32. VESTITA DI BIANCO

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"Così sta decisamente diventando un matrimonio in piena regola..." ho attorno a me cinque persone che mi stanno mettendo a posto i capelli ed il trucco...se pensavo che sarebbe stato come a Ibiza dove avevo avuto solo Jonathan e Katy mi sbagliavo di grosso perché adesso oltre a loro ho attorno Giulia, Veronica e anche la madre di Stephan che va e viene dal salotto della sua casa cercando di sistemare le ultime cose..io e lui ci sposeremo fra tipo due ore, in una chiesetta sul mare e quel rinnovo delle promesse sta decisamente prendendo i contorni di un matrimonio terribilmente simile a quelli di cui ho avuto sempre timore, con invitati e mille cose da fare. La mia anima ribelle e leggermente contro qualsiasi tipo di costrizione ha già mandato a quel paese tutto l'allestimento almeno 50 volte dentro di me...mi sono frenata giusto perché so quanto Lucia stia tentando di andare oltre la prima brutta impressione che ha avuto della sottoscritta. Non posso pretendere che però solo lei passi sopra a certe cose, devo farlo anche io...e così sono seduta con indosso solo un completino intimo bianco perla, e una sottoveste dello stesso colore con i capelli tirati su e acconciati perfettamente. La mia idea di svegliarmi accanto a Stephan un'ora prima del matrimonio e di andare con lui in chiesa, sovvertendo ogni possibile regola era stata spazzata via all'una quando Giulia aveva iniziato a bussare energicamente alla porta della camera di Stephan...lui era stato rapito da suo fratello, Aurel, Riccardo, Francesco e Lorenzo, arrivato a Savona insieme a Veronica...non lo avevo più visto, a malapena avevo potuto dargli un bacio veloce...ci stavamo consolando via messaggio anche se ovviamente non era la stessa cosa "Non vedo l'ora di stare da solo con te...mi manchi un sacco...ma che dolce che è tuo marito"...Jonathan ridacchia dopo aver letto il messaggio di Stephan da dietro la mia spalla "Smettila di leggere..." gli faccio il dito medio e lui mi risponde con una linguaccia "Ci sono cose anche più spinte spero..."
"Si, ma quelle non potrai mai leggerle...e poi preferiamo andare sulla pratica.."
"Su quello non ho dubbi" anche tutte le altre ridono assieme a noi due...Giulia mi fa l'occhiolino perché credo che abbia coperto lei le nostre tracce in bagno, oltre naturalmente a non dire nulla dei rumori notturni che inevitabilmente io e Stephan abbiamo prodotto, pur cercando di fare meno casino possibile "Cambiamo argomento che sta arrivando un bimbo?" Katy si sposta ed io guardo arrivare un bellissimo bimbo che precede un'altrettanto bella bambina "Ciao..so che state in panico pre matrimonio ma Daniel voleva vedere la moglie di Stephan..." ecco Daniel quindi, figlio di Mauro e Giulia insieme a sua sorella Alice. La loro madre è una morettina che mi fissa sorridendo mentre Daniel e sua sorella Alice mi guardano come se avessero davanti a loro una roba strana...ok, io ed i bimbi non siamo proprio migliori amici ma se voglio avere dei figli, e ho scoperto di volerli da Stephan e di volerne almeno tre, devo iniziare a familiarizzare con loro"Sei molto ma molto bella...al matrimonio posso ballare con te poi?" annuisco a Daniel mentre Alice mi tocca i capelli "Mamma...anche io"
"Amore..." alzo una mano e sorrido "Se la mamma è d'accordo il mio amico Jonathan ti metterà dei fiorellini e dei fili dorati fra i capelli come a me...va bene?" il mio amico sorride e prende per mano Alice iniziando a parlarle con quella vocina cantilenante che fa cadere i bimbi ai suoi piedi...ecco, io non sono capace di fare quella voce ma sembra che abbia conquistato comunque Daniel perché lui si è fatto prendere in braccio ed ora sta giocando con un pennellino pieno di brillantini  facendo un mezzo disastro...a me va benissimo però "Perché hai il nome dello zio Stephan sul braccio?"
