"Quindi quella è..?" cerco di concentrarmi su quello che mi sta chiedendo Alessia ma sinceramente non capisco manco la sua domanda quindi risponderle sarebbe tipo impossibile "Cosa mi hai chiesto?" lei ride e poi mi tira un pizzicotto sul braccio "Ahia...non stavo ascoltando scusa, mica c'è bisogno di diventare violenta eh" lei, galvanizzata dalla mia risata, anche se tento di mascherarla, continua a pizzicarmi il braccio mentre io tento di scappare via "Guarda che poi è peggio per te eh"
"Si certo...guarda che sono più grande di te di due anni e sono molto più incline a scatenare la mia fantasia, quindi forse quello che si deve preoccupare sei te"
"Ma sentila...mi pare che la storia dello champagne sul pianoforte e quella dei cubetti di ghiaccio tu l'abbia apprezzata...poi ovviamente se vuoi la versione 50 sfumature non c'è che da chiedere guarda"
"Ti ci vedo poco in quella versione...anche se potrebbe essere divertente...ma sappi che anche senza vedere quella versione amo ogni volta che siamo soli io e te..o anche quando non siamo completamente soli perché mi pare che la presenza della gente non ci abbia mai fermato" sorrido anche se a volte la mia convinzione di non essere abbastanza per lei, anche a livello fisico, torna a riaffiorare. Lei ovviamente se ne accorge, perché davanti ad Alessia non riesco a mascherare nessuna emozione che mi passa sul viso "Quante volte te lo devo ripetere che sei il miglior amante che abbia mai avuto? Sei l'unico con cui non abbia mai dovuto fingere neppure mezza volta..." la abbraccio e poi mi concentro finalmente su quello che lei mi sta chiedendo...i nomi delle costellazioni che lei mi avrà ripetuto diecimila volte ma che io non sono mai riuscito a farmi entrare in testa. Sarà che al posto di concentrarmi sui nomi guardo lei che per me è una fonte di distrazione troppo grande. Stavolta cerco di starla a sentire...dopo pochi minuti però vediamo scoppiare nel cielo di New York i primi fuochi d'artificio "Sei una di quelle a cui piacciono i fuochi oppure no? Non li abbiamo mai visti assieme" lei alza le spalle "In realtà non ho mai dato molta importanza ai fuochi" la sua espressione però mi racconta una storia diversa così la abbraccio più stretta e le sussurro che può benissimo raccontarmi quello che vuole "La sera in cui Marco è morto..quando l'ho saputo..mi ricordo che in cielo c'erano i fuochi...non ti ho mai detto che era l'ultimo dell'anno..."
"Marco è morto a Capodanno?" lei annuisce "Si...odio i fuochi da quel momento..." ad ogni scoppio lei sussulta "Me lo potevi dire...vuoi che andiamo via?" lei scuote la testa "No, sinceramente sto cercando solo di non pensarci...e ho cercato di non pensarci per tutta sera, da quando il cameriere ce l'ha detto..." non so cosa fare per far si che lei non pensi a quei dannati fuochi. Non pensavo che a lei non solo non piacessero ma rievocassero uno dei momenti se non il momento più difficile della sua vita "Facciamo così...vieni" scuote la testa quando la faccio alzare dai cuscini su cui ci siamo seduti e la porto al parapetto "Me li fai vedere più da vicino giusto perché ti ho appena detto che non voglio pensarci?" scuoto la testa e la faccio appoggiare con la schiena al parapetto "Vuoi buttarmi giù?" scuoto di nuovo la testa poi mi metto davanti a lei "Ora guarda i fuochi"
"Ma se sono di spalle come cazzo faccio scusa?" lei si sta incazzando, lo vedo da come stringe il tessuto della mia camicia bianca...la giacca l'ho tolta e ho anche arrotolato leggermente le maniche "Riesci a vederli anche da così..." lei scuote la testa e tenta di sgusciare via ma io la blocco per i polsi "Affrontala sta paura.."
"Non ho paura di quattro cazzo di scoppi nel cielo...non mi piacciono...punto"
"Alessia...mica è da perdenti avere paura...anche se hai paura di qualcosa e lo ammetti non vuol dire che questo porterà le persone a pensare che tu sia debole" lei sbuffa e mi fissa negli occhi e in quel momento capisce di cosa stavo parlando...può vedere i fuochi riflessi nei miei occhi "Se li guardo attraverso i tuoi occhi non possono che piacermi lo sai" alzo le spalle "Problema risolto....guardali così..." rimaniamo a fissarci fino a quando nel cielo inizia la sequenza finale...tantissimi scoppi ravvicinati e fortissimi...quasi quasi ho paura io, e ne ho visti a decine di sequenze simili "Questo pezzo non piace neppure a me guarda..."
"Non è vero" vedo che lei sussulta e ha gli occhi lucidi così faccio l'unica cosa che so potrebbe calmarla e di conseguenza calmare anche me...cerco le sue labbra e la bacio "Chiudi gli occhi e pensa a me..."
"Sei scorretto così però" so di essere scorretto ma non voglio che nulla si metta fra noi due e la nottata perfetta. Ovviamente mi sarebbe piaciuto che lei mi dicesse di questo particolare riguardante i fuochi ma evidentemente Alessia continua a non voler ammetere le sue debolezze. In parte la capisco perché sono fatto esattamente uguale ma so anche che lei è l'unica che queste paure e debolezze può abbatterle, come sono sicuro che io posso abbattere le sue "Baciami e non pensare ai fuochi" lei mi prende il viso fra le mani e mi bacia...dapprima è un bacio esitante, che non appartiene molto ad Alessia sinceramente...lei è quella dei baci infuocati e senza freni. Quel bacio è diverso da qualunque mi abbia dato prima...è come se mi stesse dicendo che lei mi sta dando in mano tutta la sua vita che contiene anche tutte le sue paure. Non me lo dirà a voce, perché difficilmente ammetterà che qualcosa le fa o le ha fatto paura...dirà che non le piace o che lo odia, ma non che ha paura...però in quel bacio lei me lo sta dicendo "Non ci sarai sempre tu a baciarmi Stephan...se non ci sei cosa faccio?"
"Ma io ci sarò sempre in qualche modo...io e te ormai siamo così legati che mi ritroverai da qualche parte dentro di te...sarò qua" le poso la mano sul cuore "..e poi sono qua.." le poso la mano sulla pancia e lei sorride "...sono in ogni parte di te..." Alessia riprende a baciarmi e stavolta riconosco nel tocco della sue labbra sulle mie quella passione che contraddistingue ogni suo singolo bacio "Quando mi hanno detto di Marco sono uscita fuori dal locale...il mio numero era l'ultimo che lui aveva chiamato e anche quello che aveva impostato per le emergenze. Quando mi hanno chiamata mi stavo preparando per la mia esibizione in questo cazzo di locale sperduto nelle campagne attorno a Verona. Lui aveva rinunciato ad una festa di capodanno con la sua ragazza e alcuni amici. Penso che alla fine anche lei mi abbia odiato e lo stia continuando a fare...ho provato a contattarla ma non mi ha mai richiamata..."
"Non ti odio Alessia" lei fa una risatina amara e scuote la testa. La seguo fino a quando lei si risiede sui cuscini posati a terra..le faccio cenno di aspettare e le vado a prendere qualche dolce dal mega allestimento al centro della terrazza. Quando torno da lei sta fissando nel telescopio e sorride "Marco ha sempre voluto proteggermi e ha sempre cercato di farmi sentire accettata in qualche modo...e guarda che fine ha fatto" le passo un pasticcino al cioccolato e lei ne addenta un pezzo lasciandomi l'altra metà "Alessia...non ricominciare con la storia che la morte di Marco è colpa tua perché ti assicuro che non lo è affatto..." lei ha questi sbalzi d'umore pazzeschi a cui faccio veramente fatica a stare dietro a volte. Anche io riconosco di essere lunatico, quasi bipolare a volte...prima ho i coglioni girati e l'attimo dopo rido non riuscendo a smettere. Ma lei a volte mi batte nettamente "Quando il telefono mi è suonato mancavano tipo 15 minuti alla mezzanotte...io avrei dovuto salire a cantare sul palco subito dopo il conto alla rovescia ed ero arrabbiata con lui perché avrebbe già dovuto essere lì ed invece non era ancora arrivato...quando mi hanno chiamato dal suo numero la prima cosa che ho detto è 'dove cazzo sei? Me lo avevi promesso'....ho pensato sempre prima a me stessa e poi a lui. Sono sempre stata un'egoista del cazzo Stephan...e probabilmente sto facendo la stessa cosa con te" non capisco come lei sia passata dall'essere la ragazza che mi ha baciato e con cui ho fatto l'amore in bagno solo 40 minuti prima a questa sua versione che mi dice della minchiate senza senso. Seguo la traiettoria del suo sguardo e solo allora capisco. Non mi ero neppure reso conto che ci sono quattro ragazze che stanno sedute su una nuvola di cuscini. Una di loro mi guarda insistentemente e Alessia se n'è accorta subito ovviamente mentre io fino a quando non mi sono guardato attorno per capire che cosa avesse mai potuto far cambiare l'umore di mia moglie nel giro di pochissimo tempo non mi ero neppure reso conto di quella ragazza bionda, vestita con un completo pantalone bianco "Alessia..."
"Staresti meglio con una come lei fidati" prende un altro pasticcino e fa per portarselo alla bocca ma io le acchiappo il polso e me lo metto io in bocca leccandole anche le dita "Abbiamo già fatto questo discorso prima e non ha senso rifarlo amore mio...ora mi spieghi perché ti metti in testa queste cazzate? C'entra Marco? C'entrano i fuochi? C'entro io? O c'entrano le ragazze che mi guardano? Ti dico che riguardo a Marco credo che lui non abbia mai fatto quello che ha fatto solo per farti contenta o perché così non l'avresti più scocciato...credo che semplicemente l'abbia fatto perché credeva in te e sapeva quanto fossi brava" lei fa una faccia perplessa ma io non mi lascio demordere dal suo sguardo scocciato e proseguo "...per i fuochi d'artificio avresti dovuto dirmelo, mica ti avrei preso per scema o per una bambina di tre anni...associ i fuochi ad una cosa negativa e quindi è perfettamente normale che non ti piacciano...per quanto riguarda me e le altre ragazze non so proprio cosa farci se mi guardano..lasciale guardare piccola e non pensare al fatto che un'altra potrebbe rendermi più felice di te perché ti assicuro che nessuna mi ha mai reso più felice di te...pensavo che mai avrei amato come ho amato Eleonora...ma amo te diecimila volte di più...lei non avrebbe mai preso un aereo per venire a New York per 72 ore, contando le sei ore di fuso ed il fatto che in pochissimo tempo abbiamo dovuto condensare un sacco di cose..abbiamo fatto tutto quello che volevamo fare, a parte stare nella nostra bellissima suite ma a quello rimedieremo fra pochissimo..e poi guarda lassù" le indico in alto dove in quel momento sta passando una stella cadente "Esprimi un desiderio Alessia"
"Voglio solo che tu sia felice..so che i desideri non si dovrebbero dire ma..." alza le spalle "Fa niente...anche io voglio che tu sia felice amore mio...ma soprattutto voglio che lasci da parte una volta per tutte questa assurda idea che tu non sia la donna giusta per me...cosa pensi che abbia più di te quella ragazza bionda?"
"Oltre ad essere magra e bionda?" rido perché non ho mai amato particolarmente le ragazze bionde, anche se quando ero ragazzino ho avuto pure qualche ragazza bionda..ma ero nella fase in cui la ragazza formosa e bionda faceva figo quindi credo che potrei anche non contarle "Perché tu non sei magra Alessia? Hai qualche chilo in più di quella ragazza ma su di te aumentano soltanto il tuo bellissimo fondoschiena...e poi stai prendendo peso perché sei incinta e non iniziare con il fatto che diventerai grassa perché ti tiro veramente giù dal 49esimo piano...giuro...sull'essere bionda...preferisco le ragazze con i capelli scuri..e gli occhi scuri...tu hai due occhioni scuri che mi fanno impazzire per esempio...quindi abbiamo smontato la tesi della ragazza più magra e bionda..ora? Altre cose?"
