66. E PIÙ TI PENSO

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"Posso rimanere a dormire da te? Per favore?" scoppio a ridere sentendo la voce di Stephan che praticamente mi implora di farlo restare a dormire a casa mia quella sera "Va bene...ma metti la macchina non proprio davanti all'ingresso e se i miei arrivano domattina presto ti nascondi da qualche parte...non voglio che il primo incontro con i miei sia mentre siamo a letto insieme magari completamente nudi. Non mi hanno detto quando arrivano perché ci sono dei casini con i voli..."
"Quindi mi dovrei nascondere sotto al letto se mi presentano presto? O magari calarmi dalla finestra come nei film?" scoppio a ridere di nuovo perché l'immagine è veramente comica "Non hai mai dovuto scappare dal padre incazzato di qualche tua ex ragazza?"
"Per fortuna no...Eleonora purtroppo il padre non ce l'aveva e sua madre mi adorava...Alessia aveva due genitori molto particolari...sua madre l'ho vista qui a Savona una volta oltre che al funerale ovviamente mentre suo padre l'ho visto per la prima volta in quell'occasione quindi diciamo che sarebbe il mio primo incontro di quel tipo con un padre incazzato perché ho appena tolto l'innocenza a sua figlia"
"Adesso si dice 'togliere l'innocenza'?" lui mi fa il dito medio prima di girare nella mia via "Meglio che dire che in quella casa ho scopato con te per la prima volta....e da lì diciamo che le volte si sono moltiplicate a dismisura...l'ultima risale a qualche ora fa e non posso certo dirgli che ho assaggiato sua figlia mentre lei tentava di vestirsi perché secondo la sua rigida tabella di marcia eravamo già in ritardo di ore"
"Era vero...sono le sette di sera ed in teoria saremmo dovuti arrivare a Savona nel primo pomeriggio...solo che tu non sei mai sazio della tua ragazza"
"Parla lei" lui parcheggia poco distante da casa mia...scarichiamo i bagagli ma lui di suo prende solo il borsone lasciando il trolley in macchina tanto la mattina dopo dovrà comunque andare a casa sua a riportare la roba. Io in più ho ovviamente anche il mio vestito rosso che per ora mi terrà lui alla sua villetta perché sarebbe complicato spiegare ai miei come mai possiedo un abito da gran sera rosso che costerà almeno 800 euro. Posso facilmente dire che il maglione, il piumino ed i doposci li ho comprati io ma il vestito sarebbe obiettivamente troppo difficile da spiegare. Così sarà anche per la collana e anche per il computer ma da quelli, soprattutto dalla prima, non voglio proprio separarmi. Andiamo verso la porta ma prima che arrivi lui mi afferra per la vita e prende a baciarmi "Stephan...dai non fare lo scemo"
"È troppo tempo che indossi decisamente troppe cose...." ridacchio mentre a fatica riesco ad aprire la porta...incespico dentro e lui mi segue ridendo...iniziamo a baciarci quando devo necessariamente strizzare gli occhi perché una luce accecante ci investe. Dopo un secondo di buio totale dove arrivo a pensare che ci siano i ladri a casa mia riconosco mia madre e mio padre che ci osservano dalla cucina "Aurora..." mi stacco da Stephan ma rimango comunque vicina a lui "Mamma...papà" merda...decisamente questa non me l'aspettavo...loro invece qualche sospetto già lo avevano probabilmente...
"Siamo arrivati da un'ora e abbiamo deciso di farti una sorpresa...speravamo che le voci che sono arrivate alle nostre orecchie non fossero vere ma volevamo esserne sicuri con i nostri occhi...devo dire che la sorpresa ce l'hai fatta te Aurora...dobbiamo venire a sapere che fai coppia con un ragazzo sposato da Internet?" mio padre mi fissa come se mi vedesse per la prima volta...io e lui non abbiamo mai avuto un rapporto idilliaco ma ha sempre cercato di venirmi incontro in ogni modo...mia madre forse non mi ha mai capita realmente ma ha comunque cercato di andare oltre il mio essere strana e decisamente diversa da ogni altra diciottenne...
"Ve lo avrei detto...ovviamente con dei modi diversi..." Stephan si schiarisce la voce e allunga la mano non ricevendo però alcuna stretta da parte di mia madre e mio padre "Aurora ve lo avrebbe detto ma preferiva farlo di persona...e comunque ovviamente sono ancora legalmente sposato perché mia moglie è morta...solo per quello...non è che ci siamo lasciati"
"Lo sappiamo...tutta Savona sa di te, come tutta Savona sa cosa hai fatto negli ultimi quattro mesi e mezzo...la discrezione non è stata la tua caratteristica principale ovviamente" loro non hanno mai ostacolato questa sorta di legame molto flebile con Stephan...hanno accettato il poster e la foto come il fatto che io mi sia impuntata per andare ai funerali di Alessia a Roma..pensavano ovviamente che fosse una cosa molto diversa da quella che era e che è realmente...
"Ma adesso sto con vostra figlia" Stephan butta fuori la bomba come se niente fosse...meglio che abbia messo subito tutte le carte in tavola probabilmente "Aurora ha 18 anni e non ha certo bisogno di essere coinvolta in una storia con te...già il fatto che ci abbia mentito venendo in montagna con te invece che con delle ipotetiche sue amiche la dice lunga sull'influenza che hai su di lei...ora puoi per favore andare a casa tua e lasciarci soli con lei? Dobbiamo parlarle e tu non sei il benvenuto" pensavo andasse male ma non così male...sapevo che i miei genitori non avrebbero approvato la mia storia con Stephan ma arrivare a dire che non ho bisogno di essere coinvolta in una storia con lui va oltre ogni più funesta aspettativa "Voglio stare con Stephan...possiamo parlarne tutti e quattro assieme"
"Non fa parte della famiglia Aurora...per favore" capisco che per quella sera è meglio che io e Stephan non tiriamo troppo la corda ma nonostante loro non vogliano concedermi neppure quello lo accompagno fino alla macchina "Puoi sempre scappare dalla finestra e venire da me dopo...mi fai sapere come va?" annuisco mentre le prime lacrime fanno capolino ed io non riesco proprio a frenarle "Hey ragazzina non piangere...sono a poche centinaia di metri..e basta che tu mi dica che hai bisogno di me ed io arrivo subito...posso anche affrontare tuo padre incazzato nero anche se ho decisamente più paura di tua madre a dir la verità" mi alzo in punta di piedi per abbracciarlo e per baciarlo fregandomene del fatto che i miei genitori ci stanno fissando e non amichevolmente "Ti amo Stephan" lui sorride e mi stringe ancora prima di salire in macchina e partire. Io torno mestamente verso casa, togliendomi il piumino nuovo e posandolo nell'ingresso "Te lo ha regalato lui?" annuisco poi vedo mia madre sporgersi per prendere in mano il ciondolo con la stella agganciato alla collana "Anche questo?"
"Si e anche il computer nuovo e altre cose..." vado in salotto e mi siedo sul divano ripiengando le gambe sotto di me "E tu cosa gli hai regalato Aurora?"
"Nulla di materiale" mio padre annuisce "Nulla di materiale...quindi qualcosa che non è tangibile...ci sei andata a letto assieme?" annuisco e lui sbatte il pugno contro il tavolino facendomi sobbalzare "Non ti facevo così ingenua...e pensare che ti abbiamo cresciuta in un determinato modo...sei stata una ragazza responsabile per 18 anni della tua vita...ora cosa è successo?" alzo le spalle "Mi sono innamorata" vedo mia madre sgranare gli occhi mentre mio padre stringe i pugni "E lui? Pensi che possa mai ricambiare?" bella domanda...l'unica che posso dare a mio padre in quel momento è "Non lo so..." lui si lascia scappare una risata che non ha nessuna allegria però ed io abbasso gli occhi "Te lo dico io Aurora...la risposta è assolutamente no...perché dopo che Alessia è morta è diventato una persona che non può certo amare una ragazzina come te...è un puttaniere ed ovviamente ora si è fissato con te e ti ha regalato tutte queste cose perché vuole farti credere che tu sia l'unica che può finalmente renderlo felice di nuovo quando l'unica cosa che tu hai mai potuto realmente fare per lui è stata dargli una delle cose più importanti che tu avevi ancora la fortuna di possedere ...la tua verginità Aurora...credi che ora lui aspetterà che tu dia la maturità e che poi magari farete le vacanze assieme e poi come nelle favole lui ti chiederà di passare con lui la sua intera esistenza? Credici Aurora...lui ti ha solo usata...e fosse anche l'ultima cosa che faccio tu non lo vedrai più" mio padre esce dal salotto per poi salire le scale e chiudersi nella stanza che lui usa come studio...rimaniamo solo io e mia madre "Mamma..." lei mi fissa scuotendo la testa prima di sedersi accanto a me sul divano "Ce lo avresti detto?"
"Si che ve lo avrei detto ovviamente...anche perché io e Stephan a differenza di quello che pensa papà stiamo assieme e lui...si non mi ama adesso mamma ma ci tiene a me, veramente" lei annuisce ma vedo che non è affatto convinta "Perché anche tu non ci credi?"
"Perché quelli come lui non amano quelle come te Aurora...e non è per sminuire te bambina ma per dirti che nel mondo reale le cose non vanno così...potrete aver condiviso qualche giorno in montagna e lui può averti dato l'impressione di tenerci a te ma...come puoi pensare che possa andare avanti Aurora?" come posso trasformare in parole le sensazioni che lui mi ha saputo dare? Come posso spiegarle che lui a parole magari non mi ha dato le sicurezze che cercavo ma sulla mia pelle ho sentito che lui ci tiene veramente a me? "Perché la faremo funzionare...Stephan ha detto..."
"Lui può aver detto tutte le bellissime parole di questo mondo Aurora ma ti rendi conto di quante differenze ci sono fra di voi? Lui ha 26 anni e tu 18 e questi 8 anni già potrebbero essere un ostacolo quasi insormontabile se non ci fossero altri miliardi di differenze...lui è un calciatore o ex calciatore o mettila come diavolo vuoi tu che ha appena perso la moglie...te la ricordi Alessia vero?" ovvio, come cazzo potrei dimenticarla se ogni dannata persona non fa altro che dirmi quante differenze abissali ci sono tra me e lei? "Me la ricordo ma io non devo sostituire lei....posso renderlo felice per quella che sono io"
"E cosa sei? Una ragazzina che va ancora al liceo che si sposta in bicicletta e che ha come unico suo compagno inseparabile lo studio? Questo sei Aurora...lui può averti regalato una collana, può averti regalato un computer nuovo e può averti fatto sentire una specie di principessa per qualche giorno ma pensi realmente che lui ora aspetti te? Hai il liceo Aurora e quando tu dovrai studiare e lui invece vorrà andare da qualche parte pensi che rinuncerà ad andarci per stare con te? Starà dietro ai tuoi scleri per la maturità? Starà dietro ai tuoi sbalzi d'umore? E l'anno prossimo? Tu andrai in università Aurora...lui magari tornerà a giocare, anche se magari non a Roma..come concilierete tutto? Vivrete una storia a distanza? Reggerete? Ci hai minimamente pensato Aurora oppure hai solo visto le cose belle?"
"Ovvio che ho pensato anche alle cose negative. Pensi che mi sia buttata in questa storia a cuor leggero?" non faccio mai nulla senza pensare alle conseguenze e mia madre dovrebbe saperlo ovviamente dato che vive con me da 18 anni...sa quanto faccia fatica a buttarmi nelle cose...ma come faccio a spiegarle che invece con lui mi sono buttata? Come faccio a spiegarle che lui è diverso? "Questa non è una storia Aurora...è un tuo capriccio..anzi è un suo capriccio...si è messo in testa che tu potresti in qualche modo fargli dimenticare sua moglie ma ti dico io come finirà bambina...tu ci metterai l'anima come fai in ogni cosa...ti ci butterai anima e corpo in questa storia e ti illuderai che possa andare bene..ti illuderai che puoi farlo stare bene, che puoi fargli dimenticare Alessia, che in qualche modo puoi essere quella giusta e magari andrà pure bene per qualche settimana...magari fino a quando lui ti proporrà un fine settimana fuori e tu dirai di no perché devi studiare...e inizierete a litigare...lui ti rinfaccerà che pensi solo allo studio e tu inizierai a capire che stare con lui non è così semplice come sembra...lui andrà a fare questo fine settimana da solo perché tu gli dirai che ti fidi anche se sei gelosa e lui incontrerà una ragazza che non deve rimanere a casa a studiare...sarà simile ad Alessia e magari la prima volta lui dirà di no, perché è fidanzato e ti vuole bene...e dirà nuovamente no alla seconda, alla terza e anche alla quarta...ma alla quinta penserà che è molto più semplice scopare con una ragazza che non ha da studiare piuttosto che stare dietro a te...e all'inizio te lo terrà pure nascosto...poi la vostra storia finirà, starai male  e penserai che tutti i ragazzi sono stronzi come lui quando in realtà lui non è semplicemente pronto ad una ragazza come te...ma mentre tu starai male lui ritornerà alla sua vita...quella che ha sempre fatto, quella che continuerà a fare...tu sarai una delle tantissime Aurora...e neppure di quelle che lui si ricorderà" alla fine del racconto di mia madre sto piangendo perché mi sono immaginata mille volte quella storia nella mente ma ho salvate nelle memoria del telefono almeno 30 foto che raccontano una storia molto diversa..raccontano la storia di due ragazzi che nonostante le differenze abissali fra di loro ci stanno provando a far funzionare quella relazione. Perché lui è mille cose oltre a quelle che ha detto mia madre...lui è quello che la notte mi stringe a letto, e mi dice che si sente al sicuro solo se ci sono io accanto a lui...Stephan è quello che mi fa ridere, a volte fino alla lacrime, ma è anche quello che a volte guarda per aria senza in realtà vedere nulla e poi di punto in bianco mi dice che lo faccio stare bene..e mi dice delle cose così dolci e belle che io non posso far altro che sorridere e poi piangere..lui è quello che mi fa venire i brividi solo con uno sguardo...che mi ha insegnato che anche io posso essere bella...e non c'entra un vestito, o un'acconciatura o il trucco "Perché ti sei fatta scalare i capelli?"
"Ieri sera..." non voglio raccontare a mia madre della sera prima quindi le dico soltanto che ho deciso di cambiare leggermente qualcosa di me ma non è stata una cosa che lui mi ha imposto ma qualcosa che ho voluto fare io per me "Non vedi che lui sta tentando di cambiarti Aurora? Prima i capelli, poi saranno i vestiti..." senza darmi il tempo di capire che cazzo stia facendo lei mi prende per il polso e mi fa salire velocemente le scale. Apre la porta della mia stanza...quasi quasi posso ancora sentire l'odore di Stephan racchiuso in quelle quattro mura "Siete stati qui?" annuisco massaggiandomi il polso "Ora chiariamo una cosa Aurora...tu non vedrai più quel ragazzo...mai più...devi pensare alla maturità e lui è solo fonte di distrazione per te...già questi pochi giorno sono stati abbastanza per farci capire che lui ha una pessima influenza su di te...proprio pessima..non ci hai mentito in 18 anni di vita e adesso ti sei inventata questa palla della montagna con una tua amica mentre invece sei andata con lui non so neppure dove..e se ti fosse successo qualcosa mentre stavate fuori? Ti rendi conto dell'enorme stronzata che hai fatto? Ti rendi conto che lui è un uomo che può fare quello che vuole mentre tu sei solo una ragazzina che è ancora sotto la nostra responsabilità? Dammi il telefono..."
"Mamma...per favore...come pensi che possa fare senza telefono?"
"Per stasera niente telefono...poi vedremo...e soprattutto queste due cose spariscono..." senza che io riesca a fermarla apre l'anta dell'armadio e strappa il poster di Stephan prima di fare lo stesso con la nostra foto "Noooo" quando capisco cosa ha fatto tento di bloccarla ma ormai è troppo tardi...posso solo inginocchiarmi e guardare i minuscoli pezzettini che giacciono a terra "Dammi il telefono..." lo butto sul letto e lei lo afferra "Prendo anche il tuo computer vecchio e soprattutto quello nuovo...per stasera penserai solo a riposarti...da domani riprendi a studiare..fra poco è pronta la cena" scuoto energicamente la testa "Non mangio"
"Non era una domanda a cui avresti potuto risplendere si o no...era un'affermazione..."
"Non mangio...forse non hai capito ma fino a quando mi segregherai qui a casa non metterò più nulla nello stomaco" lei prende da terra anche i resti del poster e della foto e fa per uscire dalla porta di camera mia "Pensavo fossi una ragazza con la testa sulle spalle...evidentemente io e tuo padre abbiamo sempre sbagliato tutto con te...fra poco scendi a mangiare e finisci ogni cosa che hai nel piatto poi torni su e fai quello che hai sempre fatto ogni sera...studierai...basta uscite con la bici, basta tutte le altre cose...da qui fino a luglio pensi solo alla maturità...poi te ne verrai in vacanza con noi...basta stare a casa da sola, salta anche il nostro viaggio in montagna...stiamo qui a casa con te...e quando riprenderà la scuola appena finisci torni a casa, anzi tuo padre ti verrà a prendere con la macchina ogni giorno...ovviamente nulla di tutto questo è trattabile..." non le rispondo perché obiettivamente non saprei proprio cosa dire. Come se non bastasse mia madre torna indietro e mi strappa dal collo la collana con il rubino "Peccato per tutti questi regali costosi..." poi sbatte la porta dietro di sé. Sono completamente inebetita....non credevo che loro avrebbero reagito in questo modo..pensavo che magari la prendessero male, che si arrabbiassero per le bugie che ho raccontato negli ultimi giorni ma che poi capissero quello che sto lentamente cercando di capire anche io. Stephan è sempre stato presente nella mia vita...non me ne ero neppure resa conto ma lui aveva sempre avuto un suo ruolo ben definito...era colui a cui paragonavo tutti i ragazzi che incontravo ed ovviamente loro non potevano che uscirne perdenti...con tutti avevo una sorta di reticenza e timore che con lui non avevo mai avuto...con Stephan mi ero subito lasciata andare in un modo anomalo proprio perché lui è come se avesse sempre fatto parte di me...ora non avevo più nulla...senza telefono e senza computer non potevo contattarlo in alcun modo. Sento aprirsi la porta e mio padre si appoggia allo stipite con la spalla "Pensavo di avere una figlia che fosse fuori dal solito contesto 'quando un ragazzo dice di tenerci gli credo'...pensavo fossi diversa Aurora...da domani si cambia...ora scendi a mangiare" mi alzo a fatica e supero mio padre...quando mi siedo a tavola non posso che pensare al momento in cui in quella stessa cucina io e lui abbiamo preparato la pizza. Su quel tavolo è successo anche molto altro...cazzo quanto mi manca...dopo aver passato con lui ogni minuto negli ultimi 6 giorni non avercelo vicino mi destabilizza un sacco...mi manca che cerchi sempre la mia mano, in qualunque momento e situazione, come per sincerarsi che io sia accanto a lui...mi manca la sua voce...mi manca il suo modo unico di chiedermi le cose..mi manca lui e non so come fare per fargli sapere quello che è successo "Sei riuscita a studiare nonostante questa enorme cazzata che hai fatto?" annuisco "Si...e ovviamente il computer nuovo è favoloso...posso riaverlo?"
"Se ti serve un computer nuovo te le compro io...pensi che non possa comprare a mia figlia un computer nuovo? Ti ho mai fatto mancare qualcosa per caso?" scuoto la testa "Non ti serve lui Aurora...anzi domani vado a ridargli ogni cosa...soprattutto la collana...la desse ad una delle sue puttanelle...mia figlia non è certo in vendita.." le sue parole fanno dannatamente male..è come se alla fine, in 18 anni di vita, non avessi capito nulla. Andavo bene fino a quando ho fatto la figlia modello, che non sconfinava neppure per sbaglio dalla severissima riga che loro avevano tracciato per me...era bastata una singola cosa leggermente diversa e avevo conosciuto un lato dei miei genitori che non avrei mai pensato loro avessero "Quindi sono una sua puttanella adesso"
"Cosa credi di essere stata per lui Aurora? Qualcosa di diverso? È abituato ad un certo tipo di ragazze che sono lontane mille chilometri da te bimba.."
"Voi non sapete proprio a cosa è abituato lui" metto giù la forchetta e mi alzo "E pensi di saperlo tu dopo solo sei giorni? Pensi di essere la ragazza che sostituirà sua moglie? Sei seria? Probabilmente avrà già un'altra che gli scalda il letto stanotte bimba" sento il cibo che ho ingoiato a forza risalirmi su "Posso andare in camera adesso?" mia madre annuisce prima di indicarmi la valigia "Portala in stanza..." annuisco e prendo il trolley. Quando entro in camera lo mollo a terra e poi vado in bagno...apro l'acqua sia del lavandino sia della doccia poi mi accuccio davanti al water e metto due dita in gola. È facile ormai...era tipo un mese che non lo facevo ma è come andare in bicicletta...fatto una volta non si scorda più...vomito tutto quello che ho mangiato poco prima ma anche quello che il mio stomaco aveva ingerito qualche ora prima durante una sosta all'autogrill con Stephan. Quando me lo immagino con un'altra ragazza a casa sua proprio in quel momento mi metto a piangere e continuo a riversare nel water solo acqua...ormai non ho più nulla nello stomaco...vorrei fare una doccia ma quando ripenso a quello che è successo lì qualche giorno prima, penso che non riuscirò più a farne una senza sentire una sensazione di mancanza assurda al centro esatto del petto. Non riuscirò neppure a dormire se è per quello...alla fine mi siedo a terra, con la schiena incollata al muro e le ginocchia al petto..curioso che sia nella stessa identica posizione in cui Stephan ha probabilmente trovato Alessia quella mattina a New York...ironico che io probabilmente mi senta ugualmente spezzata come deve essersi sentita lei...situazioni diverse ma uguale senso di sconfitta...e anche stavolta Stephan avrebbe subito le conseguenze di qualcosa che il destino e qualcun'altro aveva deciso per lui..

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