Vitalità

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Non so se ridere o fargli un video.
Purtroppo devo scegliere la prima, perché il telefono è morto.
Harry Styles degli One Direction è davanti a me e si sta arrampicando tramite cornicioni e balconi.
Fortunatamente non gli è venuto in mente di venire a sorpresa, trovandomi mora e con gli occhi scuri. Dopo essere sparito un po', infatti, mi ha avvisata che era alla guida.
Alla fine, piomba sul terrazzo.
Mi guarda sconcertato quando trattengo una risata, non riuscendoci.
«Ma sai che gli hotel hanno un portiere anche di notte?».
Alza gli occhi al cielo.
«È più romanico, non hai mai visto Raperonzolo?».
Chiede, con serietà. Ma nel cartone disney, non c'era altro modo per entrare nella torre se non arrampicarsi.
Scoppio a ridere, poi mi avvicino per abbracciarlo e lui resta immobile per qualche secondo prima di cingere le sue braccia intorno alla mia vita.
È intimo.
I nostri abbracci sono intimi, i momenti in cui possiamo essere Emma e Harry e basta.
E io non mi stacco onestamente. Proprio dopo le ore passate a tormentarmi non mi staccherei mai.
E non sembra infastidirlo, perché continua a tenermi fra le sue braccia, come se avesse paura.
Non ho idea di quanto tempo stiamo così e di come ci ritroviamo poi seduti uno accanto all'altra, così vicini da sfiorarci, così vicini da sentire il suo profumo che è quello di sempre, perché è il suo.
Abbinato poi a shampoo, a chissà quale marca perché "è bello lasciare la scia e vedere le ragazze che si girano a cercare di chi è".
Ma niente ha a che vedere con quel profumo di buono che ha impresso sulla pelle, quel profumo che senti solo quando una persona ce l'hai quasi addosso.
Il silenzio riempie tutto e azzera i rumori esterni che possono esserci in una città così notturna. L'unico brusio che sento è quello provocato dal suo respiro coordinato al mio.
L'enorme coperta che per fortuna ho pensato di portarmi dietro riesce a coprirci entrambi.
Questa situazione dà tregua alla mia testa e ad un orario improponibile crollo nel sonno, col suo respiro fra i miei capelli.
«Sia ringraziato Gesù Cristo»..
È questo il modo in cui mi sveglio, con una voce stridula nell'orecchio che mi fa sobbalzare.
O qualcosa di simile, perché il mio corpo è intorpidito dal freddo e bloccato dal braccio di Harry e contrariamente a tutti i libri d'amore esistenti in cui la protagonista si sveglia un po' intontita e solo dopo si ricorda delle ore precedenti, io mi sveglio con questo pensiero.
La voce è di Tess e sto congelando perché questa pazza ha appena tolto la coperta a entrambi.
Me la riprendo, posandola sul corpo di lui che mi si lamenta addosso.
«Non puoi capire che cazzo avevo in testa. Non eri a letto. Nate non era a colazione. E perché cazzo Harry dorme coprendosi fino la punta dei capelli????».
È questa la domanda che fa. Non perché ci sia Harry steso sul terrazzo del nostro hotel, non perché stiamo dormendo qui al freddo, ma perché si copre fino ai capelli.
Lui sbuffa per risposta e la sua voce più roca del solito blatera qualcosa tipo "Forse perché fa un freddo cane", sul mio collo.
Si ricompone, mettendosi a sedere mentre geme di dolore.
«La vera domanda è, perché mi hai tolto la coperta fino a giù? Non ti bastava vedermi la faccia? Fossi stato nudo?». Ammicca, mentre io arrossisco tipo dalla punta dei capelli biondi alle scarpe.
A proposito di capelli biondi, le lenti mi bruciano, perché nonostante i problemi arrivino solo se la dormirci diventa una costante, farlo anche solo per una notte irrita un po' gli occhi.
Tess sembra svegliarsi dallo stato di beatitudine che non trovare Nate qui le aveva dato, quando sorride a Harry e lo saluta come una vera e propria fan e lui le riferisce che Louis le ha chiesto di lei.
Lei sgrana gli occhi sorridendo.
«MI SPOOOOSOO!».
Noi ragazze non ingigantiamo, no no. Chiedere di una ragazza vuol dire sicuramente volerla sposare e se non la pensate così siete solo uomini sciocchi.
La voce alta si incrina quando Nate sbuca in terrazza e ci guarda uno per uno spalancando gli occhi ad ogni volto.
Sto per scoppiare a ridere ma lo sguardo omicida di Harry mi blocca. Poi sembra ricordarsi della mia spiegazione e si tranquillizza, ma non completamente.
La scena va avanti qualche secondo. Noi tre che fissiamo Nate che fissa noi.
Lo sguardo di Tess è lo sguardo di una persona che soffre in un modo indescrivibile e quello di Nate è lo sguardo di qualcuno che vuole evitare che tu cada in pezzi, ma con un macigno troppo grande a bloccarlo lì: La paura di spaccarsi a sua volta.
Si volta a cercare il mio sguardo disperatamente.
Harry lo nota e la sua espressione peggiora.
«Abbiamo fatto sesso a tre». Le improvvisate sensate di Tess.
Il cretino che ho accanto scoppia a ridere, quando Nate sbianca.
«Dirò a Louis che sei anche simpatica».
«Ehi, lo sa, ha riso tutta la sera con me!».
«Se Louis ride è perché ci sta provando, il fatto che lo abbia fatto pure con Sarah è una chiara dimostrazione».
Lo guardo male.
«Le mie battute non fanno schifo. Ma che ora è? Non finiremo mai il video, merda!».
«Sono solo le 8:30...».
Risponde Nate.
«Vai a prepararti, ti aspetto giù prendendo un caffè con questo povero ragazzo che con due come voi accanto non so come non si sia buttato sotto.».
Si sente magnanimo Harry, che va in aiuto a Nate beccandosi un'occhiataccia da Tess.
Scendiamo giù tutti e i due ragazzi vanno effettivamente a fare colazione mentre noi ci dirigiamo in stanza.
Sono un po' agitata perché mi sembra di non star facendo bene il mio lavoro.
«Mal che vada puoi prenderti un'altra settimana... economicamente varrà più di tutto il mese prossimo con lo stipendio di Mark». Tess accenna un sorriso rispondendo alla domanda che evidentemente il mio viso poneva.
«In effetti...».
Cerchiamo entrambe le parole giuste da dire e non le troviamo, quindi più semplicemente nell'arco di tre secondi ci stiamo abbracciando.
«Non posso dirti nulla... devi aspettare che sia lui a parlarti della situazione, ma sappi che non lo volevo assolutamente e che a lui non interessa nulla di me sotto quel punto di vista, fidati solo di questo, ok?».
Annuisce piano contro la mia spalla, poi mi sorride e mi aiuta a togliere la parrucca per una doccia lampo.

Per tutto il viaggio in auto Harry si è rifiutato di dirmi di cosa ha parlato con Nate.
Non so perché, ho pure provato a dirgli che non gli avrei mai fatto la pizza e lui mi ha guardata malissimo.
Non è bastato a corromperlo.
Ha cercato di cambiare discorso in mille modi –anche dicendomi che sono particolarmente sexy con addosso questo vestito – e ci è riuscito quando ha accennato al fatto che nei prossimi giorni dovrà andare fuori città per un pranzo con la sua famiglia.
Mi ha guardata mentre lo diceva.
Anne e Gemma... le ho sempre adorate e loro adoravano me. Soprattutto sua sorella, era la mia migliore amica ed ho perso anche lei nonostante il rapporto ben diverso da quello che avevo con Harry.
Si passa una mano fra i lunghi ricci e vorrei sapere a cosa sta pensando, ma entra nel parcheggio e scende dall'auto.
Nonostante non sia più arrabbiato con me, lavoro lo stesso con Louis perché lui preferisce andare a fare una doccia.
«Non riempirla di domande.».
Si assicura, restando appoggiato alla porta per almeno dieci minuti cercando di azzittire Louis e non riuscendoci per niente.
«Avete passato la notte insieme e io sono quello che, come hai dichiarato in un'intervista, farà il tuo testimone. Questo implica che io debba sapere chi ti porti a letto».
«Perché? Da quando il sesso e il matrimonio sono un discorso collegato, per te?». Sottolinea le ultime due parole e Louis ridacchia.
«Ti ricordo che sempre in quell'intervista hanno decretato che quello sfacciato e malizioso sei tu».
Flashback.
Harry è steso sul mio letto.
Probabilmente sta giocando con Molly.
Quel gatto lo segue ovunque neanche fosse un cagnolino.
Di conseguenza, come Harry, passa più tempo a casa mia che nella sua.
Mamma mi ha sempre proibito di prendere un animale, ma il suo non le dispiace.
Sono chiusa in bagno ed ho vergogna di uscire.
È il giorno dopo San Valentino e noi lo passiamo uscendo insieme. Come ogni anno da più o meno quando ne aveva 14, mentre ora ne ha da poco compiuti 19.
Fisso la mia immagine nello specchio.
Ho addosso un abito grigio che mi arriva a metà coscia. È pesante, perché io con questo gelo onestamente me ne faccio poco degli abiti sexy e striminziti. E poi sto solo uscendo col mio migliore amico.
Sospiro e torno di là, i capelli vaporosi e ricci mi pesano sulle spalle.
Quando apro la porta Harry è esattamente come lo immaginavo, steso sul letto e con il gatto sospeso in aria.
Si volta sorridendo ma il sorriso sparisce appena mi guarda.
«Se non fossi la mia migliore amica non ti farei uscire da questa stanza per ore intere»..
«Sei arrossita??? ODDIO, che cazzo le hai fatto???».
Harry sorride di quel sorriso malizioso da morire, inarcando le sopracciglia.
Se fossi solo Emma giurerei che sta pensando a quello che ho pensato io.
«Dobbiamo ancora fare le foto ragazzi, stiamo a zero, dai...».
Niall ride al mio tentativo disperato di cambiare discorso, ma la sua espressione mi rivela che la giornata non sarà corta come spero.
Nonostante questo, iniziamo davvero a lavorare e scopro presto che lavorare con Louis è esattamente come immaginavo.
Lui è divertente, fastidioso, punzecchia da morire, fa domande hot, mi parla di Harry con una naturalezza che mi fa invidia, ma è anche molto molto difficile.
Infatti, quando Harry esce dalla doccia con una tuta che il castano subito commenta con"ma l'hai rubata dalla mia borsa?", abbiamo scelto a malapena 5 foto, due delle quali non mi piacciono.
Annuisce, prende una sedia che avvicina al nostro tavolo e come sempre ci si siede al contrario con le gambe aperte e lo schienale in mezzo.
Zayn sbuffa dall'altro lato della stanza, ma lui risponde che Louis ha decisamente più bisogno di aiuto.
Louis? Qui quella che ha bisogno di uno psicologo per aver interagito un quarto d'ora con lui sono io!
«Ti è già saltato addosso?».
«Con Niall nella stanza non posso, cazzo. Si scandalizza a vita»..
Scoppiano a ridere entrambi, sotto il mio sguardo omicida.
«Uh, a Sarah piace Niall».
Mi beffeggia beccandosi un colpo sulla testa da Harry.
«Ahia!».
«Cerca di accendere il cervello e mostraci le foto.. chi ha scelto queste due?».
Il suo sguardo è scioccato e storce il naso indicando le preferite di Louis che si stringe nelle spalle.
Questi due sono pazzi da legare, ma una giornata con loro trasmette una vitalità tale che vorrei non lasciarli andare più.

Gotta be you || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora