"...Nemmeno tu..." - MikAnnie - AU

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Annie Leonhart: bionda, bassina e scontrosa se non la conosci bene.
Mikasa Ackerman: capelli neri, abbastanza alta e introversa.

Era Mercoledì, ormai Giovedí mattina, alle ore 2:34, quando la nostra storia ha inizio. Una storia così breve per chi la legge, ma così intensa per chi la vive. E chi la vive sono solo ed unicamente loro: Mikasa ed Annie.

Il vento soffiava forte, era ormai Ottobre inoltrato, e stava per mettersi a piovere. Tutti dormivano in città, tutte le luci erano spente, tranne quelle dei lampioni e delle camere da letto delle due giovani ragazze.
Mikasa riusciva sempre a dormire, tranne di Sabato sera, momento in cui usciva sempre per dirigersi nell'unico posto da lei reputato bello in città: un piccolo parco chiuso in quattro siepi con una piccola altalena circondata da fiori e gracili alberi. Lì, per via di un'inaspettata insonnia, si stava dirigendo. A quello che lei definiva "Parco dei pensieri". Lí pensava, per ore ed ore, di notte, da sola, sulla sua vita. La sua vita... un "ammasso di giorni scollegati tra loro" lei la definiva; aveva perso i suoi genitori di sangue quando era piccola e perso il padre e la madre adottivi, restando con il suo fratello adottivo, al quale voleva così tanto bene... però lui era ammalato, aveva una malattia che non provocava morte o cose del genere, ma ogni giorno doveva sottostare a dei controlli e prendere una medicina, ed a tutto questo ci pensava Mikasa. Da sola. Per questo ogni Sabato notte andava li a pensare, non aveva tempo per farlo in altri momenti, da sola. Ma quel giorno non sarebbe rimasta sola.
Annie era abituata ormai all'insonnia ma, tutti i giorni tranne il Lunedì, usciva con i suoi amici. Il Lunedì, infatti, non avendo impegni, si rifugiava nel parchetto con l'altalena per passare il tempo guardando le stelle. Quel Mercoledì, però, il suo gruppo di amici non era uscito perchè molti di loro l'indomani avrebbero avuto degli esami a scuola e dovevano essere ben riposati. Annie, non sapendo cosa fare decise di andare nel parco, contemplando le stelle forse avrebbe capito cosa farne della sua miserabile vita. "Miserabile vita", è così che lei la chiama, ma non senza una ragione; sua madre è morta quando lei è nata e lei è cresciuta con la nonna perchè suo padre non voleva avere a che fare con lei. Quando sua nonna è venuta a mancare, lei è rimasta sola. Suo padre non era mai in casa e, quando c'era, dormiva. I suoi "amici" stavano con lei per via del suo corpo: ogni volta che uscivano la facevano ubriacare e abusavano di lei, per poi caricarsela in macchina e abbandonarla davanti a casa sua. Quel giorno, però, forse per fortuna, loro non potevano uscire, così lei si diresse verso il piccolo parco, ignara del fatto che, per la prima volta, lei non sarebbe rimasta sola.
Il parco aveva due entrate, una opposta all'altra, da ognuna delle quali entrarono le due ragazze. Una da destra e l'altra da sinistra. Nel buio del parco loro non si accorsero subito della presenza dell'altra; quando però furono abbastanza vicine l'una all'altra, facendo incontrare i loro sguardi si bloccarono. Rimasero lì, ferme a fissarsi interrogative, finchè Mikasa parlò;
<<s-scusa... chi sei?>> disse la corvina leggermente imbarazzata.
<<oh, hem... potrei farti la stessa domanda, non ti ho mai vista qui>>
<<già, nemmeno io... di solito vengo di Sabato>>
<<io di Lunedì... come mai sei qui oggi?>>
<<insonnia, tu?>>
<<insonnia>>
<<comunque, io sono Mikasa, piacere>>
<<Annie>>
Mikasa si sedette sull'altalena e Annie si sdraiò per terra guardando il cielo, come facevano sempre da sole.
<<quundi... non sono l'unica a venire qui in piena notte...>>
<<no... io solitamente vengo qui se non esco con i miei "amici" perchè non riesco mai a dormire...>>
<<io non riesco mai a dormire di Sabato, ma oggi non so come mai ma proprio non riuscivo a chiudere occhio... comunque, cosa fai quando vieni qui?>>
<<quello che vedi, guardo le stelle cercando di trovare un senso alla mia miserabile vita... tu?>>
<<resto qui e penso... il mio scopo e lo stesso tuo, non penso di doverti molte spiegazioni quindi...>>
<<in ogni caso, non penso che troveremo mai le risposte che cerchiamo standocene qui ore da sole senza fare nulla>>
<<beh, potremmo cambiare qualcosa>>
<<tipo?>>
<<stando con qualcuno invece che da sole ad esempio...>>
Annie si girò a guardare la corvina che intanto si era alzata dall'altalena e si stava dirigendo verso la bionda.
<<non pensi che potrebbe essere la soluzione ai nostri problemi, stare con qualcuno... tu sei sola, non è vero?>>
<<lo sei anche tu, non è vero?>>
In quel momento erano una di fronte all'altra e si guardavano negli occhi.
Si avvicinarono sempre di piú fino a far sfiorare le loro labbra. Dopo una frazione di secondo si staccarono e si guardarono sorridendo.
<<Annie... tu non sei più sola>>
<<Mikasa... nemmeno tu>>
























Ecco una MikAnnie per far felice un po' di gente, spero che vi piaccia!!
Domani se ho tempo, sempre ammesso che riesca a trovare tempo, vi pubblico una Springles ma non prometto nulla.

Spero che la storia di oggi vi sia piaciuta e alla prossima one-shot personcine!!

-Idk

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