"Amore mio..." Stephan apre pian piano gli occhi e fa una faccia da cucciolo assurdamente tenera quando mi abbasso per lasciargli un bacio sulla guancia "Anche se sono le due di pomeriggio, perché stavolta il dormiglione sei tu, ho tipo una colazione pronta..sono andata al bar a prendere l'ultima brioches rimasta oltre a prepararti tutto il resto"
"Sei uscita da sola?" annuisco come se mi avesse chiesto se riesco a respirare da sola o mi serve il suo aiuto "Ovvio che sono uscita da sola...ho anche incontrato il Signor Claudio che mi ha chiesto se sei il mio fidanzato...io gli ho detto che siamo sposati e che ce ne andremo domattina per Roma...quando ha sentito questa notizia oltre al fatto che poi sparirà anche il pianoforte è stato molto contento"
"Immagino...almeno non si imbatterà più in noi due che ci baciamo e quasi scopiamo in ascensore....credo che avrà gli incubi a vita...peraltro, perché sei vestita?"
"Perché sono uscita e mica potevo farlo senza nulla addosso...ma ora se vuoi posso anche spogliarmi di nuovo..." mi tolgo i vestiti velocemente, tranne per le mutandine ma lui me le indica ed io faccio cadere oltre il bordo del letto anche quelle "Contento?"
"Molto...ora un bacio e poi possiamo mangiare...sei andata dal ragazzo del bar che ti fa il filo per caso? Massimo no?" annuisco e lui fa una faccia scocciata "Non mi fa il filo...e poi può farmelo quanto vuole che tanto io vedo solo te..." mi abbasso per baciarlo poi gli faccio cenno di mettersi seduto prima di affrontare un argomento che ho voglia di affrontare con lui fa quando ho visto un giornale sportivo al bar. Non ci avevo mai pensato prima ma la finestra del calciomercato estivo è aperta "Senti ma..posso farti una domanda Stephan?" lui annuisce mentre si sporca il labbro con la schiuma del cappuccino "Dio ma hai 25 anni o 5? Sei un bambino a volte"
"Un bambino....la pensavi così anche stanotte? No perché mi sembrava di capire che non ne avessi mai abbastanza" diciamo che è stata una di quelle notti dove se avessi avuto a disposizione il triplo delle ore sarebbe stato molto meglio "Scemo...facciamo i seri" gli tolgo la schiuma con il pollice e me lo porto alle labbra "Dimmi...è successo qualcosa?"
"C'è la possibilità che tu te ne vada da Roma?"
"C'è sempre questa possibilità...perché me lo chiedi?" alzo le spalle "Ho visto un quotidiano sportivo e parlavano di calciomercato...quindi mi è venuto spontaneo chiedermi se c'è la possibilità che tu te ne vada da Roma"
"Ne leggerai e ne sentirai di ogni sia in estate che a gennaio, ogni anno...e dato che conto di passare con te tutti gli anni che mi mancano fino a quando non smetterò di giocare ci saranno almeno 1000 occasioni in cui mi daranno già per venduto, anche in Cina...fa parte del gioco"
"E se una volta di queste fosse vero?" lui mi guarda masticando la brioches poi mi lascia l'ultimo pezzetto perchè sa che è quello che mi piace di più "Quando sono andato via da Milano l'ho saputo tipo il giorno prima Alessia e ti assicuro che non è stato bello, per niente...e uno dei motivi per il quale ho sempre cercato di non farmi coinvolgere da nessuna ragazza prima di te è che so che affrontare un trasferimento per una ragazza, per una compagna di un calciatore non è facile..ognuno ha la sua vita e trasferirsi vuol dire ripartire da capo o comunque rimettersi totalmente in gioco di nuovo. Nuova città, nuove persone, nuovi ritmi..magari vai in una città più piccola o al contrario più grande, magari vai anche all'estero e non sai una parola nella lingua di quel paese...magari semplicemente lasci la tua vecchia vita e ne devi creare una tutta nuova...però poi mi sono accorto che non potevo basare la mia vita sulla possibilità che fra un anno o due o cinque io debba cambiare città...ma non è giusto per me e soprattutto per la persona di cui mi sono innamorato perdutamente far finta che questa eventualità non ci sia. C'è e ti assicuro che sarai la prima a sapere se ci sarà qualcosa di concreto. Per ora ci sono voci..come ci sono su mille altri giocatori..."
"E quindi dovremmo cambiare tutto..." è la prima volta che penso seriamente al fatto che Roma possa essere una semplice tappa e non la meta finale "Si..perché ovviamente verresti con me vero?" vedo il dubbio nel suo sguardo e decido che devo fargli capire che non ho affrontato quel discorso per mettergli in testa che io potrei non seguirlo ma per dargli la sicurezza due io sarò sempre con lui "Ovviamente verrei con te...hai dubbi?" alza le spalle mentre giocherella con il lenzuolo "Hai paura di stare solo Stephan?"
"Chi non ha paura di stare da solo?"
"Io...cioè..si, forse ora si ma fino a qualche tempo fa amavo stare da sola...o forse era solo una cosa che mi ripetevo...però in fondo non è così male stare da soli..." lui fa un sorriso debole e malinconico e capisco che non è affatto d'accordo con me "Sono andato via da casa prestissimo Alessia...per quanto la mia vita mi sia sempre piaciuta, anzi per quanto io l'abbia sempre adorata, ti fa stare per lunghi tratti da solo. Si ho la mia famiglia, i miei amici, sono in una squadra dove sono tutti favolosi e non mi fanno mai sentire realmente solo ma...quando tornavo a casa..mi pesava un sacco non avere nessuno a cui dire che era stata proprio una giornata di merda o al contrario una da ricordare assolutamente...dedicare i gol ai miei amici è bello, ma vuoi mettere quando potrò dedicarli a te? Ho bisogno di una persona che quando apro la porta di casa ci sia...ovviamente non è che pretendo che tu mi faccia da babysitter perché voglio che tu abbia la tua vita e la tua indipendenza...voglio che tu sia felice e so che per farlo dovrai trovare la tua strada...e so che ce la faremo...ho bisogno solo di sapere che ci sarai...nella buona e nella cattiva sorte"
"Ovvio che ci sarò..quando prima ho detto che amavo stare da sola intendevo che stavo bene in solitudine, alla fine non avere legami ti porta a concentrarti su di te..però adesso mi rendo conto che adoro stare con un'altra persona, che ovviamente per forza di cose sei te perché solo tu potresti sopportarmi...questo discorso era fatto per dirti che ti amo da morire e ci sarò sempre...solo che...insomma questa cosa non ti pesa? Essere sempre in bilico...boh..." io sono stata in bilico per anni ma mi ci sono messa io volontariamente invece lui lo vedo poco incline a non avere certezze "Diciamo che non è il massimo...pensavo che Milano sarebbe stata la tappa finale o quantomeno una tappa più lunga..ora adoro Roma ma non so se rimarrò..."
"E la casa? Tutte le cose?"
"Ripartiremo...ti rimbocchi le maniche e riparti, perché alla fine non puoi fare altro...devi essere sempre pronto ad iniziare qualcosa di nuovo.." annuisco mentre bevo il caffè ormai gelato. Anche io ho imparato a berlo quasi ghiacciato "Non è così semplice la vita di un calciatore vero?" pensavo che fosse tutta in discesa, fra soldi e vacanze costose, cene nei ristoranti più chic e nessun problema economico..ora mi accorgo che solo in parte è così..ovviamente dipende dal carattere di ogni singola persona ma non credo che il mestiere del calciatore sia il più semplice del mondo "Amo la mia vita ma no, spesso non è facile. Perché ci saranno volte dove sarò al settimo cielo...dopo una bella serata, magari un gol o anche due...poi ci saranno quelle che io chiamo le serate da chiudersi in camera a luce spenta con le cuffie nelle orecchie..." provo ad immaginare nella mente un'ipotetica serata dal genere...lui che torna a casa incazzato e che non vuole avermi attorno...potrei affrontarlo a muso duro, dirgli che sta esagerando, che alla fine non è la fine del mondo...oppure potrei semplicemente stargli accanto, fargli sentire che ci sono "Potremmo chiuderci in camera, spegnere la luce, stenderci a letto, una cuffietta a te ed una a me...e alla fine io potrei semplicemente dirti che ci sono, che qualsiasi cosa tu abbia bisogno io cercherò di dartela. Sono un disastro Stephan, fondamentalmente non so fare un cazzo, ho un carattere di merda ma una cosa che so fare è metterci l'anima quando faccio le cose. E ora quello che voglio fare è provare a renderti felice e a rendere felice me, accanto a te..perché mi sono resa conto che c'è solo una persona al mondo che è calibrata per starti accanto, che è stata proprio creata per incastrarsi perfettamente con te e la mia persona sei te..."
"Quindi non proveresti a risollevarmi il morale seducendomi?" scoppio a ridere "Ti ho sedotto venti giorni fa e mi pare che lo continui a fare ampiamente quindi...no, cioè aspetta...pensandoci potrebbe essere un buon metodo però..tutta l'incazzatura la potresti convogliare in altro...verrebbe fuori un'autentica bomba secondo me...potremmo provare...quindi dopo le cuffiette, passeremmo al sesso...ci sta" lui mi da una spinta ed io inizio a ridere "Sei pronta Alessia?" lo guardo senza capire a cosa si sta riferendo. Potrebbe riferirsi alla lontana al discorso che abbiamo appena fatto e già mi immagino un inizio pomeriggio passato a fare l'amore con lui, ma potrebbe anche riferirsi a qualcosa di più generale "A cosa?" mi alzo, non preoccupandomi del fatto che sono completamente nuda, e porto verso il cucinino i resti della nostra colazione fatta come sempre ad un orario folle. Quando torno mi perdo un attimino a fissarlo. È il primo ragazzo che porto nel mio loft..sembra occuparlo quasi per intero, come ho anche la sensazione che abbia avuto il potere assolutamente unico di occuparmi la vita per intero. Ormai sembra che tutte le mie giornate o quasi siano occupate da lui, da come mi fa sentire, da quanto mi dà a livello fisico e di emozioni "A iniziare questa cosa assieme a me" sorrido quando sento che lui usa la parola 'cosa' per definire quello che c'è fra noi...alla fine anche io spesso non so come definirla. Potrei usare la parola storia, relazione...però non sarebbe abbastanza...quello che c'è fra noi credo che alla fine non potrei condensarlo in una parola ma neanche in tre o quattro. È semplicemente qualcosa di troppo grande ed indefinito "Questa cosa sarebbe la nostra vita assieme?" ecco alla fine forse la definizione più azzeccata sarebbe questa...la nostra vita assieme...perché la mia vita potrei sempre dividerla fra 'prima di Stephan' e 'dopo Stephan' e le differenze sono abissali "Si, la nostra vita assieme" mi risiedo sul letto e gli vado accanto. Mi rifugio fra le sue braccia e sospiro "Se dicessi che sono pronta al 100% ti direi una cazzata Stephan...perché in fondo credo che non sarò mai pronta del tutto a quello che verrà...e non pensare che lo dica perché ho dei dubbi ma semplicemente perché non so cosa aspettarmi...si, ho imparato a conoscere quello che sei quando sei in vacanza, quando sei con la tua famiglia ed i tuoi amici ma devo imparare a conoscere Stephan quando è a Roma e quando si allena e tutte quelle cose lì...e non vedo l'ora te l'assicuro...ma dire che sono pronta no Stephan perché fondamentalmente non sono pronta a te..."
"Non so se è positivo sai?" mi giro e lo guardo negli occhi "Sai una cosa? Credo che invece sia estremamente positivo, almeno per me...ho sempre saputo cosa aspettarmi dalla vita e sono sempre stata pronta ad affrontarlo perché ero io che costruivo la mia vita...invece adesso mi rendo conto che non sono totalmente padrona della mia vita e non è così brutto come potrebbe sembrare...e sai qual'è il dettaglio che fa si che io non abbia il pieno controllo della mia vita?" lui scuote la testa "Questi" gli racchiudo il viso fra le mani e gli faccio passare i pollici sulle palpebre chiuse. Quando lui le apre ho la conferma ulteriore che quel dettaglio di lui, sopra a tutto il resto, non mi permetterà mai più di avere il pieno controllo della mia vita "Perché nonostante io abbia spesso detto che per prima cosa ho notato di te molto altro credo proprio che mi tocchi ammettere che la prima cosa che mi ha fatto impazzire di te sono stati gli occhi...quella notte avevi due occhioni stanchi stanchi che avevano una luce assurda, che non avevo mai visto in nessun'altro...e che non credo proprio riuscirò a vedere in altri ragazzi..è quello che ti distingue dal resto ma è anche quello che non mi permette di avere il pieno controllo di me stessa..."
"Continuo a non capire se è positivo sai?" Stephan mi posa le mani sui fianchi e mi fa sdraiare sul materasso...mi copre con il suo corpo e mi bacia la punta del naso "Che intenzioni hai El Shaarawy?" lui sorride e quel sorriso mischiato a quello sguardo sono letteralmente la mia morte "Molte brutte fidati...ora mi spieghi perché è positivo Alessia?"
"Perché sono il motivo per i quali mi sento ancora viva Stephan...essere vivi non vuol dire avere sempre il controllo, anzi. Vivere è seguire la corrente e la mia corrente personale mi sono accorta che sono questi occhi, i tuoi occhi...seguo quelli...si, poi ovviamente di te mi piacciono altre mille cose, tipo le tue braccia, le tue spalle...poi da abbronzato sei proprio illegale diciamolo, ma so che queste cose cambieranno...invece i tuoi occhi saranno sempre lì"
"Non so cosa dirti Alessia" mi bacia ed io gli aggancio la gamba al fianco strusciandomi contro di lui "Non devi dire nulla...perché queste cose non le ho mai dette a nessuno, e solo a te avrei mai potuto dirle, quindi...prendile...ma non dirlo a nessuno perché con il mondo esterno devo mantenere la mia aura di ragazza che ha ancora il pieno controllo dei suoi neuroni mentre in realtà non ce l'ho da tipo 20 giorni...perché un bruttissimo ragazzo mi ha totalmente fatta impazzire...e mi sono innamorata follemente di lui...ma non dirlo a nessuno.."
"Sarebbe troppo vero?" annuisco ricordando quello che dicevamo i primi giorni su cosa fosse troppo o meno nel nostro complicato rapporto a scadenza "Sarebbe veramente troppo" lui ride e poi mi abbraccia facendomi fare una mezza gira volta che mi porta ad essere sopra di lui "Mi piace il tuo loft sai? È carino alla fine"
"Si, alla fine non è male ma non l'ho mai sentito veramente mio...si, è bello ma ha poca anima..." mi metto seduta e poggio le mani sui suoi addominali fissando senza apparente imbarazzo la V che scende "Cosa stai fissando?"
"Te lo devo proprio dire?...risulterei parecchio volgare...ma se vuoi posso dirti che stavo fissando quanto sei dannatamente bello..e scopabile...e sexy fa morire..."
"Vuoi fare l'amore con me?" fingo di pensarci ma in realtà la risposta è palesemente si "Posso pensarci un attimo?" lui ride coprendosi il viso con le mani e non so perché ma in quel gesto trovo veramente quello che è lui "Sai una cosa Stephan?" gli allungo le mani e lo faccio sedere davanti a me "Cosa piccola?"
"Sono pronta a iniziare la mia vita con te...non vedo letteralmente l'ora...tu?" annuisce e poi mi bacia facendomi inclinare il viso all'indietro "Non sono mai stato più pronto ad iniziare qualcosa nella mia vita...ce la faremo Alessia, perché se non ce la faccio con te credo che non ce la potrei fare con nessun'altra" sono ovviamente lusingata da morire anche se ho pure paura..ma è una paura che deriva dal fatto che amo immensamente Stephan e non voglio deluderlo "Ora per rispondere all'altra tua domanda...direi di si"
"Qual'era la domanda? Non me la ricordo più sai?" lo guardo scuotendo la testa e poi cerco di fargli ritornare la memoria alzando il bacino "Fai l'amore con me"
"Mi stai chiedendo se voglio fare l'amore con la mia bellissima e sensualissima moglie?" annuisco anche se mi fa ancora strano pensare di essere una moglie "Stai bene tu? Insomma non è stato troppo stanotte?"
"Assolutamente no...sto benissimo..."
"Allora direi che la mia risposta è sempre si" lo abbraccio e fisso il mio piccolo loft, perché sarà una delle ultime volte in cui potrò vederlo alla luce del sole. La mattina successiva partiremo abbastanza presto dato che il viaggio per Roma sarà lungo. Lui guiderà la macchina che gli ha prestato Pierpaolo ed io la mia piccola Smart rossa..la notte successiva la passeremo nella sua casa della capitale, quella che in teoria dovremmo lasciare al più presto per entrare in quella nuova. La possibilità che però lui debba lasciare la Roma e Roma di conseguenza getta qualche ombra su quello che sarà il nostro futuro. Ovviamente so che voglio stare con lui ma questa incertezza sul dove mi lascia leggermente perplessa "Senti ma cosa ne dici se aspettiamo a trasferirci nella nuova casa?"
"Perché?" mi fa questa domanda mentre entra dentro di me ed io lascio momentaneamente stare il quesito per dedicarmi a vivere al meglio quel momento "Perché potresti andartene...aspettiamo di sapere se rimarrai o meno..."
"E a te andrebbe bene?"
"Ma certo, che domande fai...mica sono di quelle che hanno paura dei cambiamenti...è inutile iniziare a arredare casa se poi dobbiamo muoverci...un mese in più o in meno non cambierà nulla...intanto posso aiutare Veronica con il suo trasloco...e poi mi girerò Roma...mi inventerò qualcosa..." lui annuisce ma vedo che è ancora dubbioso "Starò attenta giuro"
"Ti amo così tanto che se ti succedesse qualcosa.." lo blocco baciandolo e continuando a muovermi assieme a lui "Non mi succederà nulla..prometto....ora fai l'amore con me" stavolta non è una domanda ma un'affermazione..e lui fa l'amore con me...quel piccolo loft non mi è mai sembrato così mio...lui rende ogni cosa mia, anzi nostra...e in un primo pomeriggio di fine giugno, con almeno 30 gradi, con il sudore che mi scende lungo la schiena e i capelli appiccicati alla fronte, mi sento stranamente bella, ma di una bellezza diversa. So che Alessia è cresciuta e soprattutto non è mai stata più felice...anche se non so dove starò fra un mese, anche se la mia vita è un grosso punto di domanda, so che se guardo nei suoi occhi tutto va a posto, tutto ritorna esattamente dove deve stare....
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TUTTO UN EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIA
RandomIBIZA, UNA SETTIMANA, DUE REGOLE, UN'ATTRAZIONE FOLLE, DUE RAGAZZI...