Attack On Titan One-Shots Ita

"...Ti ricordi di me?..." - RivEtra - AU

<<Ackerman>> disse la guardia aprendo la porta della cella in cui Levi era rinchiuso.
<<hai visite. Muoviti>>
Levi si alzò svogliatamente anche se era piuttosto curioso di sapere chi era stato a fargli visita.
<<seguimi>> la guardia ammanettò Levi e gli diede una spinta poco amichevole in avanti per incentivarlo a camminare. I due uomini camminarono lungo corridoi pieni di celle in cui malviventi di ogni genere erano segregati nell'attesa di essere "perdonati" per le loro azioni. Giunsero in una stanza divisa in due da un vetro antiproiettile e due sedie, una per ogni metà della stanza. Levi entrò in una metà della stanza e gli venne imposto di sedersi sulla sedia, così lui fece. Nell'altro lato della stanza entrò una donna bassina con i capelli rossi che teneva la testa bassa e si sedette sull'altra sedia, proprio di fronte a Levi che fissava la donna cercando di capire chi fosse.
<<Levi...>> disse la donna con la voce incerta e tremante, alzando di poco gli occhi.
<<Levi... tu non ti ricordi di me... vero?>> il corvino fissò la donna scuotendo la testa.
<<non ti ricordi nemmeno perchè sei qui... giusto?>> Levi scosse ancora la testa per dire "no" e la donna fece un sorriso amaro.
<<forse... è meglio che ti rinfreschi la memoria...>> Levi era ancora zitto e fissava la rossa, cosa che la metteva molto in soggezione. La donna si sedette piú comodamente sulla sedia, poi, iniziò a parlare.
<<sai, tu eri sempre stata una bravissima persona... non so perchè tutto questo è successo, avrei tanto voluto passare una vita tranquilla con te... eri il dirigente di una grande multinazionale, piano piano stavi acquisendo sempre piú potere, importanza, soldi... potevamo permetterci una vita agiata e perfetta, ma tutto quello che stavi facendo e ottenendo ti ha fatto impazzire... ti sei fatto prendere la mano, volevi sempre piú potere, io ho provato a fermarti ma alla fine mi sono fatta coinvolgere anche io. Mi sono fatta coinvolgere perchè pensavo che quello che desideravi ti avrebbe reso felice, voglioso di vivere come durante la nostra adolescenza, in quel periodo pensavi solo al lavoro, avevi perso quell'entusiasmo di vivere che amavo tanto, la voglia di mettersi in gioco e vivere serenamente. Non sei mai stato certamente uno molto gioioso ed espansivo, ma nessuno riusciva ad incoraggiare meglio di te. Nell'ultimo periodo eri nervoso e sempre di mal umore, io volevo fare qualcosa. Pensavo che aiutandoti in quelli che erano i tuoi piani avresti ritrovato il vero te, saresti finalmente stato felice. Il tuo unico desiderio era raggiungere la vetta del potere, essere il più importante, il primo in tutto; per farlo, dovevi eliminare la concorrenza. Diventammo cosí criminali, eliminando i pezzi grossi delle piú grandi società facendole crollare. Tutto stava andando bene, fino a quando, un giorno, io mi ammalai e tu dovetti andare in "missione" da solo. Tu venni scoperto, ti spararono e andasti in coma, da quel momento tu perdetti la memoria, ma venni messo in carcere ugualmente. Io non fui scoperta, quindi continuai a vivere normalmente. "Normalmente" si fa per dire, senza te io sono persa...>> la donna iniziò a piangere e Levi sgranó gli occhi, non pensava che la sua vita passata fosse stata così travagliata.
<<per questo sono venuta qui, Levi... ora anche le guardie sanno tutto, finalmente potremo stare insieme...>> la donna si alzò in piedi e delle guardie entrarono nella stanza ammanettandola. Levi si alzó mettendo una mano sul vetro che divideva la stanza e separava le due figure.
<<posso sapere... chi sei davvero?>> domandò Levi alla donna che stava per essere trascinata via.
<<io sono Petra Ral...>> a sentire quel nome Levi sgranò gli occhi invredulo.
<<Levi... ti ricordi di me?>>

Ma salve personcine, buona Pasqua! Auguri inutili a parte, piaciuta la storia? Spero davvero di sí, non avevo molte idee...
Ditemi la ship per il prossimo capitolo e alla prossima!!

-Idk