59. QUANDO NASCE UN AMORE

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Ho il sonno leggero, e di solito dormo ad intervalli di tipo mezz'ora o quaranta minuti prima di svegliarmi e poi riaddormentarmi solo dopo aver fissato il soffitto sbuffando per un tempo indefinito. Dormo pochissimo in definitiva e spesso prima che suoni la sveglia sono già alla scrivania a studiare. Mia madre dice che prima o poi mi ammalerò seriamente ma io le rispondo che ogni attimo passato a dormire è un attimo perso in cui si poteva fare qualcosa di veramente importante. Lei non mi capisce molto....manco io mi capisco a volte...quella notte dormo bene, senza svegliarmi ogni mezz'ora almeno fino a quando spalanco gli occhi perché sento qualcuno piangere. Ci metto almeno due minuti a capire chi cazzo stia piangendo. Sono le cinque di mattina secondo il mio orologio posato sul comodino...mi volto e la scena che mi si para davanti è qualcosa che mette un punto definitivo alla mia vita per quella che è stata fino ai miei 18 anni e qualche mese. Nulla sarà più uguale...Stephan sta avendo un incubo, parla nel sonno e piange...calde lacrime gli scendono lungo le guance e anche a me viene da piangere...e adesso che cazzo faccio? Non sono una di quelle che sa affrontare situazioni del genere. Non ho mai avuto una migliore amica da consolare o qualche grave lutto in famiglia che mi abbia portato ad avere a che fare con gente il lacrime. Io di solito piango da sola, odio farlo davanti agli altri...vedere Stephan che piange nel mio lettino singolo è qualcosa che va al di là di tutto quello che avrei pensato di vivere nella mia anonima vita...ecco perché fra me e lui c'è un abisso...non solo ci sono 8 anni a dividerci ma ci sono anche mille esperienze che lui ha già vissuto e che io invece non so neppure se vivrò mai...mille sentimenti che io non so neppure nominare e che lui invece porta già dentro di sé. Stephan ha vissuto cose che lo hanno segnato per sempre ed io sono decisamente una cogliona a pensare di poter essergli utile in qualche modo..che cazzo posso dargli se non ho mai realmente fatto nulla nella mia vita? Tento di scuoterlo ma lui si muove così a scatti che è tipo impossibile "Stephan" lo chiamo piano poi decido di alzare la voce "Stephan...svegliati...è solo un sogno" lui stringe le mani sul tessuto delle lenzuola e ha il corpo coperto da un sottile strato di sudore..non so cosa fare...alla fine decido di giocarmi il tutto per tutto. Mi metto a cavalcioni su di lui anche se mi becca una sua ginocchiata in pancia che mi mozza il respiro...fa un male boia ma almeno riesco a tenerlo fermo in qualche modo "Stephan..." gli prendo il viso fra le mani ma lui muove il viso a destra e a sinistra "È un sogno..." le sue mani si stringono attorno ai miei polsi...so che tempo tre secondi e mi si formeranno dei lividi paurosi ma lo lascio fare...so che non lo fa volontariamente "Stephan....svegliati...sono io, Aurora...torna da me..." lui spalanca gli occhi ma è come se non vedesse nulla...ha gli occhi appannati ma pian piano mi mette a fuoco "Aurora..." annuisco sorridendo piano e solo allora lui si accorge di stringermi così tanto i polsi che ormai la circolazione è andata a quel paese "Merda...ti sto facendo male"
"Fa niente...basta che sia servito a farti svegliare...hai avuto un incubo..." si mette seduto ed io me lo ritrovo a due millimetri...la cosa peggiore però è che abbiamo i bacini attaccati e sento quanto lui sia eccitato "Dicevo qualcosa mentre dormivo?"
"Solo una roba tipo 'no' e poi piangevi" gli asciugo le residue lacrime con la punta delle dita mentre soffoco un'imprecazione per il male ai polsi "Cazzo Aurora"
"Non è nulla...passa..." lui scuote la testa e mi prende la mano per guardare da vicino i lividi che già colorano la mia pelle "Devo andarmene Aurora...spostati" mi prende per i fianchi e mi sposta di peso prima di depositarmi sul letto e di alzarsi "No Stephan...non è nulla..." mi alzo e soffoco una smorfia per il dolore alla pancia "Cos'altro ho fatto?"
"Nulla...mentre mi mettevo a cavalcioni su di te mi ha colpito inavvertitamente con il ginocchio...non è nulla...passa anche quello...ora perché non ci prendiamo qualcosa di caldo e poi non torniamo a letto? Sono soltanto le cinque" lui scuote la testa e poi spalanca di colpo la porta della mia camera "Dove vai Stephan?"
"Via...è stato un enorme sbaglio stare qua...ti ho fatto del male e...te ne farò ancora di più andando avanti...tu sei così...così...piccola ed invece io sono un disastro completo...devi allontanarti da me" la cosa sensata da fare sarebbe dirgli che ha ragione. Anche io so che non siamo assortiti nel modo giusto...io non sono nulla in confronto a lui...Stephan mi spezzerà ed io alla fine mi ritroverò senza niente...non so neppure cosa fare per farlo stare meglio...ma l'unica cosa che so per certo è che non posso allontanarmi...sarebbe giusto farlo ma in quel momento per la prima volta nella vita non voglio fare la cosa giusta "Stephan..ascolta...i lividi sono nulla in confronto all'incubo che hai avuto tu...se stai da solo è peggio...torniamo a letto per favore..ti abbraccio e cerchiamo di addormentarci di nuovo...poi quando ci svegliamo decidiamo cosa fare...è il 22 dicembre...ma noi possiamo fregarcene e fare quello che vogliamo...posso anche chiamare al lavoro e dire che non ci vado più...tanto sono una completa frana e non sentiranno la mia mancanza...cosa vuoi fare?" lui si blocca e mi prende le mani portandosele alle labbra "Perché lo fai?"
"Non lo so" si che lo so ma non posso certo dirglielo...non posso dirgli che sono sempre stata la crocerossina della situazione..ho sempre aiutato tutti non curandomi del fatto che poi nessuno aiutava me...e con lui l'animo da salvatrice sembra moltiplicarsi a dismisura "Non capisci che non posso darti quello che vuoi? Non posso darti la storia romantica dove tu e il tuo fidanzato innamoratissimo ve ne andate in giro mano nella mano felici e contenti. Si so che tu puoi farmi tornare a respirare ma non posso darti altro...non posso amarti, non posso stare con te..."
"Perché?" so che lui può farlo, so che lui ha bisogno di farlo..so che lui ha ancora così tanto amore da dare e così tanto bisogno di riceverne che può benissimo darmi la storia romantica che voglio "Perché...perché non sono più capace Aurora...si, so che a 26 anni non posso smettere di vivere ma...non vedi cosa ho fatto?" indica i miei lividi ma io scuoto la testa "Sono lividi che andranno via..vado a prendere la crema che ho in bagno...e magari del ghiaccio" mi sposto e corro nel piccolo bagno al piano terra per prendere la crema che metto a volte quando sbatto contro uno spigolo e dopo tre secondi mi esce un livido assurdo...quando torno in cucina però lui è già vestito con le cose che gli ho preparato pulite ed asciutte sulla sedia "Dove vai?"
"Via...è stato tutto un grosso sbaglio...fidati che è molto meglio così Aurora. Tu devi stare con un ragazzo di massimo 20 anni che ti ami veramente...dovete vivere le vostre esperienze assieme e dovete scoprire pian piano quello che significa stare assieme...anche quello che abbiamo fatto nella doccia...si, è stato bellissimo e ti giuro che sei stata favolosa e lo rifarei altre mille volte...il problema è che andrei molto oltre con te...avrei voglia di fare così tante cose con te che...è sbagliato..."
"Perché è sbagliato? Anche io voglio andare avanti...senti Stephan...ho voglia di te esattamente quanta tu ne hai di me...è colpa mia vero? Pensi che io non sia capace?"
"Penso che tu sia..."
"Una ragazzina...è questo no? Scopavi con tua moglie venti volte al giorno e pensi che io non regga il confronto? Si sono piccola e non l'ho mai fatto ma..." cosa posso dirgli? Ma so che posso in qualche modo darti qualcosa? Posso dargli la mia prima volta e la seconda e la terza, anche la decima e la centesima ma mancherà sempre qualcosa...non avrò mai il modo smaliziato che aveva Alessia...non porterò mai un costume come lo portava lei, non porterò mai nella stesso modo i vestiti che metteva lei "Non lo vedi Aurora? Siamo troppo diversi"
"Perché tu non ci vuoi provare"
"Non ti ho mai detto che volevo provarci...per me sarebbe stata una scopata come le altre e basta" mi blocco e gli occhi mi si riempono di lacrime "Ovvio...il brivido di scopare con quella che a 18 anni è ancora vergine...vuoi scopare? Facciamolo..almeno poi te ne puoi andare...ed io che come una perfetta deficiente ti sono stata a guardare mentre dormivi...io che ho pensato che quello Stephan del poster sarebbe potuto tornare...non esiste più perché tu l'hai ammazzato quel ragazzo"
"Ho visto morire mia moglie e mio figlio...che cazzo hai fatto tu in 18 anni? Sei stata nella tua cameretta fantasticando sul mio poster? Hai studiato rifugiandoti nei libri semplicemente perché hai paura di confrontarti con le persone reali? Che cazzo hai vissuto Aurora? Nulla...e adesso pensi di poter aiutare me? Fidati che non puoi"
"Pensi che non abbia vissuto nulla? È vero...non ho scopato, non mi sono mai ubriacata, non ho mai fumato, non mi sono mai drogata...non ho mai fatto pazzie...sono sempre stata quella che non ha vissuto, è vero...ma sono anche quella che non ha mai recitato una parte...si, sono timida, mi vesto di merda, non mostro le tette ed il culo...ma non mi sono mai atteggiata a qualcuna che non sono...io sono questo Stephan..e tu mi hai guardato in faccia e mi hai detto che in me hai visto qualcosa...non ti ho chiesto nulla io...hai fatto tutto te..quindi quello che adesso ha paura sei tu, non io..perché io non ho paura di dirti che voglio fare l'amore con te...non ho paura a dirti che mi sono già innamorata di te...non ho paura a dirti che nonostante sappia che tu non mi amerai mai a me sarebbe bastato quel poco che tu avresti voluto darmi...sei tu che hai paura"
"E di cosa? Sentiamo..."
"Di darmi un angoletto del tuo cuore...si, sarò folle ma so che potremmo funzionare...si, non prenderò mai il posto di Alessia ma non voglio neppure farlo...voglio un posto mio e so che tu me lo potresti dare...e anche tu lo sai...e hai paura..paura che alla fine tu ti potresti veramente innamorare di me..." sarà difficilissimo lo so, perché ci saranno momenti dove lo odierò, dove li mi dirà delle cose così cattive e meschine che gli vorrò veramente ficcare la testa in un secchio di acqua ghiacciata...sarà snervante, estenuante..sarà una lenta agonia a volte ma se di contro potrò vivere dei momenti come quello nella doccia ne sarà valsa la pena "Io innamorarmi di te? No Aurora...non sei neppure un decimo di Alessia, non potrei mai amarti" so che lui mi sta facendo del male apposta..so che sta male e tenta di allontanare tutti apposta...so che si aspetta che io pianga e lo faccio ma non faccio solo quello...gli urlo dietro anche io perché la rabbia che prova lui la provo anche io. Si, non ho mai vissuto nel senso più stretto del termine ma le mie brutte esperienze le ho vissute pure io...ho sentito spesso bisbigliare al mio passaggio..io sono quella strana, quella che non si fa i ragazzi nei corridoi...mi hanno dato della frigida e della lesbica e dopo quello che è successo due anni prima ho la nomea di quella difficile "E tu non sei un centesimo di quel ragazzo al Legino" so che gli fa male...so che ci stiamo facendo male a vicenda..so che se ci facciamo male a vicenda è perché proviamo qualcosa, altrimenti non ce ne importerebbe nulla di farci male. Lui apre la porta di casa mia e si mette le scarpe e la felpa poggiate sulla sedia in terrazza. Il suo cellulare, le chiavi ed il portafoglio glieli avevo messi sul mobile all'entrata...glieli passo e lui li afferra senza dirmi altro...non ci salutiamo..lo vedo andare via, verso la sua auto in un'alba qualunque....fa un freddo boia ma io sono fuori in maglietta e mutandine...non ho né i pantaloni né le scarpe...batto i denti...vorrei rientrare ma voglio vederlo mettere in moto la macchina e partire...peccato che lui arrivi alla portiera e poi si fermi...si appoggia alla carrozzeria lucente con una mano e rimane fermo "Merda" acchiappo le chiavi e non ci penso due volte a corrergli dietro così come sono...slitto sul marciapiede essendo a piedi nudi così corro indietro e metto gli stivali...ok, maglietta, mutandine e stivali...se mi vedono chiameranno il 118 o il 112 in alternativa...quando arrivo accanto a lui Stephan è ancora immobile nella stessa identica posizione "Cosa c'è? Cazzo parlami..."
"Sto bene ragazzina...vattene" gli volto il viso e ho la netta conferma che lui non stia affatto bene...è pallido, sta sudando anche se ci saranno 7 gradi e lui è solo in felpa..io batto i denti e lui sta sudando...perfetto...trema e ha gli occhi che si stanno rivoltando indietro "Se tu stai bene io sono la prima ballerina del Moulin Rouge...dai torna dentro..."
"Non ho bisogno della tua compassione o della tua pena Aurora...non ho bisogno di un cazzo...vai a fare la crocerossina con qualcuno a cui importa qualcosa" fa male...quelle parole fanno un male cane ma io non do retta alle parole..do retta ai suoi occhi...ho sempre dato retta a quelli...mi accorgo che in ogni dannata sua foto che fissavo alla fine guardavo soltanto i suoi occhi "Anche a te importa..." so che gli importa...altrimenti non starebbe togliendosi la felpa per posarla sulle mie spalle...muovo le braccia per infilarle nelle maniche "Non voglio che tu prenda freddo per colpa mia..." gli prendo il viso fra le mani "Non stai bene...so che era un attacco di panico...perché adesso? Dimmelo per favore"
"Non c'è spiegazione a volte" fa ancora fatica a respirare ma sta lentamente riprendendosi "Invece c'è..." gli abbasso il volto ... lui tenta di scansarsi ma nonostante sia molto meno forte di lui quando voglio riesco a fare qualunque cosa "Ho fatto una stronzata con te..."
"A fare cosa?" batto i piedi a terra per il freddo ma non stacco il contatto "A fare tutto..." scuoto la testa "Non hai sbagliato...torniamo dentro che ti preparo qualcosa di caldo? Poi ce ne torniamo a letto...mando un messaggio a mia madre e le dico che sto a casa perché ho una mezza influenza e poi mando un messaggio al proprietario del bar e gli dico che non posso più lavorare....ma tu stai a casa mia...fino al 28 puoi rimanere se vuoi..."
"Fino al 28? Non ho nulla con me..e poi avrai le tue cose da fare..."
"Studiare e posso farlo anche se ci sei te...poi andiamo a fare la spesa che stasera preparo la pizza...o hai qualcosa da fare tu? Qualche appuntamento? Qualche ragazza da cui andare?" scuote la testa "No...ma non va bene comunque"
"La faremo andare bene...non dire che sarebbe solo una scopata Stephan perché non lo è"
"Non posso amarti...non sono più capace di amare nessuno" non ci credo e anche lui so che non crede a quella cazzata assurda "Non è vero" lo trascino verso il cancelletto e lo faccio rientrare. Quando siamo nell'ingresso prendo in mano la pomata e gliela allungo "Me la spalmi? Per favore" lui annuisce. Mi toglie la sua felpa mentre io scalcio via gli stivali...anche lui si toglie le scarpe e le calze prima di farmi sedere sul tavolo della cucina...ci mette una vita a ultimare quel delicatissimo compito...mi spalma la crema sui polsi e poi mi alza la maglia e me la mette sulla pancia "Scusa..tendo a dormire da solo quindi non faccio male a nessuno quando ho gli incubi"
"Ne hai parlato con qualcuno?"
"È la mia paura di essere abbandonato e di stare da solo..che ovviamente si è intensificata dopo la morte di Alessia...non c'è cura...forse potrebbe migliorare solo se riuscissi a stare meglio ma non so come stare meglio...non vedi che tendo ad allontanare tutti facendo lo stronzo? Non è vero che non vali neppure un decimo di Alessia...siete diverse.."
"La vostra casa a Roma è ancora tua?" annuisce "Si, ma non ci metto piede da quattro mesi...ci sono tutte le sue cose...e quelle del bambino...non ci abbiamo mai realmente vissuto..."
"E non pensi che sarebbe meglio venderla? E pensare a lasciare Roma e magari a tentare di giocare da qualche altra parte? Genova magari...potresti riprendere pian piano"
"Non lo so..." scendo dal tavolo e vado a scaldare un pochino di latte "Non ho fame Aurora..."
"Invece bevi il latte e mangi qualche biscotto..." prendo il telefono e mando un messaggio a mia madre dicendole che ho preso un pochino di influenza e quindi me ne starò a casa...la chiamerò io quando me la sento...poi scrivo a colui che è stato il mio capo per qualche ora...sinceramente con il pensiero di Stephan non riuscirei a lavorare. Gli metto davanti una tazza di latte e un pacco di biscotti "Mangia...tutto...dopo vuoi stare sul divano?"
"Non posso salire con te?" sembra un cucciolo spaurito e a me fa una tenerezza assurda "Si che puoi ma non so cosa vuoi fare. Vuoi che siamo amici? Vuoi che siamo scopamici? Vuoi che ti faccio da psicologa barra spalla su cui piangere barra qualunque cosa ti serva? Oppure vuoi che sia qualcosa di più? So che non sono la ragazza più indicata per te forse perché sono come un foglio bianco io...non posso dirti che ho già vissuto una delusione d'amore o un abbandono perché non ho mai fatto niente di tutto questo...ma anche io sono stata male Stephan...sono fondamentalmente una ragazza sola...un pochino mi ci sono messa io da sola in un angolo ma mi ci hanno messo anche gli altri...sono quella che studia con una scaletta appesa al muro, sono quella che sa già cosa vuole fare da grande...ma non credere che a volte non vorrei essere come le altre...pensi che non vorrei sedermi in braccio a te e dirti qualcosa di un pochino particolare? Peccato che abbia il buio totale in testa..." bevo il mio latte e poi mi sfrego gli occhi stanchi "Vorresti veramente...?" fa un gesto che comprende me e lui e non so se lui intenda se voglia veramente stare con lui in senso fisico o in senso generale "Si...in tutti e due i sensi...ma so che tu non sei totalmente pronto a stare con un'altra ragazza che non sia lei, quindi per ora ti dico si almeno alla domanda se veramente vorrei stare con te in senso fisico"
"Mi daresti la tua prima volta?" annuisco "Si..." ci ho pensato spesso a chi sarebbe stato...ovviamente non avrei mai immaginato potesse essere lui ma alla fine mi accorgo che sarebbe perfetto "Anche adesso?"
"Anche adesso...ma finisci il latte ed i biscotti" lui sorride e mangia tutto mentre io apro la borsa che la sera prima ho abbandonato nell'ingresso e mando giù la pillola anticoncezionale "La prendo per regolarizzare il ciclo da circa sei mesi..." poi prendo la mia agenda e rileggo le cose che dovrei studiare quel giorno "Devi studiare per forza?"
"Si...quando tu dormirai io studierò...mi basta un'oretta al giorno...voglio arrivare almeno al 95 alla maturità.. oggi mi tocca storia...e poi devo finire una roba di chimica"
"Merda Aurora...io non ce la farei..." sorrido e poi gli prendo la tazza dalle mani...lavo quello che abbiamo usato e poi cancello dal calendario il 22 dicembre "Stai qui a Natale?"
"Dovrei andare da mia nonna...ma non ne ho voglia...tu avevi già in mente qualcosa?"
"No...ma in tre giorni potremmo inventarci qualcosa. Ora possiamo salire? Hai finito di spuntare elenchi?"
"Guarda che io sarei stata comodamente a letto se tu non avessi fatto il coglione eh..." Stephan abbassa la testa ed arrossisce "Quindi potresti già aver perso la verginità se non avessi fatto il coglione" muovo lentamente la testa su e giù prima di prendere coraggio e sfilarmi la maglia..rimango solo in mutandine e salgo a ritroso le scale fissandolo "Sei sicura? Se iniziamo poi arriviamo fino in fondo..."
"Voglio arrivare fino in fondo..." voglio sentirmi sua perché so che solo in quel momento potrò realmente sapere se c'è almeno l'un percento di possibilità per noi due "Ok...nel tuo lettino?" annuisco..potrei pure proporgli la camera dei miei ma mi piglierebbe male e poi voglio che sia mio nella mia cameretta e nel mio lettino, come lo ha definito lui "Vuoi spogliarmi tu?" mi blocco a metà scala e gli sfilo la maglia ed i pantaloni prima di intrecciare le braccia al suo collo. Dato che sono più in alto di un gradino sono quasi alla sua altezza e non devo per forza spezzarmi il collo per guardarlo "Tu mi vuoi? Anche se non saprò cosa fare?"
"Si che saprai cosa fare..." mi sposta contro la parete e sale il gradino che ci separava...deglutisco e capisco che ci siamo...o vado fino alla fine oppure gli dico che non me la sento...il problema è che io me la sento...ma non voglio che lui mi tratti come se fossi di porcellana "Puoi...insomma...so di essere vergine ma non voglio che tu mi tratti come quella che..." mi incarto con le parole ma lui sembra capire "Sarà la prima volta quindi dobbiamo andare piano...ma con il tempo ci sono tante cose che potremmo fare"
"Quindi sarà una cosa...duratura...o almeno durerà un pochino...non te ne andrai dopo la prima volta vero?" scuote la testa e mi bacia spingendomi contro il muro...devo mettermi in punta di piedi per raggiungere la sua altezza così lui risolve il problema mettendomi le mani sulle natiche, sollevandomi "Intreccia i piedi dietro" anche se a fatica lo faccio "Contro il muro lo terrei per quando sarai più abituata...perché è decisamente più intenso...ora vada per il classico letto...ma poi c'è il tavolo, il divano, la doccia, una vasca magari...la macchina..." mentre parla cammina e mi porta verso la mia camera...ormai sono quasi le sette di mattina quindi mi sporgo verso la sveglia e la disattivo prima di tornare a dedicarmi a lui. Mi fa posare i piedi a terra poi mi sposta i capelli su una spalla "Vuoi la luce o il buio?"
"Metà e metà..." faccio in modo che la stanza sia in penombra poi non so cosa fare "Andiamo sotto le coperte? Devi decidere te" annuisco e seppur a fatica, rischiando di collassare gli sfilo i boxer "Farà male?"
"No...andrò piano...dovrai dirmi te se quello che faccio è troppo..." mi sfila le mutandine poi mi fa sdraiare e si mette accanto a me. Ci copre con il lenzuolo fino alla vita "Panico?"
"Si, decisamente..." mi fa mettere sulla schiena e si sdraia su un fianco vicino a me sostenendo la testa con un braccio "Non pensare al fatto che sei la più inesperta delle ragazze che ho avuto...sai una cosa Aurora?"
"Dimmi..." arrischio e gli poso la mano sul braccio "Sei la mia prima ragazza vergine" spalanco gli occhi e rimango basita "Sei serio?" lui annuisce "Si...la mia verginità l'ho persa con una ragazza che non lo era e poi da allora ho avuto spesso ragazze più grandi..."
"Com'era fra voi due?" so che non dovrei fargli quella domanda ma so che devo saperlo "Era una delle cose più importanti..spesso risolvevamo le incomprensioni a letto, spesso era il nostro modo per dire qualcosa che a voce non eravamo capaci di dirci...lo abbiamo fatto in ogni luogo ed era sempre favoloso..."
"Pensi che anche fra noi possa essere favoloso?" mi sfiora la pelle con la punta della dita ed io inizio a sentire caldo...quando la sua mano si posa dove mi sto bagnando velocemente so che per me sarà favoloso ma vorrei sapere se in minima parte lo sarà anche per lui "Penso che lei rimarrà il grande amore della mia vita...uno di quegli amori così folli e assoluti che spesso mi chiedo che fortuna sfacciata abbia avuto a provarlo sulla mia pelle...eravamo due persone che avevano le loro storie complicate dietro...io ora ho una storia molto complicata dietro...e tu sei una ragazza diciottenne che ha la vita davanti...non posso essere la persona che ti farà felice Aurora...ogni cosa che tocco per troppo tempo va in pezzi poi..."
"Perché dici così?" mi accoccolo contro di lui e gli bacio la mascella mentre lascio che lui mi tocchi con le dita...lo fa in maniera quasi ipnotica ed io soccombo al suo fascino...per me ha una carica erotica pazzesca ed io credo proprio di essere caduta sotto al suo incantesimo "È colpa mia" scuoto la testa "Ma non pensarci neppure Stephan..non è assolutamente colpa tua..."
"Invece si..mi aveva seguito a New York...è colpa mia se è morta...e la mia paura è che..." non lo faccio proseguire perché lo bacio e per la prima volta ci sono totalmente anche io in quel bacio..gli lecco il collo mentre la mia mano lo sfiora sotto al lenzuolo "...sono viva Stephan...e sei tu a farmi sentire viva...non è colpa tua...doveva andare così...so che è una cosa difficile da accettare ma probabilmente sarebbe successo anche se fosse rimasta a Roma..."
"Non abbiamo mai saputo metterci limiti...e tu in questo le assomigli"
"Non credo Stephan...so quali sono i miei limiti..."
"Si ma hai quel modo di affidarti a me che aveva anche lei...è come se entrambe vedeste in me qualcosa che gli altri non vedono...avresti potuto scegliere mille ragazzi migliori di me per questo momento"
"No fidati...sei l'unico..." se ho scelto lui è perché solo lui avrebbe potuto accompagnarmi in quel frangente "Ho paura di farti male...perché vorrei fare tante di quelle cose con te...sei la prima dopo Alessia con cui vorrei fare mille cose...ti voglio Aurora...non sai quanto" allargo le gambe e lascio che lui mi porti ad un passo da quella sensazione perfetta poi scuoto la testa "Voglio che entri dentro di me...per favore...ho bisogno di te e voglio te...non pensare a cosa sarebbe meglio, a cosa sarebbe giusto...abbiamo tempo per fare tutto quello che vuoi fare.."
"Sei..." non so cosa voglia dire, ma è sicuramente qualcosa che comprende le parole piccola o fragile..ma sono stufa di essere quella piccola e fragile. Gli poso le mani sui fianchi e lo porto sopra di me...quando alzo il bacino e faccio scontrare le nostre due parti più sensibili sento una scarica attraversarmi da capo a piedi...è una sensazione che mi lascia senza energie ma allo stesso tempo mi carica di un qualcosa mai provato prima "Sono...cosa?" sposto le mani e gliele poso sulle braccia...i muscoli tesi sono un richiamo quasi irresistibile per me "Sei...assolutamente tutta da mangiare...posso fare una cosa?" annuisco e lascio che Stephan faccia esattamente quello che vuole. Non importa che io mi senta leggermente inadeguata e assolutamente impanicata...la sua bocca si posa sulla mia gola poi scende fino all'incavo dei seni...nessuno mi ha mai baciata in quel modo...è come se lui mi stese facendo scoprire che il sesso non ha solo una connotazione puramente fisica ma ha qualcosa che va molto oltre "I tuoi seni sono perfetti..." mi lecca un capezzolo e poi me lo morde "Stephan..."
"Dimmi ragazzina...lo so...è difficile...non capisci cosa stai succedendo...è esattamente quello che deve succedere...quando lo fai con la persona giusta capita esattamente questo..."
"Quindi sono la persona giusta..." lui è decisamente la persona giusta ma ho bisogno di sapere se io posso essere la sua persona giusta, almeno per un pochino di tempo "Si...altrimenti non sarei in un letto con te...ammetto che non sei la ragazza più facile con cui avere a che fare quindi se sono qui con te è perché ci voglio stare..." continua a baciarmi fino a quando arriva all'ombelico...mi bacia e poi lecca con la lingua la mia pelle sudata "Sto per impazzire...letteralmente..."
"Lo so...vediamo se questo ti farà impazzire del tutto ragazzina...hai un profumo che è la fine del mondo...quando sarai pronta ti assaggerò e scoprirò se il tuo sapore è buono come immagino...ora...quando ti manca per venire?"
"Non lo so...poco credo..." lui sorride prima di soffiare sulla mia pelle bollente "Ora quanto ti manca?" non capisco neppure cosa mi chiede...sono in bambola totale..ho la mente sgombra da ogni cosa, ogni cosa coerente che non sia lui e quello che faremo fra poco "Non lo so...so solo che..." non so cosa voglio dire...so solo che quando lui soffia di nuovo inarco la schiena e vengo "Dio quanto sei bella....sei così...non ce la faccio più ad aspettare..." io sono nella stessa identica situazione...quando lui allinea il suo viso al mio cerco le sue labbra "Ho bisogno di te..per favore"
"Di cosa hai bisogno ragazzina?" il suo bacio mi incendia le vene..sento rombare il sangue nelle orecchie...lo incollo a me posandogli le mani sulla schiena "Di te...di te..." la mia cantilena al suo orecchio lo fa ridacchiare "Non so se sarai la mia salvezza o la mia rovina ragazzina" lui sarà decisamente la mia rovina..quando entra di un millimetro dentro di me so senza dubbio che sono dipendente da lui e che quando se ne andrà, perché so che se ne andrà, io non esisterò più "Vado piano..." annuisco ma alzo il bacino e accelero il suo movimento "Ferma ragazzina..." fa leggermente male ma è questione di un attimo...è come se sentissi qualcosa rompersi e poi è solo il piacere a scorrere nel mio corpo...è una connessione profonda...sento come se non fossi solo io, ma ci fosse un pochino di lui dentro di me..ovviamente c'è una parte di lui dentro di me ma quello che sento va molto oltre "È bellissimo..." sento un profumo nuovo nell'aria e sorrido "È quello che creiamo io e te..." non so cosa rispondere, so solo che quel profumo diventerà il mio preferito in assoluto "Ora cosa devo fare? Cioè...sembro completamente scollegata da ogni cosa" sembra che fluttui su una nuvola...il suo bacino si avvicina e si allontana...dalla bocca mi escono dei suoni che non vogliono dire nulla ma che sono il mio modo per fargli capire che sto letteralmente adorando ogni momento passato con lui "Basta che ti muovi...vai piano...segui il mio ritmo..." pian piano capisco cosa devo fare. So che non sono perfetta ma lui mi morde la pelle del collo e mi dice che sto andando benissimo "Ora vado leggermente più veloce...dimmi se ti faccio male" annuisco ma anche se sento inevitabilmente un pochino di dolore non gli dico nulla perché la sensazione di pienezza e completezza supera ogni altra cosa "Stephan..."
"Dimmi Sof" mi incastra le dita fra i capelli passandomi la punta del naso lungo la curva del collo "Se ti dico una cosa prometti che non te ne vai?"
"Promesso..." mi bacia mordendomi il labbro "Credo di essermi perdutamente innamorata di te..." so che non avrei dovuto, so che è un casino..so che lui non mi amerà mai...so che ora scapperà...so che rimarrò da sola a vita perché nessun ragazzo sarà mai lui "Ti sei accorta di una cosa Aurora?" scuoto la testa non capendo a cosa si stia riferendo. Mi mostra la mano ed io sgrano gli occhi "Le fedi"
"Le ho tolte prima..."
"Perché Stephan? Io non voglio prendere il suo posto..." vado in panico ma dentro mi si accende anche una fiammella di speranza...è flebile ma esiste "Perché devo provarci...lei sarà qualcosa di unico ma anche noi potremmo esserlo..con questo non ti sto dicendo che provo qualcosa Aurora...per ora è soltanto una grande curiosità verso una ragazzina che sta diventando grande in questo esatto momento...ora proverai una sensazione nuova..." intreccia le dita alle mie e poi affonda dentro di me...sento sciogliersi qualcosa dentro di me e nello stesso istante sento qualcosa di liquido riversarsi dentro di me...sono sensazioni stranissime a cui dovrò inevitabilmente abituarmi ma sono fortissime "Lasciati andare..." lo faccio e urlo il suo nome...anche lui fa lo stesso...sono sensazioni assurdamente forti...mi scappa da piangere e lascio che le lacrime mi scendano lungo le guance "Ora sei ufficialmente grande...e sei ufficialmente mia...ed io sono ufficialmente tuo...il resto lo dirà il tempo Aurora" si, sarà il tempo a decretare cosa saremo...per me siamo già più di quanto avrei mai potuto sperare..per me siamo già qualcosa di bello....che poi duri dipenderà solo da quanto io riesca a fargli capire che lui può essere ancora felice.

******
"Che ore sono?"
"Le due di pomeriggio..dormi Aurora..." le passo le mani lungo la curva della schiena e lei ridacchia "Hai fame?"
"No...voglio dormire ancora un pochino vicino a te...poi andiamo a fare la spesa no?" lei annuisce "Solo se ne hai voglia però...non voglio costringerti a fare nulla Stephan. Se non te la senti di farti vedere con me va bene, cioè lo capisco...passare da farti vedere con Alessia a farti vedere con me è un bel passo indietro" spero scherzi ma lei sembra parlare seriamente "Sei completamente scema? Usciamo Aurora ma non provare più a dire una cosa del genere che ti mollo immediatamente..." lei mi fissa con gli occhi pieni di lacrime "Ti sei pentita? Ti ho fatto male?" lei scuote la testa energicamente ma intanto inizia a piangere "Tu sei pentito?"
"No...te lo giuro" la bacio a stampo e le asciugo le lacrime prima di farle posare la testa sul mio petto...quella ragazzina è qualcosa che mai mi sarei aspettato di aver fra le mani...è un qualcosa che probabilmente non saprò gestire la maggior parte delle volte. Ha una carica, ha un'aspettativa che io non ho più...sembra che nulla negli ultimi 4 mesi fosse riuscito a smuovermi..sembravo morto dentro, ancorato a quelle due fedi che a volte sembravano volermi tirare a fondo....Alessia sarebbe rimasto il mio più grande rimpianto, perché continuavo a pensare che la sua morte fosse colpa mia...e forse Aurora sarebbe stato un altro rimpianto...ma non potevo negarmi di vivermi Aurora solo per la paura che lei si facesse male...non so cosa saremmo stati ma intendevo scoprirlo...perché quella ragazzina forse sarebbe stata la mia condanna ma anche la mia salvezza, qualcosa che mai avrei pensato di trovare lungo la mia strada "Mi stringi?"
"Ti sto stringendo..." le bacio i capelli e poi la cullo...sembra una bimba...sembra il primo barlume di sole dopo 4 mesi di buio....

TUTTO UN EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora