Soul portò Maka fino alla villa, dove la aiutò a raggiungere il bagno e la lasciò fare un doccia per ripulirsi dalla polvere e dal terreno.
Quando la ragazza uscì, con i capelli umidi e dei vestiti larghi di Soul addosso, l'albino la fece sedere sul divano e prese il kit del pronto soccorso inginocchiandosi per medicarla. Le mise dei cerotti sulle ginocchia e sui gomiti e legò una grossa benda intorno alla sua coscia, mentre Maka fissava distratta il pavimento. Aveva anche altri graffi sul corpo, ma erano superficiali.«Hai intenzione di non dire più niente?» chiese Soul quando finì, alzandosi in piedi.
Maka strinse le labbra e non rispose.
«Poteva ucciderti».
La bionda sollevò gli occhi rimanendo ancora in silenzio.
«Te ne rendi conto?».
«Cosa vogliono da mio padre?».
L'albino la fissò accigliato, impiegando un po' di tempo a capire la domanda.
«E questo che c'entra?» disse sospirando.
«Rispondimi».
Soul distolse lo sguardo, strofinandosi la fronte.
«Lo sai o non lo sai?».
«Non lo so» rispose frettolosamente.
«Stai mentendo».
«Non sto mentendo!».
«Dimmi perché hanno preso di mira la mia famiglia, Evans!».
Il giovane sbuffò.
«Per un veleno. Ma questo te l'aveva già detto anche il numero sconosciuto al telefono» cedette.
Maka si alzò dal divano e strinse gli occhi, rantolando per l'improvvisa fitta alle costole. Dovevano essersi incrinate, adesso ne era sicura.
«Quale... veleno?».
«Dimmi dove vuoi arrivare con questo terzo grado, Maka» chiese Soul preoccupato. Decise comunque di non avvicinarsi per aiutarla, certo che la bionda l'avrebbe respinto con orgoglio.
Maka gli scoccò uno sguardo risentito. «Alla verità».
Soul infilò le mani nelle tasche dei jeans, spostando gli occhi in diversi punti della stanza per prendere tempo.
«Evans».
Finalmente il ragazzo la guardò.
«Quale veleno?».
«'Venom'».
Maka inarcò le sopracciglia.
«'Venom'? Mi stai prendendo per il culo?».
«È il nome del veleno che vogliono da tuo padre, idiota».
«Un veleno che si chiama 'veleno'» rise con amarezza la ragazza. «Toh! E sentiamo, come mai vorrebbero questo 'Venom'?».
«Non posso... dirtelo».
Maka alzò le spalle e serrò la mascella.
No...
Non anche lui... non anche Soul... perché...? Perché!?«Aveva ragione Matthew a dire che mi nascondevi qualcosa...» sussurrò con fil di voce.
Soul aggrottò la fronte. «Che cazzo ti ha detto quel coglione!?».
«Non posso dirtelo» sorrise la bionda.
L'albino si irrigidì. «Non sono tuo nemico, Maka. Per favore».
STAI LEGGENDO
VENOM [Soul Eater]
FanfictionIndebitato fino al collo, Spirit Albarn assegna a sua figlia Maka il compito di diventare la guardia del corpo di Soul Evans, secondogenito della famiglia di musicisti più ricca e influente di Death City. I due giovani si odieranno dal primo istante...