Dici di odiarmi, ma ti brillano gli occhi

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«Merda, merda, merda!».
Buongiorno.
Se stanotte avessi chiuso occhio, adesso starei uccidendo Tess per questo risveglio.
O forse non potrei, visto che ho passato praticamente tutti i giorni a svegliarla presto per mettermi la parrucca.
Ma Loren invece non le deve un bel niente, quindi le lancia qualcosa contro. Fortunatamente sotto mano aveva solo il cuscino, ma comincio a credere che prima o poi terrà qualcosa di più pesante sul comodino.
Sono le 9:30 ed oggi non lavoro, perché i ragazzi si sono spostati con Paul per visionare contratti e altra roba noiosa e tecnica, che poi è appunto il weekend in cui Harry riuscirà a vedere la sua famiglia, che lo raggiunge nel paese in cui stanno andando.
Niall, con tanta tristezza sul volto ha detto qualcosa come "non puoi venire anche tu? Sei parte della squadra" e mi sarei sciolta se fossi riuscita a superare la famosa frase di Harry. Harry, che lo ha guardato scuotendo la testa con malinconia e rispondendo al posto mio "Niall, svegliati, fra una settimana e mezzo Sarah torna a casa sua".
Il biondo gli ha tenuto il broncio per tutta la giornata.
Ho continuato a lavorare come se il mio cuore non stesse esplodendo e lui ha continuato a parlare come se non mi avesse detto nulla di importante solo poco prima.
Perché effettivamente lui ha parlato a Sarah, anche se in questo momento è solo a lui che conviene pensarla così. Avrei voluto togliermi le vesti di questa ragazza bionda che non mi appartengono e chiedergli di ripetermelo. Di dirmi perché mi ha abbandonata, allora.
Invece ho fatto finta di niente ed ho fatto finta di niente pure quando l'ho abbracciato e avrei voluto stringerlo più forte, perché l'ultima volta che è partito poi non l'ho visto per due anni.
Anche lui ha fatto finta di nulla, ma prima che io lasciassi la stanza ha sussurrato un "ci vediamo lunedì".
Ma oggi è ancora giovedì ed io dovrei chiedermi perché Tess sta imprecando.
Mi metto a sedere e la osservo.
L'ho sentita alzarsi, una mezz'oretta fa. Poi è sparita in bagno, ed ora è qui davanti a me.
Lei mi fissa ed io la fisso.
È vestita ed è bella come sa essere quando vuole prendersi qualcuno, ma poi il più delle volte è solo un gioco per controllare se è ancora in grado di conquistare, perché dopo un paio di drink torna a sedersi accanto a Nate.
Oggi, però, non sono neanche le 10 del mattino e non stiamo andando a nessuna festa. Ciò implica che ovviamente non è chiusa in nessun abito succinto, ma avvolta in un paio di pantaloni aderenti ed un top corto.
Il "boom" è concentrato sul viso perfettamente truccato, sui capelli sciolti e selvaggi.
Mi prendo tempo per pensare alla sua vita, perché è più comodo.
Imprecava perché ha sbattuto il piede contro la sua stessa valigia, e questo mi fa sorridere sotto i suoi occhi incattiviti ed evidenziati dal make up.
«Dove stai andando?».
«Nate ha detto di volermi parlare, dormi e fai finta di non avermi vista».
Aggrotto le sopracciglia, ancora sorridente.
«Non ho chiuso occhio Tess, sicuramente non riuscirò a farlo solo perché tu vuoi vedere Nate di nascosto».
«Che cazzo di problemi avete con Harry e Nate da disturbarmi? Ucciderò voi o loro prima o poi, giuro».
Tess scoppia a ridere e lo fa perché è agitata da morire, non perché il tono di Loren faccia ridere, perché a dirla tutta è tutto il contrario.
«E certo, lei ora ha il suo Luke... l'angioletto pervertito...».
La sfotto e lei si mette a sedere, stropicciandosi gli occhi.
Senza programmare niente, decidiamo di prenderci un momento fra ragazze.
Tess ha poco da dire perché, testuali parole "Se ne parlo vomito" e "NonSoNienteNeancheIoComeFaccioADirloAVoi", proprio detto così, senza respirare.
Allora spingo Loren a dirci qualcosa e lei arrossisce.
«Non so perché io mi sia sempre rifiutata di andargli incontro. Forse proprio perché sembrava l'angelo della situazione ed io mi sentivo troppo stronza per lui. In realtà non è decisamente così. La sera in cui Emma ci ha beccati a baciarci in camera...». sospira e abbassa il volto,
«Quella sera lui era venuto proprio nelle vesti di un demone». E scoppia a ridere perché a dirla tutta, chi se lo immagina Luke nelle vesti di un demone? E lei lo sa.
«Ve lo giuro, non capivo un cazzo. Era qui che mi sbraitava contro che non perché sia nel gruppo quello dolce non saprebbe tenere testa ad una stronza come me. E mi ha detto che non ne poteva più di vedermi far la sexy fra gli altri. Cose del genere».
Si stringe nelle spalle ed io per un attimo sono tentata dal saltellare come una vera e propria fangirl davanti alla sua ship, che in realtà non sapevo di avere.
Poi aggiunge che lei l'ha baciato e da allora non sono più riusciti a staccarsi. Ce ne siamo accorte, è il commento condiviso appieno da Tess.
Poi tocca a me e quando ripeto ad alta voce"So che sarà difficile scegliere, in tutte le foto c'è lei perché sono foto della mia vita, e lei era tutta la mia vita", la frase che mi sto ripetendo da ieri sera mi sembra ancora più viva come se ce l'avessi in mano.
Se prima io volevo saltellare, queste due pazze lo stanno facendo davvero, e non si spiegano che problemi io abbia ad avere questo broncio.
Ma il mio più che un broncio è un "non sto capendo più niente, cosa ho combinato? Uccidetemi".
Continuo a parlarne con Loren, mentre Tess ci lascia dicendo che lunatico com'è rischia di non trovare più Nate.

