38. BUONI O CATTIVI

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"Alessia..." lei apre gli occhi di scatto e si tira su a sedere fissandomi come se faticasse a riconoscermi "Cosa vuoi?" si copre con il lenzuolo anche se l'avrò vista nuda centinaia di volte..sono solo le otto di mattina e lei avrà dormito pochissimo dato che l'ho sentita camminare nella sua stanza fino alle due almeno "Vado al allenarmi un pochino a Trigoria anche se non c'è nessuno, a meno che tu non abbia voglia di andare da qualche parte..potremmo andare a vedere la casa nuova dato che pare che il calciomercato non mi riguardi questa estate. Anche se ne scriveranno di ogni colore credo proprio che rimarrò a Roma, quindi..."
"Vai pure ad allenarti...io me ne starò qua...o magari vado a farmi un giro da sola...ora puoi uscire che mi metto qualcosa addosso? Hai già fatto colazione?" scuoto la testa ma non accenno a spostarmi da quella stanza...di solito ci dormono i miei amici che mi vengono a trovare in città e non credevo certo che ci avrebbe dormito lei nella nostra prima notte trascorsa lì. Dormire da solo non mi è mai piaciuto particolarmente, dormire da solo lì con lei confinata in un'altra stanza è proprio una cosa che ho odiato dal primo all'ultimo minuto di quell notte interminabile "Possiamo farla assieme allora...ora puoi uscire?"
"Ti ho vista nuda centinaia di volte Alessia...e poi..."
"E poi...cosa? Hai voglia di scopare? Vai da Valentina..."
"Ancora con questa storia? Valentina non vuole scoparmi...e sicuramente io non voglio scopare lei...possiamo passare oltre o dobbiamo tornare sempre allo stesso discorso? Cosa vuoi che faccia? Che le dica che non può più vedermi? Mi sembra leggermente eccessivo Alessia..." lei decide che è stufa di rimanere in quella stanza con me e si alza dal letto mollando il lenzuolo. Acchiappa la mia maglietta posata sulla sedia e se la infila poi mi aggira e va verso la cucina "Stephan..fai quello che vuoi..io so quello che lei mi ha detto...se poi hai deciso che vuoi credere a lei e non a me questo non è affar mio guarda..io continuo per la mia strada che consiste nel cercare di capire se possiamo veramente superare le mille difficoltà che sembra che il nostro matrimonio debba sempre aggirare...perché mentre le altre volte era sempre colpa mia stavolta non ho fatto un cazzo...e vorrei solo che tu credessi a me invece che ad una ragazzina che a detta tua è solo una tifosa..."
"È solo una tifosa..." la raggiungo e la guardo mentre prepara la colazione "Possiamo fare pace?" la abbraccio da dietro ma a differenza del solito lei rimane rigida e non si abbandona al mio tocco "Stephan...possiamo anche fare pace ma il problema rimane...perché scommetto quello che vuoi che stamattina ti ha scritto dicendoti che sarebbe venuta sotto casa...e magari si sarà giocata la carta del momento del cazzo a casa e tu le hai detto si..."
"Voglio solo dirle che deve cambiare atteggiamento"
"Allora vi dovete vedere...vai a fare colazione con lei guarda" Alessia molla tutto sulla penisola della cucina e mi supera camminando velocemente verso la camera dove ha dormito ma io la blocco prima che riesca ad entrarci "Non scappare cazzo...parlami"
"Cosa devo dirti più di quello che ti ho già detto ieri sera? Cosa vuoi che ti dica? Che mi va bene il fatto che tu ora veda una ragazza che palesemente vuole solo una cosa? No non te lo dirò mai...perché mi ero ripromessa di cercare di capire questa roba delle tifose...ne ho parlato con Veronica via messaggio e lei mi ha detto che è normale che voi abbiate le ragazze che vi seguono..e ho cercato veramente di capirlo...ma non ero pronta a questo. Perché lei sembra che abbia una parte di te che io non avrò mai...perché per quanto io possa sforzarmi sembra che sbagli sempre qualcosa..mentre lei fa tutto perfetto...e allora che cazzo stai con me invece di stare con lei? Sembra così perfetta che mi chiedo perché non ti sia sposato lei..." si siede sul letto e si mette a gambe incrociate guardando fuori dalla piccola finestra "Sto cercando di cambiare Stephan...sto tentando veramente di passare sopra a determinate cose ma non posso farlo con una cosa dove so di essere nel giusto cazzo. Ho sbagliato un sacco di volte..un sacco...e ho sempre ammesso le cazzate che ho fatto, a partire da Filippo fino ad arrivare a Noli..so di essere una deficiente, so di avere fatto mille cazzate e so anche che molti ragazzi non mi avrebbero perdonata...ma stavolta non faccio un passo indietro perché stavolta dalla parte del torto ci sei tu..e prima lo capirai e prima riusciremo a guardare oltre..perché non solo io faccio minchiate ma le fai pure tu..e Valentina è una tua minchiata"
"Cosa ti ha detto? Dimmelo..sinceramente"
"Che durerò poco a Roma, che mi hai presa solo come copertura o perché ti piace scopare con me..che siete andati vicinissimi ad approfondire il vostro rapporto e che quando ci saranno delle difficoltà andrai da lei e non verrai da me...non mi credi vero?" fatico a ritrovare in quelle parole la Valentina che conosco io. Il nostro rapporto è nato per caso, fuori da Trigoria e poi sotto casa...non la considero una mia amica ma neanche una perfetta estranea. So molte cose di lei, fra cui che il suo ragazzo l'ha mollata qualche mese prima, proprio a causa mia perché diceva che non accettava il nostro rapporto...io ho cercato di farle capire che probabilmente non valevo la fine della sua storia ma lei mi ha detto di non preoccuparmi. A volte ho trovato leggermente eccessivo il suo attaccamento nei miei confronti e in alcuni momenti ho cercato anche di allentare questa frequentazione ma alla fine non ci ho mai visto nulla di male. Ora però con l'avvento di Alessia nella mia vita e a Roma in generale sapevo che questo suo venire sotto casa quasi ogni giorno avrebbe scatenato un casino pazzesco. E le mie previsioni non ci avevano messo molto ad avverarsi "Le parlerò" Alessia annuisce con un sorrisino stampato sulle labbra "Sei troppo buono Stephan..."
"Lo so, me lo hanno sempre detto...ora possiamo fare pace? O almeno andare a fare colazione?" lei scuote la testa "No...e no...qui non c'entra fare pace o meno perché so come vuoi fare pace e dopo quello che mi hai detto ieri sera la mia risposta è no...so che spesso abbiamo accantonato le nostre divergenze scopando e mi hai rinfacciato anche quello..peccato che sia stato spesso tu ad iniziare questa cosa..e se non ti va più bene neanche quello, mi spiace e ti ripeto che se la reputi così perfetta forse dovresti considerare l'ipotesi di stare con lei e non come me..e non ho fame...ora puoi farmi la cortesia di andartene?" capisco che è inutile discutere con lei in questo momento. La lascio stare e vado i cucina buttando giù un caffè al volo ma preparando tutte le cose perché lei mangi qualcosa quando si deciderà ad uscire da quella stanza in cui si è confinata. Poi mi cambio e faccio per uscire "Io esco..."
"Ok...ci vediamo dopo...non so cosa faccio o dove vado dopo..." parliamo attraverso la porta chiusa della stanza e mi fa un male cane avere quella cosa in mezzo che ci impedisce di guardarci in faccia. Apro piano il battente e trovo lei seduta a terra che guarda il computer portatile "Cosa fai?"
"Guardo qualche corso a Roma per pianoforte e voce...ma costano tutti un sacco..alla fine credo che continuerò a fare l'autodidatta"
"Sai che i soldi non sono un problema...domani possiamo andare a vedere quella casa per favore? E se ci piace blocchiamola"
"Mi vuoi ancora qua?" ma che cazzo di domanda è "Ovvio che ti voglio qua...non è cambiato nulla..." la amo come prima, anzi forse ogni giorno il mio amore per lei aumenta. Ovviamente non pensavo di riuscire ad innamorarmi e soprattutto di continuare ad amare una ragazza che mi fa ammattire a dir poco ma evidentemente il destino aveva in serbo per me una persona che mi mettesse sempre alla prova e che soprattutto mettesse alla prova il nostro legame "Per te è cambiato qualcosa?"
"No...ma non ce la faccio a passare sopra alla sua presenza nella tua vita, perché significherebbe averla nella mia di vita anche e non ce la voglio...quindi vedi tu..non ti metto davanti ad una scelta ma ti dico solo che non la tollero..poi vedi tu" annuisco e mi abbasso alla sua altezza per baciarla ma invece che farmi trovare le sue labbra lei si lascia sfiorare solo la guancia "A dopo...le tue chiavi sono nell'ingresso"
"Ok...a dopo Stephan" mi fissa con i grandi occhi scuri spalancati...vorrei stare lì con lei, cercare di farle capire che anche per me è difficile mischiare la mia vita con quella di una ragazza che in realtà non conosco fino in fondo ma di cui sono sicuro di essere perdutamente innamorato. Ho bisogno di prendere leggermente le distanze però...e soprattutto voglio capire se la Valentina che mi ha dipinto Alessia poco prima è quella reale...se così fosse di lei in un anno e mezzo non ho capito proprio nulla...

TUTTO UN EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora