Il rumore delle nocche della mano del Professor Arlert risuonò in tutta la silenziosa casa. Dopo aver rinunciato alle ricerche di Mikasa tutti si sedettero sul divano del salone principale in silenzio. Tra di loro, probabilmente, si nascondeva il colpevole. Nessuno aveva il coraggio di aprire la porta, e Armin rimase fuori ad aspettare; il giovane detective, appena seppe dell'assassinio e del rapimento dei due giovani Ackerman, si mise subito in viaggio, non viveva nemmeno molto lontano da lì. Arlert, nonostante la sua giovane età, è il migliore investigatore e medico legale della piazza, alla veneranda età di 17 anni ha risolto casi intricati e complessi grazie al suo infallibile e formidabile intelletto. Avere lui per risolvere un caso, di qualsiasi livello di difficoltà, è un'onore e una fortuna immensa; se c'è lui a pensare al caso da risolvere, si può star certi che sarà risolto in poco tempo.
Dopo cinque minuti di attesa il Professor Arlert bussò nuovamente la porta. Nessuno ancora si muoveva per la paura, ma Annie si decise ad alzarsi per aprire con molta circospezione. La ragazza aprì la porta aspettandosi di trovare un uomo di età anche abbastanza avanzata che avrebbe risolto il caso, avrebbe riportato indietro sana e salva la sua cara amica e che avrebbe gettato in carcere il pazzo criminale. Appena aprì la porta restò un'attimo perplessa: davanti a lei un semplice ragazzo diciassettenne proprio come Annie, biondo e con sguardo tenero e innocente.
<<posso fare qualcosa per te?>> domandò confusa la ragazza.
<<buongiorno, sono Arlert, Armin Arlert. Sbaglio o questa è la residenza degli Ackerman?>> disse sorridendo Armin alla ragazza che aveva di fronte a sè. Annie era ancora piú confusa, non poteva credere che il tanto acclamato Professor Arlert era un ragazzino proprio come lei.
<<i-il Professor A-Arlert?! È lei?>>
<<certamente!>> rispose lui alla domanda della ragazza.
<<ah, se è così... prego, mi segua>> disse Annie ancora con un po' di insicurezza facendo entrare il giovane detective.
Insieme arrivarono nel salone dove Annie fece accomodare il ragazzo accanto a lei, spiegandogli la situazione il più precisamente possibile.
<<è così nessuno a sentito nulla questa notte... deve essere stato molto astuto ad entrare, uccidere Levi e rapire Mikasa senza farsi sentire da nessuno, a meno che il killer era proprio dentro casa, quindi potrebbe essere uno di voi... tuttavia se uno di voi è il killer, significa che Mikasa non può essere stata portata molto lontano...>> rifltté a voce alta il ragazzo.
<<qualcuno può aiutarla in qualche modo, Professore?>> domandò Annie con fare preoccupato.
<<qualcuno potrebbe farmi da assistente e ognuno di voi verrà interrogato. Ho bisogno di più informazioni possibile.>> disse Armin.
<<potrei aiutarla io...?>> disse timidamente la ragazza.
<<certamente, ma sarà interrogata pure lei signorina...?>>
<<ah Annie. Annie Leonhart>>
<<perfetto. Mi porti sul luogo del delitto, per favore>>
<<certamente, prego.>> e i due giovani si diressero al piano superiore mentre gli altri erano ancora tutti zitti.
Appena giunsero nella stanza di Levi Armin iniziò a scrutare ogni piccolo particolare della stanza, sospetto e non, passando poi alla finestra osservando il cadavere. Scesero entrambi le scale per raggiungere il corpo nel giardino sotto la finestra per osservarlo meglio. Il corpo di levi aveva un taglio profondo nello stomaco da cui ancora sgorgava sangue a flotti, dal quale erano visibili le interiora dell'uomo, tutto era in una pozza rossa e i suoi vestiti umidi erano impregnati di sangue e succhi gastrici che, fuoriuscendo dal suo stomaco tagliato, corrodevano tutto ciò che incontravano. Lo spettacolo era rivoltante e atroce, quale essere umano avrebbe provato piacere nel fare questo ad un'altro? Con quale scopo l'assassino ha ucciso così brutalmente il povero Levi? Questioni di affari, concorrenza oppure situazioni personali? Questo era ancora un mistero.
<<che scenario disgustoso... non ti fa alcun effetto?>> domandò Armin alla ragazza che fissava quel corpo senza vita.
<<no, non è la prima volta che vedo un corpo squartato...>> rispose la ragazza con disinteresse.
<<in quale situazione, se posso chiedere?>> domandò curioso ol ragazzo.
<<beh... ero piccola quando l'ho visto, mi è rimasta l'immagine impressa e... ah, fa un po' male ricordarlo, mi scusi...>> fece lei abbassando la testa e voltandosi con voce leggermente teatrale.
<<mi dispiace aver toccato un tasto dolente, le porgo le mie scuse signorina Leonhart>>
<<fa nulla, è acqua passata>> disse lei rigirandosi verso Armin e abbozzando un sorriso amaro.
<<sa, signorina... lei è molto piú bella quando è sincera, per quanto poco la conosco...>> disse Armin guardando la ragazza.
<<cosa?>> chiese lei sorpresa, finalmente riusciva a capire perchè quel ragazzo era considerato in migliore di tutto il Regno Unito.
<<lei nasconde qualcosa, non so cosa ma... mi racconti un po' della sua vita>>
<<della mia vita, eh? Beh sono nata in Cornovaglia da una famiglia di piccola nobiltà. Passavo tutto il mio tempo a studiare sugli scogli, quello era l'unico passatempo che mio padre mi concedeva. Mia madre morì in una sparatoria quando avevo 6 anni... da quel momento dovetti solo studiare e studiare cose che non mi interessavano per andare ad una scuola molto impegnativa e prestigiosa. Mio padre mi mandò lì quando avevo 13 anni, e lì conobbi Mikasa. Fecimo amicizia a spesso ci scrivevamo lettere. Molto faticosamente riuscii a convincere mio padre a farmi venire qui in visita a Mikasa... non pensavo che sarebbe finita cosí...>> disse velocemente Annie per poi provare a trattenere lacrime sincere che minacciavano di uscire.
<<Mikasa era la mia unica amica... amica vera... tutte le altre stavano con me solo per i miei soldi, o, meglio, i soldi di mio padre.>> ammise la ragazza lasciandosi cadere una lacrima.
<<storia decisamente triste...>> disse Armin abbracciando istintivamente la ragazza che si irrigidì per il contatto fisico.
<<dalle mie parti si usa abbracciare chi è triste>> disse dolcemente lui.
<<mi racconterai il resto quando sarai pronta.>> continuò il ragazzo sciogliendo l'abbraccio e rientrando in casa.
<<il resto?>> domandò lei confusa.
<<sì, la storia del cadavere.>> disse lui guardandola negli occhi ancora in lacrime.
"Ancora lui pensa che io sia colpevole...?" Riflettè lei.
"Lui non si fida ancora di me?
Ma io non sono colpevole... non di questo, almeno..."Continua...
Questa storia sarà abbastanza lunga nonostante stia cercando di accorciarla il più possibile, spero quindi che vi piaccia come storia!
Inoltre stavo pensando di fare una nuova raccolta (come se tutte quelle che ho non fossero abbastanza) ma ho molti dubbi in proposito.
Potrei iniziarne una oppure nessuna però le mie idee sono:
-Attack On Titan in pills (molto monotona come idea, I know)
-"parliamo di..." In AoT (pure questa abbastanza stupida come cosa)
-The best of il naso di Annie (avevo detto che l'avrei fatto, solo non so quando)
Ditemi quale preferireste ma comunque non so nemmeno se ne aprirò un'altra, ne ho già troppe di raccolte che tra l'altro non riesco nemmeno ad aggiornare :/Al prossimo capitolo!
-Idk
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Attack On Titan One-Shots Ita
FanfictionRaccolta di One-Shots sull'anime/manga Attack On Titan/Shingeki No Kyojin. NOTA BENE le ship che saranno centro delle storie narrate sono mie otp (che trovate quindi nella mia bio) oppure altre che mi piacciono comunque, e che trovate nei tag. COPYR...