"Anche stavolta spero di aver azzeccato...ho solo chiesto che quando fossimo tornati in villa ci fosse stato ad aspettarci...questo" sono qualche passo dietro a lui quindi devo aspettare che lui si sposti per vedere di che cosa sta parlando..quando finalmente capisco rimango letteralmente senza parole...Stephan è uno di quei ragazzi che cerca sempre di stupirti in qualche modo...ascolta ogni parola, anche la più piccola che tu gli dici, e poi cerca di lasciarti a bocca aperta...lasciare me a bocca aperta non è semplice ma lui ci riesce sempre...a volte lo fa inconsapevolmente, con dei gesti che magari lui giudica poca roba, tipo quella scritta sulla sabbia poco prima, ma che per me valgono tantissimo, anche se cerco di non darlo a vedere...a volte invece punta su qualcosa che sa che ti farà piacere e allora decide di fare le cose così in grande che tu non sai assolutamente come rispondere a questa manifestazione nei tuoi confronti...il telescopio posizionato sulla terrazza della camera da letto della villetta di Ibiza fa parte di queste cose...siamo appena tornati dal giro in elicottero e da tutto quello che ne è venuto fuori e pensavo che la serata comprendesse al massimo una cena e magari il fatto che lui volesse sentirmi suonare di nuovo al pianoforte..invece mi ha fatta correre su per le scale e mi ha fatto trovare...quello...
"Porca miseria..." è un telescopio che starebbe bene in un osservatorio astronomico e non certo lì..o meglio sta benissimo pure lì ma è fin troppo...come quella villa, come il piano, come l'elicottero, come il ragazzo che sta aspettando che gli dica qualcosa, con le mani nelle tasche del costume nero e che si dondola sui piedi nervoso ed agitato "Sei folle...con questo riesco a vedere anche i crateri sulla luna...ma come cazzo ti è venuto in mente?"
"Le follie si fanno solo per le persone giuste...e tu sei decisamente una delle persone giuste per fare qualche follia...o anche più di qualcuna..." non so cosa dire perché in quel momento il nostro rapporto è decisamente sbilanciato a mio favore...Stephan ha fatto così tante cose per me, ha fatto così tanti passi verso di me che io non so assolutamente come ricambiare...potrei aprirgli totalmente il mio cuore, dirgli anche in minima parte quello che sento...peccato che non lo sappia neanche io "Questa è una follia decisamente grossa..e dato che non abbiamo molto tempo a disposizione per vedere le stelle più brillanti dato che come tu sai ovviamente sono visibili in particolar modo poco dopo il tramonto dobbiamo muoverci..vieni..." gli prendo la mano e lo faccio sedere sulla seggiola incorporata al telescopio. È uno di quelli che definire professionale è poca roba e non oso immaginare quanto gli sarà costato affittarlo anche solo per una giornata..Marco avrebbe dato di matto a vederlo...mi siedo sulle sue gambe perché la grandezza della seggiola ci permette di starci comodamente in due e poi regolo la messa a fuoco di quell'aggeggio "Sei molto sexy mentre fai quella professionale sai?" mi bacia la spalla nuda che mi sono anche parzialmente scottata quel giorno perché non ho messo la crema protettiva e sospiro "Sono sempre sexy io" ovviamente scherzo ma lui decide di dimostrarmi quanto mi trovi sensuale posandomi la mano a palmo aperto sul davanti dei minuscoli shorts che porto "Lo so...io ti trovo sempre molto scopabile e sensuale..."
"Smettila Stephan che altrimenti ci perdiamo le stelle e le costellazioni più belle"
"Ma io ho fra le mani una cosa molto ma molto più bella di tutte le costellazioni messe assieme...ho bisogno di te e non posso aspettare..."
"Si che puoi aspettare" faccio cadere le mani e gliene passo una fra i capelli girando il viso e cercandogli le labbra "No che non posso fidati...possiamo tipo aspettare una mezz'oretta per guardare dentro sto aggeggio? Poi guardiamo tutte le stelle che vuoi ed intanto mangiamo la vagonata di sushi che ho fatto mettere in frigorifero..."
"Stelle e sushi...e te...la serata procede di bene in meglio...poi ti suono qualcosa al pianoforte" lui sorride mentre mi fa girare e mi mette la mano incastrata fra i ricci scuri, ricordo della treccia che lui mi ha fatto tenere per mezza giornata tipo "Andiamo a letto...pensavo di sfruttare la sdraio sul terrazzo ma ti voglio nel letto" annuisco e mi alzo ma lui non sembra affatto d'accordo a mollare la presa sulle mie labbra...finiamo per camminare continuando a baciarci...ci stacchiamo giusto il tempo necessario per toglierci le magliette, anzi per strapparcele quasi di dosso, preda di una frenesia assurda, che probabilmente non abbiamo provato neanche la prima notte in cui siamo stati assieme...sembra che non lo facciamo da settimane se non da mesi quando la verità è che sono poco più di due ore che non lo sento mio e che non sono sua..faccio una smorfia quando lui mi toglie la parte sopra del costume e mi sfiora la pelle arrossata "Scusa amore" quando lo sento pronunciare quella parola mi blocco e lo fisso coprendomi il seno con un braccio "Stephan..."
"Scusa Alessia...." si passa le mani fra i capelli che sono un disastro assoluto, ovviamente rispetto alla pettinatura perfetta che ha di solito..a me piacciono così, appiattiti e tirati all'indietro...mi piace un sacco quella versione di lui che probabilmente pochissime persone possono vedere, forse solo i suoi famigliari ed i suoi amici..è una versione vera e che lui non mostra a chiunque...a me l'ha mostrata subito...lo Stephan assonnato, appena tornato da un locale dopo essere arrivato ad Ibiza da pochissime ore, lo Stephan preda della passione, quella che è subito scoppiata fra di noi, lo Stephan stropicciato fra le lenzuola la mattina dopo, lo Stephan sotto la doccia...mi ha sempre mostrato tutto di lui, mentre io sono incapace di mostrargli anche solo più del 10% di me stessa "Perché devi fare così?"
"Così come?" va verso il bagno e lo sento trafficare...io rimango seduta sul letto a fissare fuori dalla finestra poi lui torna con un tubetto di crema...si siede dietro di me ed inizia a massaggiarmi la pelle calda...subito un piacevole odore di menta si diffonde per la stanza e le zone dove lui spalma la crema diventano subito più fresche e non mi danno più fastidio..non so se a far miracoli sia la crema o il suo modo unico di passarmela sulla pelle bollente "Perché devi dire o fare tutte le cose in modo perfetto?"
"Non ti seguo per un cazzo Alessia scusa" non lo dice incazzato, anzi...la mia reazione alla sua parola, al suo modo di chiamarmi probabilmente era quella che si aspettava "Rendi tutto più difficile Stephan"
"Non ho mai detto che ti avrei reso la vita facile Alessia...e poi non sono perfetto...faccio solo quello che mi sento di fare...non so se te ne sei resa conto ma in 6 giorni abbiamo vissuto più cose noi che alcune coppie in mesi di conoscenza...abbiamo condensato tutto in questi pochi giorni perché è come se avessimo la data di scadenza impressa sopra Ale...e ce l'hai impressa tu questa data...perché so benissimo cosa succederà domani sera...ma adesso non voglio parlare di questo...voglio vivere al meglio queste ultime 24 ore...possiamo farlo per favore?"
"Possiamo parlare del modo in cui mi hai chiamato almeno se non vuoi parlare di domani?"
"Sai quello che provo...sai che mi sono affezionato a te come non mi succedeva da tempo...sai che per me non sei mai stata quella che mi sono scopato ad Ibiza o altro...e ho cercato di frenare questo sentimento, veramente, perché mi sono ripetuto mille e mille volte che tu sei complicata e che nella mia vita, per quella che è in questo momento, probabilmente mi servirebbe qualcuno di meno complicato, meno estremo nelle reazioni, meno lunatico, meno tutto...ma non comando i sentimenti Alessia...non li ho mai comandati e con te non potrei mai farlo..perché anche se tu non vuoi sentirtelo dire e non credi neanche di meritarlo tu sei esattamente il tipo di ragazza di cui potrei innamorarmi follemente...e forse ci manca proprio poco" mi alza il viso che ho abbassato ma io gli sfuggo e continuo a lisciare delle immaginarie pieghe del lenzuolo bianco "Tu sei esattamente il tipo di ragazzo che ogni ragazza sulla terra vorrebbe"
"Ma non tu Alessia..vero?" alzo le spalle "Non sono pronta ad amare e ad essere amata e forse non lo sarò mai..."
"Perché sei tu ad impedirtelo" non ha tutti i torti ovviamente...i maggiori limiti mentali ce li mettiamo da soli...tutti i paletti, i cancelli, i lucchetti, tutti gli infiniti ed estenuanti 'no' che ci impediscono di essere realmente felici ce li diciamo da soli...e vorrei avere la forza interiore per dare in mano a Stephan le chiavi del mio cuore e fare in modo che lui butti giù anche l'ultimo muro...ma se poi lui si pentisse? A me cosa rimarrebbe? Diventerei come mia madre, che aspetta ancora mio padre a casa la sera con la cena in tavola, ignorando di proposito che lui ha già cenato con la sua amante di turno...di Alessia rimarrebbe solo un pallido spettro, perché Stephan avrebbe risucchiato tutta la sua linfa vitale "Perché non siamo rimasti sul nostro proposito iniziale?"
"Non lo so" lui si alza e mi allunga una sua maglia "Vado a farmi una doccia...poi credo che mi stenderò sull'amaca in giardino, con le cuffie nelle orecchie...il telescopio e il sushi che c'è in frigorifero sono tutti per te..."
"Avevi detto.." prendo la maglia e la indosso "Che avevo bisogno di te? E ho ancora bisogno di te...non sai neanche quanto...e potrei finire di spogliarti e fare l'amore con te su questo letto come se niente fosse, come se quella parola non fosse mai uscita dalla mia bocca...potrei guardare le stelle con te, sentirti parlare per un'ora di Cassiopea e l'Orsa Minore e Maggiore..ed ogni parola sarebbe una spinta ulteriore verso la consapevolezza che in 6 giorni mi hai fottuto il cervello...poi mangeremmo assieme, ti imboccherei e tu lo faresti con me ed io riuscirei solo a pensare al fatto che tu fra poco lo farai magari con un altro ragazzo mentre io sarò a Roma a pensare a te...e poi suoneresti al piano e canteresti e poi finiremmo da qualche parte a rifare l'amore di nuovo, magari tutta notte..e quella parola che ti ho detto prima mi uscirebbe di nuovo e sarebbe ogni volta peggio...quindi preferisco andare un pochettino lontano da te, almeno per un'oretta o due..." si alza dal letto ed io vorrei fermarlo ma so che adesso lui ha bisogno di quello...io mi sdraio sul letto poi mi copro il viso con le braccia e mi maledico mentalmente per la cogliona che sono...non passano neanche due minuti che sento il letto abbassarsi. Lascio andare le braccia, giusto in tempo per accogliere un suo bacio che mi stravolge letteralmente da quanto è intenso "Era tutto giusto quello che ho detto..ma la cosa di cui più ho bisogno sei te, quindi fanculo a tutto il resto...viviamoci per altre 24 ore poi vediamo..e se mi scapperà ancora quella parola prendila e non dirmi nulla"
"Ti farò del male"
"No, mi fai solo del bene fidati" nonostante non creda affatto alla sua ultima affermazione non riesco a respingerlo anzi...ci baciamo, ci spogliamo, ci tocchiamo come se fossimo separati da troppo tempo...non parliamo, perché cosa potremmo dirci di più di quello che i nostri corpi possono dirsi? Sento la parola 'amore' in ogni suo tocco, in ogni suo bacio, in ogni suo affondo quando finalmente entra dentro di me...il suo amore mi marchia non solo la pelle ma anche l'anima...sono sicura che se potessi vedermi dentro adesso ci sarebbe il suo nome tatuato da qualche parte...andiamo veloce, mai sazi di noi, per poi rallentare fino a quando sembra che il tempo si dilati e si fermi anche...perdiamo il momento in cui le stelle sono più luminose, peccato che la stelle più luminosa in assoluto sia accanto a me e mi illumini tutta, impedendomi di scappare da qualcosa che ormai è impresso dentro, nella parte più nascosta di me...
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TUTTO UN EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIA
AcakIBIZA, UNA SETTIMANA, DUE REGOLE, UN'ATTRAZIONE FOLLE, DUE RAGAZZI...