Vi consiglio di leggere il tutto con il sottofondo che trovate nella copertina del capitolo ⤴
La pioggia si scagliava fitta nelle vie della città bagnando tutto ciò che incontrava sulla sua strada. Il cielo era grigio e tutto era già buio nonostante fossero ancora le quattro del pomeriggio.
Esattamente in questa città, in una strada di periferia su un semplice marciapiede bagnato dalla pioggia torrenziale precisamente alle 4:02 del pomeriggio si svolge la nostra breve storia, incorniciata da un sottofondo di silenzio, spezzato dalle gocce che sbattevano contro ogni superfice esistente nell'arco di un paio di chilometri.
Tutto inizia con due ragazzi, una ragazza e un ragazzo, che camminano a testa bassa sul marciapiede. Sono entrambi ai rispettivi imbocchi della via, uno opposto all'altra sul marciapiede. Il forte rumore di pioggia e il grigio del quale il cielo è tinto non fa che rappresentare alla perfezione la situazione di entrambi. Infatti, 24 ore fa, entrambi sono rimasti orfani. 24 ore fa, il mondo è crollato addosso a due semplici ragazzi sedicenni. 24 ore fa, un uomo ha iniziato a sparare in una folla di gente in centro città e 24 ore fa, in quella folla, c'erano i genitori di quei due ragazzi.
Passo dopo passo si avvicinavano sempre di piú l'uno all'altra, mentre la pioggia si faceva sempre più forte. Lampi e tuoni accompagnavano il fruscio e lo sgocciolare dell'acqua.
Poi silenzio. Tutto si era improvvisamente fermato. I due ragazzi si erano urtati, si erano fermati e avevano alzato lo sguardo per chiedere scusa. Ma nessuno dei due chiese scusa. Appena i loro occhi si erano incontrati, entrambi non furono piú in grado di fare qualcosa.
Erano li, a fissarsi, mentre tutto intorno a loro si era fermato. Come un fermo immagine; niente movimenti, niente più rumori o suoni. C'erano solo loro, la loro tristezza, la loro consapevolezza dei sentimenti dell'altro nonostante non si fossero mai visti prima.
Ma loro si conoscevano. Entrambi ne erano sicuri, loro si conoscevano. Dove si erano visti non si sa, e nemmeno quando. Ma loro si conoscevano.
Entrambi provarono a convincersi del contrario, non si erano mai visti veramente, quindi, una volta spezzato il contatto visivo, entrambi sussurrarono <<scusa>> lievemente. Poi si girarono e tornarono sulla loro strada.
Però non era possibile. Loro si conoscevano, ne erano pienamente convinti, però non si erano mai visti. Mai.
Qualcosa si accese in loro. Avevano ricordato qualcosa. Il nome dell'altro. Al ricordo improvviso di tale informazione si fermarono, entrambi nello stesso istante. Poi si voltarono e iniziarono a correre
<<Eren…>>
<<Mikasa...>><<EREN!!>>
<<MIKASA!!>>
E si gettarono l'uno nelle braccia dell'altra. Loro si erano visti, loro si conoscevano; Poi però si erano persi di vista fino a non vedersi più perchè i loro genitori avevano litigato tra loro.
Ora però si sono finalmente incontrati, di nuovo.Idk here people!!!
Oggi non ho compiti quindi aggiorno!
Mi sono illuminata d'immenso quindi mi è venuta in mente questa bella, anche se corta, one-shot. Ma non preoccupatevi, tra non molto carico un'AruAni (che fa le big views, non sto scherzando, AruAni e Springles mi fanno ognuna mediamente 10 visualizzazioni in più rispetto a tutte le altre).Spero che la storia di oggi vi sia piaciuta, alla prossima one-shot!!
-Idk
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Attack On Titan One-Shots Ita
FanfictionRaccolta di One-Shots sull'anime/manga Attack On Titan/Shingeki No Kyojin. NOTA BENE le ship che saranno centro delle storie narrate sono mie otp (che trovate quindi nella mia bio) oppure altre che mi piacciono comunque, e che trovate nei tag. COPYR...