Tess
Sono davanti alla sua stanza.
Ho incontrato Luke al bar dell'hotel, che mi ha guardata male perché è stato cacciato alle 9 per far sì che Nate ordinasse un minimo e noi avessimo della privacy.
Ora sono qui davanti a questa porta che non riesco ad aprire. Perché le mani mi tremano, perché il cuore mi trema.
Alla fine la maniglia di abbassa e sono impegnata a guardarla confusa, pensando che forse Dio aveva pietà di me.
In realtà poi compare Nate.
Ci guardiamo.
Lui è teso il doppio di me e questo mi spaventa.
Non faccio in tempo a dire niente, che le sue dita si fanno spazio fra le mie e in un attimo mi ritrovo chiusa con lui in una stanza da letto.
E poi mi trovo intrappolata fra il suo corpo e la porta. Come nei libri più scontati, come nei miei sogni più comuni, come nelle speranze più infime e non tanto nascoste.
«Hai presente quella volta ci siamo conosciuti e ci ho provato con te e tutte ti hanno odiata, nel bar dove lavoravi? Perché dicevano che non ci provavo con nessuna, che aspettavo sempre loro, e tu mi hai rifiutato.».
Annuisco. Certo che me lo ricordo.
Le sue mani prendono a giocare con le ciocche lunghe dei miei capelli, per distrarsi da ciò che dice.
«Ci sono rimasto male, sei forse stata il primo rifiuto della mia vita.». Sorride, «Poi in modo del tutto spontaneo si è creato questo gruppetto e allora mi son giurato che ti avrei lasciata stare per non creare disagi stupidi...».
Continua a dire parole veloci e a tratti senza senso.
«Nate...».
«Cazzo, ho passato ore a organizzare questo discorso, ho passato ore a ripeterlo e se chiamo Luke può fartelo lui. Ma ora ti guardo e hai questo rossetto che mi manda in tilt e questi occhi che mi supplicano di arrivare al dunque ed il dunque è solo che penso proprio di amarti, Tess.».
Sento i miei occhi spalancarsi in un modo assurdo, ma i suoi fissano un punto troppo basso per incrociarli.
«...che ti amo quando mi mandi a fanculo, che ti amo quando ti tratto male e ti dico che un vestito ti sta male solo per farti cambiare perché in realtà ti sta troppo bene, che ti amo quando te lo sfilerei e ti amo quando hai il ciclo e non diventi più stronza perché sarebbe impossibile ma esci con addosso la tuta perché non ti importa di essere sexy anche se in realtà lo sei lo stesso, ti amo quando mi stuzzichi a tal punto da farti mandare a fanculo, che ti amo quando attiriamo l'attenzione di tutti perché litighiamo, ti amo quando sei gelosa, ti amo quando non hai voglia di fare un cazzo e ci vado di mezzo io, ti amo quando mi dici che mi odi e ti brillano gli occhi...».
Solo quando le sue dita sfiorano le mie guance umide mi rendo conto di star piangendo.
Sorride ancora di più, e non mi perdo un solo istante del suo viso che si avvicina al mio. I suoi occhi si chiudono prima dei miei, perché voglio imprimere questa immagine nella mia testa per sempre.
E poi le sue labbra toccano le mie, ed i pensieri vanno a farsi fottere.

Gotta be you || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora