"...Finalmente Liberi..." - LeviHan

198 6 4
                                    

Lacrime.
Piccole goccioline di acqua, salate per colpa di tutte le impurità che ci sono disciolte. Impurità che prima erano dentro di noi, rovinandoci nell'interno. Impurità che le lacrime portano via. Impurità presenti e pericolose che stanno dentro di noi rovinandoci in silenzio. Proprio come tristezza e depressione fanno; presenze silenziose e nocive che ci distruggono dall'interno. E anche loro vengono portati via dalle lacrime.
Le lacrime. Gocce così piccole da sembrare insignificanti, ma così utili. Molti le conservano per tanto tempo per non sembrare deboli, ma ad un certo punto cedono. È come un bastoncino di legno: lo pieghi piano piano sempre di più finchè non si spezza. Alcuni si spezzano prima, altri dopo. Alcuni sono piú forti e altri piú deboli. Peccato che, prima o poi, tutti si spezzano; e le lacrime escono a fiumi dal punto di frattura. Loro hanno fatto i forti per molto tempo e le loro lacrime hanno aspettato con pazienza quel momento; il momento in cui loro si sarebbero spezzati e le loro lacrime avrebbero potuto uscire libere, portando con loro tutte le impurità, tutto il dolore e la tristezza.
Quel giorno è finalmente arrivato.
Era un giorno come un'altro e i nostri protagonisti, Levi e Hanji, stavano lavorando nelle loro stanze. Il lavoro era quello solito: lettere da scrivere, firmare, piegare e imbustare per poi essere spedite. Il contenuto, però, non era dei migliori; ogni lettera era indirizzata alla famiglia di ognuno dei soldati caduti in battaglia e, dopo l'ultima spedizione fuori dalle mura, purtroppo per colpa del gigante femmina i caduti sono stati molti. Ma i due erano ormai abituati a scrivere lettere di quel genere. Prima, quando le hanno scritte per la prima volta, la tristezza era tanta e finivano per dover fare molte pause tra una lettera e l'altra per non deprimersi troppo; ora, però, sono abituati. Lo fanno da molto tempo ormai e nei due non fa più alcun effetto. O meglio, apparentemente non gli fa alcun effetto. In realtà loro soffrono tanto ancora, ma con il tempo hanno imparato a mascherare il loro dolore in non curanza e disinteresse. Quella volta, però, tutto era diverso. Non si sa di preciso il perchè, forse perchè avevano represso i loro veri sentimenti troppo a lungo, forse perchè i nomi da scrivere su quei maledetti fogli loro li conoscevano troppo bene; l'unica cosa sicura che si sa è che entrambi, nello stesso esatto istante anche se in camere diverse, si misero prima a singhiozzare, poi a piangere. Era tanto che non lo facevano, era tanto che non sentivano più quelle lacrime amare che scivolano arrancando per le guance, lasciando solchi quasi imvisibili sulla pelle, per poi precipitare per terra o sui vestiti come la pioggia, dissolvendosi subito dopo.
Entrambi a quel punto si alzarono dalla sedia, uscirono dalla stanza e percorsero il corridoio del dormitorio della base generale della legione fino ad incontrare le scale, ritrovandosi uno di fronte all'altra. Si fissarono intensamente, increduli del fatto che anche l'altro stava piangendo. Poi si corsero incontro abbracciandosi e piangendo sempre di più. I loro visi erano sempre più bagnati ed il loro abbraccio sempre più disperato.
Ma dopo tutto questo finalmente si erano svuotati di tutti i dolori accumulati. Erano finalmente insieme; finalmente liberi.











È corta, lo so.
È struggente, so anche questo.
Come ho trovato il tempo di aggiornare, però non lo so.
Comunque HI PEOPLE!
IDK HERE!
Mi sono venute tante idee belle per nuove one-shot!!
Per ora ho sicure una YumiKuri e un'altra LeviHan.

Ditemi qui un'altra ship per fare un'altra storia, così inizio a pensarci bene da oggi e appena ho tempo la carico insieme a quelle che ho già.

Spero che la one-shot di oggi vi sia piaciuta, al prossimo capitolo!

-Idk

Attack On Titan One-Shots ItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora