"Fai una lista per tutto?" annuisco guardando la solita ennesima lista...questa volta è la lista della spesa che io e Stephan stiamo provando a fare assieme...stiamo provando perché siamo al piccolo supermercato accanto a casa mia da circa mezz'ora, sono le sei e mezza di sera e di questo passo mangeremo la pizza alle dieci "Ma se la compriamo già pronta? O ce la facciamo potare a casa...è così buona la pizza già fatta"
"Perché voglio fare la pizza...e faremo la pizza...ci metto solo mezz'ora a farla con la farina autolievitante e poi deve cuocere altri venti minuti...insomma per un'ora più o meno decente potremmo anche riuscire a mangiare...se tu la smettessi di distrarmi...e di buttare nel carrello roba inutile"
"Sei te che hai voluto studiare per forza un'ora prima di uscire da casa..."
"Devo rispettare la mia tabella di marcia...anche se ora ho una specie di ragazzo che mi ha fatto scoprire le gioie del sesso il liceo non si finisce da solo...ci tengo..."
"Un ragazzo che ti ha fatto scoprire le gioie del sesso? Allora mi hai solo usato ammettilo...sei una piccola ragazzina senza cuore Aurora" gli faccio il dito medio "Ovviamente...era tutta una commedia...anzi preparati a venir indicato su Instagram come la mia prima volta" porto avanti la commedia per continuare a farlo ridere. Se devo fare la scema per fargli rimanere stampato in faccia quel sorriso continuerò a fare la scema "Lo sapevo...anzi posso iniziare a seguirti su Instagram?"
"No...altrimenti scopriresti che ho già due ragazzi e che la storia della verginella era tutta una finta" lui annuisce perché ovviamente la macchia di sangue sulle mie lenzuola non è che abbia lasciato molti dubbi al riguardo. Ero vergine...da circa mezza giornata non lo sono più..esteriormente non è cambiato nulla...sono vestita sempre uguale...pantalone della tuta, felpa che andrebbe bene anche a lui da quanto è larga, scarpe da ginnastica...capelli in una coda bassa...interiormente invece sono completamente diversa...a parte la cosa ovvia del non essere più vergine mi sento più donna, come se finalmente avessi raggiunto la consapevolezza che anche io forse ho il mio posto nel mondo...non so se sarà accanto a lui perché il futuro è un grosso punto di domanda ma per ora stiamo facendo la spesa assieme e questo è un qualcosa...mia madre ovviamente mi ha detto che sono dispiaciutissimi di non essere a casa dato che sto male ma io li ho tranquillizzati...ed il mio ex datore di lavoro ha quasi tirato un sospiro di sollievo quando gli ho detto che non sarei più andata a lavorare. Diciamo che fare la barista non è il mio forte "Ok, abbiamo finito..." lui ovviamente sta facendo il cretino perché ha di nuovo incasinato il carrello che io metto maniacalmente in ordine. Si io sono fissata ma lui è un disordinato cronico "Posso bere della birra o del vino con la pizza?"
"No..e no...ho preso la coca cola...ecco cosa puoi prendere..." giro nel reparto giocattoli e prendo una palla di plastica buttandola nel carrello "Che cazzo ci devi fare?"
"Tu ci palleggerai ed io ti guarderò..." anche se lui scuote la testa tiene la palla nel carrello...andiamo verso la cassa...lui ha deciso di indossare un mio cappellino con la visiera..peggio per i suoi capelli ma non è ancora pronto a riprendere una sorta di vita quantomeno normale..lo capisco anche se c'è sempre il dubbio che lui lo faccia perché si vergogna di me. Mentre siamo in fila lui giocherella con la mia mano...è un gesto tenero, come quello di prendermi la mano per strada "Aurora..." mi volto e davanti a me vedo due delle ragazze più odiose della scuola. Due di quelle che passano più tempo in bagno e non a lavarsi le mani che in classe a seguire le lezioni "Ciao..." mi volto quanto basta per sorridere loro e poi mi rigiro "Devo mandarle a quel paese? Sono due delle stronze?" annuisco ma sussurro a Stephan di non fare nulla...sento bisbigliare le due ragazze...sono giunte alla conclusione che ho tenuto nascosto a tutta la scuola di avere un fratello più grande strafigo...io guardo Stephan in imbarazzo ma lui mi passa le dita sulla guancia mettendomi a posto i capelli "Non hai nulla da invidiare a quelle due fidati"
"Non lo so...insomma...guardami.."
"Ti guardo Aurora...sei bellissima...ovviamente non ti valorizzi molto ma è una tua scelta..magari un giorno andiamo a fare shopping e ti rifaccio il guardaroba...ma sei bella, altrimenti non avrei fatto lo scemo al bar ragazzina...e se pensi che abbia su il cappellino perché mi vergogno di te non è assolutamente vero...solo che sono io ad avere dei problemi a rapportarmi con il mondo ultimamente...non sei tu ad avere problemi...ora per tua informazione ti sto per baciare..sei pronta?" scuoto la testa ma lui mi bacia ugualmente..sentiamo le due ragazze emettere degli 'ohhhh' stupiti..quando ci stacchiamo è il nostro turno di mettere le cose sul nastro...ovviamente Stephan insiste per pagare lui, con una carta nera lucida che tutti guardano con reverenza. Penso che sia la carta che contraddistingue chi ha il conto in banca con un tot numero di zeri...e pensare che io ed i miei non abbiamo certo problemi economici...ma siamo su due pianeti comunque differenti "Decisamente non siamo fratello e sorella...e non sei lesbica..." scoppio a ridere mentre usciamo dal supermercato...mi accorgo solo all'ultimo che lui ha tolto il cappellino e che le mie compagne lo hanno riconosciuto "Sei matto?"
"Mica possiamo nasconderci in eterno"
"Ma sai cosa diranno? Che baci una liceale al supermercato...e che lei è una cessa allucinante"
"Perché non ti hanno vista senza nulla addosso come ho fatto io..." mi prende per mano e camminiamo così fino a casa. Lui ha deciso di rimandare al giorno dopo una puntata a casa sua per prendere dei cambi...tanto ha detto che a casa mia rimarrà sempre in pantaloni e basta dato che a me piace vederlo così..io sono arrossita ma non ho risposto perché la verità sarebbe che lo preferisco in boxer o senza nulla...sembra che fissarlo completamente nudo sia una mia fissa da quando l'ho visto la prima volta in quella versione "Mi aiuti a fare la pizza? Si mi hai detto che come cuoco sei pessimo ma si da il caso che io invece sia molto brava e voglio fare la pizza assieme..per favore...mentre cuoce magari potremmo baciarci un pochino o fare qualche altra cosa..."
"Stai pensando al tavolo della cucina?" annuisco e lui mi spintona "Devi aspettare almeno una settimana adesso...non lo sapevi?"
"Che cazzata colossale...figurati se aspetto una settimana..."
"Cosa ho creato...un piccolo mostro assetato di sesso..." divento rossa mentre posiamo gli acquisti sul tavolo della cucina...lo metto subito al lavoro perché è già tardissimo...di solito non uso la farina autolievitante ma così si accorciano molto i tempi. Dire che lui è imbranato in cucina sarebbe veramente poco...sarebbe meglio dire che è un completo disastro...mentre io sono concentrata al massimo e mi muovo velocemente devo ripetergli ogni cosa minimo 4 volte...sbaglia dosi e non azzecca mezzo ingrediente...penso che faccia un pochino apposta ma almeno sembra aver superato la fase in cui sembrava odiarmi e soprattutto odiare se stesso. A volte fissa qualcosa senza vederlo realmente...a volte è come se non fosse lì con me ma per la maggior parte del tempo sembra più rilassato e molto più a suo agio di qualche ora prima "Mangiamo fuori?" la sua domanda mi coglie completamente impreparata "Scusa? È il 22 dicembre..ci saranno 6 gradi tempo che la pizza cuoce..."
"Lo so...ma mi piace mangiare fuori..." annuisco e gli dico che prendo delle coperte per posarle almeno sulle gambe. Alla fine prepariamo tre pizze...ci metto esattamente il quadruplo rispetto al tempi che ci avrei messo se avessi fatto da sola...ma mi sono divertita, anche se la cucina è un campo di battaglia. Sconsolata decido di pulire quando lui decide di fare lo scemo abbracciandomi da dietro "Quello che dovevamo fare sul tavolo della cucina mentre le pizze cuociono?"
"La cucina fa schifo...non posso lasciarla così...rimedieremo dopo..." lui fa cenno di si ma vedo che ci è rimasto male "Scusa Ste solo che sono fatta così...i miei mi lasciano a casa perché sanno che sono molto responsabile...e già averti qua non è responsabile al massimo...se lasciassi la casa uno schifo non sarebbe bello...sono abituata a mantenere le promesse e ho sempre promesso loro che avrei messo le mie responsabilità davanti a tutto il resto...so che sono pallosa ma ci tengo..."
"Lo fai per loro o per te stessa?" alzo le spalle "Per entrambi...per me perché sono fatta così, non mi piace tradire la fiducia altrui e loro hanno sempre avuto fiducia in me...so che se venissero a sapere di te ne sarebbero felici ma mi metterebbero anche in guardia da te.."
"Non sono alla tua altezza"
"Non è vero..solo che veniamo da due realtà che sono parallele...guardiamo in faccia la realtà..tu sei un calciatore famoso, ok ora sei fermo ma sei conosciuto nel mondo..hai avuto un sacco di successo...poi ovviamente sono successe anche delle cose negative ma rimani sempre un uomo di 26 anni che ha già vissuto un sacco di cose...io chi sono? Una liceale di diciotto anni che ha i libri, i suoi genitori e mille complessi e pippe mentali...si, davanti a te riesco ad essere un'Aurora diversa, tu riesci a tirare fuori un qualcosa di differente che non pensavo neppure di avere ma alla fine sono sempre io...che futuro potremmo avere? Che futuro ci darebbero gli altri?"
"Il futuro lo facciamo noi...ovviamente parla uno che da quattro mesi non vive praticamente ma sono 24 ore che qualcosa è cambiato...sai che sarà difficile ma...perché pensi che non avremmo futuro?"
"Perché io non sono abbastanza...vorrei esserlo ma non lo sono purtroppo...posso aiutarti e lo farò con ogni mezzo possibile ma prima o poi tu te ne andrai e...a me resteranno solo i ricordi"
"Preferisci che me ne vada adesso? So che ci faremo male...so che io ti farò male...ma non sai quanto adesso starei male se tu mi dicessi di uscire da quella porta..."
"Perché staresti male?" mi siedo sul tavolo dopo aver spento la luce grande e aver lasciato accesa solo quella sopra al forno "Perché quando sono con te sto bene...cioè io so di non stare bene, ne sono perfettamente consapevole come sono consapevole che ci saranno volte che io e te non staremo bene assieme..si, siamo diversi e a volte questo ci sembrerà un abisso incolmabile...tu hai il liceo da finire mentre io ho un'intera vita da rimettere in piedi..ho la casa di Casal Palocco da vendere, devo parlare con la società, devo decidere cosa fare di me stesso e della mia vita...ho un sacco di persone a cui devo chiedere scusa e molte non le accetteranno queste scuse...anche se mi sono tolto le fedi sono ancora legato ad Alessia e lo sarò sempre..lei rimarrà e a volte ti sembrerà di dover fare a gara con lei"
"Perderei sempre Stephan...ne uscirei sempre sconfitta...e questa consapevolezza fa tremendamente male...è un male quasi fisico...adoravo Alessia, vi trovavo una coppia fantastica..si vedeva che c'era alchimia e quella carica particolare che io e te non avremo mai"
"Perché dici così Aurora?" faccio una risata amara e mi indico "Ma mi vedi?"
"Si che ti vedo...e giuro che se me ne dessi la possibilità ti prenderei esattamente qua...ma voglio andare piano con te...non sei la solita ragazza a cui basta la scopata ed è contenta...tu meriti altro e non voglio buttare tutto sul fatto che ti trovi una bellissima ragazza...trovavo Alessia spettacolare ma non per questo tu sei meno bella...ovvio che avendo 10 anni in meno sei diversa...ma sei bella Aurora..." scuoto la testa "Non sono quella giusta" il cuore inevitabilmente ha accelerato quando mi ha detto che mi prenderebbe in quel momento ma nonostante quello che ogni tanto dico rimane la paura di non essere capace di dargli quello di cui ha bisogno...fatico anche solo a baciarlo "Non sono capace di fare quella spavalda e sicura di me Stephan. Non so neppure che parole usare per dirti certe cose...faccio fatica a mostrare quanta necessità ho del contatto fisico...vorrei toccarti, accarezzarti, baciarti...vorrei essere capace di fare quella che ti attira con qualcosa di particolare ma non ci riesco...sono solo capace di farmi mille problemi..." scendo dal tavolo e vado a controllare la pizza "Spengo e lascio dentro cinque minuti...vado in bagno e poi mangiamo" mi rifugio in bagno ma quando esco trovo il corridoio completamente avvolto nell'oscurità. Penso che sia saltata la luce, invece la luce in cucina è accesa...magari sarà saltata la lampadina..alzo le spalle e cammino decisa ad arrivare al forno e togliere le pizze quando sento una mano afferrarmi il polso e tirarmi indietro. Riconosco il tocco quindi non urlo ma non capisco cosa stia facendo Stephan "Che diavolo fai?" mi spinge contro la parete...non vedo nulla, percepisco solo la sua figura sfocata davanti a me...mi tiene le mani inchiodate alla parete mentre mi respira sul viso "Ti mostro che se vuoi puoi mettere da parte le tue inibizioni...sei una bellissima donna che sta sbocciando...fregatene dei giudizi degli altri, adesso siamo io e te, non c'è nessun'altro...nessuno ti dirà se sei impacciata o se fai qualcosa di sbagliato...non vedi neppure me...devi affidarti solo al tocco e all'istinto.."
"Voglio vederti..."
"Speravo lo dicessi..vuoi provare quel benedetto tavolo? Perché io ti ci vedo troppo su quel tavolo..." ridacchio e mai ho riso in quel modo...è una risata diversa "Portami su quel tavolo..." mi prende in braccio e mi deposita vicina al tavolo. Indosso i pantaloni della tuta, una canotta nera ed il completino intimo...lui decide che i pantaloni, le mutandine e anche la canotta sono di troppo. Sono ancora imbarazzata da morire a mostrarmi davanti a lui quasi completamente nuda ma lo sguardo che lui mi fa scivolare lungo il corpo mi fa capire che in qualche modo, che io ancora non capisco ovviamente, lui mi trova bella. Lui è di un altro pianeta, lui è qualcosa che non saprei neppure descrivere "Tremi sempre quando ti sono vicino" alzo le spalle e mi accorgo che le mani che ho posato sul bordo del tavolo, non solo stanno tremando ma lo stanno facendo in maniera quasi incontrollabile "Non so cosa fare Stephan..cioè lo so ma ho paura di farlo nella maniera sbagliata...non sono tagliata per fare queste cose" lui ride ma so che non ride di me ma del mio discorso che alla fine non ha senso. Ognuno ha il suo carattere e non posso certo snaturarmi ma vorrei avere un pochino più di sicurezza e di quella malizia che sicuramente Alessia aveva....lei è come una presenza che aleggia sopra di me...farò sempre il confronto fra me e lei e come ho detto a Stephan poco prima ne uscirò sempre e comunque perdente "Non c'è nulla da imparare Aurora...sta tutto dentro di te...devi solo tirarlo fuori..." lui non ha problemi a far scorrere le mani su di me, e mi piace un sacco che lui lo faccia ma io riesco solo a pensare che lo avrà fatto già con mille ragazze ed io sono in fondo alla lista in quanto a spregiudicatezza ed iniziativa "Per quello avevo spento la luce in corridoio...perché volevo che tu non ti fissassi su quello che vedi ma sentissi quello che provi...dammi le mani" gli allungo le mani "Dove vuoi metterle? Non pensare a dove dovresti metterle secondo quello che è un tuo contorto ragionamento su quello che farebbero le altre ma pensa solo a dove tu vorresti toccarmi...adesso...senti cosa provi Aurora altrimenti penserai sempre e solo a quanto tu sia in panico e non penserai mai a quello che realmente vuoi fare te...abbiamo fatto l'amore oggi...abbiamo fatto sesso...era un misto di queste due cose...e mi è piaciuto molto...ma era la tua prima volta ed ovviamente siamo andati piano..e non abbiamo fatto altre mille cose che si potrebbero fare e che faremo in futuro...ora non pensare che sono le dieci e non hai ancora mangiato...pensa che puoi anche mangiare alle 11 sul terrazzo anche se è il 22 dicembre e fa freddo...pensa che non devi avere sempre tutto incasellato in una lista perché altrimenti dovrei uscire da quella porta..perché io non sono in nessuna tua lista...e ti sconvolgerò la vita...ora..dove le vuoi mettere le mani?" lui mi molla i polsi ed io gli poso le dita sul petto "Puoi fare ciò che vuoi" faccio scendere le mani fino a posarle sull'elastico dei pantaloni...vedo fin troppo veloce ma quando arrivo lì mi fermo e avvicino le labbra al punto che prima ho sfiorato con le dita "Posso?"
"Ovvio che puoi..." lascio un scia di baci fino ad arrivare al collo e lì mi fermo "Puoi fare una cosa per me Stephan?"
"Tutto quello che vuoi..." gli lecco la pelle del collo e lui sospira...adoro quando fa quel verso "Puoi toccarmi?" Stephan gira il viso e trova i miei occhi "Dove? Devi dirmelo o almeno farmelo capire ragazzina altrimenti non so se vuoi che ti tocchi qui..." mi fa scorrere la mano sul braccio "...oppure qui..." mi posa la mano più in basso, all'altezza dell'ombelico. Gli afferro il polso e gli sposto la mano più in basso fino a quando le due dita mi sfiorano "Qui va bene ragazzina?" annuisco sorridendo "Ti piace quando faccio questo vero?" fa rigirare il pollice dentro di me ed io gli pianto le unghie nella spalla "Cavolo se mi piace"
"Posso farlo diventare ancora più bello...ma devi dirmi se sei pronta a fare un passo avanti" non credo che potremmo mai fare altri passi avanti dopo essere stati assieme qualche ora prima...poi mi viene in mente che ci sono altre mille cose che non abbiamo provato...sono declinazioni diverse che aumenterebbero ancora il grado di intimità che si è creato fra di noi "Non lo so..." abbasso il viso ma lui me lo rialza. Non mi sta giudicando ma nei suoi occhi vedo solo la voglia di esplorare assieme a me quelle terre che per me sono ancora completamente sconosciute "Si che lo sai..." fa uscire le dita ed io sento subito come se mi avessero tolto qualcosa di vitale per me. Si abbassa e mi allarga le gambe "Stephan..."
"Dimmi ragazzina..." mi soffia sulla pelle bollente ed io poso le mani dietro di me, sul tavolo, inarcando la schiena "...non ti sto chiedendo di rifare la stessa cosa dopo...lo farai quando ti sentirai pronta va bene?" annuisco e lo guardo mentre avvicina le labbra alle mie cosce. Mi bacia, mi lecca ed io vado completamente in estasi...quando soffia di nuovo, da una distanza molto più ravvicinata, non capisco più nulla...quando mi bacia e mi lecca caccio un urlo. Il primo istinto sarebbe di serrare le gambe ma lui me tiene aperte ed io alla fine mi rilasso...so che dovrei fare qualcosa, magari mettergli le dita fra i capelli ma alla fine mi vivo semplicemente quel momento perché è qualcosa che non tornerà più indietro "Ragazzina..."
"Dimmi..." la mia voce è diversa..adesso è bassa e roca e lui ride "Mi dici soltanto se ti piace almeno un pochino quello che ti sto facendo?"
"Diciamo che mi piace più di un pochettino..."
"L'avevo capito ragazzina...ora viene la parte più bella...sei pronta?" annuisco e poi riprendo a fare quei versi che non significano nulla se non che mi piace un sacco quello che lui sta facendo. Quando vengo tento di scostarmi ma lui mi tiene incollata alla sua bocca...è come se riuscisse a prolungare all'infinito il mio piacere continuando a baciarmi e a leccarmi...quando riemergo dal posto in cui lui mi fa precipitare ogni dannata volta che siamo assieme sembra che abbia appena fatto la maratona...sono sfinita ma so che c'è ancora qualcosa che mi aspetta. Stephan si rialza e mi sfiora le guance con le dita...è un gesto dolcissimo che cozza inevitabilmente con il bacio che ci scambiamo...sentire il mio sapore sulle sue labbra è qualcosa che sa di proibito "Volevo aspettare un pochino ma eri e sei una tentazione irresistibile per me...in un giorno hai abbattuto quasi tutti i muri mia piccola ragazzina...ora cosa vuoi fare?" gli abbasso piano i pantaloni ed i boxer..le mani mi tremano ancora, se possibile ancora più di prima "Il mio sapore era buono come pensavi?"
"Sei ancora più buona di quanto pensassi...sei dolce, dolcissima..." sorrido mentre gli lecco le labbra e ritrovo la dolcezza di cui lui parla...è un momento di condivisione che fa oltre il semplice sesso "..ma ora voglio che tu mi senta fino in fondo..posa le mani sui miei fianchi" faccio quello che mi dice "Tieniti...vado veloce stavolta...farà ancora leggermente male ma sarà anche bellissimo" annuisco e sento che lui entra dentro di me...si, fa ancora male ma è solo un secondo....si, va più veloce, scivola dentro di me con più facilità e raggiunge un punto che quella mattina non aveva raggiunto. O magari ero io che ero troppo presa dal panico del momento per non accorgermi che è come se raggiungesse il centro esatto del mio corpo. È una sensazione fortissima...intreccio le caviglie dietro di lui e gli vado incontro...mi viene da ruotare il bacino e sembra che questo movimento a lui piaccia un sacco "Ferma Aurora...se fai così non va affatto bene per me..."
"A me sembrava che ti piacesse..." lo rifaccio mentre gli bacio il collo e poi gli mordo leggermente la pelle "Mi piace fin troppo...è quello il problema...cavolo Aurora...sei impossibile" ridacchio e rifaccio quel gesto "Vuoi la guerra ragazzina? Perché so giocare anche io ma quando lo faccio ci vado pesante dopo...e tu non sei abituata"
"Fa niente....lasciati andare..so sopportare quello che hai intenzione di farmi" per la prima volta i suoi occhi diventano scuri, quasi neri e vedo quello che è Stephan senza tutto il muro che si è costruito attorno in quei quattro mesi...fino ad ora si è trattenuto in qualche modo ma io non voglio che si trattenga...voglio la sua parte più istintiva e folle...quella che mostra soltanto a chi sa reggere l'impatto con un lato di lui che di solito è ben nascosto...mi spinge il bacino ancora più avanti mentre mi fa inarcare la schiena all'indietro "Tieniti" mi aggrappo alle sue spalle..la sua successiva spinta fa male ma è anche bellissimo...cerco di assedondarlo e lui sembra apprezzare un sacco quello che faccio. Per la prima volta nessuno dei due tiene le fila di quello che sta succedendo fra di noi...non abbiamo controllo e per me è forse la prima volta nella vita "Ti sto facendo male?"
"No...continua..." glielo ripeto all'orecchio almeno venti volte...diventa una cantilena che sembra proseguire all'infinito fino a quando urlo il suo nome e lui urla il mio...sono completamente fradicia di sudore e ho la pelle in fiamme...sembra che abbia la febbre ma è soltanto la reazione a quello che ho appena vissuto..sono andata all'inferno con lui e sono ritornata...e credo che non abbia visitato mai nella mia vita posto migliore "Benvenuta nel mio mondo ragazzina....io e te credo che ci divertiremo parecchio" mi bacia teneramente ed io capitolo ancora....finirà che se lui non mi molla io ci vorrò rimanere a vita nel suo mondo...
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TUTTO UN EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIA
РазноеIBIZA, UNA SETTIMANA, DUE REGOLE, UN'ATTRAZIONE FOLLE, DUE RAGAZZI...