18. I sentimenti offuscano il giudizio

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«Perché Soul vuole rubare la collana?» chiese Liz, rimettendo a posto una padella.

La cucina in cui aveva messo piede – una delle tre presenti nella villa – era così grande da poter ospitare un elefante e il suo branco.
Ogni arredo era moderno e costoso. Il legno dei mobili era chiarissimo, così come qualsiasi altro oggetto in quella cucina, ad esclusione dei fornelli a induzione che invece erano neri. Patty, che si era intrufolata furtivamente alla festa per aiutarli, si divertiva ad accenderli e ad appoggiarci sopra la mano per vedere se davvero non bruciavano come si diceva.

Kid richiuse una credenza, constatando che la copia del gioiello non si trovasse in quella zona.

«Non me lo ha detto» sbuffò, aprendo un cassetto a random.

«Quindi lo stai aiutando senza una ragione apparente?».

«Ahm... Sì?».

La bionda si portò una mano alla fronte con rassegnazione.

«Ma sorellona, questa è amicizia vera!» ridacchiò Patty, sollevando l'angolo di un tappeto.

«Questo è essere ciecamente cretini, è diverso!».

Il corvino si prese il mento fra le dita.

«Lo sai, Liz... Ora che lo guardo meglio, il tuo vestito è proprio simmetrico».

La maggiore delle Thompson alzò un sopracciglio, girando gradualmente il capo verso di lui.

«Ti pare il caso? Non cambiare argomento!».

«Sia te che tua sorella indossate dei vestiti simmetrici... Mi avete commosso!».

«Tu stai male...».

«Ragazzi!».

La bionda e il corvino si voltarono di riflesso.

«Cosa c'è?».

«L'hai trovata, sorellina?».

«No» sogghignò la ragazza. «Ma qui sotto c'è un topo morto!».


❖ ❖ ❖


Maka rovistò nell'armadio di Miller, facendo una smorfia di disgusto appena scoprì il compartimento della biancheria sexy.

«Ok. Questo è troppo» protestò, chiudendo immediatamente il cassetto.

«Cosa?».

«Davvero, lascia perdere...» sbuffò. «Tu hai trovato qualcosa?».

L'albino rimise a posto i trofei dell'imprenditore – vinti l'anno precedente a un torneo di golf a Madrid – e converse gli occhi su Maka.

«No» rispose secco, togliendosi la giacca del completo per appoggiarla su un comodino. Quella caccia al tesoro gli stava facendo venire caldo. «La cosa si fa più complicata del previsto».

La ragazza si alzò in piedi e chiuse le ante dell'armadio, lanciando di nascosto un'occhiata a Soul. L'aveva visto molte volte con un completo elegante addosso, ma quella volta le sembrò più attraente del solito. La camicia bianca aveva le maniche tirate fino ai gomiti ed era infilata nel pantaloni neri, che gli slanciavano le gambe lunghe, e dai capelli disordinati e leggermente umidi, essendo stati per molto tempo sotto la maschera da corvo, gli ricadeva qualche ciocca sulla fronte. Quando Soul si allentò leggermente la cravatta – e un paio di vene gli spuntarono a sorpresa sugli avambracci – Maka schiuse la bocca senza volerlo, ipnotizzata.

VENOM [Soul Eater]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora