34. UN SENSO

623 21 0
                                    

"Possiamo parlare Alessia?" annuisco anche se gli occhi tipo mi si chiudono, ho la testa pesante e l'unica cosa che vorrei fare sarebbe dormire. Ma so che comunque non riuscirei a farlo perché appena socchiudo gli occhi mi vedo davanti il viso di Filippo. Per la prima volta nella vita ho veramente paura e di cose potenzialmente paurose ne ho fatte tantissime. Ho preso e mi sono messa a viaggiare di notte da sola, ho fatto viaggi solitari, o con persone appena conosciute..mai ho avuto paura..ovviamente mi sono sempre presa la responsabilità di quello che ho fatto, sapevo che mettendomi in ballo in determinate cose avrei potuto anche farmi male e parecchio...ma alla fine l'adrenalina e la voglia di spingere un pochino più in là i miei limiti, il fatto di mettermi alla prova e di testare fino a quando e quanto avrei resistito hanno sempre fatto si che non mi preoccupassi troppo dell'inevitabile timore...stavolta è diverso perché la paura non riguarda me ma l'unica persona sulla faccia della terra che considero veramente importante "Va bene...cosa vuoi sapere?"
"Cosa ti ha fatto Filippo" cosa ha fatto...potrei mentire e dire che mi ha solo minacciata ma le staffilate di dolore che ogni tanto sento al basso ventre mi fanno capire che comunque non riuscirei a mentirgli a lungo "Mi ha violentata" la macchina sbanda leggermente...ci sono pochissime auto attorno a noi, direi anche per fortuna, perché avremmo rischiato di andarci a schiantare contro qualcosa e non sarebbe stato il massimo "Arrivati a Verona andiamo al primo ospedale e facciamo denuncia...e non voglio sentire cazzate Alessia ok?"
"Ok..." so che non posso contraddirlo perché dalla parte del torto ci sono io stavolta e anche parecchio. Avrei dovuto dirglielo subito, nonostante la minaccia di Filippo...perché sapevo già che non avrei potuto tenergli nascosto nulla...ormai sapeva leggermi dentro come nessuno "Sei arrabbiato?" gli poso la mano sul ginocchio e lui sposta impercettibilmente la gamba come se quel contatto, seppur lievissimo, gli desse in qualche modo fastidio. Ma io non posso né voglio permettergli di allontanarmi perché ho un disperato bisogno di lui, nonostante sia dalla parte del torto proprio con il mio tentativo di allontanarlo per prima "Credo che incazzato renda meglio l'idea...e se vuoi proprio saperlo sono incazzato con lui ovviamente ma anche con te Alessia e pure parecchio...non per quello che ti ha fatto perché è solo colpa sua e pagherà, fosse l'ultima cosa che faccio, ma perché ti sei rintanata dietro la tua versione stronza e altezzosa invece di venirmelo a dire...e questo non sai quanto mi fa girare i coglioni. Perché sono stufo di questi giochetti del cazzo Alessia...e speravo che fossero finiti, invece tu vai avanti ed io sinceramente anche se ti amo da morire non so quanto reggo...datti una regolata Alessia perché non posso continuare così...fra dieci giorni inizio il ritiro e vorrei quantomeno farlo con la consapevolezza che siamo sulla stessa lunghezza d'onda ed invece sembra che tu non sia proprio entrata nell'ottica che da adesso in poi non sei sola ma sei accanto ad un'altra persona...e non un'amica o un conoscente ma un marito che si presuppone dovrebbe essere la persona di cui ti fidi più sulla faccia della terra...quindi cosa vuoi fare Alessia?"
"Ho sbagliato...lo so..."
"Hai sbagliato e continui a farlo...porca troia..." sbatte le mani sul volante ed io sobbalzo così lui impreca e svolta nella prima area di sosta che incrociamo. Siamo tipo a metà strada perché prima di iniziare a parlare lui ha guidato per un lungo tratto senza dirmi nulla, cercando probabilmente di calmarsi e di trovare le parole giuste per affrontare un argomento che in parte lui aveva già intuito quale fosse. Quando si ferma e poi scende io inizio a piangere, non so neanche perché...sto diventando come mia madre cazzo e odio questa cosa...lo seguo e noto quanto sia nervoso. Mancano ancora tipo due ore e mezza a Verona, ma so che lui schiaccerebbe l'acceleratore a tavoletta arrivando ai 300 all'ora tipo..è nervosissimo e mai l'ho visto in quel modo...né ad Ibiza né quando mi ha vista a Noli con quel ragazzo di cui non mi ricordo manco il nome. Stavolta sta reagendo in modo diverso e sinceramente non so come affrontare questa sua versione "Perché non me l'hai detto subito? Perché non hai urlato? O non hai cercato di attirare l'attenzione di qualcuno? Perché cerchi sempre di escludermi in qualche modo? Quando pensavi di dirmi che un ragazzo che ti ha già fatto del male ti ha violentata? In casa mia a Savona peraltro...doveva essere una cosa favolosa ed invece anche a Savona è stato un completo disastro...e mi chiedo quando cazzo finirà di essere un disastro e comincerà ad andare leggermente meglio..." sbatte le mani contro il tettuccio ed io vorrei cercare di alleviare in qualche modo la sua rabbia e il senso di impotenza che traspare da ogni suo gesto "Non è stato un disastro Stephan...ci siamo sposati e sono riuscita a parlare con tua madre..." no, non è stato un disastro, anche se ovviamente in qualche modo tutto è stato offuscato da quello che ha fatto Filippo...e proprio per questo io non volevo dirglielo "Ah no? Stavi per scopare con uno a Noli, così alla cazzo, giusto per dimostrare a mia madre che aveva ragione a pensare che tu fossi una troia...e poi Filippo ti ha violentata...cazzo Alessia cosa volevi che succedesse ancora?" alzo una mano e gli sfioro la guancia ma lui si ritrae e a me quel semplicissimo gesto fa un male cane "Non alzare un muro Stephan"
"Sarei io quello che alza un muro? Tu no vero? Hai fatto la stronza per niente prima...non ti sei resa conto di quello che hai detto? Forse spari alla cazzo per niente, senza pensare a quanto quello che dici possa far male...e invece le tue parole fanno un male cane Alessia...quindi non sto alzando un muro, così, senza motivo...se lo sto facendo c'è un motivo bello e buono...si chiama meccanismo di difesa e si usa per non aver sempre il cuore a pezzi...perché non ti sto a spiegare che cazzo ho dentro io adesso Alessia...prima di tutto non ho ancora pienamente realizzato quello che ti ha fatto Filippo perché quando lo realizzerò non so quale possa essere la mia reazione...e poi sto cercando di capire perché tu non riesca a capire che adesso siamo in due ed è pressoché inutile che cerchi di farmi star fuori dalla tua vita...perché ci sono dentro nella tua cazzo di vita e dovevi pensarci prima se volevi un ragazzo che non ci entrasse veramente. Io ci sono dentro da 20 cazzo di giorni e ci voglio rimanere per parecchio ma se tu continui a fare due passi avanti e 30 indietro prima o poi mollo Alessia...e se mollo lo faccio veramente...quindi mettiti in testa che non posso essere messo da parte quando pensi che le cose puoi risolvertele fa sola, soprattutto quando si tratta di una cosa che non puoi risolvere da sola e soprattutto quando si tratta di una così grave..quindi cerca di capire che cazzo vuoi fare..."
"Non ci sono abituata...e poi ha minacciato te e..."
"...e tu sei andata nel panico...cazzo Alessia vieni qua" mi abbraccia e mi tiene la testa appiccicata al suo petto mettendomi la mano fra i capelli "Non devi preoccuparti per me..."
"E come cazzo faccio? Sei la sola persona importante della mia vita..se perdo te stavolta mi ammazzo seriamente quindi a costo di farmi fare del male io non permetterò che Filippo ne faccia a te...ok? Perché posso sopportare di stare male io ma non posso permettere che stia male tu...perché ha detto che doveva rimanere una cosa fra me e lui altrimenti ti sarebbe successo qualcosa..ecco perché non mi ero mai affezionata prima ad una persona...perché fa male affezionarsi troppo, perché diventi debole ed io non voglio essere debole cazzo..."
"Alessia...quante volte lo abbiamo fatto questo discorso? Hai avuto scelta? Perché io no e so che neanche tu hai avuto realmente scelta con me...ci siamo trovati amore mio e siamo legati per sempre...ci sono due fedi a testimoniarlo..hai 4 anelli miei che fanno capire al mondo intero a chi appartieni...hai tatuato il mio nome sul braccio...quindi non venire a dirmi che avresti preferito non affezionarti..che poi affezionarti è un eufemismo...ci amiamo Alessia, ci apparteniamo e sto cercando di non pensare al fatto che ti ha messo le mani addosso...sto cercando seriamente di non pensarci perché altrimenti do di matto...e amare non è una debolezza o almeno non è solo quella almeno ...pensi che anche a me ogni tanto non venga in mente che amare te in questo modo mi renda dannatamente debole? Si sono debole quando sono con te perché non mi serve essere forte Alessia...ma amare te mi rende anche totalmente diverso da come sono con gli altri...e mi piace come sono assieme a te amore mio..."
"Anche a me piace come sono assieme a te ma...guarda quanto stiamo male a volte..."
"Perché amare come amiamo noi porta con sé anche tanto altro...si, stiamo male perché ci teniamo un sacco l'uno all'altra, perché ci amiamo dannazione...ma fa niente Alessia..."
"E allora perché dici che è stato un disastro?"
"Perché vorrei che fosse tutto perfetto e invece...non lo è...perché vorrei che stessi bene ed invece c'è sempre qualcosa che si mette in mezzo...volevo che a Savona andasse tutto bene invece...non lo so Alessia...forse non sono capace io di renderti felice e di farti stare bene...non lo so" mi sposto dal mio rifugio preferito e lo fisso "Ti amo Stephan...davvero tanto..e non pensavo nessuna delle cose che ti ho detto...non odio il taffettà avorio, non odio nulla di quello che hai preparato in questi giorni...non odio il fatto che mi metti davanti al fatto compiuto, anzi..amo che tu decida per me, è sinonimo del fatto che non devo fare sempre tutto io...e a volte è proprio quello che mi serve...e certo non odio te..."
"Allora perché lo dici? Un conto è quando lo diciamo scherzando ma sembrava che lo pensassi veramente...e ho paura che un giorno o l'altro mi alzerò e tu non ci sarai accanto a me ed io dovrò imparare a vivere senza di te e non so se ne sono capace Alessia"
"Invece ci riusciresti ugualmente" lui scuote la testa "No fidati...tu ci riusciresti?"
"No Stephan...e ti giuro che non ti odio e non odio nulla di quello che fai per me...odio quello che provo a volte perché è così forte e destabilizzante che non so come gestirlo. Non gestisco nulla quando si tratta di te e non ci sono abituata...e quello che ha fatto Filippo non è molto diverso da quello che hanno fatto altri, non è la prima volta che qualcuno mi forza leggermente a fare qualcosa...e non c'è bisogno che andiamo in ospedale"
"Ma non esiste...andiamo e facciamo denuncia...se prima era una tua decisione adesso è nostra ed io voglio che tu vada in ospedale..sei mia moglie cazzo e non esiste che uno faccia una roba del genere cazzo..lo ucciderei se ce lo avessi davanti...cosa ha fatto Alessia? Dimmelo prima che lo senta mentre lo racconti ai poliziotti perché almeno sono preparato"
"Mi ha....mi ha..." non riesco a dirlo così Stephan mi prende il viso fra le mani e incatena i suoi occhi ai miei "Ti ha toccata?" annuisco e lui deglutisce "Merda" si sposta e si mette a passeggiare avanti ed indietro davanti a me...sembra un animale in gabbia, pieno di risentimento e so che quando saprà ogni cosa darà veramente di matto "È andato fino in fondo Alessia? Quando dici che ti ha violentata intendi che...?" muovo la testa su e giù e lui si blocca "E non vuoi denunciarlo?"
"Non è stato molto diverso da quello che è successo ad Ibiza..."
"Lì c'era tutta una storia dietro, c'era il fatto che eri consenziente almeno all'inizio...qui no Alessia e non permetterò che la passi liscia...sul fatto di fare del male a me ci provasse soltanto, è la volta buona che non solo gli tiro qualche pugno ma lo lascio proprio a terra..." torna davanti a me e mi posa le mani sui fianchi "Hai paura di me?" scuoto la testa anche se in parte la mia risposta dovrebbe essere affermativa. Non ho paura di lui ma per la prima volta un atto che ho compiuto mille e mille altre volte mi sembra veramente sbagliato "Invece in parte si Alessia, lo sento" alzo le spalle "Se non avessi fatto la deficiente con lui ad Ibiza ora non saremmo a questo punto...la colpa è solo mia....alla fine me lo sono meritato...ho fatto la troia per tanto di quel tempo che alla fine..." lui blocca il flusso sconnesso delle mie parole posando le labbra sulle mie "Baciamo Alessia...per favore...finiscila di dire stronzate e baciami..poi ti spiegherò perché non sei affatto una troia e soprattutto perché io ti amo da morire...vuoi un caffè dopo? Ne prendiamo due e ce li beviamo mentre andiamo verso Verona"
"Ok..." sfrego la punta del naso contro il suo e poi soffio sulle sue labbra "Ti ha baciata amore mio?" annuisco perché non riesco a fare altro in quel momento...sono completamente in sua balia ma mentre poche ore prima con Filippo avevo deciso di non ribellarmi per non peggiorare la situazione in quel momento, con lui, sento di non aver alcun bisogno di avere il controllo di me stessa...mi lascio andare semplicemente perché con lui è tremendamente facile e credo di aver aspettato tutta la vita di aver qualcuno accanto che mi permettesse di staccare il cervello veramente e completamente "Ti è piaciuto Alessia?"
"No...non pensarlo neanche per scherzo" continuiamo a respirarci sulle labbra, e nessuno dei due fa la prima mossa "Ti ha fatto male piccola? Sinceramente...non fare la forte per niente, voglio sapere la verità" annuisco "Non riuscivo a fare nulla...ha minacciato te ed io ho solo pensato che mi sarei fatta anche ammazzare piuttosto che lasciare che ti facesse del male..."
"Non pensare a me..." mi sfiora le labbra con la lingua e nel mio cervello si accende come una spia. Faccio per ritrarmi ma sento il suo profumo e pian piano mi tranquillizzo. Lascio che il cuore mi martelli nel petto non per la paura ma perché sto per baciare l'unico ragazzo sulla faccia della terra che in un attimo è diventata la mia debolezza ma allo stesso tempo la mia forza. Si, sono debole, lui mi rende debole ma mi dà anche una forza che non pensavo neppure di poter avere "Sei costantemente nei miei pensieri..come cazzo faccio a non pensare a te se prima penso a te e poi a me stessa?"
"Se ti succedesse qualcosa Alessia morirei...ora vuoi baciarmi o devo farlo io?" rido e anche lui distende le labbra in un sorriso "Baciami tu"
"Sicura?" faccio cenno di si e poco dopo le sue labbra sono sulle mie..sono totalmente diverse da quelle di Filippo, perché nessun dettaglio di Stephan può ricondurmi a Filippo e viceversa. Sono il giorno e la notte...ed io lascio che il giorno, perché mio marito è sicuramente il giorno per me, luminosissimo e pieno di vita, mi faccia scordare il bacio della notte. Una notte che solo Stephan può scacciare...lascio che lui mi baci dapprima delicatamente e poi con sempre maggior passione...ci lasciamo travolgere da un bacio forse ancora più bello di quello che ci siamo scambiati nei mio bungalow...il nostro primo bacio è stato favoloso ma questo è mille volte più carico di significato, più carico di noi due "Perché Alessia?"
"Perché cosa?" mi incastra le dita fra i capelli "Perché vuoi fare tutto da sola cazzo? Io sono qua per te amore mio...a volte sembra che ti scocci avermi attorno..."
"Non è assolutamente vero, te lo posso assicurare...solo che fino a quando sei entrato nella mia vita io sapevo esattamente quello che gli altri potevano usare contro di me..le loro parole ed i loro gesti non significavano molto per me proprio perché non mi toccavano minimamente..solo mio padre era riuscito a farmi del male a parole e alla fine guarda che rapoorto abbiamo...nullo praticamente...ora invece chiunque insinui qualcosa sul nostro rapporto o peggio chiunque dica qualcosa su di te mi fa girare i coglioni subito...è un meccanismo di difesa Stephan"
"Ma io ci sto male Alessia...sei cambiata in due minuti e sapevo, sentivo dentro di me che era successo qualcosa ma tu hai continuato a dire che andava tutto bene ed io ti ho creduto...poi hai iniziato ad attaccarmi senza motivo, sparando cazzate a raffica. Mi hai rinfacciato cose che faccio soltanto perché ti amo da morire e vorrei solo che tu fossi felice. Bastava che tu me lo dicessi...anche io tendo a voler risolvere tutti i miei problemi da solo ma mi sono reso conto che adesso non posso farlo, perché siamo in due, siamo marito e moglie Alessia e non è un cazzo di gioco..non è qualcosa che puoi tirare fuori solo quando le cose vanno bene e poi lasciar perdere quando fa comodo a te o quando ti parte l'embolo...si è sposati sempre, te lo ricordi no? Nella buona e nella cattiva sorte...pensi che sapendo che Filippo ti aveva violentata ti avrei detto che eri solo una troia?" scuoto la testa ma fra me e me so che per una frazione di secondo ci ho pensato "Invece si...come lo hai pensato ad Ibiza...come lo penserai ogni dannata volta che le cose vanno male e tu penserai che ti volti le spalle e ti mandi a quel paese...sono qua per dirti per la milionesima volta ma te lo ripeterò altre quattromila volte se ti serve che non me ne vado...perché in venti giorni ci sarebbero stati mille momenti 'giusti' per voltarti le spalle, mille litigate dove avrei potuto girarmi e non tornare più indietro...mille attimi dove tutti o la maggior parte dei ragazzi se ne sarebbero sbattuti i coglioni e ti avrebbero mollata...Ibiza ma anche Noli...o forse più la seconda dato che eravamo già sposati. Se sono rimasto con te, insieme a te è semplicemente perché ti amo ed io a quelle cazzo di promesse ci credo...quindi mettiti in testa che mi avrai attorno per sempre tipo..."
"Ma stavolta è diverso...un altro ragazzo..." non so neanche dire perché è diverso...so solo che solamente in quel momento mi accorgo di quanto il gesto di Filippo mi abbia sconbussolata e abbia messo in dubbio me come donna e poi come moglie di Stephan "Un ragazzo che non vale un cazzo ti ha violentata...e la pagherà...te lo assicuro...ma se pensi che questo cambi qualcosa per me, che cambi il rapporto fra noi due ti sbagli...io ti amo e ti desidero nello stesso identico modo...ma sarai tu a dirmi quando e come riapriremo quel discorso...sappi solo che sapere che ti ha toccata e ti ha fatto quello che ha fatto senza che tu potessi dire nulla mi fa una rabbia che non hai idea...perché sembro calmo Alessia ma ti assicuro che adesso non lo sono per niente..."
"E se non riuscissi più a...non lo so..a soddisfarti? Se cambiasse qualcosa? Se non ti piacessi più?" mi guarda come se fossi pazza e credo di esserlo veramente...Filippo ci ha già provato e non è riuscito a cambiare il nostro rapporto "Non è cambiato nulla...proprio nulla..mi piaci nello stesso identico modo..ovviamente dovremo andarci piano Alessia...e non guardarmi con quella faccia...per una volta dovremo andarci veramente piano perché ne va della tua salute...quando sarai pronta ripartiremo...ma quello che non devi assolutamente fare è pensare che per me cambierà qualcosa, pensare che dato che tu magari per un pochino di giorni non potrai soddisfarmi da quel punto di vista io ti molli e vada a scopare con un'altra...non esiste..siamo sempre io e te...e poi abbiamo tanti di quei progetti amore mio...mica possiamo metterli da parte...ora prendiamo quel caffè e ce ne andiamo verso Verona? Andiamo al primo ospedale e facciamo quello che dobbiamo fare...starò sempre con te...sempre" annuisco e cerco di nuovo le sue labbra. Non voglio che quello che Filippo ha fatto cambi il rapporto che abbiamo io e Stephan...non voglio che mi freni e che freni lui "Ho adorato il matrimonio Stephan...dal primo all'ultimo momento" lui sorride mentre mi prende la mano e va verso il bar della stazione di servizio ma vedo che quello che gli ho detto la ha particolarmente toccato. So di essere stata cattiva...so di aver detto delle cose senza senso, che non stavano neanche in piedi...so che quando sono incazzata tendo a voler fare del male alle persone che mi stanno attorno, soprattutto a quelle che alla fine non c'entrano proprio nulla...so che ho reagito come faccio sempre, volendo fare tutto da sola, allontanando tutti...ma per mia sfortuna o fortuna forse ho trovato un ragazzo che è più testardo di me e che poi sembra amarmi in un modo in cui non avrei mai creduto di poter essere amata "Dico la verità Stephan...e soprattutto adoro te...e lo farò sempre" lui fa oscillare le nostre mani intrecciate e poi se le porta alle labbra per baciarmi le nocche. Solo in quel momento realizzo che ormai ho il suo marchio addosso ed entrambi intendiamo mantenere le nostre promesse matrimoniali finché morti non ci separi..

TUTTO UN EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora