«Ti serve il sale».
«E poi?».
«Hai scritto 'mele'».
Maka strappò la lista della spesa dalle mani di Soul, controllando di persona. «Ho scritto 'sale mare', deficiente».
«Sale mare?».
«Per farla breve dico 'sale mare', ma intendo il sale marino!».
«Eh, vabbè...» borbottò il giovane, riprendendosi la lista. Spinse il carrello lungo la corsia del supermercato in cui si erano fermati e guardò i prodotti sugli scaffali. «E a che ti serve?».
«Mai sentito parlare dei sali da bagno?» chiese ironica la ragazza, seguendolo.
«Ah, quindi anche tu hai un lato femminile».
Maka gli colpì lo stinco con la stampella.
«Ahi!».
«Ben ti sta!».
Il dottore le aveva consigliato di usarla per tutta la settimana – dato che Soul le aveva imposto di andare a farsi controllare da un medico – e si era raccomandato di non sforzare troppo il piede nei giorni a seguire, per non alterare i punti che le erano stati messi.
Ma non le aveva vietato di usarla come arma per picchiare un albino di sua conoscenza, giusto?
«Perché ricorri sempre alla violenza!?».
«Per farti stare in riga!».
L'albino storse la bocca, continuando a spingere il carrello.
«Cosa dobbiamo prendere?» domandò Maka, girando la testa.
Soul passò gli occhi sul foglietto, leggendo: «'Pesce crudo'. Ed è anche sottolineato».
«Bene».
Il ragazzo corrugò le sopracciglia. «Ma a te non piace, perché vuoi comprarlo?».
Maka gli rivolse un grosso sorriso e raggiunse il compartimento del pescolo.
«C-Che significa?».
La bionda ordinò due filetti di salmone, mettendo poi la confezione nel carrello.
«A te piace, no?» rispose dopo un po'.
Quando Soul realizzò quello che voleva dire, ghignò: «Vuoi prepararmi qualcosa?».
«Mah» sorrise Maka, passandogli di fianco.
L'albino ammiccò con gli occhi, ricambiando il sogghigno. «Albarn versione gentile. Che evento raro».
«Goditela finché dura».
I giovani raggiunsero il reparto dei prodotti da bagno, dato che il prossimo oggetto sulla lista era il bagnoschiuma.
«Di solito quale usi?».
Maka guardò i flaconi sui ripiani. «Non ne ho uno in particolare... Dipende dalle offerte».
«Che ne dici di questo?» propose Soul, mostrandole un bagnoschiuma alla vaniglia.
«Troppo dolce».
«Di solito alle ragazze piace».
«A me no».
L'albino ci riprovò. «Cioccolato?».
«No! Dopo sembro un cioccolatino ambulante!».
«Pino?».
«Lo usava papà quando ero piccola».
«Quindi?».
«Assolutamente no».
Il ragazzo mise a posto il flacone. «Non ti piace mai niente di quello che propongo!».
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VENOM [Soul Eater]
FanfictionIndebitato fino al collo, Spirit Albarn assegna a sua figlia Maka il compito di diventare la guardia del corpo di Soul Evans, secondogenito della famiglia di musicisti più ricca e influente di Death City. I due giovani si odieranno dal primo istante...