"È più elegante...lei non si sarebbe mai tolta le mutandine..." non capisco questa fissa di Alessia per quello che le altre non farebbero che invece lei fa...io mi sono innamorato proprio del fatto che lei non ha filtri, non si atteggia a brava ragazza per forza, quella che non farebbe mai nulla di troppo spinto o troppo estremo...mi sono innamorato della ragazza che ha sempre assecondato la folle attrazione che c'è fra di noi...Alessia ha sempre messo davanti a tutto quanto, oltre all'amore per me, anche il bisogno viscerale che entrambi abbiamo di sentirci vicini...e noi non abbiamo mai trovato modo migliore per dimostrarci quello che proviamo l'uno per l'altro che toccarci, abbracciarci, baciarci, anche mandando a fanculo le convenzioni e quello che di solito gli altri considerano giusto...lo abbiamo fatto ovunque e non c'è stata volta che mi sia pentito di averlo fatto con lei. Anche quando avremmo potuto e dovuto forse frenarci non l'abbiamo fatto e non mi sono mai pentito di essere andato sempre avanti "Fidati che potrei convincere chiunque a togliersi le mutandine..." decido di giocare sulla sua gelosia..non so se è la cosa giusta da fare ma so che pensare a me mentre sono con un ipotetica altra ragazza smuove sempre ed inevitabilmente qualcosa dentro di lei "So che gioco stai facendo Stephan...ma non attacca stasera" faccio il faccino deluso mentre le faccio passare la mano lungo la gamba nuda "Attacca sempre fidati...possiamo andare in camera adesso? Siamo stati già troppo in mezzo alla gente e voglio stare da solo con te...ti ho preparato una sorpresa nella suite...andiamo?"
"Stephan...e se non fossi capace?" la guardo senza capire "Capace di fare cosa scusa?"
"Di essere tua moglie..." mi verrebbe da ridere alla sua affermazione ma so che se le scoppiassi a ridere in faccia lei si incazzerebbe e non voglio che finiamo a litigare..voglio solo passare quelle ultime ore a New York assieme a lei sereno e felice, possibilmente stando abbracciati nudi in un letto "Non devi imparare ad essere mia moglie Alessia...non è un lavoro...è qualcosa che ti viene da dentro...pensi che non abbia anche io mille dubbi ogni volta? Pensi che non abbia l'assurda convinzione di non soddisfarti abbastanza visto tutte le esperienze che hai avuto? Pensi che non abbia la strisciante paura di non farti godere abbastanza? Pensi che non abbia paura che quando lo facciamo tranquillamente a letto tu sia quasi stufa di tanta banalità?" Alessia mi guarda mentre attorno a noi tutti emettono dei gridolini estasiati...guardo fugacemente il cielo solcato da almeno una decina di stelle cadenti ma riporto subito l'attenzione sulla ragazza accoccolata contro di me...sembra così fragile mentre mi guarda con i grandissimi occhi scuri spalancati. Le metto la mia giacca sulle spalle e lei sorride infilando le braccia nelle maniche..ovviamente è grande e le balla attorno al corpo ma a me sembra ancora più bella di prima...senza dire nulla le tolgo la chiusura della treccia e le passo le mani fra i capelli leggermente mossi "Nulla è banale con te"
"E tu non devi certo imparare a fare la moglie..ci riesci benissimo naturalmente e senza problemi fidati..non ho bisogno di una ragazza più fine o che fa per forza quella tirata e sulle sue...che poi sono le peggiori fidati...ho bisogno esattamente di te...e vorrei che tu mi avessi parlato della storia dei fuochi artificiali..."
"Non ho paura...solo che li associo a Marco e non mi piacciono...a capodanno cerco di stare in un luogo chiuso quando fa mezzanotte di modo da non vederli..." intreccio le dita alle sue e me le porto alla bocca baciandole le nocche "Andiamo?" lei annuisce ma vedo che è ancora titubante "Se non la smetti ti scopo qua"
"Non ne avresti il coraggio" vedo che le mie parole però hanno sortito il giusto effetto perché i suoi occhi sono diventati ancora più scuri e grandi "Passiamo queste ultime ore a New York come piace a noi? Chi se ne frega di cosa farebbero le altre ragazze...io voglio fare tutto quello che mi sento di fare solo con te...e se questo vuol dire passare 12 ore a letto o dove vuoi dentro di te lo faremo..perché è esattamente quello che intendo fare...non me ne frega di una che faccia sorrisi finti per un cazzo...io voglio una che non abbia problemi a dirmi che vuole farlo con me anche venti volte al giorno... che problema è?"
"Ma so fare solo quello..." la zittisco con una mano prima di alzarmi e andare a prendere una scatola di cartone e metterci dentro una quantità assurda di pasticcini e biscotti. Prendo anche due fette di una torta triplo cioccolato o anche peggio poi torno da Alessia che intanto si è messa in piedi. È favolosa in quel vestito rosso ma se dovessi scegliere la cosa più favolosa probabilmente sceglierei il fatto che indossa la mia giacca e che i capelli le sventolano intorno andandole anche davanti agli occhi...è la più bella...si, probabilmente non è quella che molte mamme sceglierebbero per il loro figlio, e so benissimo che anche mia madre ha delle riserve su di lei...non è quella che alla cena di Natale se ne sta impettita e zitta, sorridendo a comando e baciandomi solo sulla guancia...Alessia è quella che canterebbe al karaoke, sculettando e che poi mi trascinerebbe in una stanza per farsi scopare contro il muro mentre gli altri giocano a tombola ma è lei quella che voglio. Sono assolutamente convinto che solo Alessia può far sparire o quantomeno far migliorare i miei attacchi di panico...e chiunque assecondi ogni mia pazzia, soprattutto sposarmi ad Ibiza dopo venti giorni, merita di stare al mio fianco per sempre. La prendo per mano e la porto verso la scala. Scendiamo al ristorante ormai vuoto..chiamo l'ascensore e quando saliamo entrambi probabilmente ripensiamo a quello che è successo in quella cabina qualche ora prima..non voglio forzarla ma ho bisogno di sentirla vicina e al momento la sento lontanissima, come se tutti i gesti che lei fa fossero forzati. Inserisco nell'alloggiamento la chiave che dà accesso al pieno della nostra suite, poi schiaccio il numero 30 che ha accanto la dicitura 'PRIVATE' "Ho bisogno di te Alessia..e non provare più a dire che sai fare solo quella che scopa perché mi incazzo seriamente..." poso la scatola a terra e poi schiaccio il pulsante che blocca la cabina "Non sono in vena di ste cose Stephan..." allunga il braccio per arrivare al pulsante ma io la blocco e glielo metto dietro la schiena facendole scappare un urlo. So che non è per paura perché sa che non le farei mai del male...so che è perché incollo il suo corpo al mio e ad entrambi ci si mozza il respiro in gola...so che mi vuole come io voglio lei "Quando siamo stati a Savona cosa ti ho detto? Non neghiamoci quello che siamo...il sesso fra noi è mille cose...ed è anche il modo in cui noi buttiamo fuori quello che siamo, in cui noi superiamo le frustrazioni...so che quando metteremo piede a Roma si fa sul serio Alessia e so che fa paura..si, fa paura e so che hai paura anche tu, altrimenti non tremeresti fra le mie braccia..di cosa hai paura?" lei tenta di sfuggire al mio sguardo ma alla fine capisce che non può scappare in eterno dai miei occhi. Come io non posso sfuggire ai suoi, lei non può sfuggire ai miei "Di deluderti...che tu alla fine un giorno non mi guardi più come mi guardi adesso...che tu venga a casa un giorno e mi dica che hai sbagliato, che non mi ami più, che ti sei reso conto di aver fatto una gran stronzata...io che cazzo farei? Con chi farei quello che ho imparato a fare in questi due mesi? Non potrei mai tornare a scopare con due o tre ragazzi a sera, di cui non ricorderei manco il nome...con chi farei l'amore? Con chi scherzerei o con chi riderei? Con chi vivrei Stephan?" la abbraccio e sento il tessuto bianco della mia camicia bagnarsi con le sue lacrime "Non potresti mai deludermi Alessia"
"Invece si...magari una sera tornerai a casa e avrai bisogno di qualcosa che io non riesco a darti...e inizieremmo a litigare...e..." blocco il flusso delle sue parole baciandola...Alessia tiene le labbra serrate però....peccato non abbia capito che se lei è testarda io lo sono mille volte di più, soprattutto se si tratta della cosa che al momento è quello che di più importante ho al mondo...le mordo il labbro inferiore e glielo tiro leggermente...faccio abbastanza pressione perché senta in bocca il sapore del suo sangue "Baciami Alessia..."
"Mi hai fatto male..." nonostante le sue parole gli occhi le brillano "...tu ne fai a me ogni volta che dici che io un giorno potrei di punto in bianco dirti che non ti amo più e che ho sbagliato tutto...ho bisogno di te Alessia"
"Ed io ho bisogno di te Stephan...ma mi fa paura questa dipendenza..."
"Siamo dipendenti Alessia...non ci possiamo fare un cazzo di niente...possiamo solo viverci a vicenda e basta.." faccio ripartire l'ascensore che poco dopo si ferma al numero 30...il 'ding' che ci annuncia l'arresto ci fa sussultare....acchiappo con una mano la scatola e con l'altra prendo Alessia per la vita arretrando nel corridoio illuminato soltanto da alcune lampade appese al soffitto...l'unica porta è quella in fondo con sopra la dicitura 'Suite gold'...mi fermo a metà corridoio e mollo di nuovo la scatola a terra...per fortuna non fa caldissimo, anzi, l'aria condizionata rende l'ambiente fresco altrimenti i poveri pasticcini si sarebbero già squagliati "Che ci facciamo in mezzo al corridoio Stephan?"
"Voglio che tu faccia esattamente quello che ti va di fare..non quello che gli altri pensano sia giusto e neppure quello che la maggior parte della ragazze farebbero. Voglio che tu faccia solo quello che fa star bene Alessia in questo momento...so che hai paura che tornando a Roma non potremo più vivere certi momenti e da una parte ti do ragione. Sarò spesso scazzato, non lo nego...sarò spesso giù di morale..ma la differenza rispetto agli anni scorsi sarà che ci sarai te a casa ad aspettarmi...e sarà una grossa differenza per me...ho bisogno che tu sia con me, che tu mi viva, e che lo faccia come hai sempre fatto...so che magari non è il modo in cui altre lo farebbero ma non mi importa di quello che farebbero le altre. A me importa di quello che fai tu...a parte la storia di Filippo e qualche litigata che ovviamente potevamo evitare tu hai fatto sempre le cose giuste Alessia...sei sempre stata giusta per me...mi hai sempre fatto sentire vivo e questo è l'importante..."
"Andiamo dentro?" scuoto la testa "Un corridoio non ti ha mai frenata Alessia....voglio la vera te, quella che non riesce a staccarmi le mani di dosso...se un albergo del genere ti fa questo effetto la prossima volta scelgo qualcosa ad una stella..." lei ride e scuote la testa "Una regina, anzi la tua regina, mica può stare in un albergo ad una stella...in questo corridoio possiamo venire solo noi...venire in senso di arrivarci...non venire in senso sessuale"
"Si in tutti e due i sensi" Alessia mi pizzica il fianco ed io rido...sa che soffro il solletico ma non perde occasione per fare la scema "Hai una fantasia in questo momento?" inclino la testa "Assolutamente si..ogni volta che ti vedo ho una fantasia che ti riguarda" Alessia ridacchia, quella risata che mi fa pregustare quando la rifarà con il viso incastrato nell'incavo del mio collo "Dimmela..." avvicina l'orecchio alla mia bocca ed io gliela sussurro "Audace...ma fattibile...sempre sicuro che in questo corridoio non venga nessuno vero?" annuisco e lei slaccia lentamente i bottoni della mia camicia. Me la sfila dai pantaloni ma me la lascia su...le ho lasciato solo alcune direttive generali per la mia fantasia, ma per il resto lei si affiderà alla sua di fantasia, che ovviamente non le manca....si volta "Mi slacci il vestito?"
"Solo se sei assolutamente sicura che sia quello che anche tu vuoi" annuisce ed io le faccio scendere la cerniera posteriore del suo vestito rosso...basta che io faccia arrivare la cerniera in basso ed il tessuto cade. Quando vedo Alessia da dietro, con indosso solo la mia giacca e i tacchi poggio le mani sul muro, ai lati del suo corpo e incollo il mio petto all sua schiena "Questa è l'Alessia che voglio...solo con te posso mettere da parte il controllo e tutte quelle cazzate...sei il mio porto sicuro Alessia e voglio che tu lo rimanga per sempre quindi..." lei si volta e la visione anteriore è ancora migliore di quella posteriore, se mai sia possibile. La giacca è slacciata e sotto si intravede il reggiseno rosso...muovo la mano dietro la sua schiena e glielo slaccio facendolo cadere a terra "Ok, così sei perfetta..."
"Sei in modalità cattivo ragazzo vedo...mi piace...vediamo se questo ti piace" mi fa cenno di poggiare la schiena al muro e mi si mette davanti scendendo fino a quando la sua bocca è all'altezza del cavallo dei miei pantaloni "La tua fantasia era questa?" annuisco "La realtà è molto meglio fidati..." Alessia mi slaccia la cintura e poi muove lentamente le dita aprendo ogni bottoncino..ci mette un sacco mentre intanto mi bacia la pelle attorno all'ombelico. Quando mi abbassa i pantaloni neri sorride "Vedo che hai tantissima voglia di me...quanto vuoi andare avanti stanotte?"
"Tutta notte..." lei mi fa scorrere i denti lungo il tessuto dei boxer ed io rischio di venire in quel momento "Per favore Alessia..." mi abbassa i boxer e poi la sua bocca è sopra di me...va lentissima, troppo lenta ma il suo movimento è così ipnotico che non riesco a dirle di accelerare. La cosa più erotica di tutte è il fatto che lei tenga lo sguardo alzato "Sei bellissima in questo momento..." mi fa venire velocemente, per poi prolungare il mio piacere continuando a toccarmi con la mano. Quando si rialza cerca le mie labbra "Ora mi porti dentro?" mi metto a posto i pantaloni ed i boxer poi le allaccio i bottoni della mia giacca prima di raccogliere da terra la scatola con i pasticcini. Lei prende il vestito ed il suo reggiseno "Prendi la chiave dalla tasca della giacca? C'è la tessera magnetica accanto all'aggeggio per far funzionare l'ascensore" lei prende la tessera e la fa passare sul display che da rosso diventa verde "Che sorpresa mi hai preparato?"
"Vedrai" le faccio cenno di entrare poi poso la scatola sul tavolino all'ingresso...non è la suite più grande, però ha la vasca idromassaggio e poi è quella che ha la vista più bella...ha la particolarità di avere il letto con dietro non la parete ma delle porte finestre. Se le apri puoi dormire, o fare altro ovviamente con il cielo praticamente attorno a te...ma la sorpresa non è quella. La sorpresa è il piccolo pacchettino che l'aspetta sul letto "Che bella sta camera...possiamo dormire con le porte finestre aperte? Ti prego....è fighissima sta cosa" annuisco prima di farla sedere sul letto "Ora ti tolgo tutto quello che indossi...poi tu spoglierai me...poi mangeremo quello che ho preso dalla terrazza...e tu aprirai il tuo regalo...poi, alla fine, metteremo da parte tutto per fare l'amore...tutta notte...domattina ci aspetta la vasca idromassaggio e poi una bellissima colazione a letto prima di ripartire...ci stai?" Alessia annuisce prima di sedersi "Ci sto per tutta la vita" e in quel momento sono sicuro che dovunque e in qualunque momento, anche senza una suite e una vista su Times Square io e lei riusciremo a ricreare qualcosa di magico, perché io e lei siamo l'unica cosa che conta..
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TUTTO UN EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIA
RandomIBIZA, UNA SETTIMANA, DUE REGOLE, UN'ATTRAZIONE FOLLE, DUE RAGAZZI...