse ad un passo dal mio viso, quel contatto mi dava fastidio, il suo profumo mi nauseava, solo un profumo mi era rimasto in testa, ed è quello di Harry, no, basta io non sono gay... o forse si, ritornai in me quando sentì due labbra premere sulle mie, cosa ma che cazzo, mi staccai subito. 
"Ma che fai?"
"Io ehm scusa non volevo è che... sei così bello" questa qua era pazza, mi pulì immediatamente le labbra, come se quella ragazza avesse una malattia, non avevo mai fatto una cosa del genere, solitamente quando una ragazza mi baciava io ricambiavo, non mi interessava niente, ma qualcosa è cambiato, meglio dire per via di qualcuno sono cambiato, e questo qualcuno era Harry.
"Io ehmm scusa davvero" mi disse, io ero terrorizato, dal mio comportamento, così la guardai e le sorrisi, "non fa niente" fece per andarsene ma io la bloccai, la guardai e feci coincidere di nuovo le nostre labbra, il motivo, ovvio io non sono gay, e per questo che l'ho baciata di nuovo, io amo solo le ragazze 'oh Louis come ti sei ridotto, perchè non lo vuoi ammettere che sei gay e ami HARRY' scossi una mano davanti alla mia testa come per mandare via la voce, infatti Briana mi guardò male.
"Tutto okay?"
"ehm, ah eh sì sì" dissi per poi stringerle la mano.
"Beh io ora vado" disse, fece per uscire ma la bloccai di nuovo.  "Prendi il mio numero, così ci possiamo sentire anche fuori" vidi che sorrise, e sì la nausea era aumentata, non aveva il sorriso come quello di Harry, una volta lasciato il mio numero se ne andò tutta felice, vidi mia madre rientrare molto confusa, stava per parlare ma la bloccai. "Lascia stare" dissi per poi alzarmi e vestirmi molto velocemente, una volta vestito dissi a mia madre: "andiamo?" "sì" mi disse per poi uscire insieme dall'ospedale, entrammo in macchina, per poi andare verso casa, mia madre aveva capito che c'era qualcosa che non andava, ma non mi disse niente anche se so che sta aspettando di arrivare a casa per poter potermi parlare, ora che la guardo bene anche lei sembrava turbata su qualcosa, ne parleremo a casa tutti e due.

POV'S HARRY
MI svegliai con il sorriso, infatti quando vidi entrare il dottor Asthon che mi disse: "Che bello vederti sorridere Harry" diventai subito rosso "grazie."
"Bene Harry come ti senti" mi disse per poi iniziare a visitarmi. "Io ecco, sto bene" dissi tranquillamente "quando posso uscire?" chiesi.
"Harry devi capire che sei  molto debole, devi stare almeno un altro giorno e domani si vedrà, sei molto magro e debole, poi per il fatto che ecco..." non capì cosa volesse dire fino a quando non vidì dove stava guardando, e poi capì, per il fatto dei miei tagli.
"È stato un errore" dissi io triste, "era la prima volta che lo facevo e ho esagerato" sono un bugiardo.
"Harry anche se è la prima volta io non posso lasciare passare capito?" mi disse per poi premere in un punto dove mi feca parecchio male "ti fa  male se schiaccio qui?" feci per dire no, ma appena schiacciò di nuovo mi scappò un gemito di dolore, "e per fortuna non ti faceva male, bene Harry io ora vado, passerò a controllarti ogni tre ore ok?" annuì ma prima che se ne potesse andare lo bloccai.
"Ehmm dottore ti posso chiedere una cosa?"
"Certo Harry" mi disse in modo dolce.
"Io ecco potrei andare a vedere come sta Louis?" mi sorrise. "Certo ti accomapgno io, però poi devo scappare okay?" gli sorrisi.
"Grazie."
"E di cosa" così con l'aiuto di Asthon mi alzai, feci i primi passi ma barcollai infatti mi appoggiai al dottore "scusa" dissi imbarazzato "tranquillo è normale" dopo un pò di passi finalmente riuscivo a camminare, lentamente ma ci riuscivo. Una volta arrivati davanti alla porta il dottore mi lasciò, vidi la mamma di Louis sulla sedia stava leggendo una rivista, bussai alla porta ma nessuno mi rispose, forse stava dormendo, feci per aprirla ma forse era meglio che non lo facevo, appena vidi quella scena il mio cuore si spezzò, Louis che si baciava con l'infermiera, quella infermiera, rimasi impalato, non mi aveva nemmeno notato, così chiusi la porta e scappai, non mi fermai nemmeno quando sentì la voce della mamma di Louis chiamarmi, continuai a correre fino a quando non entrai nella mia stanza e mi buttai nel letto, mi mise la mascherina perchè il respiro mi stava venendo a mancare, continuai a piangere e a piangere 'di cosa ti illudevi Harry, che lui appena si fosse svegliato sarebbe venuto da te? forse le cose che ti ha detto la mamma di Louis sono false, forse quando Louis le ha dette alla mamma non ci stava con la testa, ahahaha che illuso piccolo e ingenuo Harry' feci finta di niente, sono uno stupido se davvero pensavo che Louis fosse preoccupato per me, sono solo un illuso se pensavo che per una volta potevo essere felice.

LA MIA ANCORA, LA MIA LIBERTÀ (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora