"...Perché?..." - Springles - lemon

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-Attenzione: Potrebbe contenere spoiler, per chi é all'inizio dell'anime-

<<Non posso credere di averlo fatto davvero, NON CI CREDO!!!>> urla Sasha tra le lacrime.
<<Connie, ti rendi conto di quello che abbiamo fatto?! Potevamo entrare in gendarmeria, in guarnigione e invece no, noi siamo degli odioti e come tali siamo entrati nell'armata ricognitiva, PERCHÈ?!>> continua ad urlare la ragazza sdraiandosi sul suo letto, nel dormitorio vuoto delle ragazze dentro al quale ho seguito Sasha. Eravamo appena stati reclutati nella legione esplorativa e in effetti, come diceva Sasha, non avevamo motivi per farlo. Ora che ci penso, non so perché l'abbiamo fatto, ma non riesco a pensare ora, vedere la mia migliore amica piangere e disperarsi fa troppo male. Vorrei fare qualcosa per farla smettere di soffrire, ma non so cosa. Se soffre lei, soffro anche io, ma non so cosa fare per farla sentire meglio. Mentre cerco di fare qualcosa di utile lei continua a piangere con la faccia che sprofonda nel cuscino, mi si stringe il cuore vedendola così.
Mi siedo accanto a lei e l'abbraccio forte e il nostro contatto fisico, mai stato così forte, mi fa capire perché ho deciso di unirmi alla legione esplorativa: semplicemente perchè l'ha scelto anche lei. Se se ne fosse andata, me ne sarei andato pure io. Perchè io voglio starle vicina. Perchè io la amo. La metto seduta tirandola per un braccio, in modo da poterla guardare negli occhi, quegli splendidi occhi sempre vivi d'allegria, che mi danno forza dalla prima volta in cui li ho visti, ma che adesso sono gonfi di lacrime di dolore.
<<Hey...>> dico con dolcezza per attirare la sua attenzione. Lei si volta verso di me e io le asciugo delle lacrime dal suo volto con la manica della maglietta.
<<Io so perchè ho scelto la legione esplorativa...>> dico io, venendo interrotto da alcuni suoi singhiozzi e dalle sue parole;
<<Ho paura Connie, ho tanta paura, troppa paura. Potremmo morire, anzi moriremo di certo.>> La sua voce trema e i suoi occhi mi implorano di dirle che è tutto solo uno scherzo. Ma io non posso mentirle, questa è la realtà, ma sento che se c'è lei con me, anche la realtà piú dura potrebbe tornare a sorridermi. E questo voglio dirglielo, qui, adesso.
<<Sasha, ti prego di ascoltarmi fiché non avrò finito, va bene?>> Lei annuisce con la testa e mi guarda negli occhi.
<<Vedi, poco fa anche io mi domandavo perché avessimo scelto la legione ma, ora, vedendoti piangere, abbracciandoti, ascoltandoti, ricordandomi di tutti i momenti che abbiamo passato insieme, ho capito il perché. Ho anche capito perché ero così felice ogni volta che stavi con me, mi parlavi e sorridevi. In effetti, in pochi attimi, ho capito il perchè di tante cose. Beh io...>> mi avvicino sempre di piú a lei, che mi stava guardando dritto negli occhi, e la bacio. In un secondo vorrei esplodere dalla felicità, intorno a noi non sento più nulla, é tutto sparito, tranne noi due. Quando mi stacco, abbiamo entrambi gli occhi chiusi e il desiderio di farlo ancora e forse fare anche altro si fa strada in me.
<<Io ti amo Sasha>> riesco a dire, per poi essere zittito dalle sue labbra che riprendono a baciarmi con foga.
<<Anch'io>>dice ammiccando, guardandomi negli occhi. Noto adesso che si è seduta sulle mie gambe e le sue lacrime stanno evaporando lentamente dalle sue guance, per il calore che stanno piano piano accumulando; in fondo, è la prima esperienza per entranbi, e con che partner poi.

-Attenzione, qui si inizia a fare sul serio, per chi potrebbe rimanere sotto shock o a chi non piacciono queste cose è fortemente sconsigliata la lettura del prossimo pezzo-

La faccio sdraiare sul letto continuando a baciarla, poi mi alzo e chiudo la porta mentre lei mi guarda con sguardo seducente. La raggiungo sul suo letto e lei si avventa su di me abbracciandomi e posando le sue morbide labbra sulle mie. Inizio a slacciarle l'imbragatura di cuoio che usiamo per poter usare il dispositivo per la manovra tridimensionale e la getto a terra, stessa fine fa la mia. Le tolgo gli stivali, la giacca e metto la mia mano sotto la sua camicia bianca. Lei mi leva la maglietta, oltre alle scarpe e alla giacca e inizia ad accarezzarmi il petto con le sue dita, così magre e fredde da farmi irrigidire la pelle dopo ogni suo tocco. Le sbottono la camicia e inizio a scendere con gli occhi su tutto il suo corpo che piano piano é sempre piú scoperto. Inizio a baciarle il collo e le mordicchio la pelle con i denti, molto delicatamente. Lei lascia un gemito ogni tanto, e la cosa mi fa sorridere; devo dire che mi piace fare quest'effetto su di lei. Le svoglo la fascia che aveva legato stretto intorno al seno, strisciando le mie mani su tutto il suo corpo, accarezzando la pelle liscia che la ricopriva. Lei guardandomi con occhi vogliosi mi toglie gli ultimi indumenti rimasti addosso, come faccio poi io con lei; ora siamo completamente nudi, sotto le coperte del suo letto, nella sua camera del dormitorio femminile, dove, teoricamente, non dovrei nemmeno stare.

-ora, forse, possono leggere tutti, dipende dalla vostra sensibilitá-

Ci sdraiamo entrabi sul letto abbracciati, con la testa sul cuscino, stanchi ma felici e soddisfatti. Lei, con ancora il fiatone, si stringe a me e appoggia la sua testa sul mio petto mentre io le accarezzo la testa dolcemente. Poi alza il suo sguardo verso il mio, facendo incontrare i nostri occhi; poi, con voce tranquilla e quasi addormentata, dice le ultime parole prima di lasciarsi trasportare dal sonno, causato dalla sua stanchezza e dal calore e dal silenzio di quella stanza:
<<Connie, io ti amo, ma da domani rischieremo di morire fino alla fine dei nostri giorni. Io non voglio perderti, ma... è tutto così difficile... perchè?...>>








Come vi avevo detto, ecco a voi una Springles lemon!! Spero che questa cosa pervertita vi sia piaciuta, come spero vi siano piaciute tutte le altre storie che ho fatto e ci vediamo alla prossima one-shot!!

-Idk

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