Risvegli che sanno di passato

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Svegliarsi addosso ad Harry dovrebbe essere un'opportunità concessa a tutte, nel corso della propria vita.
Non credo sia normale ingelosirsi per un pensiero che proprio la mia mente ha appena costruito, ma lo faccio infastidita dalla mia solidarietà femminile.
Se tutto questo non ha assolutamente nessun senso non è certo colpa mia.
Vorrei vedere al mio posto un'altra qualsiasi persona.
Sono stesa addosso a un Dio greco, sul divano. Ieri abbiamo passato molto tempo a coccolarci e baciarci.
Così tanto tempo che quando alle 4:30 Harry ha lanciato un'occhiata curiosa all'orologio, siamo rimasti scioccati entrambi.
Poi con fare cavalleresco e giocoso ha provato a prendermi in braccio e portarmi in camera, ma percorsa metà stanza si è steso sul divano ed è crollato.
Con me addosso.
Trattenere una risata è stato faticoso, ma alla fine mi sono semplicemente accoccolata su di lui e mi sono addormentata anche io.
Il flashback della prima volta che ho dormito con lui è obbligatorio
Sto piangendo davvero ancora per "le pagine della nostra vita"? Allie, cosa aspetti a baciare Noah dopo questo discorso. Se lo facessero a me lo appenderei ovunque, me lo tatuerei.
Dei rumori alla finestra mi fanno sussultare e per poco non muoio quando una testa sbuca dietro il vetro.
Mi alzo di scatto quando riconosco di chi è.
«Cosa ci fai qui?».
«Stai piangendo?».
Si guarda intorno e quando il suo sguardo raggiunge la tv, sbuffa una risata alzando gli occhi al cielo.
Chiude la finestra e mormora:
« "Sì,noi siamo così. Noi litighiamo. Tu dici a me che sono un arrogante figlio di puttana, e io ti dico quanto sei una rompi coglioni. E, lo sei il novantanove percento del tempo. E non ho paura di offenderti. Tanto ti bastano due secondi di recupero per passare alla rottura di coglioni successiva"».
E torna a guardarmi.
«Perché questo discorso vi uccide tutte? Soprattutto te. Non sei una rompicoglioni, Emms. Non lo sei neanche se ti ci metti di impegno. Dovresti voler altro, dovresti volerti sentire dire che sei bellissima quando ti offendi e provi a fare l'incazzata, dovresti volerti sentire dire che sei capricciosa quando hai voglie di cibo assurde, dovresti volerti sentire dire che è bello il modo in cui passi ore davanti al menù e poi scegli sempre la pizza con i funghi, dovresti volerti sentire dire che ci sarebbero donne meno intelligenti e più semplici, ma che le strade più facili con te davanti possono andare a farsi fottere.
Sì, un giorno, fatti dire questo...».
Non mi guarda, e io mi chiedo chi potrà mai dirmi tutto questo, chi mi conoscerà mai nel modo in cui mi conosce lui.
«Perché sei venuto? E sei entrato dalla finestra?».
«Ho fatto sesso».
La sensazione che provo non riesco a identificarla, perché non l'ho mai provata prima. Ma fa male.
Arrossisco leggermente. Ha sedici anni e suppongo sia normale?
«E perché non sei dalla ragazza...».
Non risponde.
«Posso dormire con te?».
Sento chiaramente il mio sguardo aggrottarsi.
Non ho mai dormito con Harry, non ho mai dormito con nessuno.
Ma la mia testa annuisce, scegliendo per me, senza che il mio cervello c'entri niente.
Le sue braccia sono ancorate entrambe intorno alla mia vita, sotto la maglia. E il contatto con la mia pelle nuda mi fa rabbrividire.
Le mie gambe sono schiacciate fra una delle sue e la spalliera del divano, mentre l'altra sua gamba le tiene bloccate.
Sicuramente non avrei potuto scappare, insomma.
Ridacchio contro il suo collo e l'idea di alzarmi non mi sfiora neanche lontanamente la mente.
Nel corso della mia vita ho dormito quasi più volte con lui che da sola e quando la mattina mi svegliavo per prima, ci trovavo sempre in posizioni piuttosto intime o dolci, ma nulla a che vedere con questa.
Intendiamoci, il suo bacino è esattamente sotto il mio e né io né lui abbiamo più 12 anni.
Okay, la situazione sta degenerando.
«A cosa stai pensando? Sento quasi il tuo cervello che lavora.».
La voce di Harry è roca, mentre sfila una delle mani per strofinarsi gli occhi gonfi e lucidi per via del sonno, e comincia di già a giocare con la pelle della mia schiena con l'altra mano.
Faccio per alzarmi, ma il mio corpo viene ancorato al suo grazie ai non pochi muscoli che questo Dio greco si ritrova.
Sembra avere mani ovunque quando mi tocca, e quella che aveva sul viso ora me la ritrovo sulla nuca, mentre mi spinge in avanti per permettere alle sue labbra di baciarmi.
Dopo qualche secondo, i nostri cellulari che suonano insieme, gli fanno emettere un mugolio disperato. Perché ovviamente sa già chi è.
Afferra il telefono e senza riflettere manda un audio.
«Rompete tanto le palle perché non abbiamo ancora scopato e non la smettete di tormentarci!».
Alzo gli occhi al cielo, picchiandolo.
«Ahia».
Mette il broncio e poi fa partire un audio e la voce di Louis riempie la stanza.
«Dubito che Tess o Nate vi rompano le palle per farvi scopare. Buongiorno, coglione».
Non so se è più allibita la mia o la sua espressione.
Palesemente, con tutti i baci di stanotte, io mi sento come se avessi avuto una sbronza che mi ha fatto momentaneamente dimenticare tutto ciò che è avvenuto prima. Suppongo sia così anche per lui, che ha completamente dimenticato dell'intrusione dei miei amici nel gruppo.
Si copre la faccia con le mani, bisbigliando un "che figura". Ed io, senza prendermi la briga di sbloccare il mio telefono, rubo il suo ascoltando il vecchio audio di Tess.
La sua voce è allegra e mi sembra di vederla saltellare.
Ci sta augurando il buongiorno, e poi posso quasi vederla mentre mette il telefono davanti a Nate come a dirgli "dì qualcosa" e lui mormora un "che fate?".
Sicuramente Harry gli ha risposto.
Alzo gli occhi al cielo e registro.
«Scusatelo, non è molto normale.».
Ancora una volta sento la voce di Tess che, ridacchiando dice, "Ora usate pure lo stesso telefono!" e la risata in sottofondo di Nate fa inarcare le sopracciglia al ragazzo ancora steso sotto di me.
«Ok, considerando che io avrei dato di matto, forse effettivamente non è innamorato di te.».
Sospiro, lieta che abbia capito. Butto il telefono da qualche parte e mi stendo di nuovo, sentendo il suo sorriso comparire sulle mie labbra quando mi avvicino a baciarlo.

Gotta be you || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora