Capitolo 34.

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Il sole le bruciava sulla pelle, l'asciugamano umida le bagnava la schiena e il parasole del lettino le copriva la testa dal sole.
Si era presa una giornata di completo relax al mare, era scesa in spiaggia verso le dodici e mezza, aveva mangiato della frutta in previsione del cenone che l'aspettava a casa con alcuni parenti, si era tuffata un acqua assaporando appieno il sale dell'acqua e -dopo una doccia con acqua dolce- aveva deciso di far prendere un po' di colore alla sua pelle.

Leggeva un libro, non d'amore li aveva evitati come la peste, ma Corrado, Cate, Dino e Belbo* le facevano compagnia mentre intorno a lei i bambini si schizzavano nell'acqua e le mamme erano impegnate in discorsi sulla riva.
Aveva anche sentito Federica e le altre ragazze che erano tornate da Ibiza, Federica l'aveva addirittura colta con una nota negative nella voce e lei le aveva semplicemente detto che aveva avuto dissidi con Paulo, senza specificarne la natura.
Ma la ragazza aveva compreso che non fosse così, e senza chiedere di più di era persa nel raccontare vari e divertenti aneddoti della sua vacanza.
Verso le cinque del pomeriggio Carlotta si fece una doccia negli appositi box offerti dal lido, si cambiò il costume e si risedette sulla sdraio nell'attesa che i suoi crolli si asciugassero al sole.
Divennero molto mossi e quando li sentì completamente asciutti erano già le sette di sera, infilò il vestitino bianco, mise l'asciugamano nella borsa e a piedi si diresse a casa.

«Sono a casa!» Aveva esclamato quando fece la sua apparizione nel soggiorno già con il tavolo apparecchiato e l'aria condizionata accesa che dava quel giusto fresco alla stanza da renderla vivibile.

«Vatti subito a cambiare! Zia Caterina e zio Sergio stanno arrivando, c'è anche Alessandra.» Esclamò sua mamma riferendosi alla sorella del marito.
Non poteva vantare una famiglia numerosa dalla parte del padre ma il rapporto che aveva con zia Caterina era pari a quello di una sorella.
Quella sera a farle compagnia insieme alle persone sopracitate ci sarebbero stati anche nonna Maria e nonno Giovanni, i nonni paterni.

Così, sotto lo sguardo comprensivo del padre che più di lei sapeva che Anna andava in escandescenza quando aveva ospiti a casa, si rifugiò nella sua vecchia camera.
Si spogliò un'altra volta per mettersi la biancheria intima e poi indosso una jumpsuit a pantaloncino con scollo a barca, comoda e ideale per una cena a casa, mise i sandali raso terra e poi si spazzolò i capelli.
Fece giusto in tempo a scendere per accogliere i suoi nonni e i suoi zii appena arrivati.

«Picciriddra mia!» Esclamò nonno Giovanni vedendola arrivare nel salone.

Le vennero quasi le lacrime agli occhi nel vedere il sorriso di suo nonno e nel sentire le sue braccia circondarla in un tenero abbraccio, la baciò ripetutamente sulla guancia per poi lasciarla alle coccole e carezze di nonna Maria.

«Sei sempre bellissima amore di nonna.» Si fece accarezzare il viso e sorrise amabilmente alla sua nonnina.

Così dopo una breve riunione Anna diede il via alla cena interminabile.
Naturalmente il discorso principale fu Torino e il nuovo incarico della nipote maggiore.
La sensazione di casa che provava in quel momento poiché volte aveva avuto l'onore di percepire, mentre zia Caterina si perdeva nel farle domande e lei nel rispondere, pensò che non avrebbe mai potuto essere più fortunata di così nell'essere nata in una famiglia così piena d'amore.

Nonno Giovanni che la guardava con orgoglio, la nonna che non faceva altro che prenderle la mano tremante per l'emozione di rivedere la sua nipotina dopo tanto -troppo- tempo, gli zii che la riempivano di quesiti sulla città del nord e sua cugina Alessandra che non vedeva l'ora di rintanarsi in camera per sapere più dettagli della vita privata di Carlotta.

Everything About Us ||Paulo Dybala||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora