Capitolo 22.

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NdA: avrei voluto aggiornare domani, ma il capitolo era pronto e, non so se avete notato, ma non riesco a tenerli troppo senza pubblicarli! Così eccovi questo regalino, alla prossima e buona lettura!











Gli anni venti, le portavano sempre una strana e inspiegabile allegria.

Il jazz, lo swing, Louis Armstrong, Clarence Williams, i vestiti charleston e l'aria frizzante e un po' osé per quell'epoca.
Gli anni ruggenti, le flapper e il Futurismo, i guanti fino al gomito, i capelli corti, i rossetti rossi e le sigarette lunghe e sottili.
Quale miglior tema per un matrimonio?
Ecco, appunto, un tema per un matrimonio? Ma Benedetta non aveva mai dato segni di normalità.

Il Grande Gatsby.

Questo recitava l'invito arrivatole tre giorni dopo la chiamata della sua migliore amica.

«Questo va bene?» Uscì dal camerino con un vestito rosso di tulle, che odiava.

«No, assolutamente no! Perché glielo abbiamo fatto provare?» Esordì Federica rivolgendosi a Roberta e Maddalena.

Carlotta aveva imparato ad abituarsi alla sua nuova vita, divideva il suo tempio fra lavoro e amiche e non passava più così tanto tempo a casa.
L'ora di pranzo la passava con Federica quando i ragazzi avevano allenamento in quell'orario e pranzavano in società, la sera durante la settimana era quasi sempre organizzata a casa, alcune volte anche nel suo appartamento.
Nel week-end erano in giro per locali a cenare e poi a divertirsi dove sentivano la musica.
Nahuel e Fede avevano preso parte integrante alla sua vita mentre Franco la chiamava tutti i giorni, un po' più tranquillo dalla sua ultima visita nel capoluogo piemontese.

«Questo!» A proposito di Bendetta, ora la sua figura era trasmessa dal telefono di Carlotta nelle mani di Federica.

La sua consulente di moda doveva esserci nel giorno in cui avrebbe comprato l'abito per farle da testimone.
Carlotta sentendola esclamare ciò si girò verso Melissa, la commessa che la stava servendo.
Aveva in mano un vestito metallizzato lavanda con degli Swarovski come punti luce, era composto da tre grandi frange e le spalline poggiavano sull'avambraccio dalle quali cadevano delle frange.

«Ma sei sicura? Non è troppo appariscente?»

«Sta nel tema, non vedo perché no.» Alzò le spalle Maddalena.

«Esatto, poi se la sposa ha detto che va bene!» Esclamò Roberta.

«Sei sicura Be?»

«Vallo a provare, portatele un paio di scarpe.» La voce giunse metallizzata, forse la linea stava cedendo.

Dopo che le diedero vestito e scarpe la spinsero nel camerino, una volta indossato il vestito notò che le arrivava al ginocchio, quindi la lunghezza era accettabile, aveva una sottoveste sempre dello stesso colore però lunga fino a metà coscia in modo da coprire il necessario dati gli spostamenti delle frange ad ogni movimento.
Mise le décolleté nere a punta prive di plateau e con un tacco vertiginoso e sottile, e uscì dal camerino tappandosi subito le orecchie per gli schiamazzi delle sue accompagnatrici.

«Che aspetti a ritornare nel camerino e fartelo mettere in una busta?» Fu la sentenza di Benedetta prima di salutare tutte e spegnere il collegamento.

Così come era entrata si chiuse la tenda alle spalle e dieci minuti dopo aveva la busta in mano contenente il vestito e si dirigeva alla sua auto con le ragazze.
Le accompagnò una ad una e poi si diresse a casa sua per godersi il suo giorno libero.

Si preparò un bagno caldo e prima di entrarvi si spogliò e si lego i capelli in una crocchia disordinata, tanto li avrebbe lavati nel pomeriggio.
Immersasi nell'acqua afferrò il telefono che aveva posto, insieme ad una piccola asciugamano su una sedia che aveva sistemato vicino la vasca.
Non fece in tempo a trafficare sulla rete che una chiamata le arrivò.

Everything About Us ||Paulo Dybala||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora