"...Anima Gemella..." - YumiKuri - AU

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Intorno a me c'è solo confusione; persone che provano a parlarmi, che fanno indagini su tutti i possibili indizi che potrebbero portarli a scoprire come i miei genitori sono morti. Ma io, in tutto questo, non sento nulla. Intorno a me ogni rumore è ovattato, come se ora fossi sott'acqua. Non riesco a capire nemmeno una parola di quello che mi sta dicendo l'agente di fronte a me. So solo che fa parte dei "servizi sociali" ma non so cosa siano. Ho solo 8 anni... ero felice; ma adesso non più. Non ricordo come i miei genitori sono stati uccisi, questa mattina. Ricordo soltatanto di aver visto tutta la scena, ma nella mia testa c'è come un buco, un vuoto, che non mi permette di ricordare. Forse, però, è meglio così, farebbe troppo male ricordare.
Ad un certo punto l'agente mi prende in braccio e mi fa sedere nel sedile di una macchina. Non so dove mi stanno portando. L'unica cosa che riesco a fare è fissare il vuoto e pensare; cosa farò d'ora in poi? Dove vivrò?
Due scatoloni vengono appoggiati accanto a me sul sedile, l'agente di prima si siede alla guida e la macchina incomincia a muoversi, proprio come me.
Mi guardo intorno scrutando ogni piú piccolo particolare della macchina nella quale sono seduta. Sembra una macchina normale da dentro; proprio come quella di papà.
Arriviamo davanti ad un edificio a due piani con di fronte un giardino e la macchina si ferma. L'agente mi apre la portiera ed io scendo un po' impaurita. L'edificio è giallo con delle vetrate tutte colorate e, sopra la porta a vetri dell'ingresso c'è una scritta.
"Orfanotrofio" - "Wings Of Freedom"
Non so cosa significano quelle parole, e questo un po' mi spaventa.
Arriviamo all'ingresso e ad accogliermi c'è una signorina con i capelli rossi.
<<Ciao!! Tu devi essere la piccola Historia Reiss, giusto? Io sono Petra, vedrai ti divertirai tantissimo qui con gli altri bambini!!>> dice la donna con tono euforico. Altri bambini? Io non credo proprio che mi divertirò se ci saranno altri bambini con me.
Petra mi prende per mano e, sorridendo, mi porta fino alla mia nuova camera. È molto piccola ma le mie cose dovrebbero starci. Però è molto luminosa. Lì l'agente, che ci aveva seguite, appoggia i due scatoloni con le mie cose. Io prendo subito un libro che mamma mi aveva regalato quando ho iniziato a leggere; poi ci dirigiamo nella stanza dei giochi, dove passerò molto tempo con gli altri bambini. Spero proprio che qui i bambini non siano come quelli a scuola; mi ricordo che nell'ultimo periodo a scuola venivo presa in giro da tutti solo perchè avevo tutti bellissimi voti e studiavo tanto. Mi definivano noiosa e antipatica. Speriamo che qui sia diverso.
Petra e l'agente sono andati in un ufficio per dei documenti, come hanno detto loro per poi farmi entrare nella stanza dei giochi.
La stanza è grande e quando sono entrata nessuno mi ha vista, tutti erano concentrati nei giochi che stavano facendo. Alcuni giocavano con le costruzioni, altri correvano con dei travestimenti, altri disegnavano o coloravano con matite e tempere.
Io vado a sedermi all'angolo del muro iniziando a sfogliare il libro che avevo preso; ancora non riesco a leggerlo bene, mi mancano molte parole che ancora non conosco. Nonostante questo però inizio a concentrarmi al massimo per leggere la prima pagina. Quando sono a metà, però, una mano mi picchietta sulla spalla e io alzo la testa; davanti a me c'è una bambina, ha la pelle un po' piú scura della mia ed i capelli castani abbastanza corti raccolti in un codino basso da un fermaglio rosso. Lei mi sorride e mi tende la mano presentandosi.
<<piacere, mi chiamo Ymir. Tu?>>
Io le stringo la mano presentandomi timidamente a mia volta.
<<i-io mi chiamo Historia... piacere>>
Lei si siede accanto a me e guarda quello che sto ancora provando a leggere.
<<che fai?>> mi domanda ma... non è ovvio?
<<sto leggendo>> le rispondo io e lei mi guarda con una smorfia al viso.
<<uff... noioso. Hey, perchè non vieni a giocare con me, sarà molto più divertente che leggere!>> mi domanda con entusiasmo. Io scuoto la testa.
<<no, grazie. Non ho voglia di divertirmi.>> lei mi guarda con aria annoiata e un po' di rimprovero.
<<ma tu non sorridi mai?!>>
<<qualche volta sì ma ora come posso farlo?! I miei genitori... non ci sono piú... loro erano tutto per me...>> dopo aver detto questo sento le sue braccia che mi avvolgono e mi stringono in un caldo abbraccio. Così mi sento molto piú sicura è tranquilla.
Poi lei si stacca e dice <<giuro che io riuscirò a farti sorridere! Dai, vieni. Fidati di me.>> tendendomi la sua mano ed alzandosi. Dopo un po' di incertezza prendo la sua mano e lei mi aiuta ad alzarmi. Appoggio nel "mio angolo" il libro e seguo Ymir verso una scatola con dei giochi. Proviamo prima le costruzioni, poi i mattoncini di legno, poi i chiodini, poi proviamo a disegnare e poi giochiamo con i travestimenti ed i trenini. Fa sempre qualche battuta e, lo ammetto, alla fine è riuscita a farmi ridere. Appena ho riso le ha alzato le braccia in segno di vittoria e ha esclamato <<sii ci sono riuscita finalmente!!!>> cosa che mi ha fatto ridere ancora di più.