"Perché gli voglio moltissimo bene...e quindi per farglielo capire ho fatto questo disegno"
"Sei mia zia adesso?" tutti ci fissano ed io sorrido "Se vuoi si...sarò tua zia.." lui mi da un bacio sulla guancia prima di scendere dalle mie gambe e di correre fuori "È così eccitato per questa cosa..lo abbiamo saputo solo pochissimi giorni fa ma non saremmo potuti mancare per nulla al mondo...ci vediamo in chiesa Alessia" Giulia esce dopo aver preso in braccio Alice che ora ha due fiorellini e tre fili dorati intrecciati ai capelli. Poco dopo saluto anche Jessica e Matteo, altri due nomi da aggiungere alla lunghissima lista di nomi e volti da imparare "Non ho mai avuto così tanta gente attorno che si presentava..." non finisco di parlare che anche un altro amico di Stephan, Pierpaolo, mi viene a salutare "Ad Ibiza non avevi molti nomi da imparare?" Lucia entra in salotto reggendo un porta abiti bianco "No...diciamo che i nomi erano superflui..per il 'Destino' passavano così tante persone che sarebbe stato impossibile sapere tutti i loro nomi..ora ho un sacco di nomi da ricordare"
"Stephan ha invitato solo gli amici più stretti...vedrai a Roma poi...alla fine andate a vedere quella casa che ha selezionato Manuel?" annuisco...abbiamo appuntamento fra due giorni, e già ho ansia...quella sarà la mia prima casa da sposata e sinceramente non vedo l'ora di vedere se la realtà sarà all'altezza delle bellissime foto che abbiamo visto "Ragazzi potete lasciarci da soli un attimo?" tutti annuiscono ed escono mentre io fisso Lucia che mi si siede davanti "Ho una cosa da dirti" merda...e adesso che cosa mi dovrà dire "Stamattina ho telefonato ad una persona....in realtà sono in piedi dalle sei e quindi ho forse esagerato chiamando questa persona all'alba tipo...Stephan non ne sa nulla quindi non dare la colpa a lui...ho fatto tutto io, ho cercato il numero su internet...sono risalita al nome di tua madre guardando gli articoli che parlavano della morte di tuo fratello..."
"Mia madre...." sapevo che saremmo arrivati a quel punto...lo sapevo da quando lei ha detto che aveva chiamato una persona "Si..le ho pagato un biglietto ferroviario per venire qui"
"Con quale diritto?" mi alzo e vorrei tipo urlare...come cazzo ha potuto pensare che voglia attorno mia madre in un giorno del genere? Gliel'ho anche detto la notte precedente..non voglio e non posso avere un membro della mia famiglia in chiesa quel giorno "Perché sono madre anche io e so che nonostante tutto vorrei essere presente al matrimonio di mia figlia"
"È qui?" vedo che annuisce e mi lascio scappare una risata amara "C'è solo lei o anche mio padre?" spero che almeno lui non ci sia perché non ce lo voglio attorno a me in una giornata che voglio sia pressoché perfetta "Solo lei..." non la vedo da aprile, da quando per l'ennesima volta sono andata a casa dei miei e ho visto mia madre in lacrime...mio padre le aveva promesso un fine settimana fuori, per poi dirle che era saltato tutto..ovviamente il fine settimana fuori lo avrebbe passato con l'ennesima amante. Ne aveva avute tantissime, molte appena maggiorenni "Non sapevo che tuo padre fosse un funzionario dell'ambasciata svizzera in Italia..." alzo le spalle "Si..fa la spola fra Milano, Verona e la Svizzera ...non lo sa neppure Stephan che mio padre è un personaggio famoso per così dire...non lo dico mai a nessuno perché a me non è mai importato chi fosse mio padre..come non mi importa chi sia Stephan...come avrà potuto notare alla fine non punto ai soldi perché anche se non ho il conto in banca di suo figlio non ho mai fatto la fame diciamo" ovviamente non le dico del conto cointestato "Mi dispiace Alessia..." ammiro la sua capacità di chiedere scusa...un tratto che io devo imparare a tirare fuori "Io e mia madre siamo sempre state su due lunghezze d'onda diverse...lei mi ha scritto quando Manuel ha fatto quel video a me e Stephan ma non sa che ci siamo già sposati...ma dato che è qui sarei proprio una figlia stronza a non parlarci" Lucia mi fissa e poi si alza posandomi le mani sulle spalle "Non volevo rovinarti questa giornata Alessia ma anche se ha sbagliato o se non siete andate mia molto d'accordo merita di esserci al tuo matrimonio..non credi?" alzo le spalle "Prima posso chiamare Stephan per favore?" lei annuisce e poi mi lascia sola chiudendo la porta del salotto. Prendo il telefono e chiamo Ste che mi risponde con voce preoccupata "Amore mio...non ce la fai più a sopportare mia madre? O le mille persone che ti girano attorno? So che sono passati anche Daniel e Alice"
"Tua madre ha fatto venire qui mia madre..." sento solo silenzio all'altro capo del telefono "Che cazzo ha fatto?"
"Non preoccuparti...volevo solo dirtelo perché magari il mio umore sarà leggermente diverso quando arriverò in chiesa perché vedere mia madre non sarà per nulla facile..."
"Se aspetti dieci minuti arrivo e sto con te...lo so che mia madre storcerà il naso ma non me ne frega nulla...andiamo in chiesa assieme poi..tanto io sono pronto, sono venuto alla villa a vedere se fosse tutto a posto per la festa dopo...va bene se facciamo così?" annuisco ma ovviamente lui non può vedermi "Si...mi dispiace Stephan"
"Tranquilla piccola...ci sono io...dieci minuti...sto per salire in macchina...intanto chiamo gli altri per avvertirli..ti amo"
"Anche io" nel tutto non ho ancora guardato il vestito che dovrò indossare, ancora chiuso nel porta abiti. Lo guarderò con Stephan, così sarà lui ad aiutarmi ad indossarlo. Apro la porta del salotto e vedo almeno una ventina di persone che mi guardano fra cui per fortuna non c'è mia madre "So che avreste voluto un matrimonio convenzionale ma purtroppo non sono proprio la sposa convenzionale...Stephan sta venendo qui perché lo voglio accanto a me quando vedrò mia madre...mi aiuterà con l'abito e anche se so che la tradizione dice che la sposa e lo sposo debbano arrivare in due momenti diversi in chiesa noi arriveremo assieme...ci potrete aspettare là..." vedo che Lucia apre la bocca poi la richiude vedendo la mia espressione che in quel momento probabilmente e a metà fra il panico e la furia pura. Capisco la sua decisione di chiamare mia madre, capisco il suo ragionamento ma purtroppo non tutte le madri sono come lei. Alcune sono semplicemente incapaci di capire i propri figli perché ovviamente ammetto di essere complicata ma anche colei che mi ha messa al mondo non ha mai fatto molto per venirmi incontro. Vorrei essere una madre a metà fra Lucia e la mia..avere la capacità di comprendere ma anche di stare al proprio posto...insomma vorrei essere tipo perfetta almeno in una cosa, ma credo che non ci riuscirò mai "Credo che comunque abbiate già rotto qualsiasi tradizione quindi una in più o in meno non cambierà molto..." Giulia mi abbraccia e poi sorride "Io vado alla chiesetta a vedere se va tutto bene...ci vediamo lì" a turno tutti mi salutano. Jonathan mi fa sorridere quando mi sussurra che non devo assolutamente rovinare l'acconciatura ma che se voglio posso fare anche una sveltina con Stephan tanto il trucco è minimo. Quando è il turno di Lucia lei mi abbraccia brevemente "Rimango fino a quando non arriva tua madre poi vi lascio soli...quando tu e Stephan andate via ci sarà la signora che si occupa della casa che rimarrà a mettere a posto...per il resto spero che tu abbia capito perché l'ho fatto...e poi volevo dirti che sei una ragazza...unica diciamo...e credo che Stephan abbia fatto proprio la scelta giusta a sposarti..." mi abbraccia e stavolta io riesco a ricambiare in qualche modo. Io e Lucia sentiamo la macchina di Stephan, quella gli ha prestato Aurel, parcheggiare di striscio davanti casa e ci sorridiamo. Lui arriva di corsa e si tranquillizza solo quando io gli sorrido e gli dico che va tutto bene "Mamma...potevi..."
"Ne abbiamo già parlato...va bene così...ora mi abbracci per favore?" Lucia si defila per un attimo e Stephan mi abbraccia facendomi staccare i piedi da terra "Sei favolosa...ma non è il vestito del matrimonio, quello che avevo scelto.." rido perché dubito che mi farebbe sposare con una sottoveste bianca "Lo so scemo...è di là e non l'ho ancora visto sinceramente. Lo vedremo dopo assieme..e andiamo anche in chiesa insieme...tua madre ha storto il naso ma ha accettato di buon grado..pensi che storcerebbe il naso anche se tu adesso tipo mi baciassi?"
"Si..ma questo non mi impedirà di farlo...se potessi farei molto altro e non è detto che non lo faccia prima di uscire" rido e poi allungo il viso per farmi baciare...un semplice bacio a stampo che poi diventa vietato ai minori quando gli apro a ventaglio le mani sulla schiena e gli sussurro che è bellissimo con la camicia bianca ed il pantaloni eleganti neri "Mia madre ci sta sempre guardando vero?" annuisco e mi aspetto che lui mi lasci andare...invece mi fa l'occhiolino e mi prende il viso fra le mani nascondendo le nostre bocche che si cercano di nuovo e si trovano ovviamente, come accade sempre. Lascio che la sua lingua scivoli sulla mia "Fermami Alessia altrimenti ti scopo qua"
"Sai che per me non ci sarebbe alcun problema" lui ride e mi allontana per poi riavvicinarmi e abbracciarmi "Ti amo"
"Anche io" continuo a stringerlo fino a quando sentiamo un taxi che si ferma fuori dalla villetta. Mia madre è quanto di più lontano da me ci potrebbe essere. Non ancora cinquantenne, mancano due mesi circa, con un fisico che potrebbe far invidia a molte ventenni, dimostra il doppio dei suoi anni se non il triplo. Indossa un vestito grigio che forse potrebbe andare bene a dicembre ma non certo a fine giugno a Savona. I capelli in parte grigi sono acconciati in una treccia. Solo un dettaglio fa intuire che sia sua figlia...gli occhi...per il resto potremmo essere due perfette estranee. L'aspetto che ho sempre odiato di mia madre è il suo carattere remissivo, qualcosa che io non ho ereditato per fortuna aggiungerei "Alessia..." ecco, un'altra cosa che ho sempre odiato di lei è la sua propensione a piangere a dirotto. Io ultimamente lo faccio lo ammetto ma credo che sia tutta una reazione alla vicinanza del ragazzo che ora mi sta stringendo la mano "Mamma..." la madre di Stephan si presenta poi loro parlano brevemente mentre io e lui ci fissiamo. Quando Lucia esce mia madre si gira verso di noi "Ti sposi..sei favolosa tesoro mio...sei sempre stata bellissima ma oggi sei qualcosa di unico" sorrido e alzo la mano indicando la prima fede che porto già al dito "Rinnoveremo le promesse mamma...ci siamo già sposati in realtà" lei si porta una mano davanti alla bocca e inizia a piangere "Dai non piangere...lui è Stephan comunque...tuo genero no?"
"Ma perché non la stai aspettando in chiesa?" alzo gli occhi al cielo mentre lui ride "Perché siamo una coppia leggermente strana...ci sediamo?" dirotto Stephan verso la cucina perché in salotto c'è il mio abito e non voglio che lei mi chieda di vederlo "Perché non me lo hai detto Alessia? Magari non a tuo padre ma almeno a me..."
"Perché non voglio nessuno della famiglia al matrimonio...ci sarà solo Marco..." a sentir pronunciare il nome di mio fratello lei piange ancora più forte "Perché Alessia? Non ti ho fatto nulla" so che lei fondamentalmente non ha colpe ma non si è mai resa conto che ha contribuito in maniera determinante a plasmare l'Alessia che sono, o forse quella che ero "Sai quando è stata la prima volta in cui ho visto papà che stava con un'altra donna?" lei scuote la testa "Alessia...per favore" sento la mano di Stephan che stringe la mia e l'altra che si posa sul mio ginocchio accarezzandomi la pelle "No mamma ascolta...avevo 6 anni..aspettavo papà fuori dal suo ufficio...non te l'ho mai detto Stephan ma lui è un funzionario dell'ambasciata svizzera in Italia. Ero a Milano, nel suo ufficio e aspettavo che lui uscisse...solo che mi annoiavo e quindi ho iniziato a gironzolare nei corridoi...ad un certo punto ho visto mio padre che baciava una ragazza...lei avrà avuto forse 19/20 anni...da quel momento l'ho beccato altre mille volte...una volta stava facendo sesso con una ragazza sulla sua scrivania e..."
"Basta Alessia...basta" mia madre mi guarda ed io mi lascio scappare un sospiro "Mi sono sempre ripromessa che mai e poi mai mi sarei innamorata, perché l'amore porta alla debolezza e al fatto di sottomettersi totalmente ad un'altra persona. Perché diciamolo mamma tu ti sei annullata per papà e questo io non l'avrei mai fatto, per nessuno..ho creduto per 28 anni che l'amore fosse esattamente questo, annullare la propria personalità per sottostare al proprio marito, a prescindere dalle umiliazioni, dalle corna, da tutto quanto.."
"Amo tuo padre" scuoto la testa e mi alzo "No mamma..come papà non ama te...perché in due settimane ho imparato che l'amore è qualcosa di molto ma molto diverso...ed è esattamente per questo che purtroppo non ti voglio al mio di matrimonio..perché non hai mai creduto al tuo di matrimonio mamma..perché non arrivo a questionare il perché ed il percome tu e papà vi siate sposati..non so e non mi interessa se c'era amore, se non c'era, se è evaporato, se non c'è mai stato...il fatto è che tu poi non hai mai lottato...capivo io da piccola che lui ti prendeva in giro..capivo io che il lavoro, che i viaggi spesso e volentieri erano solo un pretesto...capivo io che tu eri solo una copertura...e tu mamma? Hai sempre preferito abbassare la testa e chiudere gli occhi...dire sempre 'si' e raccontare a me e a Marco che secondo te andava tutto a meraviglia..quando faceva tutto schifo mamma...non hai mai guardato in faccia la realtà...e non venirmi a dire che ami così tanto papà da passare sopra alle sue scappatelle...la verità è che hai paura di stare sola e quindi preferisci chiuderti in un matrimonio fasullo...beh mi spiace ma al mio di matrimonio, anzi al nostro scusa, non c'è posto per te mamma...perché io ho imparato a lottare per il mio amore...e non me lo hai insegnato tu ma me lo ha insegnato lui...quindi...scusa ma quella è la porta...io devo andare a prepararmi" mi volto e cammino verso il salotto "Alessia.." la sua voce impastata di lacrime mi segue "Dimmi" mi volto e la guardo seduta a quel tavolo dove qualche ora prima Stephan mi ha preparato latte e biscotti e poi mi ha toccata "Non ho mai voluto che tu ti accontentassi di un amore come il mio...quello quello ti dicevo...di sposarti e mettere su famiglia...è sempre stato perché volevo solo il meglio per te.." la sua voce lamentosa è la stessa di sempre e mi ricorda soltanto di quanto la odiavo da piccolina "Mamma...il problema è non mi hai mai capita, ma non ci hai mai nemmeno provato...e lo stesso con Marco...sai chi mi ha comprato il pianoforte? Quello in sostituzione di quello che ho rotto a 10 anni?"
"Tuo padre..." scuoto la testa "No..a papà non è mai importato un cazzo che suonassi e stai pur sicura che non avrebbe speso nulla per il mio secondo piano, soprattutto dato che avevo scassato io stessa il primo..no, è stato Marco con un lavoretto estivo e con i risparmi che metteva via aiutando i suoi compagni delle medie a fare i compiti...aveva 12 anni mamma ma capiva molto più di te e papà messi assieme...quindi adesso puoi andare? Per favore..Stephan, ti aspetto di là"
"Aspetta Alessia...volevo solo dirti che ti ho sempre voluto bene anche se magari non te l'ho mai dimostrato...forse non ho mai capito nulla né di te né di Marco ma...vi ho sempre amati immensamente" annuisco e mi rifugio in salotto appoggiandomi alla porta...sento le loro voci ma non voglio ascoltare...al momento voglio solo abbracciare e baciare Stephan, poi mettermi quel vestito e alla fine andare a sposarlo...perché ora so di avere esattamente tutto quello che mi serve, che poi non è altri che il ragazzo a cui giurerò amore eterno..del resto proprio non me ne importa nulla, soprattutto di una donna che non ho mai considerato mia madre..quel giorno, in quella chiesetta non ce la voglio..voglio solo Marco e lui so di averlo sempre avuto nel cuore...

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