"...Grazie a te..." - PokkoPikku - AU

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Era una notte tranquilla e Porco stava sdraiato sul divano del suo appartamento fissando il vuoto. L'unico rumore presente nella stanza era la voce della sua vicina di casa, una ragazza della sua stessa etá con i capelli neri e con un grave problema alle gambe che le impediva di camminare. La voce della ragazza, Pieck, si sentiva nell'appartamento del ragazzo per colpa della pessima insonorizzazione dei muri del palazzo, costruito male per mancanza di soldi. Porco ha sempre avuto un debole per Pieck, spesso la spiava dalla finestra quando lei usciva di casa con le sue stampelle, desideroso di aiutarla in qualche modo ma era troppo timido per poterlo fare, dunque si limitava a guardarla sorridendo, a scorrere gli occhi sulle sue forme sognando il momento in cui lei si sarebbe accorta dei sentimenti del ragazzo, ricambiandoli; tuttavia, questo non sarebbe mai potuto accadere. Infatti, quella stessa sera, verso mezza notte, non si udiva piú solo la voce di Pieck nell'appartamento di Porco, bensí la voce di gente in strada che urlava. Cosa mai sarebbe potuto accadere in una serata tranquilla come quella? Questo era ciò che Porco si domandava, mentre iniziava anche lui a percepire che qualcosa proprio non andava. L'atmosfera si faceva sempre piú agitata, le porte di un suo vicino di casa si erano spalancate mentre l'uomo iniziava a urlare terrorizzato "FUOCO!!! C'È UN INCENDIO!!!"
Porco, appena si era reso conto delle parole dell'uomo si alzò di scatto dal divano, corse ad aprire la porta guardando fuori. Dalla vetrata del pianerottolo erano ben visibili fiamme alte e maestose che divampavano da un appartamento vicino al suo, adiacente a quello di Pieck. Porco era terrorizzato, ma non per lui, per la ragazza che si trovava nell'appartamento accanto, che aveva smesso di parlare. Il vicino di casa del ragazzo diede uno spintone a quest'ultimo, intimandogli di muoversi a uscire dall'edificio. Porco, in preda al panico, prese solo il suo cellulare e le chiavi della macchina da casa sua, semmai l'incendio bruciasse pure il suo appartamento, poi scese le scale di corsa uscendo dal palazzo tramite le cantine per non passare sotto l'appartamento in fiamme. Quando Porco era finalmente in salvo fuori dal condominio, guardò in alto verso lo sventurato appartamento, che era ormai distrutto, notando che il fuoco aveva aggredito pure la casa di Pieck. Ansia e panico invasero il corpo e la mente di Porco, ma anche molta adrenalina quando, involontariamente, il ragazzo corse verso l'edificio entrando e salendo le scale, gettandosi tra le fiamme per salvare la ragazza che amava. Le fiamme, piú feroci che mai, ardevano e polverizzavano tutto ciò che incontravano, Porco compreso. Il ragazzo continuava a correre tra le macerie e il fuoco cercando disperatamente Pieck mentre il caldo e i gas prodotti dalla combustione gli appannavano la vista. Tutt'a un tratto, una serie di esplosioni riempirono l'aria di schegge e frammenti di vetro quasi sciolto, provenienti dalle finestre esplose per la pressione. Porco brancolava ancora tra quelle lingue distruttive di fuoco, quando riuscí finalmente a trovare la corvina accasciata a terra, priva di forze e coscienza. Il ragazzo se la caricò sulle spalle ma il fuoco non gli diede tregua, circondandolo e restringendosi sempre di piú. Intanto, l'autopompa dei vigili del fuoco era arrivata e con quanta piú fretta possibile, lanciò un potente getto d'acqua sul fuoco che sgretolava i due appartamenti. Ma Porco era ancora lí, in un cerchio di fuoco impenetrabile e alla fine le sue gambe cedettero, insieme al suo cervello, e lui cadde, smettendo di respirare.

Il fuoco era ormai spento, la paura era tuttavia ancora viva nella gente nel guardare i corpi dei due ragazzi rimasti intrappolati in quella prigione di fuoco. L'ambulanza li portò via, in ospedale, dove, forse, avrebbero avuto qualche possibilità di sopravvivere. I loro corpi presentavano molte ustioni preoccupanti e i loro polmoni avevano ricevuto troppi gas nocivi; sarebbero sopravvissuti dopo quell'inferno fatto terreno? Il tempo guarisce le ferite, ma non tutte.

Sono ormai passati due anni da quando sono stata dimessa dall'ospedale e sono ormai passati due anni da quando Porco non è piú tra noi. Alcune persone che erano lí durante l'incendio dicono che lui ha sfidato la sorte per salvarmi, si è gettato tra le fiamme ed è morto per me, ma io non voglio credergli. Il fatto che lui possa essere morto a causa mia mi fa stare piú male di quanto giá non stia, quindi preferisco credere che siano tutte inutili dicerie romanzate. Comunque sia, questo non cambia il fatto che io consideri Porco un eroe, che sia stato lui a salvarmi o meno, quando penso a lui non posso che vederlo come un eroe, il mio eroe. Spesso mi ha aiutata per il mio problema alle gambe e spesso mi confortava, nonostante la sua timidezza. Vorrei tanto che fosse ancora qui per dirgli tutto questo.
Perchè, Porco, che tu mi abbia salvato dall'incendio o meno, se ora sto sorridendo, è merito tuo. Che tu mi abbia salvato la vita o meno dal fuoco, sicuramente, grazie a te, ora sto bene, ora sono felice, anche se tu non ci sei piú, ora sono salva, grazie a te.



















Ok, fermi tutti un secondo, giú i forconi. So che doveva uscire una PokkoPikku smut ma... Non ho avuto altre idee e volevo aggiornare, tutto qui, ma prometto che prossimamente una PokkoPikku smut la faccio eh.
Comunque, spero davvero che la storia di oggi vi sia piaciuta e ci tengo a puntualizzare che è ispirata a una storia vera (la mia). Detto questo, ditemi la ship per il prossimo capitolo e noi ci vediamo alla prossima os personcine!!

-Idk

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