Capitolo 12.

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Finalmente un'altra giornata di lavoro era finita, stavolta era contenta di ciò e non si sarebbe portata del lavoro dietro per il semplice motivo che ad aspettarla c'erano i suoi migliori amici.
Aveva guidato il più velocemente possibile, parcheggiato nel suo garage l'auto e poi era salita di corsa a casa.

«Deve sapere, è inutile che ci girate intorno.» Questa era la frase che aveva sentito appena aveva aperto la porta principale con il suo mazzo di chiavi.

I suoi amici si erano zittiti nel sentirla entrare ma ormai lei aveva udito la frase pronunciata da Matteo, confusa entrò in cucina senza togliersi il giubbotto e posare la borsa sul divano come faceva di solito.

«Ehi, abbiamo fatto la spesa.» Benedetta la salutò sorridente per poi mostrarle la cena pronta sul piano cottura.

«Cosa dovrei sapere?»

«Niente.» Francesco fu veloce a rispondere ma Matteo lo succedette.

«Siediti prima, glielo dobbiamo dire.» Si rivolse prima a lei e poi alla sua fidanzata e al suo migliore amico.

«Non dobbiamo dire assolutamente niente.» Sputò Benedetta guardando arrabbiata il suo ragazzo.

«Sapete che sono presente anche io? Ora mi siedo e mi dite tutto ciò che dovrei sapere.» Fu il suo turno di essere arrabbiata, ma cosa mai le potevano nascondere?

«Lo dico io?» Spezzò i due minuti di silenzio che vi furono, Matteo.

«Lo dico io.» Sentenziò Francesco per poi prendere un grosso respiro e guardare negli occhi la sua migliore amica.

«Quando tu ti sei lasciata con Paulo...» Carlotta lo bloccò subito.

«Se è un altro discorso su quanto io sia cambiata e su quanto vi manchi la vecchia me potete risparmiarvi le parole, se mi volete bene dovete volete bene anche a quella che sono ora.»

Era stufa degli sguardi che le riservava Francesco, delle frasi malinconiche di Benedetta e della freddezza di Matteo alcune volte.

«Non vogliamo dirti questo, sai che ti vogliamo bene lo stesso, anzi di più.» Fu veloce Benedetta senza aspettarsi una risposta, infatti fu ancora Francesco a parlare.

«Stavo dicendo, quando lo hai lasciato...hai presente che oramai era parte della nostra compagnia no? Ecco, la cosa che devi sapere è che non è vero che abbiamo perso i rapporti.»

«In che senso?» Era un misto fra rabbia e delusione, perché gliel'avevano nascosto? Che motivo c'era?

«Nel senso che è venuto lui a prenderci all'aeroporto ieri, nel senso che ci chiama tutti i giorni e nel senso che oggi pomeriggio è venuto a fare la spesa con noi.» Parlò Benedetta con un po' di paura nella voce.

«E per quale senso non me lo avete detto per tre anni?»

«Perché sappiamo quanto sei stata male quando lo hai lasciato andare, lui ci chiamava tutti i giorni disperato e non volevamo dirti che stava male tanto quanto te. Poi la cosa è andata avanti perché era quasi normale nascondertelo, tanto lui era andato avanti, tu...sappiamo tutti che lo vuoi ancora.» Spiegò impacciato Matteo.

«E quindi avete pensato la grande cazzata di tenermelo nascosto, bene, perché giustamente era meglio far così che dire a Carlotta tutta la verità!»

«Non ti arrabbiare, alla fine mica gli siamo andati a dire quello che tu ci dicevi, è semplicemente un rapporto fra amici.» Alzò le spalle Francesco, così facendo fece aumentare la rabbia di Carlotta.

«Chi me lo assicura?» Disse tagliente.

«Io, noi, se ti abbiamo nascosto questo non di conseguenza vuol dire che siamo andati a confessargli le nottate in lacrime e che ancora lo vuoi!» Gesticolò Benedetta.

«Siete degli stupidi e sapete perché? Franco si sente con Paulo ed io lo so! Quindi scusate se mi viene il dubbio su di voi!» Si alzò dalla sedia con impeto.

«Giusto, Franco non gli si può dire niente, a noi ci getti merda?» La guardò aspro Francesco, certo aveva un bel rapporto con Franco ma non gli andava a genio l'essere messo a confronto con lui nell'amicizia con Carlotta, era quasi geloso di questo rapporto, insomma lui la conosceva da più tempo.

«Non vi sto gettando merda, se l'avessi voluto fare sai benissimo che a quest'ora stareste a dormire nel pianerottolo. Non mettere in mezzo Franco, come al tuo solito, non puoi.»

Carlotta era confusa, non era arrabbiata perché i suoi amici avevano mantenuto i rapporti con quello che per lei era stato l'amore della sua vita, era arrabbiata perché avevano sentito il bisogno di nasconderglielo.
Odiava le bugie.

«Perché avete sentito il bisogno di nascondermelo eh? Per quale motivo? Ve lo ha chiesto lui?» Riprese a parlare dato che i tre se ne stavano in silenzio.

«Paulo diceva di dirtelo, sapeva che l'avresti presa male.» Esalò Benedetta che, poggiata al bancone della cucina, non osava alzare lo sguardo da terra.

«Vado a dormire, non mangio e...se la ritenete cosa giusta, potete andarvene a dormire da Paulo.» All'improvviso le spiegazioni non le servivano più.

La rabbia aveva preso il sopravvento, avevano fatto la loro scelta e lei non li poteva condannare per questo, ma cavolo, almeno potevano dirle tutto, di certo non gli aveva mai chiesto di troncare i rapporti con lui.
Non l'aveva fatto perché sapeva che Paulo voleva bene ai tre e sapeva che aveva bisogno di loro.

L'aveva presa peggio di quanto voleva, ma forse aveva accumulato troppa rabbia e troppe lacrime così, senza mettersi il pigiama, si buttò sul letto, la faccia premuta contro il cuscino e lasciò le lacrime uscire.
In quel momento aveva un unico pensiero: quanto era stata stupida tre anni fa.



MySpace.
Hanno vuotato il sacco!
Beh, chi si aspettava una reazione così?
Credo sia da tutti reagire con rabbia dopo una bugia, almeno io sono così.
Voi da che parte state?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ci leggiamo (?) alla prossima!
xx
sognavaleggendo.

p.s. commentate e fatemi sapere cosa ne pensate! ♥️
2p.s. SPOILER! Nel prossimo capitolo Paulo e Carlotta avranno un confronto!

Everything About Us ||Paulo Dybala||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora