L'aveva sempre pensato, il fresco di Torino le faceva tremendamente bene, specialmente se la invogliava a prendere nuove abitudini come quella svegliarsi alle cinque del mattino per scendere a correre mezz'ora dopo.
Era sempre stata una persona atletica ma mai da prendere certe abitudini mattiniere, si limitava all'ambiente della palestra.
Proprio il luogo in cui lo incontrò, scosse la testa per scacciare quell'immagine, Paulo che poggiava il gomito sul tapis roulant e lei che ridacchiava alle sue battute, due ragazzini che volevano attirare l'uno l'attenzione dell'altro.La telefonata di qualche sera fa con Franco l'aveva turbata più del previsto, mentre lasciava passare il paesaggio urbano che la circondava cercava di analizzare ogni singola parola di quella telefonata.
Sapeva che lui le stava nascondendo qualcosa, conosceva bene il centrocampista, così bene a esserne certa.«Carlotta?» Si spaventò quando sentì il suo nome bloccandosi all'improvviso.
«Maddalena, anche tu mattiniera?» Sorrise alla sua cliente che l'aveva appena raggiunta, anche lei in tenuta sportiva.
«Si, anche se non abito proprio in città mi piace venire qui in mezzo a correre, adoro Torino e non perdo mai l'occasione per vederla, poi Andrea ha la mattinata libera quindi i bambini sono con lui.» Maddalena straparlava, Carlotta se ne era resa conto ogni qualvolta lei apriva bocca, il suo esatto contrario di adesso.
«Ti aggiungi a me? Tanto sono sola.» Le fece cenno con la testa e prima di avviarsi Maddalena le rispose.
«Certo, mi farebbe molto piacere e poi compenserebbe in parte la tua buca della settima scorsa!»
Iniziarono a muovere i piedi per poi prendere un ritmo veloce ma costante.
«Sono arrivati già dei mobili e ho tolto quelli vecchi, pomeriggio vengono a pitturare, Andrea ha detto che vorrebbe invitarti a cena da noi, sai per ringraziarti sei stata magnifica.»
Come faceva a straparlare e non avere l'affanno mentre correva?
«Ma non c'è bisogno Maddalena davvero, ho solo fatto il mio lavoro.»
Fortunatamente quella serata, nella quale aveva dato buca alla donna accanto a lei, aveva finito i piccoli dettagli dell'ultima stanza di casa Barzagli, certo dopo la turbolenta chiamata con Franco, ma aveva sospirato: poteva allontanarsi dal pericolo Paulo.
Non aveva mai finito un lavoro così velocemente ma lavoro addirittura la notte per cercare di allontanare un tale rischio.«Insisto, so che sei sola qui, e le mie amiche sarebbero davvero contente di accoglierti nel nostro gruppo.»
«Sei troppo gentile ma davvero, non posso accettare.»
Perché non capiva? Perché era così insistente?
«Se è per l'arrivo dei tuoi amici puoi portare anche loro!» La prese alla sprovvista con quelle parole.
«No...loro non sono riusciti a partire alla fine.» Inventò quasi di fortuna. «Arrivano fra tre settimane.»
«Dai, un favore, sono sicura che ti piaceranno!»
E se lo incontrasse? Cosa succederebbe? Non poteva permettersi di avvicinarsi così tanto, si vergognava tremendamente di quello che si erano fatti.
Così come si imbarazzava nel sentire l'ansia al solo pronunciare del suo nome.
Se ci fosse stata Benedetta le avrebbe detto di rifiutare, Matteo sicuramente sarebbe stato d'accordo con la sua metà, Francesco invece le avrebbe lasciato libera scelta.
Ma se ci fossero stati Franco e Agostina sicuramente sarebbe già a casa Barzagli.Che fare?
«Va bene, devi solo dirmi quando.» Sospirò alla fine, forse non voleva poi così tanto evitarlo.
«Perfetto! Ti scrivo la sicurezza pomeriggio ma sicuramente si farà domani sera.» Maddalena sprizzava felicità da tutti i pori.
In conclusione: Benedetta e Matteo l'avrebbero picchiata, Francesco le avrebbe chiesto se davvero voleva avvicinarsi così tanto, Franco e Agostina l'avrebbero lodata.
Ma di chi fidarsi?Ovviamente Carlotta non poteva sapere che fidarsi dell'ultima coppia sarebbe stato quasi un certo successo, infatti non metteva in conto che Franco e compagna erano costantemente in contatto con quello che chiamavano il suo argentino, e che quindi conoscevano entrambe le facce della medaglia.
«Posso dirti una cosa?» Maddalena riprese a parlare dopo molti minuti di silenzio.
«Tutto ciò che vuoi.»
«So che a primo impatto posso sembrare una persona che straparla e che è invadente, mi scuso se sono sembrata così ma mi stai davvero simpatica e sei una brava ragazza, ed in più non è bello essere sole in una città grande come Torino no?»
La stupì con quelle parole, Carlotta era meravigliata e contentissima, fu per la prima volta felice di aver stretto un piccolo rapporto con Maddalena che poteva rivelarsi una buona amica.
«E che per me non è semplice sai? Sia stare sola qui che aprirmi subito con la gente.» Abbassò la testa preferendo osservare i suoi piedi che correvano.
«Questo può essere un inizio non credi?»
Continuarono a correre per un'altra ora, Maddalena fece tante domande a Carlotta, voleva conoscerla meglio e Carlotta rispose con gentilezza, alcune volte omettendo qualcosa.
«Sei fidanzata? L'ultima me la sono tenuta per la più bella.» Ridacchiò inconsapevole.
«Ehm, no.»
«Come mai questo tono? Ti ha lasciata lui?»
«Diciamo che non ho avuto una vera e propria relazione negli ultimi tre anni ecco.» Arrossì un po', si vergognava di ciò che aveva detto semplicemente per le azioni e le parole che lei aveva usato per portarla a questa situazione.
«Capisco, beh, chissà magari la tua tanto odiata Torino potrà anche portarti l'amore.»
Certo, magari le avrebbe portato il vecchio amore, quello che lei ancora non sapeva di volere.
MySpace.
Non so se con questi capitolo avete capito qualcosa ma sicuro avete compreso che Maddalena non tiene a freno la lingua!
Però questo suo essere invadente si rivelerà molto utile anche perché qualcosina è uscito fuori, se siete riuscite a captarlo potete scrivermelo nei commenti!
Alla prossima e speravo vi sia piaciuto!
xx
sognavaleggendo
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Everything About Us ||Paulo Dybala||
FanfictionUna leggenda popolare giapponese, originata da una storia cinese, narra che ogni uomo e ogni donna viene al mondo con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra; questo filo unisce indissolubilmente due anime gemelle, due amanti, due perso...