-due settimane dopo-

Qui le giornate stanno diventando sempre piú belle, come il mio umore, grazie ad Ymir. Sempre grazie a lei ho conosciuto alcuni bambini che hanno fatto subito amicizia con me, ovvero: Eren e Mikasa, che stanno sempre insieme, e con loro spesso c'è Armin, poi ho conosciuto Jean che sta sempre con Marco, poi Reiner e Bertholdt con i quali spesso c'è Annie, quando lei non è con Armin. Tutti loro sono fantastici e simpatici e quando siamo tutti insieme ci divertiamo tantissimo.
Stavo giocando con Ymir, Armin ed Annie quando Petra fa entrare un uomo ed una donna nella stanza. Tutti allora si siedono davanti a loro in fila uno di fianco all'altro. Io mi siedo accanto ad Ymir e la coppia ci guarda tutti quanti; poi vengono verso di me. La donna, che ha circa trent'anni, si abbassa e mi guarda. Poi mi sorride. Si alza e parla con il marito e poi annuncia <<abbiamo deciso, adotteremo lei>> dice indicandomi. Io sbianco; allora me ne dovrò andare via, di nuovo?! Petra fa firmare dei documenti alla coppia e mi dice che quando avrebbe finito lì mi avrebbe aiutata a prendere tutte le mie cose.
Ymir mi raggiunge correndo e mi abbraccia; noto solo ora che ha gli occhi lucidi.
<<vedo che sei stata fortunata Historia. Ti auguro di stare bene con la tua nuova famiglia. Mi mancherai tanto.>> dice con voce tremomante ed anche a me scende qualche lacrima. Non avevo pianto per la morte dei miei genitori, ma adesso sì...
Lei si stacca e si ascuga gli occhi con la manica della maglietta. Poi mi porge un braccialetto fatto con una cordicella rossa. Io lo prendo tra le mani, sorrido e poi lo metto attorno al mio polso.
<<perchè me lo regali?>> le domando e lei sorride.
<<così non ti dimenticherai di me... questo è il simbolo di una credenza giapponese... "il filo rosso del destino"...un giorno capirai>> e mi abbraccia ancora.
<<addio Historia. Non ti dimenticherò mai>>
<<nemmeno io, Ymir. Promesso>> e poi Petra mi prende per mano, mi porta nella mia stanza e insieme rimettiamo tutto negli scatoloni. Poi, sulla porta, tutti i bambini mi salutano sorridendo. I miei nuovi genitori mi prendono in braccio e mi fanno sedere nella loro macchina. Dovrò cominciare una nuova vita... ancora.

-8 anni dopo-

Sono passati 8 anni dal giorno in cui sono stata adottata. Devo dire che i miei attuali genitori mi piacciono, sono simpatici e premurosi, peccato che non potranno mai sostutuire i miei veri genitori. Loro non li scorderò mai; proprio come Ymir.
Molte volte mi sono domandata il significato del "filo rosso del destino" ma no ho mai avuto tempo per informarmi. Ora, però, il tempo ce l'ho. Accendo il mio cellulare e cerco su internet "filo rosso del destino" e quello che trovo mi fa capire tante cose.

"Il filo rosso del destino (運命の赤い糸 Unmei no akai ito) è una leggenda popolare di origine cinese diffusa in Giappone. Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella."













Hi people!
Idk here!
Non so dove sto trovando tutto questo tempo per aggiornare ma finchè ce l'ho ne approfitto.

Spero che questa one-shot vi sia piaciuta! Ho provato a farla meno depressa e spero che così vada bene, altrimenti ditemelo che proverò a farla ancora meno drammatica.

Ditemi la ship per la prossima storia.

Alla prossima one-shot!

-Idk

Attack On Titan One-Shots ItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora