Gotta be you || Harry Styles

Epilogo

Harry è steso sul mio letto e la cosa mi stordisce.
Ogni piccolo passo che fa in casa mia è in grado di stordirmi perché mi riporta indietro nel tempo, ma effettivamente io indietro non ci voglio tornare.
Voglio andare avanti, e penso lo si possa capire dalla fretta con cui butto nella valigia ogni tipo di abito in modo confuso.
Harry si mette a sedere e cerca di sistemare qualcosa dei vestiti che lancio in giro, ridendo in modo così sincero che il mio cuore perde ancora qualche battito.
Da quando l'ho visto sotto casa sono passate solo due ore, abbiamo parlato con i miei, ha salutato la coppietta con una Tess in lacrime che ci ha lasciato soli ben presto, ha controvoglia accettato di fare una web in cui ho rimproverato Zayn per non avermi spoilerato nulla e ci siamo baciati tanto.
Abbiamo anche parlato poco, il tempo di chiedermi se volessi andare a vivere a Londra.
«Pensavo di dover insistere di più. Avevo preparato un discorso tipo "Possiamo venire ogni volta che vuoi, possiamo far venire i tuoi amici, i tuoi genitori, il tuo pesce rosso...».
<Harry, il mio pesce rosso è morto. Lo ha mangiato il tuo gatto tre anni fa».
«Giusto, ma eri una pessima padrona. Si sarà buttato nella bocca del mio gatto».
Rido e mormoro un «Sono tutte soluzioni a cui ho pensato milioni di volte dopo aver sentito la canzone. E comunque lo faccio solo perché amo lavorare con Zayn». e lui sorride ancora di più, per poi alzarsi e venire a baciarmi.
In queste due ore mi son resa conto che il rapporto è totalmente diverso da quel che abbiamo avuto questo mese.
Perché io sono Emms e lui è Harry, in un modo speciale, puro, meraviglioso.
«Ti amo così tanto».
«Finalmente qualcuno si è decisa di dirmelo».
«Pensavo si fosse capito, sai?».
«Non importa. È bello sentirtelo dire».
«Ti amo».
«Cosa?».
«Ti amo, Harry».
«Non ho capito».
Scoppio a ridere ancora una volta, blaterando un ti amo, e poi un altro e ancora.
Rido mentre lo bacio, rido quando cadiamo per terra dopo aver camminato all'indietro per raggiungere il letto ed essere inciampati in un vestito, rido mentre mi morde le labbra e mi stringe più forte a sé.
Non rido perché mi diverto, rido perché mi sento così tanto felice da non riuscire a contenere tutta la felicità, rido perché mi sento innamorata persa ed amata follemente.
E lui mi sgrida perché non riesce a baciarmi ma lo fa lo stesso, in modo confuso e strano, ma che più giusto non si può.