68. SEI NELL'ANIMA

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"Aurora" mi volto e sorrido brevemente al ragazzo che mi si è avvicinato fuori dal liceo. Stranamente da qualche settimana sembro diventata una delle star della scuola, anche se non ho fatto nulla di particolare, anzi...da quando siamo tornati dalle vacanze natalizie che hanno portato tutti gli studenti diritti nel 2019 mi sono isolata ancora di più..i primi giorni tutti parlottavano dietro le mie spalle quando passavo nei corridoi. Le voci di una mia molto breve frequentazione con Stephan El Shaarawy, il vip più famoso di Savona, aveva scatenato illazioni e malelingue...ovviamente tutto era partito dalle due ragazze che ci avevano visti assieme al supermercato. Le foto che qualcuno ci aveva scattato in montagna parevano aver confermato che fra me e lui c'era stato qualcosa, qualcosa che però era già finito...avevo passato un mese e mezzo a dire che non stavo assieme a lui, che ci eravamo conosciuti ma che poi tutto era finito fin troppo brevemente...da allora altre notizie avevano sostituito quella della nostra love story, ma quella era rimasta sempre una delle notizie che destavano più scalpore, anche perché qualcuno aveva notato un'Audi nera lucida e fiammante che sostava fuori dalla mia scuola e che spesso stava anche poco lontano da casa mia. Seppur Savona non fosse grandissima come città io e Stephan non ci eravamo più visti anche perché io andavo solo a scuola e poi tornavo a casa, scortata spesso da mio padre. Solo ultimamente i miei genitori avevano allentato leggermente la presa...nello stesso periodo sembrava successo qualcosa di cui io però rimanevo totalmente all'oscuro che mi aveva fatta diventare una specie di celebrità nel mio liceo. Tutti mi salutavano e mi trattavano in un modo totalmente nuovo rispetto a prima...mancava poco che mi stendessero un tappeto rosso davanti al mio passaggio. Le prime sostenitrici del mio nuovo ruolo di vip erano state proprio le due ragazze che prima mi prendevano in giro e che ridacchiavano quando incrociavano la mia strada...ora mi salutavano ed una delle due mi aveva anche invitata a casa sua per quel sabato pomeriggio...mia madre aveva acconsentito dopo aver parlato con sua madre e aver scoperto che lei sarebbe stata presente per tutta la durata del nostro pomeriggio fra amiche "Scansati sfigato...devo parlare con la mia amica" Giulia fa un cenno un povero ragazzo che probabilmente voler attaccare bottone con me e mi prende a braccetto "Pronta?"
"Si...tanto studieremo no?" lei ridacchia "No...e tu non verrai a casa mia oggi pomeriggio...come non tornerai a casa tua questa sera...non ho mai passato un pomeriggio del sabato a studiare a casa e non inizierò certo adesso...devo solo un favore, anzi più di uno ad una persona" la guardo senza capire che cazzo stia dicendo. Siamo ferme sui gradini che portano al liceo e mancano esattamente venti minuti al suono della campanella...il nostro liceo privato ed esclusivo è uno dei pochi aperti anche al sabato ma a me poco importa...sabato o giorno feriale per me ormai non c'è differenza...passo ogni attimo libero a studiare..mancano tre mesi alla maturità e sto collezionando 9 su 9 in ogni materia possibile ed immaginabile..mentre i miei compagni stanno ancora pensando all'argomento della tesina io ho già deciso fa tempo e ho già iniziato a collezionare pagine e pagine piene di appunti. L'unica cosa leggermente negativa, anzi una delle due, è che la facoltà di astronomia a Genova non mi è piaciuta quanto pensassi o quanto sperassi anche..mia madre non ha dato peso al mio giudizio negativo mentre io da quel momento non perdo occasione per pensare alla facoltà di Milano...e quello mi porta inevitabilmente a pensare a Stephan. Non che serva poi quello a farmi pensare a lui ovviamente..ci penso lo stesso...e anche se sono passati tre mesi dal nostro ultimo incontro a casa sua, il fatto di non vederlo non ha cambiato nulla, anzi...la lontananza ed il fatto di non incontrarlo più non ha affatto diminuito il mio amore per lui..se possibile lo amo ancora di più, anche se ai miei genitori dico che hanno avuto ragione loro e che quella nostra brevissima parentesi assieme è stata un grande sbaglio "Non ti seguo Giulia..." lei fa un cenno con il mento verso destra ed io seguo il suo movimento. L'Audi di Stephan, perché la riconoscerei fra mille è ferma accanto al marciapiede e lui è poggiato alla carrozzeria con le mani in tasca e gli occhiali da sole. Le altre volte in cui l'ho visto era sempre seduto in auto e non mi aveva fatto nessun cenno. Quel sabato mattina di fine marzo invece mi fa un cenno con la mano e mi sorride "Oggi c'è l'open day della facoltà di astronomia a Milano, allo IULM...inizia alle 11.30 e quindi se lui tira abbastanza in autostrada dovreste agevolmente farcela...qui ci sono delle cose che ti potrebbero servire" mi allunga un borsone "...ti copro con tua madre...anzi lei dovrebbe chiamarti proprio in questo momento" come se lei fosse preveggente il mio cellulare squilla in quel preciso istante "Mamma..."
"Non sei ancora in classe vero?"
"No, sono con Giulia in corridoio" la ragazza davanti a me sorride e mi fa il cenno del pollice alzato "Mi ha appena chiamato sua madre e ci ha detto che Giulia ti ha invitata a casa sua per il fine settimana...dato che so che hai già fatto tutti i compiti per lunedì e dato che la madre di Giulia mi ha detto che sua figlia è molto giù in questo periodo e tu sei l'unica che pare riesca a tirarla su di morale io e tuo padre abbiamo acconsentito...sto preparando delle cose che poi passerò a portare a casa della tua amica fra poco..."
"Quindi posso rimanere da lei tutto il fine settimana?"
"Si...e ho anche acconsentito alla sua richiesta e cercherò di disturbarvi il meno possibile...mandami tu dei messaggi per farmi sapere che stai bene ok? Poi ci vediamo lunedì quando torni da scuola" riesco solo ad annuire "Grazie mamma"
"Di niente bimba...negli ultimi tre mesi sei stata molto giudiziosa soprattutto per quanto riguarda la storia di Stephan. Ti sei ripresa alla grande e meriti un fine settimana con la tua amica...ti serve qualcosa per la scuola così lo porto a casa di Giulia insieme ai vestiti?"
"No, ho tutto sul computer mamma..."
"Allora ci vediamo lunedì...ti voglio bene tesoro" io riesco solo a dirle che le voglio bene anche io prima che lei riagganci ed io faccia lo stesso "Che cazzo avete combinato voi tre? Tu lui e tua madre?" so che sua madre è completamente l'opposto della mia...non c'è quasi mai e Giulia può fare letteralmente quello che vuole di giorno ma anche di notte se è per questo. La cosa che mi ha letteralmente lasciato senza parole è però il fatto che lei la copra sempre e ne ho avuto la conferma anche poco prima "Te lo spiegherà lui...ora sbrigati che altrimenti fate tardi" mi spinge verso la macchina mentre io sono completamente inebetita "Ma se mia madre controlla il registro elettronico e vede che oggi non sono a scuola?"
"Ci penso io...ho le mie piccole talpe che metteranno tutto a posto..ora fila" saluta Stephan e poi me prima di salire le scale e di essere inghiottita dal liceo...i ragazzi e le ragazze mi sfilano attorno...molte mi guardano sospirando perché hanno già capito che quel giorno non entrerò in aula ma presto salirò su un auto fiammante che mi porterà lontano da lì "Se non ci mettiamo in marcia facciamo tardi" lascio che la sua mano prenda la mia e che mi trascini verso la sua macchina "Adesso mi spieghi" averlo di nuovo vicino e sentire le sue dita di nuovo intrecciate alle mie fa un effetto stranissimo...mi è mancato un sacco ma pensavo che la sua continua presenza fuori da casa mia e dal mio liceo fosse più una sorta di voglia di proteggermi piuttosto che la voglia di scardinare le mie difese. Solo in quel momento mi accorgo che lui non si è mai arreso con me, anzi...mi ha lasciato pensare di essere andato oltre in un certo qual modo invece ha sempre programmato l'esatto momento in cui mi avrebbe fatta cadere ancora nella sua rete...si è anche fatto due alleate come Giulia e sua madre e penso che l'idea di portarmi a Milano all'Open Day sia una cosa che lui programma da tempo "Sali prima che ci veda qualcuno" anche se sono ancora piena di dubbi lascio che lui mi apra la portiera e che metta il borsone che mi ha dato la mia compagna sul sedile posteriore. Quando entro mi allaccio la cintura e aspetto che lui faccia lo stesso. Attendo giusto che lui metta in moto e che si allontani un pochino prima di iniziare il mio interrogatorio "Allora?"
"Prima di tutto ciao ragazzina...come stai?" alzo le spalle "Abbastanza bene..." non è la completa verità perché non sto benissimo alla fine e lui può anche facilmente intuire perché ma sto cercando di andare avanti e questo basta al momento. A volte mi accorgo di andare avanti per inerzia praticamente...vado avanti solo perché le gambe mi sostengono ancora e perché mando giù qualche cosa soprattutto a cena quando mia madre mi controlla. Spesso il pranzo invece lo salto troppo presa dallo studio e in particolar modo dalla volontà ferrea di andare sempre avanti, puntando solamente al mio obiettivo di raggiungere almeno il 95 alla maturità "Com'era la facoltà di Genova?"
"Bella..." in verità non mi è piaciuta per niente. Fin da quando ho capito di voler fare l'astronoma da grande ho sempre immaginato un'università con aula spaziose e con una grande aula a cielo aperto piena di telescopi puntati al cielo. L'Università di Genova invece ha aula anguste e buie, e non ci sono neppure telescopi per tutti gli iscritti...spesso dovrò dividere il telescopio con un altro ragazzo o ragazza "Non ti è piaciuta vero?" scuoto la testa "No, sono rimasta molto delusa in effetti...non mi ha fatto per niente una buona impressione..ma Milano è da escludere...penso che dovrò iniziare a valutare altre opzioni...potrei fare un corso annuale.." in realtà mia madre mi ha detto che a lei la facoltà è piaciuta e mi ha anche promesso che se prenderò almeno quel benedetto 95 alla maturità mi comprerà finalmente un telescopio come si deve anche se lei ha detto che quello che piace a me non potrò mai averlo perché costa troppo. I miei genitori non hanno mai capito fino in fondo la mia fissazione per le stelle ed i pianeti e non mi hanno mai voluto assecondare nel mio desiderio di avere un telescopio..al massimo mi hanno preso uno di quei binocoli che non servono a nulla in realtà "Credo che tu possa valutare l'opzione di venire a Milano con me"
"E cosa faresti a Milano tu?" tento di tirarmi giù l'orlo della gonna a pieghe della divisa scolastica che peraltro odio "Ho parlato con il Milan...sono disposti a riprendermi in organico da giugno ma devo continuare ad allenarmi....ho risposto loro che vorrei avere libero almeno tutto luglio e la società mi ha accontentato...nel frattempo quando voglio posso usare  le strutture di Milanello per fare qualche allenamento ma la notizia non verrà divulgata fino all'ultimo...intanto ho rescisso il contratto con la Roma ma l'annuncio verrà dato a fine campionato..e la casa di Casal Palocco è stata ufficialmente venduta due settimane fa..quindi se la facoltà ti dovesse piacere potremmo pensare di andare ad abitare assieme a Milano"
"È pura follia...i miei genitori dove li metti?"
"Hai 18 anni e se tu andassi via di casa nessuno potrebbe dirti nulla Aurora" il suo ragionamento non fa una piega se non fosse che non posso prendere di punto in bianco ed andarnene da casa dicendo ai miei che vado a Milano ad abitare con Stephan "La fai facile tu"
"Pensi che questi tre mesi siano stati semplici Aurora? Ho completamente ribaltato la mia vita, di nuovo aggiungerei...non c'è stato proprio nulla di facile te l'assicuro, perché sono stato alla villetta da solo per qualche ora e avrei avuto voglia di spaccare tutto..quindi no, non è stato per nulla facile ragazzina..." annuisco e sposto lo sguardo. Gli avevo detto che sarei andata io con lui a Roma per aiutarlo ed invece lui ha dovuto affrontare tutto da solo "Scusa...solo che non posso venire a Milano con te...e tanto vale che io non vada neppure a vedere la facoltà...è stato un pensiero molto carino da parte tua pensarci ma non posso veramente accettare.."
"Ho anche prenotato un albergo per noi due per stanotte...ha la vista direttamente su Piazza del Duomo..mi è costato una piccola fortuna ragazzina quindi non puoi proprio dirmi di tornare indietro...e poi ti stanno aspettando alla facoltà..ho dato il tuo nome quindi non puoi non presentarti..e per domani ho pensato che potremmo fare un giro a Milano e poi tornare pian piano qui a Savona...purtroppo per te domani sera dovrai dormire da me...poi ti porterò io al liceo lunedì mattina"
"E quante stanze hai prenotato per stanotte?"
"Una...ma oltre al letto matrimoniale c'è anche il divano e se vuoi io posso dormire lì...decidi tu.." annuisco guardando fuori dal finestrino "Hai pensato a tutto..."
"No...cioè ho pensato a tutte le cose materiali e che ho potuto in un certo qual modo controllare ma non ho assolutamente potuto pensare a quello che mi avrebbe scatenato dentro averti di nuovo vicina ragazzina"
"E cosa ti ho scatenato dentro?"
"Un sacco di cose, fra cui alcune che non posso proprio dirti perché risulterei molto ma molto volgare fidati...ti basti sapere che non sto con una ragazza da tre mesi, l'ultima sei stata te la mattina in cui siamo partiti dalla montagna, era il 27 dicembre..ora è il 23 marzo quindi fai un breve calcolo visto che in matematica avrai 10 come in tutte le altre materie...ora rispondi solo ad una semplicissima domanda..."
"Dimmi" mi volto ancora scossa da quello che lui mi ha detto...ovviamente anche io non sono stata con nessuno in quei quasi tre mesi..a volte le giornate sono volate via, soprattutto quelle dove ho fatto compiti su compiti, a volte anche cose che mi sono inventata io di sana pianta giusto per avere qualcosa da fare...altre giornate, nonostante tutti i miei sforzi sono faticosamente andate avanti lentamente, che più lente non si può...ho sentito quotidianamente la sua mancanza, e anche dal lato fisico non è affatto stato facile superare determinati momenti..dopo aver passato 6 giorni a stretto contatto con lui, sempre appiccicata a lui, con i suoi occhi costantemente addosso e le sue mani su di me, a fare l'amore con lui almeno 3 volte al giorno, staccarmi così bruscamente da Stephan aveva creato una voragine dentro di me. Credevo che con il tempo quel senso di mancanza perenne sarebbe diminuito invece era aumentato se possibile...sapere che anche lui aveva provato lo stesso e soprattutto non aveva cercato sollievo momentaneo in un'altra ragazza mi riempiva di qualcosa che non sapevo neppure cosa fosse...era un sentimento strano, a cui non sapevo neppure dare un nome ma a prescindere da tutto mi faceva sorridere e mi rendeva felice...merda, ero ancora irrimediabilmente innamorata di lui "Sei stata con quel ragazzo che ti ha salutata prima?" scuoto energicamente la testa "Assolutamente no...nelle ultime settimane diciamo che l'atteggiamento generale nei miei confronti è completamente mutato e molti ragazzi mi hanno chiesto se potevano offrirmi qualcosa all'intervallo e roba simile ma no...non sono stata con nessuno..." dopo essere stata con lui, dopo aver sperimentato quanto possa essere appagante stare con un ragazzo che ti piace veramente e a cui piaci veramente, dopo aver sentito sulla mia pelle i famosi brividi e anche in quantità sufficiente per sognarmeli di notte in modo molto dettagliato ho pensato che sarebbe stato molto più facile lasciarmi andare con un altro ragazzo, invece era risultato ancora più difficile...il paragone con Stephan era impietoso per tutti gli altri ragazzi "Quindi sono state gentili?"
"Chi?" ...e solo in quel momento realizzo "Hai parlato tu con Giulia e le altre ragazze...che cazzo gli hai detto?" lui alza le spalle mentre mi passa gli occhiali da sole dato che continuo a schermarmi gli occhi con la mano visto che il sole mi da fastidio "Ho fatto fare delle piccole ricerche sul gruppetto capitanato da Giulia...diciamo che mi devono molti favori...il primo che ho preteso da lei e dalle sue amichette e amichetti è stato di comportarsi bene con te...convinta una sapevo che tutta la scuola avrebbe cambiato atteggiamento...per la piccola bugia riguardo ad oggi e domani Giulia ha dovuto per forza assecondarmi...a sua madre non farebbe piacere sapere determinate cose su sua figlia..."
"L'hai ricattata" nonostante non sia affatto bello mi viene da ridere "Le ho esposto due opzioni...lei doveva scegliere semplicemente quella che preferiva...ha convinto lei sua madre a reggerti il gioco, dicendole che dovevi incontrarti con il tuo ragazzo...pare che lei sia un'eterna romantica e quindi ha accettato subito"
"Da quanto pianifichi sta cosa?"
"Credo dal giorno dopo un cui tu mi hai lasciato" indosso i suoi occhiali da sole e poi butto la giacca della divisa scolastica sul sedile dietro "Non ti ho lasciato Stephan..semplicemente ti ho detto che saresti stato meglio con un'altra ragazza...non ti ho affatto lasciato. La nostra storia è durata 6 giorni Stephan...non puoi neppure dire che ti ho mollato..."
"Stavamo assieme Aurora...te lo avevo esplicitamente chiesto...sono tre mesi che non ti vedo...che non vedo l'unica ragazza che vorrei accanto ogni cazzo di giorno...per vederti sono dovuto venire o sotto casa tua o alla tua dannata scuola....ho dovuto scendere a patti con una ragazzina di 18 anni che è falsa come poche per poter stare con te, con la ragazza di cui sono innamorato per due giorni nemmeno...mi hai mollato Aurora e con una spiegazione di merda...e abbottonati sta camicetta che altrimenti fermo la macchina e ti scopo a bordo strada..." avvampo alle sue parole e chiudo i due bottoni della camicia bianca che inavvertitamente mi si sono slacciati "Mi dispiace"
"Cambiati...Giulia ha messo delle cose nel borsone..."
"Dove mi dovrei cambiare?"
"Scavalca e vai dietro..." scuoto la testa ma lui non sente ragioni "Aurora...muoviti...altrimenti ci vengo con te sui sedili posteriori e ti assicuro che sarebbe molto peggio...o meglio..dipende dai punti di vista" sbuffando e cercando di tirare giù la gonna il più possibile scavalco il sedile ed il cambio e vado dietro "Non guardare..."
"Tutta roba che ho già ampiamente visto...ed è ancora roba mia...e stai certa che farò ogni cosa in mio potere perché tu sia di nuovo totalmente mia il prima possibile, magari già  stasera..." mi sfiora la gamba ed io rischio già di venire...sono roba sua...merda, questo viaggio potrebbe essere molto più difficile del previsto...

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