"Sto seriamente impazzendo" scaglio il cellulare sul divanetto bianco della barca e mi alzo in piedi "Fammi scendere da sta cosa cazzo..." afferro borsa, telefono e le scarpe che lui mi ha tolto poco prima e mi avvio alla passerella che Stephan, con l'aiuto di uno skipper, ha fatto risalire qualche attimo prima "Cosa? Ma se stiamo per lasciare il porto? Dove cazzo vai?"
"Via...da sta barca, da te, dalla risposta del cazzo che ti ho dato prima, dai tuoi amici che si mettono a fare sti dannati video su Instagram...sono passati 40 minuti e sto già dando di matto..fammi scendere" nei quaranta minuti passati dalla mia risposta affermativa alla sua domanda abbiamo salutato gli altri ragazzi che si sono divisi a coppie o in gruppetti per proseguire la nottata come meglio credono...Maui mi ha abbracciata e mi ha ringraziata, non so nemmeno per che motivo, Aurel e Francesco mi hanno dato il benvenuto, presumo nella ristretta cerchia di cui sembrano fare parte, come se io adesso faccia parte di un qualche gruppo in cui solo pochissime persone sono ammesse...Giorgia mi ha guardata male per poi sfoderare un sorrisino del cazzo che mi ha fatto scendere un brivido lungo la schiena...le altre e gli altri mi hanno sorriso..tutti mi hanno guardata in modo diverso e mi sono anche toccata la sommità della testa per capire se all'improvviso mi fosse spuntata una corona luccicante... Stephan mi ha preso per mano e mi ha portata verso una barca più piccola, ma molto carina...tutta nei toni del bianco e del nero, con un bellissimo divanetto color panna che invita a sedersi lì e a guardare il mare sconfinato..Stephan mi ha detto che sottocoperta ci aspetta anche una piccola stanza da letto...è nostra fino alla sera successiva, possiamo farci quello che vogliamo, possiamo anche andare in mare aperto e dormire sotto le stelle...al momento io voglio solo scappare..sono le due di notte e piuttosto di stare un minuto di più su quella roba mi butterei in mare...vedo che la barca si stacca progressivamente dalla terraferma e urlo "Se non torni indietro giuro che mi tuffo e torno a nuoto fino alla banchina...non sto scherzando"
"Non dire cazzate Alessia...piuttosto vieni qua che te la faccio portare per un pochino"
"Forse pensi che stia scherzando ma non sto scherzando affatto...ferma sta cazzo di barca...subito..." lui si gira e mi afferra per un polso...mi sbilancio in avanti e gli finisco addosso...mi si mozza il respiro perché quello è esattamente il posto dove voglio stare...chiusa nel caldo riparo delle sue braccia, dove non devo pensare a nulla "La finisci? Vuoi tornare a nuoto? Vai...buttati e vai" sono tentata di ascoltarlo ma poi lui fa una cosa che ribalta ogni mia convinzione...lui è l'unica persona sulla faccia della terra che non si comporta mai come mi immagino, che fa sempre qualcosa che mi spiazza totalmente, che non è mai scontato o banale...anche la sua domanda di poco prima mi ha spiazzata...mai nessun ragazzo mi ha chiesto se volevo essere la sua ragazza...si, forse alle scuole medie un mio compagno mi ha chiesto per gioco di metterci assieme ma la cosa è durata due giorni...fin da ragazzina, fin da quando ho avuto le mie prime esperienze ho sempre risposto 'no' a chiunque mi chiedesse di metterci assieme...ho paura dei legami, soprattutto perché possono diventare un cappio strettissimo che ti soffoca pian piano. Stephan mi mette una mano sotto la gonna del vestito e mi tocca "Cosa fai?" gli pianto le unghie nelle spalle e mi metto in punta di piedi "Attuo il piano di emergenza...ora tu ti giri e appoggi la tua schiena qua..." mi indica il suo petto ed io annuisco piano "..poi mi fai portare questa barca fino a quando siamo abbastanza lontani dal porto da non dare eccessivo spettacolo...a quel punto ti toglierò questo vestito e ti prenderò esattamente qua, con il tuo bellissimo fondoschiena posato vicino ai comandi...tutto chiaro?" annuisco e deglutisco non riuscendo neanche a spiccicare mezza parola in croce "..prima, come antipasto, mentre con una mano comando la barca con l'altra ti farò una cosa che ti farà rilassare e che ti farà spero mettere da parte il tuo proposito di andartene"
"È un bellissimo piano ma c'è la piccola variabile che non hai tenuto in considerazione...cosa voglio io" Stephan sfodera uno dei suoi sorrisi che mi fanno eccitare in maniera assurda, perché sono sorrisi che riserva solo ed esclusivamente a me "Ma lo so cosa vuoi" molla per un secondo i comandi e mi gira "Ora stai ferma..." mentre con la mano destra riporta la barca in asse e controlla che tutto sia a posto con la sinistra mi rialza la gonna e posa le dita sulle mie mutandine "Saresti così carina da togliertele quelle mutandine? Tanto non ti serviranno fino a quando non decideremo che siamo abbastanza sazi l'uno dell'altra e non credo che succederà a breve quindi..." vorrei fare la forte, quella che sono sempre stata. Vorrei condurre io il gioco, perché la mia paura è che se do in mano a lui il comando della nostra storia alla fine lui potrà fare di me quello che vuole...peccato che una parte molto significativa del mio cervello e tutto il mio corpo non ascoltino più la parte razionale di me...vado solo ad istinto...e l'istinto mi dice che per quanto stia dando di matto, e per quanto sia sicurissima che darò ancora di matto molto di frequente, lui non mi farà soffrire, almeno intenzionalmente. Mi sfilo le mutandine e le faccio cadere a terra poi mi rialzo la gonna e poso la sua mano dove stava prima "Posso continuare piccola?"
"Non sono la tua piccola" le sue dita entrano dentro di me ed io caccio un urlo che si perde nella notte "Oh si che lo sei...sei moltissime cose, fra cui la mia piccola..." ho avuto tantissimi ragazzi che mi hanno fatta godere...ovviamente alcuni sono stati amanti frettolosi e alla fine ho dovuto anche fingere a dir la verità...altri sono stati attenti e mi hanno seriamente regalato momenti di piacere assoluto...poi c'è lui, in un universo totalmente a parte...ha un modo di fare tutto suo, perché quando lo vedi, con quel sorriso luminoso e gli occhi verde smeraldo che ti scavano qualcosa dentro, pensi che sia un ragazzo timido e che non farà mai nulla di leggermente sopra le righe...invece è capace di gesti folli, è capace di rimanere serio mentre con una mano comanda una barca nel mare di Ibiza alle due di notte, e con l'altra ti fa godere...ha un modo tutto suo di toccarmi, baciarmi, abbracciarmi, di stare con me..ed io non sono assolutamente capace di resistergli "Anche io devo trovarti un soprannome allora"
"Quello che vuoi...ora non pensare a nulla" mi bacia il collo mentre mi allarga e mi stuzzica...boccheggio e mi manca il respiro...vengo in maniera così repentina che devo aggrapparmi ai comandi davanti a me per rimanere in piedi "Ora...che ne dici di fare una cosa?"
"Cosa?" giro il viso e gli accarezzo la guancia prima di passargli la mano sulle labbra...Stephan sorride e mi bacia la pelle "Prima di tutto, vuoi ancora buttarti in mare?"
"Siamo troppo lontani ormai"
"Solo per quello vero? Non ammetterai mai che è per quello che ti ho appena fatto vero? E per la prospettiva di farlo molte anzi moltissime volte fino a a quando torneremo indietro?"
"Assolutamente no"
"Ok...quindi se ora io tiro questa leva e la barca si ferma..." sento uno strattone lieve e ci fermiamo...siamo abbastanza lontani dalla riva e tutto attorno a noi è silenzioso ed immobile...sento crepitare la pelle...le sue mani passano lentamente lungo le mie braccia prima di intrecciare le dita alle mie e di portarle fino ad appoggiarsi sulla mia pancia "...se ti chiedo se posso toglierti sto vestito tu mi dirai di si soltanto perché ormai siamo troppo lontani dalla riva e quindi non hai di meglio da fare? O perché anche tu vuoi esattamente quello che voglio io?"
"E cosa vuoi?" la punta del suo naso mi solletica il collo "Te...solo te" non sono affatto pronta alle sue parole perché ho pensato che nessuno avrebbe mai voluto una come me...sarei stata solo quella da scopare e poi da accantonare in attesa della ragazza più brava, quella che puoi tranquillamente presentare a mamma e papà...io non sarei mai stata quella giusta da presentare in famiglia...in verità mi ero sempre immaginata a fare l'amante alla fine, trascinandomi da un uomo insoddisfatto all'altro "Perché vuoi me Stephan?"
"La domanda giusta è perché mai non dovrei volere solo te Alessia" le sue mani fanno scendere la cerniera del mio vestito che non avendo le spalline appena non è più costretto dalla cerniera posteriore cade e si raccoglie a terra, attorno ai miei piedi creando una nuvola nera "Non mi hai detto come stavo con il vestito"
"Stavi benissimo...la mia regina..." vorrei dire una cosa per contraddirlo ma in quel momento nulla di abbastanza significativo mi gira per la testa "Non hai ancora risposto alla mia domanda...perché vuoi me?" mi gira e mi fa sedere sulla plancia dei comandi, lontana da qualunque cosa potrei inavvertitamente toccare muovendomi..sono completamente nuda ma in quel momento non penso assolutamente al fatto che lui è vestito, mentre io sono davanti a lui senza nulla addosso, e siamo in mare aperto...lui, il modo in cui mi guarda rende ogni cosa giusta..anche una situazione ipoteticamente volgare se vissuta con altri ragazzi con lui perde la parte più fisica e quasi sbagliata e acquista un significato completamente diverso "Hai freddo?" scuoto la testa ma mi accorgo di avere i brividi ed ovviamente anche lui se ne accorge "Non è per il freddo" ho la pelle d'oca ed i capezzoli duri, che reclamano la sua attenzione...l'aria fredda sulla pelle nuda bollente crea un effetto erotico e sensuale che mi manda completamente fuori di testa "E per cosa è allora?"
"Perché tu mi guardi..." lui ride e poi si toglie la giacca che ha rimesso poco prima..me la fa indossare anche se mi sta grandissima e sembro una completa cretina dato che sono nuda e porto solo quella addosso "Gli altri non ti guardavano?"
"Non come mi guardi tu..." gli slaccio i bottoni della camicia ma gliela lascio su..abbasso il viso e gli bacio il petto, poi gli lecco il punto dove la vena risale lungo il collo fino a mordergli il lobo dell'orecchio "Dormiamo qua sopra stanotte?"
"Va bene..tanto c'è il divanetto...ma ti metti su qualcosa, di mio ovviamente perché non voglio che ti prenda una broncopolmonite...domani che ne dici se stiamo al largo fino a quando devi prepararti per la serata?" annuisco anche se in realtà non è che abbia molto voglia di lavorare "Va bene...è già martedì...manca poco e poi dovrai partire..."
"Abbiamo ancora tre giorni..." anche lui sa che sono pochissimi e che soprattutto passeranno in un battito di ciglia...annuisco mentre gli slaccio i bottoni dei pantaloni e poi glieli abbasso insieme ai boxer "L'hai mai fatto un barca?"
"No...sinceramente no...tu?" scuoto la testa "Non credere che lo abbia fatto dovunque...ovviamente mi sono data parecchio da fare ma in barca non mi è mai capitato..e poi comunque sarebbe diverso no?"
"Diverso come?" entra dentro di me lentamente ed io mi chiedo come possa spiegargli in che modo lui è diverso e soprattutto farlo con lui è diverso....non so spiegarlo neppure a me stessa se non dicendo che fondamentalmente non ho mai provato per altri le cose che provo accanto a lui...non posso dire che sia amore, forse alla fine non è ancora neanche affetto ma c'è qualcosa di indefinito ed indefinibile che mi porta a dire che lui è diverso...diverso da chiunque altro..e di conseguenza anche tutte le cose se fatte con lui sono diverse "Diverso...perché in fondo tu sei una categoria a parte...che comprenderà sempre e solo te" Stephan sorride mentre affonda dentro di me...posa le mani dietro la mia schiena ed incastra il volo nell'incavo del mio collo "Se ti faccio una proposta giuri che non ti metti ad urlare? Ovviamente non comprende un anello"
"Vorrei vedere...ho fatto seriamente fatica a dirti che voglio essere la tua ragazza...e per inciso non ne sono ancora pienamente convinta ma ne parleremo dopo...che proposta devi farmi? Indecente non credo dato che stiamo già facendo qualcosa di indecente"
"Non ho mai dovuto farti una proposta indecente dato che sei caduta subito ai miei piedi" lo colpisco al braccio e lui ride poi mi bacia ed io mi arrendo al suo bacio e soprattutto al modo unico in cui riesce a farmi rabbrividire...adoro che lui mi respiri sulla pelle, adoro che lui di punto in bianco mi baci un punto qualunque ma che lo faccia come se fosse tipo l'ultimo bacio che mi deve dare...nessun tocco, anche il più lieve è scontato "In realtà mi hai guardato tu il culo per primo"
"Ma tu ti sei girata...e non dire che è stato solo perché ti sentivi osservata...volevi vedere se ti stessi guardando" sbuffo e lo abbraccio aprendogli le mani sulla schiena...so che gli piace quando lo faccio "Mettendo da parte chi ha guardato chi per primo...che proposta mi vuoi fare?"
"È martedì..." annuisco mentre i suoi movimenti lenti mi rendono difficile concentrarmi...non mi è mai capitato di parlare durante il sesso e questo è uno dei punti che mi fanno capire che farlo con lui è diversissimo che farlo con chiunque altro..mi piace che lui mi parli, con la voce roca e bassa che mi si riverbera dentro..mi piace perché mi fa capire che a lui non interessa solo il lato fisico e basta "Si è martedì"
"Se ti proponessi di stare assieme per tre giorni?" lo guardo senza capire "Ma staremo assieme tre giorni"
"Si ma abbiamo orari folli...riusciamo a goderci solo da mezzogiorno in poi..andiamo a letto all'alba se non oltre...e adoro questi ritmi ma mi piacerebbe viventi in modo più normale...una colazione alle nove o anche alle dieci magari...poi stare da qualche parte, girare insieme, pranzare cosa che non abbiamo mai fatto...poi stare a prendere il sole...cenare e poi cazzeggiare in giro...andare a letto magari un pochino prima, meno stanchi...magari tirare comunque tardi ma in modo diverso...senza aspettare le due o oltre che tu finisci di lavorare.."
"Ma io devo lavorare Stephan"
"Ma potresti prenderti tre giorni di vacanza..." non so cosa siano le vacanze perché quando gli altri le fanno io lavoro e non mi è mai pesato a dir la verità...però se solo mi metto ad immaginare di poter passare tre intere giornate con lui l'idea di vacanza e di non lavoro è molto allettante a dire la verità...non faccio un lavoro stancante ovviamente, non mi posso certo lamentare del tipo di vita che conduco, soprattutto da giugno a settembre e fino a pochissimi giorni prima mai mi sarebbe venuto in mente di voler prendere una vacanza..ma ho orari folli e a 28 anni forse dovrei iniziare a pensare a qualcosa di diverso...pesa soprattutto il fatto che come ha detto lui ci viviamo poco, e viverlo veramente tre giorni vorrebbe dire veramente tantissimo "E cosa faremmo?"
"Sorpresa....devi solo dire si...e poi affidarti a me..." se me lo chiede mentre fa quella cosa paradisiaca con la lingua sul mio collo ed intanto si muove dentro di me mi risulta leggermente difficile connettere "Tre giorni da passare appiccicati sono parecchi però"
"Vuoi tre motivazioni per cui vorrei passare tre giorni con te?" annuisco mentre mi si mozza per un attimo il respiro in gola "Allora..primo...vorrei viverti, te l'ho detto....ma viverti veramente...secondo...non voglio dividerti con nessuno...domani sera voglio vederti ballare ma ballerai solo per me...e terzo...voglio farti vedere, voglio dimostrarti che potremmo reggere..si, sarà difficile perché tu non sei ancora pienamente convinta della risposta affermativa alla mia domanda e lo capisco..ed io sono rompicazzo diciamolo...ma potremmo reggere...ma ho bisogno di viverti tre giorni e so che anche tu ne hai bisogno...scommetto che fai questa vita da troppo tempo e d'estate non ti sei mai concessa una pausa..."
"Non lavoro in miniera"
"No..ovviamente no.." mi sfrega i pollici sulle guance ed io cerco le sue labbra "E poi Stephan?" lui non mi risponde ma sbatte i fianchi contro i miei e manda giù dal baratro entrambi..sono sfinita, sia a livello fisico che mentale...faccio fatica a raccogliere i pensieri e so che se dicessi a Stephan di no qualcosa inevitabilmente si romperebbe fra di noi...magari lui non me lo farebbe pesare, perché non è nel suo carattere, la butterebbe sul ridere ma ci rimarrebbe molto male. Per la prima volta nella vita ho paura del giudizio di un'altra persona, ma non perché so che reagirebbe male ma perché so che non mi vedrebbe più nello stesso modo...in quell'attimo mi rendo conto di tenere a lui in maniera assurda "Poi cosa? Dopo questi tre giorni?"
"Si..cosa faremmo? Io rimango qui fino a settembre inoltrato...tu avrai il ritiro, poi la tournée, poi le partite...la tua vita"
"Che adesso comprende anche te...sei una delle componenti della mia vita, lo sei adesso e lo sarai anche a settembre...poi tu sarai a Verona ed io a Roma...ma ce la faremo"
"Non lo so Stephan..." mi stringo nella sua giacca ed inspiro il suo profumo "Di cosa hai paura Alessia?" mi alza il viso e mi bacia sulla punta del naso "Di questo..." è racchiuso tutto in quel gesto..le mille attenzioni, il farmi sentire la sua regina come dice lui, il fatto che faticherei a farne a meno poi...vivere una storia a distanza con lui sarebbe difficilissimo "E pensi che io non ne abbia?"
"Lo so ma per te è una cosa già vissuta"
"No te l'assicuro perché a te non ti ho mai vissuta...sei una novità Alessia e questa novità mi serviva...ma mi serve tenerti per me per tre giorni, per favore" annuisco e lui sorride "È un si allora?"
"È un si...non mi sono messa ad urlare vedi?"
"No...mi hai stupita infatti" so che si aspettava che gli dicessi di no...quello che non sa è che la mia risposta affermativa ha un fondamento ben preciso...anche se non glielo dirò fino all'ultimo momento ovviamente ho deciso che nonostante tutto terrò fede alla nostra decisione iniziale...vivrò altri tre giorni con lui, me li vivrò fino in fondo, prendendo e dando tutto..poi lo lascerò andare, perché lui merita sicuramente di più..io rimarrò una storia estiva e alla fine lui capirà che la mia decisione è stata giusta...doveva andare così e andrà così...
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TUTTO UN EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIA
RandomIBIZA, UNA SETTIMANA, DUE REGOLE, UN'ATTRAZIONE FOLLE, DUE RAGAZZI...